La mia Africa 6

Sudafrica, Botswana, Zambia... tra gite in barca e parchi
Scritto da: CICIKOVA
la mia africa 6
Partenza il: 03/08/2011
Ritorno il: 21/08/2011
Viaggiatori: 2
Spesa: 3000 €
3/4 AGOSTO: Malpensa-Istanbul-Joburg-Cape Town

Dopo anni di planning, finalmente si parte per il Sudafrica!

Partiamo da Milano con la Turkish Airlines, facciamo scalo a Istanbul, dove ceniamo e approfittiamo per fare il check in del volo Joburg-Cape Town, visto che non avremo poi molto tempo li. Infatti, quando atterriamo a Joburg, non si apre la porta dell’aereo, ci fermano per chiederci di nuovo la carta d’imbarco del volo appena fatto, veniamo fermati alla dogana, non sappiamo se dobbiamo fare il re-check in o recarci all’altro terminal…ma alla fine ce la facciamo e riusciamo a prendere il nostro volo per Cape Town. Appena atterrati cambiamo i soldi e finalmente, dopo anni, conosciamo Jannie, la nostra guida! Ci aspettavamo una donna e appena glielo diciamo lui ride rispondendo che è quello che gli dicono sempre tutti. Ci porta subito al Gap Lodge, un lodge molto cosy e familiare di cui ci innamoriamo subito, i proprietari sono molto accoglienti così come la nostra camera e il soggiorno tutto per noi. Il lodge è sulla strada per Table Mountain, attrazione in programma per oggi, ma che siamo costretti a rimandare perché piove e ci sono tante nuvole che impediscono di apprezzare il panorama. Allora andiamo a pranzo al Cafè Origin, un posto fantastico con dei panini che mi sembra riduttivo definire tali: porzioni enormi e molto saporite, proprio una piacevole sorpresa! Assaggiamo anche diversi tipi di espresso, mentre Jannie ci racconta un sacco di cose sul Sudafrica, un paese che comincia subito ad affascinarci con il suo mistero e le sue contraddizioni. Facciamo poi un giro a Waterfront: sapevamo che qui è inverno ma di certo non ci aspettavamo una pioggia così forte! Ci ripariamo quindi dentro il Waterfront dove approfittiamo per comprare l’adattatore. E’ ormai ora di cena: Jannie ci saluta e non ci abbuffiamo in un ristorante giapponese buonissimo e veramente economico, mai mangiato così bene in Italia, direi che oggi siamo proprio stati fortunati. Prendiamo un taxi per tornare al lodge (non ci sono pericoli se si prendono i taxi ufficiali) e ci addormentiamo subito, non vedendo l’ora che sia domani.

5 AGOSTO: Penisola del Capo

Anche oggi Table Mountain è coperta dalle nuvole quindi non possiamo salire, partiamo quindi per il tour della penisola del Capo. Ci fermiamo subito a Hout Bay, da dove parte la crociera per Seals Island: il mare è grosso e c’è un vento fortissimo, per questo motivo il capitano ci avvisa che possiamo partire lo stesso, fare un giro della baia ma non riusciremo ad arrivare a Seals Island. All’inizio eravamo un po’ spaventati dalle onde alte quasi 5 metri, ma poi ci siamo abituati a “ballare” ed è stato veramente divertente, anche Jannie, che di solito aspetta giù, ha voluto provare questa esperienza unica! Il giro è stato veramente entusiasmante, la barca sembrava in balia delle onde gigantesche ma in realtà era tutto sotto controllo, basta guardare dietro e non davanti l’onda che arriva. Abbiamo poi visto le foche dietro il porto, dove vanno a ripararsi quando sono malate o ferite, ci siamo avvicinati tantissimo, sono davvero stupende! Dopo questa insolita esperienza, ripartiamo verso Chapman’s Peak, con una strada tortuosa in cui si attraversano molti passi di montagna con panorami mozzafiato sulle scogliere. Sulla strada verso Cape Point ci fermiamo ad ammirare degli struzzi giganti, vediamo poi anche delle antilopi. A Cape Point prendiamo la funicolare e poi facciamo un po’ di gradini verso il vecchio faro. La vista da qui è incredibile, siamo proprio dall’altra parte del mondo! Sognavo di essere qui da quando ho studiato il Capo di Buona Speranza alle elementari. E’ impossibile descrivere cosa si provi in quel punto, c’è un cartello che indica le distanze dalle più grandi città del mondo, sembra che sia tutto così lontano da questo posto magico…decidiamo di scendere a piedi per sgranchirci un po’ le gambe, per poi visitare il Cape of Good Hope: anche qui facciamo una bella scarpinata (e questa volta Jannie ci aspetta giù) perché vogliamo vedere la spiaggia di Diaz.

