Bruges, Bruxelles, Gand e Waterloo

Martedì 11 agosto 2009 Finalmente, dopo una lunga attesa, è arrivato il giorno della partenza. Alle 12 .35 abbiamo il volo Ryanair da Pisa diretto all’aeroporto di Charleroi, in Belgio. L’aereo parte con mezz’ora di ritardo ma arriviamo comunque puntuali alle 14.30. Una volta ritirati i bagagli ci dirigiamo all’uscita per prendere il...
Scritto da: ielenia77
bruges, bruxelles, gand e waterloo
Partenza il: 11/08/2009
Ritorno il: 17/08/2009
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 500 €
Martedì 11 agosto 2009 Finalmente, dopo una lunga attesa, è arrivato il giorno della partenza. Alle 12 .35 abbiamo il volo Ryanair da Pisa diretto all’aeroporto di Charleroi, in Belgio. L’aereo parte con mezz’ora di ritardo ma arriviamo comunque puntuali alle 14.30. Una volta ritirati i bagagli ci dirigiamo all’uscita per prendere il bus che ci porterà alla Gare du Midi di Bruxelles (durata del trasferimento circa 45 minuti, biglietto solo andata 13 €) da dove prendiamo il treno per Bruges (1 ora di viaggio, costo del biglietto andata e ritorno 25.80 €). Abbiamo prenotato presso l’Hotel Koffieboont Je*** in Hallestraat 4, situato in pieno centro, vicino al Markt. Arriviamo intorno alle ore 18.00 quando i negozi stanno chiudendo; effettuiamo il check-in in hotel e, insieme alla chiave della camera, ci viene consegnata una tessera che permette di ottenere sconti in vari negozi o monumenti della città. Una volta sistemati i bagagli decidiamo di fare un primo giro orientativo della piccola città. Per cena ci fermiamo al ristorante Punta Est (Gronerei angolo Peerderstraat) e ordiniamo un croque monsieur, vale a dire due toast a persona abbastanza grandi serviti con insalata mista condita con una salsa allo yogurt, e una coca cola al prezzo di 10.10 €.

Prima di rientrare in hotel ci facciamo tentare da uno dei tanti negozi di cioccolato in Breidelstraat (davanti al negozio di articoli natalizi). Consiglio il cioccolatino Puccini, cioccolato bianco ripieno di crema alla nocciola e crema alla vaniglia. La giornata è stata lunga perciò adesso è arrivata l’ora della nanna.

Mercoledì 12 agosto 2009 La sveglia suona alle 07.00. Alle 08.00 scendiamo per la colazione: vari tipi di marmellata, cereali, yogurt, affettati misti, panini, dolcetti, succhi di frutta, bevande calde, etc. Alle 09.00 usciamo per visitare di Bruges. L’aria è freddina, ma con una felpa ci sta bene. Qui i negozi e i monumenti aprono alle 10.00 perciò passiamo il tempo passeggiando per le piccole vie e curiosando nelle vetrine dei negozi. Ci rendiamo subito conto che la città medievale è stata ben conservata ed il traffico è contenuto. La prima esperienza della giornata è la gita in barca per i canali della città (presentando la tessera dell’hotel alla cassa 5.60 € anziché 6.70 €). Il tour dura circa 45 minuti. Ne vale veramente la pena perché offre la possibilità di visitare Bruges da un punto vista diverso e più romantico e permette, inoltre, di scoprire angoli molto belli che passerebbero forse inosservati.

Subito dopo la piccola crociera visitiamo la St. Salvator Kathedraal, la cattedrale di mattoni gialli costruita tra il XII ed il XV secolo. L’interno è spoglio ma sono presenti alcuni arazzi che ornano il coro. Camminando per le piccole strade incrociamo il Site Oud Sint-Jan, il vecchio ospedale di Bruges trasformato in un centro espositivo. Noi decidiamo di visitare soltanto il cortile del complesso architettonico perché le mostre in corso non ci interessano e proseguiamo la visita con la Onze Lieve Vrouwekerk (Chiesa di Nostra Signora) che presenta stili diversi vista la durata della sua costruzione iniziata nel 1220 e terminata circa 200 anni dopo. L’interno è tipicamente medievale mentre le cappelle sono decorate in stile barocco. Qui è custodita, alla fine della navata di destra, la Madonna con Bambino, una scultura di Michelangelo.

