Olanda e Belgio passando per l’Alsazia

In giro per Bruxelles, Colmar, Amsterdam, Rotterdam, Brugge, Strasburgo
Scritto da: pabarto
olanda e belgio passando per l’alsazia
Partenza il: 15/08/2014
Ritorno il: 29/08/2014
Viaggiatori: 4
Spesa: 1000 €

1° GIORNO

Io mia moglie Laura e i nostri figli Samuele e Mattia partiamo in auto da Livorno intorno alle 23.30 del giorno di Ferragosto e dopo un tranquillo e piacevole viaggio arriviamo a metà mattina a Strasburgo sistemandoci all’Hotel Ibis Style Strasbourg Avenue du Rhin (Euro 93,50 colazione compresa). Lo consiglio per l’ottima posizione (il tram con fermata di fronte all’ingresso dell’albergo in 5 minuti vi porta in pieno centro) per il servizio e la possibilità di parcheggiare gratuitamente di fronte all’albergo o nel garage privato a 8 euro il giorno. Dopo una rinfrescata prendiamo il tram e via alla scoperta del centro storico. Per quanto riguarda il tram esiste un biglietto singolo valido 24 H su tutte le linee e senza limiti a Euro 4,10 oppure uno con le stesse caratteristiche a Euro 6 con il quale possono viaggiare fino a tre persone. Appena in centro ci dirigiamo, attraverso Place Gutenberg, verso la rossastra cattedrale di Notre Dame dalla cui bellezza rimaniamo colpiti. Stupende vetrate, arcate imponenti e il fantastico orologio astronomico ne fanno un’attrazione imperdibile. Approfittando della bella giornata ci dirigiamo verso la Petit France godendoci i pittoreschi scorci che le caratteristiche casette e i numerosi canali ci offrono e ci accompagnano fino ai ponti coperti e alle Torri medievali che chiudono il Tour della città vecchia. In serata, stanchi della nottata passata in auto, ceniamo e torniamo in Hotel arricchiti e allo stesso tempo sorpresi da tutto quanto questa città ci ha offerto.

2° GIORNO

In mattinata lasciamo l’albergo per una breve visita alla zona del Parlamento Europeo, la struttura modernissima si specchia nelle acque del fiume Ill ed è circondato da una splendida area verde che trasmette un’inaspettata tranquillità.

Finita questa breve visita partiamo in direzione di Bruxelles che raggiungiamo nel primo pomeriggio dopo aver attraversato il suggestivo parco naturale delle Ardenne. Appena arrivati nella capitale belga decidiamo di dirigerci verso il centro servendoci di uno dei numerosi parcheggi, della catena Interparking, diffusi in maniera capillare per tutta la città (5 ore 12 euro). Ci dirigiamo subito verso la Grand Place dove rimaniamo ammaliati, oltre che dalla magnificenza della piazza, dal bellissimo tappeto di fiori che, ogni due anni e per tre giorni durante il mese di Agosto, viene allestito ogni volta con un tema diverso (quest’anno celebrava il cinquantenario dell’accoglienza del popolo turco a Bruxelles). Approfittiamo della possibilità di osservare quest’opera dalla terrazza dell’ex Hotel de la Ville, ora municipio della città, pagando un biglietto di 5 euro. Dopo aver fatto “visita” all’ Hard Rock cafè (a sinistra guardando il municipio) andiamo a far visita alla statua simbolo di Bruxelles “Il bambino in bronzo che fa pipì”, assaggiamo le famose patatine fritte (patate vere non surgelate!) ci concediamo una passeggiata nell’elegantissima Galeries St.Hubert famosa per la cupola a vetro e per i negozi che fanno mostra di ogni sorta di cioccolatini (buonissimi!!!). Essendo tarda sera decidiamo di andare verso l’albergo il Novotel Brussel airport (Euro 198 per due notti parcheggio e colazione compresi) ottimo per chi come noi viaggia in auto un po’ meno per chi deve raggiungere il centro con i mezzi pubblici.