Ancora non ci rendiamo conto di quello che possono aver provato le persone che hanno scoperto questi posti paradisiaci. Cape of Good Hope è il punto più a sudovest dell’Africa, da qui il mondo ha tutta una prospettiva diversa. Resteremmo qui per giorni e giorni ma purtroppo è già ora di ripartire, ci avviamo verso Boulders Beach, un’area protetta in cui finalmente vediamo i pinguini! Non si trovano solo sulla spiaggia, ma anche tra i cespugli, insomma sono dappertutto. Non me li immaginavo così piccoli e non mi aspettavo che fossero cosi tanti, sono così buffi e teneri…Anche qui, non ci si stancherebbe mai di guardarli, quando camminano fanno morir dal ridere. Quasi ci dimentichiamo che non abbiamo ancora pranzato, quindi ci avviamo verso Simon’s Town dove mangiamo del pesce squisito in un ristorante all’aperto in riva al mare. Oggi il sole splende e la pioggia di ieri è solo un ricordo, ci siamo già dimenticati che siamo in inverno e a dire il vero non avremmo mai pensato che avremmo mangiato così bene. L’ultima tappa della nostra lunga giornata è Kirstenbosch, i giardini botanici. Sono veramente enormi da girare, infatti abbiamo una guida che ci porta con la macchinina da golf, non ci immaginavamo così tante piante e fiori così meravigliosi, qui scopro che la strelizia, fiore con cui sono cresciuta, in realtà è sudafricana e la versione gialla è il fiore di Mandela. Anche questo è un posto spettacolare in cui ci si dimentica presto del mondo all’esterno, un vero paradiso. Torniamo poi a Waterfront, che finalmente possiamo vedere senza pioggia, facciamo un giro e torniamo a mangiare nel ristorante di ieri perché era proprio buono.

6 AGOSTO: Table Mountain, Winelands e acquario

Oggi finalmente il tempo è migliorato, quindi riesco a salire con la mitica funivia rotante su Table Mountain. Simone nel frattempo va con Jannie a Signal Hill. Il panorama è mozzafiato, le nuvole pian piano si disperdono e si vede tutta la baia, riesco a scorgere tutta la penisola del Capo che abbiamo visitato ieri. Faccio una passeggiata sul sentiero e riesco a scorgere un altro panorama: c’è tutto un altro mondo “dietro” Table Mountain, faccio ovviamente mille foto per Simone, anche se la macchina fotografica mi si è bloccata per un attimo per il freddo, servono proprio i guanti! Quando sto per scendere, la funivia si blocca a metà per un test (di cui nessuno sa niente), io aspetto tranquilla nella stazione di Table Mountain, ma Simone, credendo che io sia sulla funivia sospesa a metà, quasi muore di paura, forse è stato un bene che non sia salito…ripartiamo subito perché oggi ci aspetta l’escursione a Winelands: facciamo prima un wine testing nella Pearl Country a base di 8 vini e altrettanti formaggi, favoloso (nonostante io sia quasi astemia è stato veramente fantastico). Jannie poi ci porta a Stellenbosch, la prima città fondata dopo Cape, dove pranziamo all’aperto in un posto carinissimo, ora non sembra più neanche inverno. Ripartiamo per un secondo wine testing con l’assaggio di 7 vini, questa volta all’aperto, in una location paradisiaca, con un cane stupendo che ci fa compagnia, il fiume…non vorremmo rialzarci e ripartire. A malincuore, visto che il tempo stringe, ci rimettiamo in marcia, lungo la strada vediamo antilopi e struzzi. Arriviamo a Cape giusto in tempo per vedere l’acquario che è veramente immenso, non me lo sarei mai immaginata cosi. Purtroppo è giunta l’ora di salutare Jannie, che ha reso i nostri giorni qui veramente spettacolari, ci ha insegnato ad amare questa zona, porteremo a casa un ricordo splendido di lui. Facendo una passeggiata a Waterfront ci accorgiamo che ci sono tantissime foche sul molo, dobbiamo proprio dirlo a Jannie!

