Berlino, che freddo

In giro tra storia e mercatini di natale
Scritto da: Roberta77Roma
berlino, che freddo
Partenza il: 12/12/2015
Ritorno il: 14/12/2015
Viaggiatori: 4
Spesa: 500 €

12 DICEMBRE

Alexander Platz -Unter den Linden- porta di Brandeburgo-Sony Center-Checkpoint Charlie

Arrivati all’aeroporto di Berlino-Schönefeld ci dirigiamo subito al nostro albergo, il Calma Berlin Mitte, situato nel quartiere centrale della città. L’hotel è confortevole e la stanza bella ampia. Vicino c’è un folle edificio, l’High End 54, prima della guerra un centro commerciale e ora un cinema d’essai. Dico solo che da un parete spunta un enorme scarafaggio.

Il nostro obiettivo per oggi è quello di percorrere a piedi tutta la strada principale di Berlino, la Unter den Linden (il viale dei tigli) partenza da Alexander Platz e arrivando alla Porta di Brandeburgo. Ad Alexander Platz incontriamo subito il primo mercatino di natale, carinissimo. Mangiamo hotdog e beviamo vin brulè, l’ideale per scaldarsi un pò. Adoro il Vin Brulè! In genere è servito dentro delle belle tazze e si lascia una cauzione di qualche euro. Finito il vino si può decidere se conservare la tazza o riprendere i soldi( lo stesso vale per le bottiglie d’acqua, riconsegnandole vuote ti ridanno una ventina di centesimi).

Vicino spiccano la alta Torre della televisione e l’imponente Roten Rathaus, il municipio rosso. Ci aggiriamo brevemente nel Nikolaiviertel, un quartiere medievale in realtà ricostruito dopo essere stato distrutto durante la seconda guerra mondiale e lungo il nostro cammino incontriamo il duomo, il memoriale ai caduti, l’Università Humboldt e Babel Platz( dove avvenne il famoso rogo dei libri perpetrato dai nazisti). Non mancano i negozi, come un enorme centro legato alle macchine, l’automobil Forum.

Arriviamo finalmente alla famosa porta di Brandeburgo, davvero molto bella illuminata. Di fronte un albero di Natale e la stella di David. Superandola alla sinistra si trova il suggestivo memoriale dell’Olocausto: è uno dei monumenti che più mi ha colpito nella sua semplicità . Si tratta di una serie di blocchi di diversa altezza, una specie di labirinto dove camminandoci dentro, specie se al buio , ti dà un’idea di spaesamento e mancanza d’aria che ben comunica l’assurdità di quanto è avvenuto.

Tocca ora a Potsdamer Platz, la piazza con il Sony Center. L’impatto all’inizio è notevole ma in realtà non c’è molto da vedere. Decidiamo di aspettare un oretta per lo spettacolo natalizio che si rivelerà una vera delusione: in pratica una tizia vestita da fata che accenna due passi di danza e fa le bolle di sapone.

Decidiamo di cenare al mercatino di Gendarmenmarkt, una delle principali piazze della città. Uscendo dalla metro in lontananza avvistiamo un qualcosa di familiare: si tratta del Checkpoint Charlie, il famoso posto di blocco al confine tra la Germania est e ovest. E’ suggestivo pensare a cosa abbiano passato i berlinesi nella loro storia recente. Ho deciso di comprare un libro sulla storia del muro di Berlino proprio per capire bene quella realtà, da me poco conosciuta. Foto di rito e poi al mercatino, l’unico a pagamento( ben poco comunque, un euro mi pare). Ceniamo a base di carne di maiale e birra, seduti su delle panche al coperto al calduccio. Non male, ma da questo tanto decantato mercatino mi aspettavo di più.

Berlino è sicuramente una città che agli amanti della storia contemporanea può piacere molto, si percepiscono tutte le conseguenze della seconda guerra mondiale e del muro di Berlino. E’ come fare un tuffo nella storia recente, nonostante molti di Berlino apprezzino la modernità a me è sembrata intrisa della tristezza portata da quegli eventi. Per quanto riguarda i mercatini di Natale, i berlinesi ci sanno sicuramente fare, sono dappertutto e la città acquista innegabilmente una marcia in più.