Cammina cammina è arrivata l’ora del pranzo. Ci fermiamo in un ristorante in Wijngaardstraat 21 (vicino al Beijnhof) e mangiamo le moules frites, cioè cozze cotte con il vino bianco servite con patate fritte, e una birra. Dato che le cozze sono abbondanti decidiamo di prendere solo una porzione in due e spendiamo 10.50 € a testa. Con la pancia piena si cammina meglio, così proseguiamo la nostra visita con il Beijnhof, il luogo che ospitava la confraternita laica delle Beghine. Queste vivevano e vestivano come suore ma non prendevano i voti. Oggi le suore che vivono in questo complesso appartengono all’ordine benedettino. Una delle case è aperta al pubblico e mostra mobili e oggetti che accompagnano la vita delle stesse suore. In prossimità del Beijnhof scopriamo il Minnewater, un parco popolato da cigni e anatre molto tranquillo e rilassante. Consiglio una passeggiata fra i vialetti circondati dai canali.

Tornando verso la zona dell’hotel passiamo di fronte ad una boulangerie, una panetteria, in Mariastraat (vicino la Chiesa di Nostra Signora) che vende i gaufle cioè delle cialde morbide tipiche del Belgio; si possono mangiare con cioccolato, panna, marmellata, etc., ma sono buone anche al naturale. Personalmente le ho preferite al naturale. Il costo è in media di 2 € / 2.50 €.

Dopo aver fatto il pieno di zuccheri siamo pronti per la visita più faticosa: la salita sul Belfort (6 € anziché 8 € con la tessera dell’hotel), il campanile che domina il Markt. La prima parte della scala a chiocciola è agevole, un po’ meno la seconda poiché le scale sono strette e presenta difficoltà sia nella salita che nella discesa. Essendo solo una la scala che conduce alla sommità, spesso dobbiamo fermarci per permettere a chi sale o a chi scende di proseguire il cammino. Dopo un bel po’ di fatica arriviamo in cima al campanile ma siamo ripagati dalla bella vista sulla città: ai nostri piedi vediamo il Markt, la piazza principale di Bruges, con le sue case colorate e la piazza circolare, scorgiamo i tetti delle chiese, i percorsi dei canali e le strade che corrono tra le case basse. Unica nota negativa è il vento forte e freddino che ci accompagna nella visita, ma con una felpa tutto torna a posto.

Scendiamo dalla torre e visitiamo il Markt, il Burg dove di trova lo Stadhuis, cioè il municipio, e la Proostdij, cioè la casa del prevosto. Vicino al municipio si trova la Heilig Bloed Basiliek (Basilica del Sangue Santo), una piccola cappella molto suggestiva che contiene un reliquiario fra i più sacri d’Europa contenente un vasetto con gocce di sangue di Gesù e portato in città da un crociato.

Dal Burg, passando per il Blinde Ezelstraat (Vicolo dell’asino cieco), si arriva al Vismarkt, il mercato del pesce, dove la mattina si può ancora trovare del pesce fresco in abbondanza.

Dato che è ancora presto per rientrare in hotel, ci dirigiamo verso la periferia per vedere la Kruispoort e i mulini a vento. La prima era una delle porte che facevano parte della cinta muraria medievale della città il cui aspetto è veramente massiccio. I mulini si trovano vicino alla Kruispoort e sovrastano il canale. Oggi ne sono rimasti solo tre.

Torniamo in centro, anche perché l’ora di cena si avvicina e poi inizia anche a piovere. Data la stanchezza decidiamo di non allontanarci troppo dall’hotel perciò ceniamo al Quick, nel Markt, e con 8.70 € prendiamo il menù insalata composto da un’insalata mista, patate fritte e una bibita.