7 AGOSTO: da Cape a Joburg, fino a Graskop

Oggi si riparte… Leroy ci porta in aeroporto prestissimo e prendiamo un volo per Joburg, qui le regole internazionali non esistono, quindi possiamo portare liquidi nel bagaglio a mano, incredibile! A Joburg incontriamo la nostra nuova guida, Kylie: cambiamo i soldi e via, si parte direzione Kruger. Ci fermiamo a vedere le Lisbon e le Berlin Falls, Pilgrim’s Rest (un passo alto 1700 m) ma purtroppo dobbiamo rinunciare al Blyde River Canyon perché è chiuso per sciopero (no comment). Pranzo a base di pancakes, cena portoghese e poi a nanna nella super camera di Graskop (in cui approfittiamo per fare una doccia meravigliosa, che ci mancherà durante il nostro soggiorno nel parco).

8 AGOSTO: finalmente il Kruger!

Oggi ci alziamo di buon’ora e partiamo subito con destinazione Kruger! Lungo la strada, visitiamo il Pinnacle, Wonder View, God’s window e finalmente entriamo nel parco dei nostri sogni dall’entrata di Phabeni. E subito cominciamo a vedere un animale dopo l’altro: impala, coccodrilli, tartarughe, hippos, una trentina di elefanti, lo steenback, giraffe, kudu, waterback (tipo kudu), clockspringer (come un piccolo impala), pavoni e fish eagle, è fantastico qui! Pranziamo a Skukuza, il campo che ci ospiterà da domani e poi ripartiamo verso il nostro campo tendato a Nkambeni, vicino al Numbi gate. La nostra camera-tenda è carinissima, ci adattiamo subito ai rumori della savana, è un sogno che finalmente diventa realtà. Siccome questo campo fa parte di una riserva privata, possiamo partecipare a un Night Game Drive Sunset in cui con un breve tragitto arriviamo a Shabeni rock, dopo aver incontrato nondimeno che i nostri simpaticissimi amici impala, una giraffa da vicino (mooolto vicino)e due branchi di bufali. A Shabeni rock facciamo una piccola sosta e scendiamo dalla macchina (cosa che, impareremo poi, è proibito fare durante le game drives nel parco), veniamo scortati in cima alla roccia da una guida con fucile (che a noi pare esagerato, ma poi capiremo perché) e ci godiamo il panorama e il tramonto dall’alto, dominando tutto il parco. Appena risaliti in macchina, ci fermiamo improvvisamente: dove eravamo in piedi un minuto prima, adesso c’è un rinoceronte bianco gigante, ci sembra impossibile, ma è proprio li e sembra guardare proprio noi! Ci fermiamo ad ammirarlo per un’eternità, finchè cala la notte e riusciamo a scorgere solo i suoi occhi. Sulla via di ritorno, vediamo delle zebre (per la prima volta), i suni, un dayca e una janny. Rientriamo al campo estasiati, ceniamo rendendoci finalmente conto che alla fine ce l’abbiamo fatta, siamo qui e gli animali sono tutti intorno a noi. Passeggiamo fino al fiume che è nelle vicinanze del nostro campo dove scorgiamo le teste di alcuni hippo, questo è veramente un sogno! Ci propongono per domani una game drive di 6 ore e noi accettiamo subito senza nemmeno pensarci, gli animali ci stanno solo aspettando…

