Germania, iniezione di fiducia

Weekend a Berlino e Potsdam, viaggio nel buio del nostro recente passato e nella luce del nostro futuro
Scritto da: monicaluigi
germania, iniezione di fiducia
Partenza il: 24/08/2012
Ritorno il: 27/08/2012
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
Hotel: Motel One Spittelmarkt (totale di 295 € con colazione compresa). Hotel nuovissimo e di design, camere non grandi e senza armadio, ma sufficientemente spaziose e comode per un week end, luminose, silenziose e pulitissime. Ottima colazione a buffet nella bellissima e grandissima hall. WiFi gratis nella hall. La posizione dell’hotel è veramente comoda: davanti ha due fermate dei bus e la fermata della metropolitana, in ogni caso a piedi si può raggiungere Potsdamer Platz, Gendarmenmarkt, Unten den Linden, la porta di Brandeburgo, ecc… Linea diretta della metro U2 per Charlottenburg, Alexander Platz, Potsdamer Platz, Zoologiescher Garden.

Aereo: incredibile ma vero, con un volo premio Flysmart di Lufthansa, solo 30.000 miglia tasse comprese! E pensare che abbiamo prenotato tre giorni prima di partire!

GIORNO 1

Oggi levataccia, alle 7 abbiamo il volo da Bologna via Monaco, in tre ore siamo a Berlino – Tegel. Dall’aeroporto prendiamo il bus TXL che in 30 minuti ci porta ad Alexander Platz. Durante il tragitto, che per metà si snoda in centro, si vedono il parlamento, la porta di Brandeburgo, Untern den Linden e l’Università. Dopo aver lasciato le valigie in albergo, usciamo a piedi e ci dirigiamo a Gendarmenmarkt, che è davvero molto bella con le sue chiese gemelle. Visitiamo quella francese, ci fermiamo in un negozietto di articoli natalizi e poi ci dirigiamo sempre a piedi a Babel Platz (quasi tutta in restauro) e percorriamo tutta Unten den Linden fino alla porta di Brandeburgo. Qui pranziamo nel chioschetto di fronte all’Hotel Adlon che vende panini con Wurst di ogni tipo (per fortuna non solo Curry Wurst!) e ci prendiamo anche una torta di mele squisita nella pasticceria di fianco a Starbucks (non mi ricordo come si chiama). Se all’hotel Adlon ci sono dei VIP, questo è il posto giusto per vederli, nel giro di mezz’ora saranno uscite tre delegazioni di politici di tutto il mondo scortati da un codazzo di polizia e di auto blu! Dopo la pausa culinaria, attraversiamo la Porta e visitiamo il nuovo Holokaust Mahnmal. Non dovrebbero permettere alle scolaresche di rincorrersi e giocare a nascondino tra le lastre del monumento, che a tutti gli effetti dà veramente l’impressione di un grande cimitero senza nomi. Da qui arriviamo a Potsdamer Platz. Sarà anche il cileo grigio, ma questo percorso, che segue sostanzialmente quello che era il muro di Berlino (volutamente ancora tracciato sull’asfalto) invita veramente alla riflessione su ciò che è stato il passato cupo e tormentato di questa città. Di giorno Potsdamer Platz non dice un gran ché, sembra solo un quartiere ultramoderno ancora pieno di grandi cantieri, di sera invece il Sony Center è veramente bellissimo. Da qui andiamo verso il Check Point Charlie, ma prima ci fermiamo al nuovo spazio museale (gratuito!) Topographie des Terrors, dove è possibile vedere un tratto di muro ben conservato, proprio sopra a quella che durante la guerra era la sede della Gestapo e il comando generale delle SS, con relativa mostra. Quel che rimane del Check Point Charlie adesso è una vera baggianata tra il Mc Donald’s e i negozi di Souvenirs. Da qui raggiungiamo a piedi il nostro Hotel verso le 17.30 dove ci concediamo una pennichella prima di uscire per cena. Decidiamo di cenare da Lutter e Wegner su consiglio della nostra cara cartoguida del TCI, ma arrivati a Gendarmenmarkt controlliamo i prezzi e ci sembrano un po’ troppo cari, così proviamo ad andare alla Augustiner che è proprio a fianco, ma è piena (prenotiamo per la sera seguente). Alla fine decidiamo di andare al Nikolai Viertel che dovrebbe essere pieno di ristoranti e negozietti. Così è. Ceniamo in una famosa birreria sul fiume: la birra prodotta da loro è buona e particolare, lo stinco con le patate nella norma. Torniamo in autobus al nostro comodissimo albergo che dista appena tre fermate.