Dopo la cena di corsa in camera per una doccia e una bella dormita.

Giovedì 13 agosto 2009 Il tempo è brutto, piove.

Dopo la colazione ci incamminiamo verso la stazione per prendere il treno che ci porterà a Bruxelles. Dopo un’ora di viaggio scendiamo alla stazione centrale dato che l’hotel (Hotel la Madeleine**, rue de la Montagne 20) si trova lì vicino. Arriviamo intorno alle 10.00, presto per il check-in perciò lasciamo i nostri bagagli nel deposito dell’albergo e usciamo subito per la prima visita della capitale belga. Con nostra sorpresa ci rendiamo conto di essere a pochi passi dalla Grand Place, cuore della città, una piazza circondata da bei palazzi tra cui l’Hotel de Ville (municipio di Bruxelles) con la sua guglia alta 96 metri, e la Maison du Roi (antica residenza dei monarchi spagnoli). Dalla piazza, attraverso rue de l’Etuve / Stoofstraat, si arriva al Manneken Pis, una piccola statua di un bambino che fa la pipì dentro un’altrettanto piccola fontana. Questa figura è il simbolo della città di Bruxelles. Personalmente non ci ho trovato niente di particolare; io credevo di trovare una grande fontana visto che è segnalato nelle guide ma, una volta lì davanti, la delusione è stata tanta, ma essendo il simbolo della città una guardatina va data.

Dopo questa delusione decidiamo di inoltrarci all’interno della Galleria St-Hubert con i suoi eleganti negozi e caffè. Qui si possono trovare diverse cioccolaterie. E’ costruita in stile neorinascimentale e il tetto a cupola è interamente in vetro. Il nostro vagabondare prosegue fino alla Cathédrale Sts Michel et Gudule. L’esterno di questa chiesa è molto simile a quello della Cattedrale di Notre Dame di Parigi, ma il suo interno è spoglio ed essenziale a causa di lotte in ambito protestante nel XVI secolo e anche per i furti commessi dai rivoluzionari francesi nel XVIII secolo, ma coinvolge il fedele nella preghiera.

Oggi per pranzo scegliamo Exki (Place Agora, vicino l’hotel), una catena belga di prodotti biologici dove è possibile trovare insalate, panini, sandwich, zuppe calde, yogurt, torte, etc., a prezzi più che ragionevoli. Noi spendiamo circa 6.50 € a testa per una grossa insalata mista, salsa vinagrette allo yogurt, acqua e sandwich.

Dopo pranzo continuiamo la visita con l’Eglise St-Nicolas (Chiesa di San Nicola) la cui facciata è in stile gotico; l’interno è strano perché è un po’ storto. Questa chiesa ha subito diversi restauri nel corso della storia poiché è stata vittima di vari bombardamenti. Vicino si trova la Borsa di Bruxelles edificata nel XIX secolo. Molto belle le due facciate, soprattutto quella frontale con il colonnato e delle statue. Continuando nel nostro cammino troviamo il Théatre Royal de la Monnaie. Dell’antico teatro neoclassico oggi restano solo la facciata ed il frontone. A me non è piaciuto, mi aspettavo una specie di Opéra parigina riccamente decorata e maestosa, invece appare molto lineare e scarno. Siamo vicini alla Rue Neuve, la strada dello shopping dove si possono trovare molti negozi di abbigliamento, bar, il centro commerciale City 2 dove entriamo per dare un’occhiata ma usciamo poco dopo perché troppo affollato. Lungo la strada scorgiamo l’Eglise Notre Dame du Finistere (Chiesa di Nostra Signora del Finisterre), una piccola chiesa la cui costruzione ebbe inizio nel 1708 e al cui interno sono conservati dipinti delle confraternite della città.