13 Dicembre

East Side Gallery- Kaiser Wilhelm Gedächtniskirche – Charlottenburg

Ricorderò sempre la giornata di oggi, ancora tremo dal freddo al ricordo! Nonostante fossi coperta all’inverosimile (cappello, guanti, sciarpa, calzettoni di lana…), il freddo tagliente e la pioggerella trasversale lungo il chilometro e mezzo circa della East Side Gallery mi hanno veramente annientato. Per rendere l’idea mi sentivo come Tom Hanks che va in giro per Berlino senza cappotto nel ‘Ponte delle spie’.

Eh si che avevamo iniziato la giornata con un bel cappuccino bollente extra size al Balzac Coffe, un caffe presente in varie parti della città veramente carino e accogliente. Per arrivare alla gallery, un pezzo del muro di Berlino decorato da murales, bisogna prendere necessariamente la metro essendo un pò fuori mano. A me è piaciuta tantissimo, le foto si sono sprecate… alla fine mi accorgo però che sto iniziando a perdere la sensibilità dei piedi e prendo la metro.

Prossima meta la Kaiser-Wilhelm-Gedächtniskirche, una chiesa gravemente danneggiata durante un bombardamento alleato e rimasta cosi, con la torre mezzo distrutta. Si trova alla fermata della metro Kurfurstendamm ma sbagliamo e scendiamo alla fermata Kurfurstenstrasse, vagando a vuoto per un pò prima di renderci conto dell’errore. La chiesa, cosi come il memoriale dell’olocausto e il checkpoint charlie, rientrava tra i forse da visitare e invece è risultata, come gli altri due, tra i posti che più mi sono piaciuti della città. Anche il mercatino di fronte alla chiesa è delizioso, dove prendiamo al volo i soliti hotdog e vin brule. Inoltre vicino si trova un enorme negozio di natale, Khathe Wohlhart, dove si rischia di andare in overdose da decorazioni natalizie.

Dopo aver speso tutto lo spendibile, è il turno della reggia di Charlottenburg. Gli interni, anche perchè distrutti in passato a causa di incendi, non mi sono sembrati granchè, vero è che essendo tardi non abbiamo potuto visitare i giardini e il mercatino di Natale. Di corsa ci dirigiamo al Reichstag, dove dall’italia abbiamo prenotato la visita.

Dopo un pò di fila per i controlli incominciamo a salire lungo la cupola: la città vista dall’alto così illuminata è veramente suggestiva ma da una parte con il buio non si riesce a distinguere tutto, per cui non so se alla fine visitarla di sera sia stata una idea giusta.

Distrutti dal freddo, questa volta optiamo per un ristorante al calduccio nella zona di Nicolaiviertel dove ceniamo con carne( tanto per cambiare..) e beviamo la Berliner Weisse, birra aromatizzata con lo sciroppo di lampone. Per me era troppo frizzante, ma è da provare.

14 Dicembre

Museo di Pergamo- Neues Museum

Per non farci mancare nulla, oggi Berlino è ricoperta da una fitta nebbia ma la cosa poco ci preoccupa dato che la mattinata sarà dedicata all’isola dei Musei, una zona della città ad alta concentrazione museale. Prima ovviamente colazione dal nostro bar di fiducia, il Balzac Coffe.

Ci dirigiamo a piedi verso l’isola, la vista dei musei avvolti nella nebbia è veramente suggestiva, peccato ci siano dei lavori in corso che rompono un pò l’armonia del tutto. Peraltro, proprio l’altare di Pergamo è in restauro e non visitabile. Il museo merita comunque , se non altro per le meravigliose Porte di Ishtar e del mercato di Mileto. Nel Neues Museum invece il pezzo forte è il busto di Nefertiti. Per gli amanti dell’archeologia sono due musei imperdibili, forse alla lunga si incomincia a girare a vuoto, preda della stanchezza e della ripetività dei reperti. Comunque andando di lunedi non c’era per niente fila.

Decidiamo di salutare Berlino ritornando per l’ultima volta al mercatino di Natale ad Alexander Platz, dove pranziamo con vin brule e un ottimo panino con la carne. A malincuore ci incamminiamo verso l’aeroporto di Berlino-Schönefeld, diretti a casa.



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