3° GIORNO

Oggi partiamo alla volta dell’ Atomium, struttura di atomo ingrandito 165 miliardi di volte. Le nove sfere lucenti sovrastano il bellissimo parco circostante dove chi vuole può far vista al Brupark (Europa in miniatura) o fare una capatina al decadente Stadio di Re Baldovino meglio noto come l’Heysel. Per chi viaggia in macchina può parcheggiare l’auto lungo le strade circostanti con parchimetro o per lunghe soste vi sono parcheggi a euro 5 il giorno. Nel pomeriggio prendiamo la metro alla stazione Hysel per un’ altra capatina in centro. Partiamo dalla città alta visitando la cattedrale di San Michele (patrono di Bruxelles) in perfetto stile gotico poco distante interessante e’ orologio in Piazza Albertine dove personaggi del folklore belga si muovono allo scandire delle ore. Scendiamo poi verso la parte bassa facendo sosta alla Boutique de Tin Tin in Rue de la Colline, il personaggio dei cartoni ideato e disegnato da Hergè (autore anche dei Puffi). Stanchi della giornata decidiamo di cenare e rientrare in albergo.

4° GIORNO

Partiamo di buon mattino alla volta di Bruges, la capitale delle Fiandre, dove arriviamo dopo circa un’ ora di viaggio. Lasciamo in sosta l’auto ancora in un parcheggio della catena Interparking (4 ore Euro 4,20) e ci incamminiamo alla scoperta di questa graziosissima cittadina medievale. Da non perdere il Markt, la piazza del mercato, con la bellissima torre campanaria (Belfort) il Burg o piazza del Municipio, la zona dei canali, e la chiesa di Nostra Signora nella quale possiamo ammirare “La Madonna col bambino” di Michelangelo (unica opera venduta all’estero quando l’artista era ancora in vita). Sconsigliamo il giro in battello (un po’ caro euro 7,60 adulti euro 3,40 bambini fino a 11 anni) in quanto la città è godibilissima anche a piedi. Dopo un breve giretto nei negozietti di souvenir partiamo in direzione Anversa dove arriviamo nel tardo pomeriggio. La grigia città portuale non ci entusiasma un granchè, degni di nota sono la cattedrale (la più grande del Belgio) e la Grote Markt dove troneggia la Statua del Brabo, il soldato romano che sconfisse il gigante gettando la mano nella vicina Schelda, il fiume che bagna Anversa. Per chi ama lo shopping consiglio il Meir la lunga via che collega la stazione (molto bella) alla Groenplaats mentre per chi si vuol concedere un sogno consigliamo un giretto nel quartiere ebraico sulla destra della stazione dei treni, zona esclusivamente occupata da gioiellerie che sfoggiano diamanti e pietre preziose di ogni genere. In tarda serata partiamo alla volta di Breda dove pernotteremo al Novotel Breda (Euro 45 colazione e parcheggio compresi)

5° GIORNO

Stamani ci aspetta Kinderdijk il patrimonio dell’Unesco dove arriviamo a metà mattinata (parcheggio euro 5). Nonostante il luogo sia alle porte della modernissima Rotterdam l’atmosfera è veramente da fiaba dando l’impressione di trovarsi in un’altra dimensione. I 20 mulini che si affacciano sui due canali circondati dal verde sono a dir poco fantastici, il percorso può essere fatto sia a piedi che in bici oppure tramite un breve tour via acqua (non ve lo consiglio, tutto è godibilissimo anche a piedi). Decidiamo inoltre di visitare anche uno dei due mulini aperti al pubblico anche se l’ingresso, per quel che offre, è un po’ caro (euro 6,50). In questo bellissimo tour si verifica anche un simpaticissimo episodio, ovvero incontriamo i nostri ex vicini di casa che da anni non vedevamo a Livorno….probabilmente dovevamo andare in Olanda per rivedersi!

Finito questa fantastica esperienza ci dirigiamo alla volta di Rotterdam dove arriviamo dopo circa 20 minuti, ci sistemiamo al Novotel Brainpark (54 euro colazione e parcheggio compresi). Dapprima decidiamo di recarci alla vicina metro per raggiungere il centro, ma visto il costo esoso (Euro 28 in quattro a/r) decidiamo di prendere l’auto parcheggiando al Erasmus parking proprio di fronte all’imbarco per il Tour del porto con la compagnia Spido. Il Tour (11 euro adulti 7 i bambini) all’interno dell’immenso porto di Rotterdam è molto interessante, soprattutto per chi come me lavora da anni in ambito portuale, tanto da far sembrare il nostro porto di Livorno un moletto o poco più….. Partendo possiamo ammirare il caratteristico ponte Erasmus per poi addentrarsi tra containers e raffinerie per circa un’ ora e mezza di full immersion portuale. Finito il tour ci incamminiamo alla volta della casa bianca (l’unico edificio insieme all’ Hotel New York sopravvissuto ai bombardamenti della II guerra mondiale) e soprattutto delle case cubo, una bizzarra quanto bellissima creazione dell’architetto P.Blom, che fanno da cornice ad una simpaticissima zona ricca di localini e pub all’aperto dove riposarci e rilassarci dopo una bella giornata alla scoperta di questa prima fetta di Olanda. Rotterdam per la sua sfrenata modernità non è certo un simbolo dell’ Olanda fatta di mulini e casette colorate ma vale comunque una visita.