Ripercorrendo Rue Neuve al contrario scorgiamo la Place des Martyrs (Piazza dei Martiri) che ricorda l’uccisione di molti cittadini durante una rivolta. E’ una piazza abbastanza grande circondata da edifici bianchi e una statua al centro che ricorda proprio l’episodio suddetto.

Ecco arrivata l’ora di cena. Stasera decidiamo di cenare in Rue des Bouchers, la via dei ristoranti, al ristorante Le Vieux Colombier dove con 10 € a testa mangiamo le moules frites con un bicchiere di birra compreso nel prezzo. Il locale è molto carino, pulito e il personale davvero gentile. Una volta usciti dal ristorante, svoltato l’angolo che conduce in una stradina chiusa (Impasse de la Fidélité), troviamo la Jeanneke Pis, versione femminile del Manneken Pis. Questa piccola fontana, più carina e simpatica della versione maschile, raffigura una bambina con le trecce che fa la pipì e che guarda divertita chi la sta ammirando.

Prima di andare a dormire la tentazione è forte: ci fermiamo alla cioccolateria Chocopolis che si trova in Rue Marché aux Herbes 81-110, praticamente a due passi dall’hotel, e mangiamo due buoni cioccolatini a testa. Sono un po’ cari ma vale veramente la pena; consiglio il cioccolatino tiramisù e il cioccolatino zabaione.

Venerdì 14 agosto 2009 Oggi c’è il sole ed è caldo.

La giornata la dedichiamo alla scoperta dell’Unione Europea attraverso la visita del parco Mini Europe. Visto che oggi dobbiamo prendere più volte la metropolitana, acquistiamo il biglietto giornaliero valido per tutti i mezzi pubblici al prezzo di 4.50 €. Per arrivare al parco prendiamo la linea 6 della metropolitana direzione Roi Baudouin / Koning Boudewijn e scendiamo alla fermata Heysel / Heizel. Una volta usciti dalla metropolitana basta seguire le indicazioni e in circa 5 / 10 minuti a piedi si arriva alla Mini Europe. Il biglietto costa 12.90 € comprensivo di catalogo – guida del parco, ma noi lo paghiamo 11.90 € perché avevamo uno sconto trovato su una brochure del parco stesso presa in hotel.

Questo parco è composto da miniature di monumenti o palazzi rappresentanti i vari paesi che formano l’Unione Europea; l’Italia è rappresentata dalla Piazza dei Miracoli di Pisa, dal Palazzo Pubblico in Piazza del Campo a Siena, dal Vesuvio (su una pedana posta davanti alla miniatura è possibile sperimentare la scosse sismiche generate durante un’eruzione vulcanica), dai trulli di Alberobello, dal Palazzo Ducale e dal Campanile di San Marco di Venezia e dalla Villa la Rotonda del Palladio di Vicenza. Durante la visita ci viene incontro il pupazzo simbolo del parco, una tartaruga arancione con il carapace blu e le stelle gialle della bandiera europea, che ci invita a fare una foto che poi acquisterò all’uscita (6 €).

Il giro nel parco si conclude con la visita di una specie di mostra permanente dal titolo Spirit of Europe. Quest’ultimo è un percorso interattivo che riguarda la storia dell’Unione Europea, il posto che questa occupa nel mondo, le sfide che i cittadini devono compiere per far sì che sia davvero una unione di Stati. I valori che maggiormente sono presenti all’interno del parco e della mostra sono la pace e la collaborazione tra i vari stati membri ed una buona cooperazione tra i vari governi.

Una volta usciti dalla Mini Europe ci dirigiamo verso l’Atomium (dista circa 5 minuti a piedi dal parco) che, secondo me, è il vero simbolo di Bruxelles. Questo monumento, formato da nove sfere, rappresenta un atomo di ferro ingrandito 165 miliardi di volte e ricorda le conquiste scientifiche di qualche decennio fa. E’ possibile salire all’interno delle sfere (9 €), collegate tutte fra loro da ascensori o da scale, dove si trovano spazi espositivi e un ristorante.

