P.n.e.P

P.n.p. Ed eccomi a casa, Paris toujour Paris la patrie degli uomini liberi. Prima notte nel nostro alloggio e nel mattino fresco mi sveglio ancora assonnato davanti ad un abbaino appena più grande di un metro quadrato. Una grande città non può non divertire per tutte le cose che contiene. La gente và di fretta l'attività frenetica di...
Scritto da: Roland Garcia
p.n.e.p
Partenza il: 01/08/2003
Ritorno il: 02/03/2003
Viaggiatori: fino a 6
P.N.P. Ed eccomi a casa, Paris toujour Paris la patrie degli uomini liberi. Prima notte nel nostro alloggio e nel mattino fresco mi sveglio ancora assonnato davanti ad un abbaino appena più grande di un metro quadrato. Una grande città non può non divertire per tutte le cose che contiene. La gente và di fretta l’attività frenetica di milioni di persone non riesce a mascherare la loro stessa causa, ed appartenenza ad un etnia. Se sono arabi vivono a Belville, se ebrei stanno verso al gare de Lyon, se sono artisti vivono a Montmartre, se indiani ai campi elisi. Se stanno in saint Michael sono musicisti e suonano la sera nei locali notturni, se studenti frequentano la Sorbona al Bois de Boulogne. Se sono girovaghi o zingari vai al merchè des poix. Il loro modo di vivere la loro religione non ti fà ne diventare grande, (cosa farò da grande?) ne restare ragazzino. Dipende solo da te. O forse dalla scoperta dell’odio super eloquente tra i popoli, alla faccia di John Lennon.


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