GIORNO 2

La nostra prima tappa è Charlottemburg che raggiungiamo direttamente e comodamente dal nostro albergo con l’U2. Facciamo il biglietto cumulativo che ci permette di vedere sia il palazzo vecchio che l’ala nuova. Sono entrambe molto belle ma anche enormi. I giardini sono molto rilassanti e ben tenuti, in più sono gratuiti e infatti tanta gente ci va a correre. Dal castello prendiamo l’autobus che ci porta direttamente alla fermata dello Zoo che non visitiamo. È ormai ora di pranzo, vorremmo mangiare qualcosa di dolce, entriamo in una pasticceria, ma è invasa da api ovunque, perfino sulle torte e sulle paste, ma nessuno sembra farci caso. Sinceramente ci fa un po’ impressione e quindi decidiamo di prendere niente. Facendoci caso però ci rendiamo conto che ovunque a Berlino le pasticcerie sono piene di api!!! Sentiamo anche altri turisti che ne parlano un po’ sconvolti, ma i berlinesi che ci lavorano proprio non fanno una piega…boh sarà normale…Vorrei tanto vedere la Kaiser-Wilhelm-Gedächtniskirche, purtroppo è in restauro ed è tutta impacchettata. Peccato mi ricordo a memoria la lezione di tedesco del liceo in cui la nostra bravissima insegnante ci raccontava della sua storia. Passeggiamo un po’ in questo che era il centro di Berlino Ovest: Europa Center (deludente), KuDam veramente pienissima di gente per lo shopping del sabato pomeriggio, KADAWE bello come qualsiasi altro centro commerciale di una qualsiasi metropoli europea( mangiamo al buffet dell’ultimo piano: molto bello ma moooolto caro!!!). Adesso via perché ci aspetta la tappa più importante della giornata: la cupola di vetro del Reichstag: prendiamo l’autobus 100 dallo zoo e ci scarica proprio davanti al Reichstag. Come letto in molte recensioni l’autobus 100 è a due piani e tocca tutti i luoghi più famosi di Berlino (come farebbe un hop on – hop off, al costo di un autubus urbano però!): lo zoo, la colonna della Vittoria, la porta di Brandeburgo, il parlamento, Unten den Linden, Alexander Platz. Per visitare la cupola dovete registrarvi sul sito alcuni giorni prima indicando 3 possibili giorni/orari. Nel giro di qualche giorno vi arriverà una email di conferma indicandovi quando presentarvi muniti di documento. Mi raccomando fate la registrazione on line! Se decidete all’ultimo minuto, vi toccherà stare in fila ore all’ufficio apposito per la registrazione. Una volta saliti sulla cupola potete stare quanto volete. La visita è gratuita e ve la consiglio caldamente, sia perché la cupola di Norman Foster è veramente un capolavoro, sia perché il panorama è molto bello e l’audioguida vi darà un sacco di informazioni su Berlino. Una volta scesi ci prendiamo un tea da Starbucks proprio di fronte alla porta di Brandeburgo e infine andiamo a cena alla Augustiner in Gendarmenmarkt (prenotata la sera prima) e mangiamo proprio bene: Wienerschnietzel enorme con patate/cipolle/porri arrosto, filetto con burro ale erbette e patate arrosto e birra a volontà ovviamente!