Riprendiamo la metropolitana, sempre linea 6 ma questa volta direzione Simonis (Elisabeth), e scendiamo alla fermata Simonis (Leopold II) dove si trova la Basilique Nationale du Sacré – Coeur, una chiesa molto grande dall’aspetto moderno, i lavori ebbero infatti inizio nel 1904 e terminati nel 1970. E’ dedicata ai caduti delle due guerre.

Ancora una volta prendiamo la metropolitana (linea 6 fermata Trône / Troon) per dirigerci verso il Quartier Royal. Prima tappa è il Parc de Bruxelles dove ci rifocilliamo con un croque monsieur ed una coca cola (8.30 €) al fresco degli alberi seduti ad un tavolo di un piccolo chiosco. Subito dopo ci attende la visita del Palais Royal, la residenza ufficiale della casa reale belga. E’ aperto al pubblico solo da luglio a settembre. L’ingresso è gratuito ma dobbiamo depositare zaini, ombrelli, macchine fotografiche e videocamere all’ ingresso, che poi si ritirano all’uscita; si posso portare solo piccole borse. Il percorso è obbligatorio e segnato da cordoni. Vale la pena perdere un po’ di tempo per la visita perché ci sono delle sale veramente splendide, per esempio la sala del trono, così come l’arredamento. Dal Palazzo Reale ci spostiamo a Place Royal dominata dalla statua equestre di Goffredo di Buglione, cavaliere crociato che guidò la prima crociata del 1095, e dalla settecentesca Eglise St-Jacques-sur-Coudenberg. Noi non siamo riusciti a visitarne l’interno perché era chiusa. Da Place Royal scendiamo verso la città bassa passando per Rue Montagne che conduce a Mont des Arts, una piccola piazza ma ricca di verde. Da qui proseguiamo in Place de l’Albertina e in Rue de la Madeleine dove troviamo la Chappelle de la Madeleine, una piccola chiesa dall’interno modesto ma con vetrate policrome molto belle. Senza rendercene conto siamo arrivati in Place Agora (la piazza davanti l’hotel) e, visto che è ancora presto ed è praticamente l’ora della merenda, ci prendiamo un gaufle di Liegi, io al naturale (2 €) mentre Alessandro al cioccolato (2.50 €). Esistono due tipi di gaufle, quello di Liegi, più piccolo e rotondo, e quello di Bruxelles, più grande e rettangolare. Non so che differenza possa esserci di sapore perché noi abbiamo assaggiato solo quello di Liegi perché l’altro era troppo grosso. Dopo questa bella scorpacciata andiamo in albergo per darci una ripulita.

Per cena torniamo da Exki e prendiamo una zuppa di pomodoro calda e abbondante servita con due fette di pane, una piccola insalata di gamberi, pomodoro e uovo condita con la solita vinagrette allo yogurt ed una bottiglietta d’acqua (8.40 €).

Adesso tutti a nanna! Sabato 15 agosto 2009 Giornata di sole. E’ caldo.

In Italia è Ferragosto e anche qui è festa. Molti negozi sono chiusi.