6° GIORNO

Lasciamo Rotterdam in direzione isola di Texel (la maggiore delle Isole Frisone) e decidiamo di fare la prima tappa alla vicina Delft caratteristica cittadina famosa in tutto il mondo per le sue preziosissime ceramiche bianche e blu. La cittadina merita una visita tra i suoi pittoreschi canali, la piazza del Municipio e per curiosare tra i numerosi negozietti che mettono in mostra tutta la bellezza delle preziose ceramiche. Riprendiamo la nostra fedele compagna di viaggio e partiamo alla volta di Alkmaar percorrendo però la strada chiamata “campo dei fiori” lungo la quale incontriamo numerosissime piantagioni di tulipani e fiori in genere, che sicuramente a primavera durante la fioritura devono offrire uno spettacolo di colori veramente unico. Lungo questo bellissimo percorso non possiamo far a meno di notare la bellezza delle abitazioni che ne fanno da cornice, curatissime ognuna con il suo impeccabile giardinetto e rigorosamente senza tendaggi. La conferma di quanto gli olandesi curino in maniera minuziosa la propria abitazione. Arrivati ad Alkmaar ci accoglie il palazzo della pesa con la piazza del mercato dove ogni Venerdì mattina il turista può assistere alla compravendita del formaggio con personaggi in costume tipico. La cittadina è molto bella e colorata e ci permette di passare un’ oretta molto piacevole tra vicoli e negozietti caratteristici. Non ci lasciamo sfuggire l’occasione di acquistare una piccola forma di ottimo Gouda (niente a che vedere con quello che troviamo da noi) in una piccola bottega piena all’inverosimile di forme di formaggio di ogni tipo.

Lasciamo Alkmaar e dopo una breve sosta a Zandvoort, località marina cara agli olandesi ma che non ci dice granchè, raggiungiamo il porto di Den Helder da dove ci imbarchiamo per la più grande delle Isole Frisone (Texel). Il biglietto per la traversata avevo provveduto a farlo via web in Italia e questo mi ha permesso di superare il varco velocemente in quanto la sbarra si alza automaticamente al riconoscimento della targa tramite videocamera (Euro 25 auto e 4 persone a/r). Dopo c.ca 15 minuti sbarchiamo sull’ isola e circondati da campi di granturco, pecore, mucche e cavalli raggiungiamo in 10 minuti De Koog dove Andrea e Andreas ci accolgono calorosamente e ci consegnano le chiavi del nostro bell’appartamento composto da sala soggiorno con angolo cottura due camere bagno e posto auto (Zeerus appartments Euro 105 a notte). Sistemati e riposati ci spostiamo all’estremità nord dell’ Isola dove ci accoglie un bellissimo faro rosso (che compie proprio 150 anni di vita) e dove una spiaggia enorme e accarezzata dal gelido vento del Nord ci offre uno spettacolo senza pari che ci lascia a bocca aperta. Sono c.ca le 21.30 il sole è tramontato da pochi minuti e la luce soffusa rende il luogo veramente spettacolare.