9 AGOSTO: Kruger

Oggi ci svegliamo prima dell’alba (ma ben presto ci abitueremo a queste “levatacce”) e partiamo subito per la Morning Game Drive con dei francesi simpatici. Incontriamo subito delle giraffe, elefanti che attraversano la strada davanti a noi, altri rinoceronti, impala che attraversano anche loro (che traffico), babbuini, un coccodrillo, hippos, gli gnu, tantissime zebre, dei buffalos, dei kudu,la dayca, è una favola qui, assolutamente indescrivibile! Pranziamo al lodge e poi partiamo per Skukuza, lungo la strada vediamo una piccola tartaruga che attraversa, waterback, giraffe, addirittura uno snake. Posiamo la nostra roba e siamo pronti subito a ripartire per l’Afternoon Drive, in cui vediamo delle zebre, squirrels, slendermangus, sworf mangus (sono tipo manguste), the rock jumpers, una piccola antilope, stenback….e sembra che qualcuno abbia visto un leone! Andiamo anche noi alla ricerca e dopo poco troviamo leone e leonessa: il leone ci guarda sospettoso, pare che ci siamo avvicinati troppo e ci fa Roar come segno di avvertimento e se ne va, che paura! I leoni si allontanano e li seguiamo per un po’, sono cosi belli, mi spiace solo che tutti i turisti come li disturbino ma sono meravigliosi. Dopo questa emozione enorme, andiamo in un posto un po’ più tranquillo, un laghetto seminascosto in cui bisogna stare in silenzio e osserviamo tutte le specie di uccelli presenti, è incredibile che ce ne siano cosi tanti… Questo posto è così tranquillo che sembra irreale, perdiamo la cognizione del tempo e non vorremmo mai andarcene, avvistiamo anche degli hippos e le fish eagles, dobbiamo assolutamente tornare qui.

10 AGOSTO: Kruger

Oggi visitiamo la parte sud del parco, verso Malelane, nella Morning Drive vediamo subito i nostri amici impala, un kudu che ci attraversa la strada, delle zebre, una famiglia di facoceri e alcune giraffe, rischiando di sembrare noiosa ribadisco che ogni animale è uno spettacolo unico e indescrivibile. Ci fermiamo a riscaldarci un pochino al Afsaal Cafè, per poi ripartire. Incontriamo una giraffa con il suo baby che attraversano e poco davanti a noi pare che qualcuno abbia visto un leopardo…Ci affrettiamo subito, ma purtroppo un mega bus davanti a noi (che teneva il motore acceso) lo fa scappare, poveri animali, alcuni turisti sono veramente senza ritegno. Incontriamo poi un branco di buffalos, non troppo amichevoli…senza accorgercene è già ora di pranzo. A Skukuza c’è un bellissimo balcone sul fiume e decidiamo di pranzare li, vengono subito a farci compagnia 4 elefanti, compreso un baby, hippos e tanti impala che improvvisamente scappano saltando, deve essere arrivato un predatore. Ripartiamo poi anche oggi, instancabili, per la Sunset Drive, in cui vediamo un altro rinoceronte (siamo molto fortunati, visto che sono rarissimi, purtroppo sono gli animali piu cacciaci) e poi due iene che mangiano un impala appena morto, una scena veramente forte, purtroppo ci renderemo presto conto che questa è la norma nella savana.