Oggi lasciamo per qualche ora la città per inoltrarci nella storia napoleonica, andiamo infatti a Waterloo. Dobbiamo andare alla Gare du Midi (biglietto metro 1.70 €) per prendere l’autobus (linea Tec numero W) che ci condurrà a Waterloo in circa 45 minuti. Il prezzo del biglietto è di 3.50 € andata e ritorno. Appena arrivati presso il campo della famosa battaglia troviamo la biglietteria e scegliamo di acquistare il biglietto Pass Champ de bataille (12 €) che permette di salire sul Butte du Lion, cioè una piccola collina creata nel 1826 e da dove si può avere una buona visuale sul campo della battaglia, di fare il Battlefield tour (un tour di 45 minuti per il campo della battaglia che spiega le varie fasi di questa), di visitare il Panorama (un dipinto circolare che rende ben visibili i momenti cruciali della battaglia), il museo delle cere e di vedere il film che spiega i vari momenti dell’ultima battaglia napoleonica. Si possono scegliere altri tipi di biglietto a minor prezzo in base alle proprie preferenze o interessi. Molto suggestivo è il Butte du Lion perché offre veramente la possibilità di vedere e rendersi conto di come soldati, ma in fondo uomini, abbiano avuto il coraggio di affrontarsi corpo a corpo solo per le mire di un’unica persona forse un po’ esaltata! Dopo avere visitato tutto ciò che ci permetteva il nostro biglietto, torniamo alla fermata dell’autobus (molto vicina ai luoghi napoleonici). L’autobus è sempre il numero W (passa anche il 365 ma è meno frequente) e passa ogni 30 minuti circa. Scendiamo a Bruxelles, alla Gare du Midi, e pranziamo al primo posto che troviamo, il fast food Quick, perché abbiamo un bel po’ di fame. Entrambi scegliamo il menù che comprende un hamburger, patate fritte e una bibita (5.95 €). Adesso che la fame si è placata possiamo continuare la nostra visita e questa volta, prendendo sempre la metropolitana, fermata Schuman (all’uscita della metro ci troviamo davanti il Quartier Européen dove si trovano gli edifici amministrativi dell’Unione Europea), andiamo al Parc du Cinquantenaire, un piccolo parco costruito per le celebrazioni dell’indipendenza del Belgio nel 1880. Non aspettatevi un parco stile londinese perché questo è piccolo ma tranquillo e ben pulito; qui si trovano inoltre Autoworld, il museo delle macchine, il Museo di Arte e di Storia, il Museo delle Armi e di Storia Militare e una moschea. L’arco che fa da scenografia al parco è una sorta di Porta di Brandeburgo berlinese, niente di così originale ma di impatto. Prendiamo ancora una volta la metropolitana per tornare in centro (fermata Gare Centrale). La cena si avvicina perciò ci fermiamo da Exki e prendiamo la solita zuppa abbondante di pomodoro sempre accompagnata da due fette di pane integrale, uno yogurt altrettanto abbondante e una bottiglietta d’acqua (6.12 €).

Dopo una doccia rigenerante e rinfrescante, visto che è sabato sera, decidiamo di fare due passi nella Grand Place. Quando arriviamo troviamo tantissima gente seduta per terra o sui gradini dei palazzi che guarda verso l’Hotel de Ville; noi non sappiamo cosa deve accadere ma aspettiamo incuriositi. Alle 22.30 in punto le luci della piazza si spengono ed inizia uno spettacolo fatto di musica e luci. Mentre nella piazza risuonano musiche di vario genere, il palazzo del Municipio è illuminato da luci che cambiano colore a tempo di musica e si muovono creando giochi di luminosi molto belli. Lo spettacolo dura circa 10 / 15 minuti. Adesso marciamo verso l’hotel, il sonno sta avendo la meglio! Domenica 16 agosto 2009 Tempo coperto. Pomeriggio soleggiato.

Dopo colazione decidiamo che anche oggi lasceremo Bruxelles (anche oggi la maggior parte dei negozi è chiusa) per recarci a Gand. Prendiamo la metropolitana per andare alla Gare du Midi e prendere il treno. Il biglietto costa 9 € A/R ed il viaggio è di circa 30 minuti. Il centro storico di Gand è molto molto piccolo perciò si gira bene a piedi. Dalla stazione ci vogliono 15 / 20 minuti e ci sono cartelli che indicano il centro storico. Anche qui, visto che è domenica, molti negozi sono chiusi ma quelli situati proprio nel centro sono aperti. Per prima cosa visitiamo la St. Baafskathedraal (Cattedrale di San Bavone) in St. Baafsplein, ma non possiamo visitarla interamente perché sta per iniziare la messa. Usciti dalla chiesa facciamo un primo giro orientativo della città per renderci conto di cosa può offrire. Io decido di effettuare il giro in battello (6 €, durata 50 minuti) mentre Alessandro preferisce fare un giro e curiosare nelle vetrine. La mini crociera è carina e permette di vedere molti edifici che altrimenti non avrei visto, ma niente in confronto al tour di Bruges, molto più suggestivo, più romantico …… Per pranzo scegliamo il Subway in Groentenmarkt (Mercato della frutta tranne la domenica quando si tiene un mercato di opere d’arte), una catena che prepara panini (i prezzi partono da 1.99 €) a poco prezzo e permette di scegliere il ripieno.