7° GIORNO

Giornata dedicata interamente alla scoperta dell’ Isola di Texel. Mattinata dedicata, per la gioia di grandi e piccini, alla scoperta di Ecomare, il parco dove foche e animali marini in genere vengono curati, guariti e ricondotti al proprio habitat. Il pezzo forte del parco sono sicuramente le foche che fanno bella mostra di se attirando l’attenzione di tutti e dei piccoli delfini nella vasca centrale. Molto bello anche il piccolo acquario nel piano di sotto e piacevole il percorso alla scoperta della fauna locale. Lasciato il parco ci dirigiamo nuovamente verso il faro con la speranza di potersi imbarcare per la vicina (Km 2,5) isola di Vlieland. Purtroppo vi è solo una partenza giornaliera intorno alle 10.30 del mattino con ritorno intorno alle 17. Delusi torniamo verso il faro dove con 4 euro ciascuno possiamo salire ben 48 metri di gradini per goderci la vista dall’alto di questo avamposto che domina il mare circostante. Finita la visita del faro sulla via del ritorno verso De Koog decidiamo di visitare la riserva faunistica di De Slufter dove tra piante di lavanda e lingue di sabbia abbiamo potuto osservare numerose specie di uccelli acquatici che popolano questa zona. L’ambiente è veramente bellissimo, incontaminato poco battuto (avremmo incontrato si e no 5 o 6 persone) e l’aria frizzantina spinta dal freddo vento del nord contribuisce a rendere l’esperienza veramente elettrizzante. Per godersi appieno questa visita dotarsi di stivali, cannocchiale e macchina fotografica (fortunatamente avevamo pensato a tutto). Soddisfatti dell’esperienza e della giornata facciamo un po’ di spesa a Den Burg (il capoluogo dell’isola) e rientriamo nel nostro appartamento.

8° GIORNO

Oggi prima di lasciare la terraferma decidiamo di fare la “Waddencruise” con la M/N Texel 44, un tour sullo Waddenzee di circa 2 ore (Euro 11 adulti e Euro 9 bambini fino a 11 anni) che consiste in una dimostrazione di pesca a strascico con delucidazioni sul pescato e assaggio di gamberetti freschissimi, la cosa ci ha molto divertito e soprattutto per un bambino l’esperienza è veramente simpatica (granchi, stelle marine, gamberi e pesci di vario genere), il tour continua con la visita del porto di Den Helder e si conclude con lo spettacolo più bello ovvero l’avvistamento delle foche nel loro ambiente naturale. Finito il tour e dopo aver pranzato ci dirigiamo alla scoperta della diga di Afsluitdijk, la grande opera ingieneristica con la quale gli olandesi hanno imprigionato il mare del Nord. Il luogo è molto suggestivo e merita sicuramente una visita. Decidiamo di tornare indietro una volta raggiunta la parte centrale della diga dove grazie al cavalcavia facciamo inversione di marcia facendo rotta sullo Zaanse Schans. Il luogo è in realtà un museo all’aperto (gratuito, si paga 8 euro di parcheggio se siamo in auto o in camper) composto di 6 mulini dove in ognuno si svolge un’attività diverse: segheria, produzione di spezie, vernici e olio. Seppur molto bello dobbiamo dire che rispetto a Kinderdijk il livello è decisamente inferiore anche perché lo Zaanse Schans è talmente sfruttato a livello turistico (negozietti di souvenir, formaggi, bar, ristoranti, foto tipo Gardaland) che sembra un qualcosa di artificiale. Se deve essere fatta una scelta tra i due siti optare assolutamente per Kinderdijk. In serata ci dirigiamo quindi verso il Camping Uitdam dove alloggeremo durante il nostro soggiorno ad Amsterdam.

9° GIORNO

Sotto una fitta pioggia partiamo in direzione di uno dei Park & Ride (P+R) che circondano Amsterdam dove parcheggiamo l’auto facciamo i biglietti del tram e ci dirigiamo verso il centro con fermata alla Stazione centrale.

“COME FUNZIONA IL P+R

Con il P+R ritiri il biglietto del parcheggio ti dirigi verso una delle macchinette blu lo inserisci e scegli il numero di biglietti del tram di cui necessiti (fino a un massimo di 5 per tkt parcheggio ad esempio 4 biglietti costano Euro 7,80), prendi il tram per il centro facendo attenzione a vidimare il biglietto all’entrata e all’uscita, giri per la città, riprendi il tram da una stazione del centro (questo è molto importante) vidimandolo alla stazione di partenza e a quella alla quale scenderai per ritirare l’auto, ti rechi alla macchinetta inserisci prima il tkt del parcheggio poi passi su lettore il biglietto del tram e se avrai seguito le istruzioni con attenzione il costo del parcheggio da Euro 24 scenderà a Euro 1!”