11 AGOSTO: Kruger

Ed eccoci pronti per un’altra Morning Drive, in cui incontriamo: impala, daika, tre wild dogs colorati (che sono in estinzione), 2 buffalo e un gruppo di leoni, esattamente un leone e tre leonesse accoccolati su una roccia scaldata dal primo sole del mattino. Ci fermiamo per una sosta a Nkuhlu Camp e poi ci dirigiamo verso est, verso Lower Sabe, dove incontriamo babbuini, coccodrilli, hippos, kudu, stenback. Dopo una breve pausa, ripartiamo per l’ Afternoon Drive, durante la quale non ci stanchiamo di ammirare tre elefanti sulla strada, kudu, impala, facoceri che attraversano, un gruppo di giraffe (tra cui una che attraversa), un leone con due femmine (tra l’altro pensiamo di aver proprio disturbato l’accoppiamento con una delle due), due giraffe maschio che lottano e si prendono a calci e “collate” (eppure non sembravano cosi cattive…). Il pomeriggio vola e noi ben presto ci prepariamo entusiasti per la Night Drive con le guide del parco, che sono molto piu esperte. Infatti vediamo subito due leoni maschi con tre femmine, non sapremmo dire ovviamente se sono gli stessi che avevamo visto nel pomeriggio, sono sulla strada e sembra che stiano cacciando. Nel frattempo passa di li anche una puzzola; incontriamo poi due rinoceronti, alcuni impala, kudu e poi, velocissimo, un leopardo che ci attraversa la strada. Siccome e buio vediamo tanti occhi e poi all’improvviso il suono che emette l’impala per avvisare gli altri del pericolo…gli impala corrono, il leopardo attraversa ma, forse distratto dalle luci delle nostre torce, non riesce a prendere l’impala. La scena e stata velocissima e molto emozionante, davvero incredibile. Ma non e finita: arrivano due iene che si contendono dei pezzi di un altro impala che e stato ucciso prima del nostro arrivo. Abbiamo sofferto un freddo tremendo, ma lo spettacolo che abbiamo visto stasera e davvero appagante, sembra quasi impossibile che accada in ogni momento in quel mondo meraviglioso che è la savana.

12 AGOSTO: Kruger-Dullstrom

Anche oggi ci svegliamo presto perche ci attende la Morning Walk con le guide del Kruger. Partiamo in macchina verso il luogo “safe” in cui si puo fare la Morning Walk e avvistiamo subito un gruppo di elefanti, impala, kudu e facoceri. Ad un certo punto, incrociamo una signora in macchina che dice di aver visto un leopardo ma l’ha subito perso di vista. Le guide lo vedono subito, nascosto nel bush in lontananza, ma noi ci mettiamo un po a riconoscere dove si è nascosto. Poi improvvisamente si sente l’urlo di pericolo lanciato dall’impala e il leopardo, velocissimo, in due salti si ritrova sopra il povero impala che muore sul colpo. Con tutta calma poi il leopardo si mette a mangiare tranquillamente l’impala. Noi siamo sconvolti dalla scena che si e svolta in un attimo, praticamente senza rendercene conto. Anche le guide ci spiegano che è molto raro vedere un’uccisione “in diretta”. Il luogo della Morning Walk è poco distante, noi siamo un po riluttanti a scendere dal camioncino chiedendoci se il leopardo avra mangiato abbastanza? La Morning Walk e molto bella (anche se siamo ancora scossi), si notano tutti quei particolari della savana che non si riescono purtroppo a vedere in macchina. Si apprezza molto di piu il bush, vediamo un cranio di rinoceronte e delle corna di impala, la pelle di rinoceronte, tante impronte ed escrementi e le guide ci spiegano come capire a quali animali appartengono. Oggi purtroppo è il nostro ultimo giorno al Kruger, quindi da Skukuza ci apprestiamo a salutare tutti i nostri amati animali fino al cancello di Phabeni. Incontriamo kudu, elefanti molto vicini perché il bush è basso, alcuni impala e un gruppo di zebre anch’esse vicine, un sogno. Appena usciti dal parco ci fermiamo a Hawzday dove ci aspetta una super colazione con waffel; visitiamo in rettilario e poi ripartiamo con destinazione Dullstroom.