La visita prosegue con la St. Niklaaskerk (Chiesa di San Nicola), piccola ma suggestiva; il Belfort, lo Stadhuis (il Municipio) il Koornmarkt cioè la zona commerciale della città, il Graslei e il Koornlei, rispettivamente il Molo delle Erbe ed il Molo del Grano, da dove si può scorgere una bellissima vista di Gand; il Gravensteen (il Castello dei Conti di Fiandra), la St. Veerleplein (Piazza Sta Farailda); il Geraard de Duivelsteen (Castello di Gerardo il Diavolo). Dal ponte St. Michielsbrug si gode un’altra bella vista sulle facciate dei moli e su alcuni monumenti. Ritornati nella capitale, dopo la doccia e un po’ di riposo, ceniamo al solito ristorante (Le Vieux Colombier) di Rue des Bouchers e scegliamo il solito moules frites + birra a 10 €.

Lunedì 17 agosto 2009 Cielo coperto.

Oggi è il giorno della partenza. Il nostro volo parte alle 22.15 perciò abbiamo tutta la giornata a disposizione. Dopo avere affettuato il check-out lasciamo i bagagli nel deposito dell’hotel.

La prima visita di questo ultimo giorno è riservata al Palais de Justice (Palazzo di Giustizia). L’edificio domina la città, infatti da una terrazza panoramica si scorge praticamente tutta Bruxelles, peccato che oggi c’è foschia e la visuale è limitata! Questo maestoso palazzo, simile ad un tempio greco, è ottocentesco ed è la sede del tribunale. Se si interessati alla vista è possibile ma solo su richiesta.

Prendiamo Rue de la Régence / Regentschapsstraat che ci porta alla Chiesa di Notre Dame du Sablon, esempio di architettura gotica belga. L’interno è semplice con cappelle laterali e bellissime vetrate. Proprio di fronte a questa chiesa si trova Place du Petit Sablon, un piccolo giardino fiorito molto curato con una grande fontana che raffigura i conti Egmont e Hornes, i capi della rivolta contro gli spagnoli del XVI secolo.

Oggi per pranzo scegliamo bar ristorante De Pistolei in Rue de la Madeleine 5 (vicino l’hotel) e con 6.30 € a testa mangiamo un croque monsieur + coca cola.

Dopo pranzo facciamo un giro per negozi, soprattutto di cioccolato, nelle vicinanze della Grand Place. Anche oggi ci lasciamo tentare: Alessandro da un gaufle di Liegi al naturale mentre io da uno spiedino di fragole ricoperto di cioccolato bianco che acquisto da Leonida inColline Heuvel al costo di 3 €. All’ufficio turistico nella Grand Place (posto sotto le arcate dell’Hotel de Ville) mi procuro una mappa che indica la posizione dei murales che raffigurano vari personaggi dei fumetti. Ha così inizio la nostra ricerca dei dipinti in giro per la città; riusciamo a scovare quelli di Asterix e Obelix, di Lucky Luke e altri di cui non conosco il nome. Purtroppo il tempo a nostra disposizione è terminato, anzi volato. Torniamo a prendere i bagagli in hotel, prendiamo la metropolitana fino alla Gare du Midi da dove riprenderemo il pullman (13 €) che ci riporterà all’aeroporto di Charleroi. Qui ceniamo con un grosso hamburger servito con insalata e patate fritte (8.50 €) ed una bottiglia d’acqua (molto cara 3.40 €).

Alle 22.25, con un po’ di ritardo decolliamo e alle 23.35 arriviamo in anticipo a Pisa. La vacanza è finita!!!



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