Tornando a noi, dalla Stazione ci dirigiamo verso Piazza Dam che per la verità non ci impressiona o affascina più di tanto, e percorrendo la Raadhuisstraat ci dirigiamo verso la casa museo di Anna Frank (euro 9 adulti euro 4,5 ragazzi fino a 17 anni free bambini fino a 9 anni) alla quale accediamo dopo circa 1 ora e mezza di fila (per chi ne ha la possibilità è consigliabile comprare con un certo anticipo i biglietti direttamente da sito web per evitare la coda). La casa Museo è veramente qualcosa che ti tocca profondamente, impressionante è il silenzio con il quale i visitatori seguono il percorso e l’interesse con il quale ognuno legge le didascalie che accompagnano ogni foto, ogni stanza ed ogni oggetto della casa. Questa esperienza ci ha veramente segnato profondamente tanto che i commenti si sono susseguiti per tutta la giornata. Da qui iniziamo la scoperta della cerchia dei canali e del Joordan dove tra un ponticello e l’altro ci godiamo le costruzioni che si affacciano sulle acque fino ad arrivare alla piazza Leindseplein (molto caotica) dalla quale in pochi minuti raggiungiamo l’ Hard Rock cafè dove è d’obbligo per il nostro Samuele acquistare la fatidica maglietta. Come successo a Kinderdijk anche qua incontriamo dei nostri vecchi amici di Livorno che non vedevamo da tempo, le cose son due….o in Olanda vengono molti livornesi o quest’anno è destino che invece di incontrarci per le strade della nostra città ci troviamo più facilmente a 1500 km di distanza. Dopo un po’ di riposo al Vodelpark torniamo pian piano verso la stazione centrale percorrendo la Leidsestraat e attraversando di nuovo la Piazza Dam.

10° GIORNO

Oggi le nostre strade si dividono, Laura e Samuele visiteranno il Museo van Gogh (euro 15 adulti free fino a 17 anni) mentre io accontento Mattia accompagnandolo al Tour dell’Ajax Amsterdam Arena (adulti euro 14,5 bambini Euro 8,5). Per quanto riguarda il primo l’esperienza risultera’ molto positiva così come, fatte le dovute proporzioni, il tour dello stadio (si raggiunge in 15 minuti c.ca con la metro n. 54 dalla Central Station). Prima di ricongiungerci all’uscita del museo è doverosa una visita allo store dell’ Ajax dove acquistiamo una sciarpa per la mia collezione e un paio di pantaloncini della nuova divisa per quella di Mattia. Riunita la famiglia ci dirigiamo all’ Heineken experience, nella vecchia fabbrica della famosa birra, ma visti i costi elevati dei biglietti ci limitiamo ad un giretto nel negozio attiguo prima di dirigerci verso il famoso Magere Brug (ponte magro) il più noto ponte levatoio della città da dove inizia il nostro minitour dedicato all’architettura delle case sui canali. Il percorso di dipana dall’Amstel fino a piazza Dam percorrendo la Reguliersgracht, la Herengracht, la Keizersgracht e la Singel. Lungo questo singolare percorso incontreremo le tre case gemelle al n. 17/19/21 di Reguliersgracht, la casa più stretta al n. 345 di Keizersgracht, i magazzini con i frontoni a punta ai n. 11 e 13 di Reguliersgracht e molte altre tutte costruite con mattoni leggeri o arenaria e con finestre molto grandi per ridurne il peso. In base alla tipologia del frontone o del cornicione è possibile risalire al secolo di costruzione di ogni casa in quanto anch’essi seguivano una moda che si è via via evoluta nel tempo con i frontoni che dalla fine del 1600 hanno lasciato sempre più spazio ai cornicioni. Per oggi interrompiamo questo giro dirigendoci verso Rembrandt Plein snodo e ritrovo cruciale della città, dove la statua dell’artista domina sui vari ristorantini e coffe shop. Dopo una cena a base di pizza e un po’ di pausa prima di riprendere la via di casa attraversiamo al calar della sera il quartiere a luci rosse che, dobbiamo ammetterlo, è un “must” per chi visita questa città.

11° GIORNO

Stamani iniziamo la giornata con la visita del museo Nemo (euro 15 a testa), la struttura è stata disegnata da Renzo Piano, molto adatto a bambini e ragazzi per le innumerevoli attività di qualsiasi tipo che offre, dalle bolle di sapone giganti, alla costruzione di una diga con tanto di tabellone luminoso che evidenzia chi riesce, convogliando le acque, a far girare maggiormente le turbine. Molto bello anche il settore dove ognuno impara a svolgere i vari stadi per il filtraggio delle acque. Ben quattro piani di esperienze di ogni tipo per il divertimento di grandi ma soprattutto piccini, anche se a dire il vero secondo noi soltanto i primi due sono veramente interessanti. Dopo aver pranzato, per la verità un po’ tardi, ci dirigiamo a zonzo per la città passando prima per il mercato delle pulci di Waterlooplein (molto carino) lasciato il quale raggiungiamo il mercato dei fiori sulla Signel, dove acquistiamo vari tipi di bulbi da tulipani che appena la stagione ce lo permetterà provvederemo a piantare. Prima di lasciare la città ci concediamo un ultimo giro della cerchia dei canali, l’attraversamento della Piazza Dam dalla quale raggiungiamo la fermata del tram alla stazione centrale per tornare verso il campeggio.