13 AGOSTO: Dullstrom-Joburg-Maun

Oggi ripartiamo presto da Dullstrom per l’aeroporto di JoBurg, qui facciamo un giro e mangiamo qualcosa in attesa di prendere il volo per Maun, in Botswana. Ci riposiamo un po’ nella piscina dell’albergo, facciamo una passeggiata e una lunga doccia, molto apprezzata dopo le “restrizioni” cui si eravamo abituati nel parco.

14 AGOSTO: Maun-Delta Okavango

Oggi da Maun prendiamo un piccolo volo per il Delta, in compagnia di altri 3 passeggeri. Appena arrivati, andiamo ad Oddballs in mokoro, dove la nostra super tenda ci aspetta. Dopo uno spuntino, facciamo la nostra prima Nature Walk in un’isola vicina (su cui ovviamente ci siamo arrivati by mokoro). Al nostro ritorno ci rilassiamo con un buon massaggio, quando ritorniamo al camp vediamo un elefante che scuote gli alberi proprio sopra la nostra tenda, incredibile! Dopo un lauto pasto giunge la sera e noi ci infiliamo subito nella nostra super tenda, sapendo che il bagno è fuori e che, se dovesse servirci di notte, dobbiamo usare le torce perché gli animali sono vicinissimi. All’inizio siamo un po’ preoccupati ma in realta ci abituiamo subito a vivere cosi, in mezzo alla vera natura, in un posto indescrivibile.

15 AGOSTO: Delta Okavango

Oggi ci rechiamo a Baobab Island per la nostra Nature Walk, in cui vediamo zebre, impala, facoceri, water antilope, gnu, elefanti…è incredibile poterli vedere cosi da vicino e a piedi, qui è tutto molto diverso dal Kruger. L’elefante di ieri sta ancora scuotendo l’albero sopra la nostra tenda, forse non gli stiamo simpatici, dopo pranzo vado un attimo in tenda e vedo una monitor lizard (iguana) velocissima passarmi proprio davanti, quasi non mi sono accorta di cosa fosse, ma era bellissima con tutte le scaglie colorate. Nel pomeriggio andiamo con la nostra guida alle Hippo Pools, dove vediamo tantissimi hippos, anche baby, e sull’isola alcune giraffe con i loro piccoli. Ci concediamo un altro massaggio ed è subito l’ora di cena, durante la quale vediamo una janet. Ci rendiamo sempre piu conto di essere in un posto incredibile.

16 AGOSTO: Delta Okavango

Oggi facciamo un day trip con il mokoro su 2 isole e vediamo veramente un sacco di animali: zebre, impala, facoceri, water antilope, gnu, giraffe, elefanti e kudu. Facciamo una bella passeggiata e riusciamo a vedere gli animali da vicino. Facciamo il picnic sull’isola prima di spostarci sull’altra isola, dove vediamo un osso lungo di giraffa e una water antilope che salta nell’acqua. Stasera non c’è la luna, ma appena alziamo la testa ci ritroviamo a guardare un’infinità di stelle.

