Le facce di Bruxelles

Mix perfetto di birra, cioccolata e cravatte
Scritto da: l.aura
le facce di bruxelles
Partenza il: 27/04/2012
Ritorno il: 30/04/2012
Viaggiatori: 4
Spesa: 500 €
Ed eccoci qua, pronte a partire per un’altra avventura e un altro viaggio. Alle 10 della mattina eravamo già sull’aereo, diretti a Bruxelles. Certo che è davvero piccolo il mondo visto dall’alto! Atterrati a Charleroi, abbiamo preso l’autobus per Bruxelles con i nostri zainetti, e dal finestrino percorrevamo i paesaggi belga, con le caratteristiche casette a punta e con i campi di grano che ricoprivano la visuale. Bruxelles non è, certo, la città che ti aspetti di vedere. Dai giornali e dalla televisione si descrive la capitale belga come la sede dell’Unione Europea, la città del Parlamento UE, degli alti palazzi grigi e degli edifici dove lavorano le più alte cariche politiche. Quando siamo scesi alla Gare du Midi, invece, ci siamo trovati di fronte all’altra faccia della medaglia. I colori dalle mille sfumature degli articoli al mercato, l’odore della birra fumante e il sapore della cioccolata riempivano la nostra attenzione. Bruxelles è il perfetto equilibrio tra due elementi che si trovano agli antipodi tra di loro: da una parte la frenetica vita degli uomini d’affari, che con la loro ventiquattrore percorrono la strada a gran velocità, guardando costantemente l’orologio; dall’altra il caos di persone con il colore della pelle, la lingua e le tradizioni diverse che vivono in armonia. L’albergo confortevole era in una buona posizione per arrivare al centro della città, che visitammo la sera stessa. Camminando, vedemmo la Grand Place, la piazza più maestosa che ci ha accolto con i giochi di luci soffuse e i venditori di fiori che portavano un buon odore di orchidee. Ci si accorge di essere in una città cosmopolita, dove le tradizioni e le culture si fondono lungo le vie principali.

Il nostro soggiorno era piuttosto breve, infatti il giorno successivo, la sveglia suonò presto e iniziammo a visitare la città. Il centro non è molto grande e si visita completamente a piedi, mangiando guafres e fotografando gli scorci più suggestivi. Non poteva certo mancare la visita ai quartieri Europei, dove la Commissione si erge fiera sopra tutti gli altri edifici. È una delle zone più frequentate dai turisti, un quartiere che vibra al ritmo dell’Europa, tra le bandiere sventolanti e le cravatte che si annodano. E mentre di giorno si visita la Bruxelles degli uomini d’affari, di sera la Bruxelles dei viaggiatori, dei ragazzi che, con la palla, fanno freestyle nella piazza principale e dei ristoranti. L’’Ilot Sacrè, alle spalle della Grand Place, è la tappa fondamentale per un turista che vuole assaggiare i tipici moules et frites , bevendo la famosa bière blanche. Non è facile muoversi in questo intrigo di viuzze, dal momento che è sempre pieno di curiosi spettatori, tavolini di ristoranti, negozi di souvenir e altro.

Il giorno successivo ci dedicammo alla visita dei simboli di Bruxelles, che, data l’ambiguità di tale città, sono due. Il primo è l’Atomium, un cristallo di ferro ingrandito 160 miliardi di volte circa. Ogni sfera è abbastanza grande da contenere sale per convegni, conferenze, fiere, negozietti e ristoranti. Da lì, la città belga si allunga fino all’orizzonte, accarezzata e riscaldata dai raggi del sole. Il secondo è Mannequin Pis, il bambino di bronzo che fa la pipì; leggenda vuole che fu lui a salvare Bruxelles, facendo la pipì sopra la miccia di una bomba. Nel resto della città c’è anche la versione femminile di Mannequin e il cagnolino che fanno la pipì.

Il viaggio, seppur breve, è stato intenso e suggestivo. Bruxelles, accoglie i viaggiatori portandoli a fare un itinerario doppio. Li conduce alla Grand Place, la piazza più maestosa che rientra anche nei beni protetti dall’Unesco, li invita a visitare i luoghi frequentati dagli uomini d’affari e la parte dedicata al divertimento e ai turisti. Offre un bicchiere di birra, una delle migliori del mondo, accompagnata dal dolce sapore della cioccolata. Invita a fare lunghe passeggiate tra gli edifici, e ti fa sorridere con i fumetti e i murales che ricoprono le facciate delle case.

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Bruxelles!!



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