12° GIORNO

In una giornata calda e soleggiata ci dirigiamo alla scoperta del Marken di Volendam e Edam tre splendidi villaggi a pochi chilometri dal campeggio. Cominciamo con il Marken, a nostro parere il più pittoresco dei tre forse perché meno raggiunto dal turismo di massa (carina la fabbrica degli zoccoli). A seguire incontriamo Volendam, antico borgo di pescatori, frequentatissimo dai turisti dove passeggiando lungo il molo del porticciolo decidiamo di assaggiare un fritto di pesce ad uno dei numerosi chioschi sparsi per tutto il paese (molto buono). Da lì decidiamo di affittare le biciclette con le quali raggiungiamo la vicina Edam (3 Km) lungo una delle infinite piste ciclabili olandesi. La capillarità di quest’ultime è veramente impressionante, addirittura abbiamo trovato alcune strade dove ne esistevano ben due, una adiacente alla strada e una più interna immersa nel verde. Edam, famosa per l’omonimo formaggio, è molto carina e raccolta anche se a causa di una festa paesana, le giostre e gli stand deturpavano un po’ le bellezze di questo villaggio. Dopo averla girata in lungo e in largo decidiamo di tornare verso Volendam percorrendo la pista lungo la diga che collega quest’ultima a Edam lungo la quale oltre a tanti ciclisti incontriamo anche diversi aironi per niente spaventati dal nostro passaggio. Restituite le biciclette (Euro 30 per l’intero pomeriggio) torniamo verso il camping stanchi ma appagati da una splendida giornata immersi nella natura.

13° GIORNO

Oggi partiamo alle prime luci dell’alba in direzione Colmar (Alsazia) prima tappa di avvicinamento a casa. Lasciamo quindi il camping Uitdam che sconsiglio veramente per il rapporto qualità-prezzo (Euro 85 a notte). Il Bungalow non proprio pulitissimo, le finestre piene di ragni, i letti pessimi, entrati nel supermercato ci è venuto il dubbio che in vendita fossero gli scaffali tanto erano sguarniti. Ultima disavventura il gettone per aprire la sbarra di uscita dal camping che non ha funzionato, fortuna che una signora che casualmente era in giro a quell’ora è stata così gentile da aprirci con la propria chiave altrimenti nonostante la levataccia avremmo dovuto attendere l’apertura della reception alle 9! Alla fine riusciamo a partire e dopo circa 400 km raggiungiamo il Lussemburgo che sfruttiamo per una sosta di un paio d’ore per rifiatare. Il centro è carino ma se non fosse per la bella vista che si gode dall’alto dell’antica rocca sinceramente non ci avrebbe lasciato un granchè. Dopo aver pranzato ripartiamo in direzione Colmar dove arriviamo intorno alle 17 dopo essersi goduti i vigneti e gli sterminati campi di granturco che l’Alsazia e la Lorena ci regalano. Consigliabile percorrere la via dei vigneti che da Molsheim arriva a Colmar un po’ più lenta rispetto all’autostrada ma sicuramente più pittoresca. Soggiorniamo al Novotel Colmar a euro 71 per una notte colazione e parcheggio compresi. Dopo essersi rinfrescati in serata decidiamo di andare a cenare a Colmar un vero gioiello con i suoi vicoletti e i canali della Petit Venice, ci ricorda molto il villaggio di Belle nella “Bella e la Bestia”. Decidiamo di farci una pizza nella piazzetta centrale dopodiché ripetiamo il tour del villaggio godendocelo anche in versione notturna. Per chi capita da queste parti è veramente imperdibile. Torniamo quindi in albergo dove si conclude purtroppo questa bellissima vacanza che ricorderemo sempre con immenso piacere.

Tot. Notti 13 – Tot Km. 3.600 c.ca – Costo tot. Euro 2.500 c.ca tutto compreso



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