17 AGOSTO: Delta Okavango-Chobe

Oggi salutiamo il Delta per dirigerci verso la nostra prossima tappa, il parco Chobe. Prendiamo un piccolo aereo (siamo gli unici passeggeri) fino a Poo Poo e poi con altre persone prendiamo un altro volo per Kasane. Avremmo dovuto prendere un volo solo, ma qualche piano dev’essere cambiato perché viaggiamo prima con Delta air e poi con Safari air…l’atterraggio del primo volo ci ha un po’ spaventati perché l’aereo ha “saltellato”, ma comunque ci siamo ripresi (quasi) subito. A Kasane arriviamo subito al Chobe Safari Lodge che è veramente stupendo. Approfittiamo anche qui per partire su un’ Afternoon Game Drive, qui il paesaggio è molto diverso, non c’è il bush ma sabbia rossa…in pochi minuti siamo nel parco e vediamo subito giraffe, kudu, facoceri e anche lo scheletro di un impala morto. Ci addentriamo ancora un po’ nel parco e vediamo antilopi, tantissimi ippopotami fuori dall’acqua, dei branchi di elefanti che attraversano il fiume (con i loro piccoli al seguito che spariscono per qualche secondo sotto l’acqua), buffalos, monkeys, babbuini, giraffe, zebre e addirittura una leonessa con tre piccoli! Questo posto è un vero paradiso, mai ci saremmo sognati al Kruger di vedere cosi tanti animali insieme…dulcis in fundo ci viene incontro un piccolo leopardo, che ha ancora la pancia bianca ma con le macchie sul resto del corpo, ci guarda tranquillo come se fosse abituato a noi, bellissimo… Ritorniamo al lodge e ci rilassiamo con un bel massaggio e un’ottima cena, poi andiamo a letto con ancora negli occhi le immagini indimenticabili degli animali che abbiamo visto.

18 AGOSTO: Chobe

E anche oggi abbiamo prenotato i nostri amati safari, partiamo presto come al solito con la Morning Drive (fa freddo anche qui) in cui vediamo subito un gruppo di buffalos che attraversano, poi un gruppo di giraffe, alcuni impala seduti che sembra che ci stiano guardando, kudu, babbuini (una mamma portava attaccata a se anche un baby), sable antilope, tantissimi hippo con anche i loro piccoli, un facocero che ha attraversato la strada, elefanti…sembra che tutti gli animali si siano dati appuntamento qui ad attendere il nostro arrivo! Infine vediamo un bellissimo leopardo che cammina indisturbato, lo seguiamo per un po finche non si allontana troppo, e veramente un animale elegante, forse il mio preferito direi. Sulla via del ritorno incontriamo anche una mangusta, pranziamo e ci concediamo un bel massaggio, unico momento di relax della giornata. Nel pomeriggio abbiamo invece la Boat Cruise, in cui vediamo un sacco di elefanti sul fiume e tantissimi animali sulla riva: babbons, impala, kudu, buffalos, alcuni hippo su un’isola, sable antilope, water monitor lizard, giraffe e fenicotteri. Al tramonto, assistiamo ad uno spettacolo unico: tutti gli elefanti in massa attraversano il fiume, i piu piccoli si tengono saldi alle mamme perche l’acqua è alta e loro scompaiono sotto per qualche secondo. Sembra una cartolina, una scena indescrivibile che non si potra cancellare dal mio cuore, un momento che riassume cosa significhi un viaggio in Africa.