GIORNO 3

Oggi gita a Potsdam: andateci assolutamente, è bellissima! Dista solo 45 minuti di treno da Alexander Platz. Se ci andate d’estate come noi, vi consiglio di farvi dei bei panini a colazione in hotel e di portarveli, potrete mangiarli nel parco di Sanssouci, per noi è stato molto piacevole. Arrivati a Potsdam prendiamo direttamente dalla stazione l’autobus hop on hop off che ha il commento anche in Italiano e che è veramente interessantissimo, perché non solo ti porta al parco di Sanssouci, ma anche nel centro storico della cittadina, nel quartiere olandese, sul ponte delle spie, in quello che era il quartiere dell’esercito russo dopo la guerra, spiegandoti la ricchissima storia di questa cittadina che ha rivestito un ruolo centrale nella storia della Germania dall’epoca di Federico II, fino alla guerra fredda. Il parco di Sanssouci è stupendo così come lo sono i vari edifici e castelli che trovate al loro interno. Se volete visitare il castello di Sanssouci, vi consiglio di andarci direttamente perché è l’unico edificio non compreso nel biglietto cumulativo, dovrete per forza acquistare un biglietto a parte per un orario specifico. Anche Potsdam è veramente molto carina con tanti negozietti, pasticcerie e localini molto piacevoli. Nel tardo pomeriggio torniamo a Berlino, facciamo un giro per Alex e arriviamo fino al Nikolai Viertel dove ceniamo in un locale un po’ troppo da turisti 8ma quasi tutti i locali di Nikolai Viertel lo sono), poi decidiamo di andare in bus fino alla porta di Brandeburgo, che illuminata è veramente bellissima.

GIORNO 4

Mattinata dedicata all’isola dei musei. Che dire…il Pergamon Museum è veramente spettacolare, ha tre sale che da sole valgono il biglietto aereo per Berlino, ovvero l’altare di pergamo, la porta del mercato di Mileto e la porta di Babilonia. È veramente incredibile poter salire i gradini dell’altare e attraversare una dietro l’altra le due porte, che emozione! Andiamo anche al Neues Museum a vedere il busto di Nefertiti che è veramente all’altezza della sua fama. Da qui passando per il Duomo (veramente imponentissimo) andiamo a visitare gli Hackesche Höfe (molto molto carini con tanti localini e negozietti) e passeggiamo un po’ per il quartiere ebraico fino alla Sinagoga, poi prendiamo un avveniristico tram fino ad Alexander Platz dove entriamo in un centro commerciale e ci diamo allo shopping culinario comprando una decina di pane/ panini /pagnotte diverse (siamo appassionati del pane con i semini!) e anche la Vegeta 8una polverina magica che serve per condire un po’ di tutto, molto diffusa nei paesi mitteleuropei. Se siete appassionati di Koziol vi consiglio di visitare anche il reparto (gigantesco) di casalinghi: troverete di tutto, anche cose mai viste in Italia (tipo il contenitore dei crackers wasa) e lo pagherete circa la metà di quello che paghereste da noi. Purtoppo la vacanza è finita e dopo essere ripassati dall’hotel a prendere i bagagli andiamo in aeroporto per tornare a casa.

RIFLESSIONI

Che dire… Berlino non ha l’impatto visivo di Parigi, Londra, Roma o New York, non rimani senza parole a prima vista, ma col tempo ti conquista con la sua tranquillità, efficienza e pulizia. Soprattutto ripercorrendo i luoghi del suo triste passato, ti fa riflettere sull’ignoranza e sulla stupidità del genere umano. Passeggiando però nel suo presente e visitando i luoghi del suo futuro, ti fa anche pensare che ce l’hanno fatta, ti fa credere che se siamo usciti dal buio più totale in cui eravamo precipitati, possiamo farcela anche adesso.

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c'era una volta il muro



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