19 AGOSTO: Chobe-Livingstone

Purtroppo il Chobe è molto gettonato quindi abbiamo potuto passare solo due giorni qui, prima di ripartire pero riusciamo a fare la nostra consueta Morning Drive. Oggi incontriamo giraffe, hippos fuori dall’acqua, una grossa mandria di bufali, una fish eagle, avvoltoi, due gufi e, nascosto nascosto, un baby leopard che sta mangiando un pezzo di impala che la mamma gli ha appena portato. Anche questo momento è indescivibile: in mezzo a tanta gente che lo osserva, il piccolo leopard mangia tranquillamente la sua preda, sembra cosi dolce che verrebbe voglia di accarezzarlo, è cosi piccolo che ci sembra quasi indifeso. Sulla via del ritorno vediamo poi un facocero, impala, tre iene di cui siamo riusciti per un po a seguirne una e un uccellino colorato chiamato lilac breasted roller. Purtroppo è gia ora di partire per Livingstone, carichiamo tutto su una macchina scoperta che ci porta al confine del Botswana con lo Zambia, incontrando mucche e capre per strada. Ci era sfuggito il “piccolo” particolare che lo Zambia è al di la del fiume Zambesi (in effetti al Chobe l’altro lato del fiume è gia Namibia…), quindi dobbiamo caricare poi tutto su una piccola barchetta che ci porta dall’altro lato del fiume, la scena è buffa, sembriamo un po dei profughi…arriviamo ben presto nel nostro lodge super romantico in riva allo Zambesi immerso nel parco. Qui elefanti, hippos e babbons passano indisturbati a pochi metri da noi e di notte c’e sempre una guardia che controlla che arriviamo sani e salvi in camera (anche se e a pochi metri…). Dopo pranzo, partiamo per Livingstone, dove ci attende una fantastica crociera sullo Zambesi, in cui vediamo impala, babbons, hippos che spuntano dall’acqua e addirittura un coccodrillo di fianco alla nostra barca.

20 AGOSTO: Livingstone

La giornata di oggi prevede la visita delle Victoria Falls, e noi le abbiamo viste davvero da ogni punto di vista! Il picco massimo dell’acqua è in aprile, a dicembre le cascate sono quasi asciutte perché l’acqua serve anche per il fabbisogno di Namibia e Botswana. Noi vediamo delle rocce in mezzo alla cascata e anche l’isola di Livingstone, quindi non un flusso unico ma diversi spruzzi che ci permettono di apprezzare le cascate da diversi punti. Oltrepassiamo a piedi un piccolo ponte di fronte alle cascate che collega lo Zambia allo Zimbabwe, passiamo la frontiera ed eccoci in Zimbawe! Sembra tutto diverso qui, lo Zambia è molto piu ricco dello Zimbabwe e anche le cascate sono diverse, piu ricche di acqua perché hanno una maggiore portata, ovviamente splendide in entrambe le visuali. Le cascate sono tra le sette meraviglie del mondo e sono veramente incredibili, non me le aspettavo cosi ampie, da ogni point view la visuale e diversa e si apprezzano particolari differenti. Ritorniamo al nostro lodge per pranzo per poi fare la nostra Lion Walk. Di fianco al nostro lodge infatti c’e una struttura che accoglie i figli di leonesse in cattività: c’è un programma “educativo” per questi leoni i cui figli verranno di nuovo riportati nel wild. La generazione “di mezzo” viene cresciuta in questo campo controllato e le Lion Walk vengono organizzate per raccogliere fondi. Noi passeggiamo con due leoncine femmina di otto mesi che ci guardano con occhi dolcissimi (ma abbiamo visto le loro zampe, quindi non ci dimentichiamo che son sempre leoni). Possiamo accarezzarle e passeggiare con loro, all’inizio sono stanche e continuano a fermarsi (fa ancora troppo caldo) ma poi si mettono a correre e noi ovviamente facciamo fatica a stare loro dietro, devono aver sentito odore di impala, il loro istinto non fallisce!

21 AGOSTO: Livingstone-Joburg-Istanbul-Milano

Oggi è il nostro ultimo giorno in Africa e ci apprestiamo a fare la nostra ultima Game Drive. Incontriamo zebre, giraffe, facoceri, impala, waterbuck, bushback, un hippo che cammina vicino al fiume, un gruppo di elefanti, ginnie far e alcuni babbons; in questo parco non ci sono predatori, infatti gli impala sembrano molto piu “rilassati”. Salutiamo a malincuore tutti gli animali, ormai ci eravamo abituati ad averli intorno e di sicuro ci mancheranno a casa, ci dirigiamo dapprima all’aeroporto di Livingstone, da cui andiamo prima a Joburg, poi Istanbul, poi casa…con l’Africa sempre nel cuore e il sogno di ritornarci prima o poi.



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