Barcellona, anima mia

Barcellona ti avvolge, ti prende, talvolta ti stritola nei suoi colori, altre ti culla nel verde dei suoi parchi o al tramonto in riva al mare.
Scritto da: Charlotte Martels
barcellona, anima mia
Partenza il: 10/10/2013
Ritorno il: 13/10/2013
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
Quando arrivi a Barcellona lo senti. Lo percepisci. L’aria è diversa.

Forse è merito del mare, oppure della vivacità cittadina, ma è un’ aria diversa.

Barcellona ti avvolge, ti prende, talvolta ti stritola nei suoi colori, altre ti culla nel verde dei suoi parchi o al tramonto in riva al mare.

Barcellona ha una marcia in più, perché, per me, è una di quelle città in cui c’è tutto e potresti fare di tutto.

Una città aperta, in cui ogni quartiere è diverso ed offre qualcosa di unico.

Periodicamente, sento un’esigenza quasi carnale nel tornare nella capitale della Catalogna. E quando poi torno a casa, è come se fossi un’altra persona. Tutte le volte. Mi sento diversa, mi sento felice.

Il mio diario di viaggio comincia proprio da questa esigenza. Prenotato il volo Ryanair per Girona a meno di 80 euro e un albergo non proprio centralissimo, non vedo l’ora di partire.

Sono all’aeroporto e il volo è in ritardo di due ore, ma a me non importa.

Le previsioni meteo non sono delle più buone, ma a me non importa. Sto tornando a Barcellona, ed è questo quello che conta.

Immagino già in volo il mercato della Boqueria con le sue bancarelle colorate e gustosissime, la Rambla sempre affollata e chiassosa, la spiaggia di barceloneta stracolma di ragazzi che credono sia ancora estate…

Arrivo a Girona, dove prendo il bus (25 euro andata e ritorno) per Barcellona. è veloce, e come me non vede l’ora di arrivare.

Il tempo è stupendo. Ed io entro in città. I barcellonesi sono in maglietta e pantaloncini. Mi sento già in vacanza!

Poso le valigie in hotel, metro (consiglio di fare la metrocard. A seconda della permanenza ha un prezzo fisso che include metro, autobus…) e via nel cuore della città!

Plaza Catalunya è sempre bellissima, lucente, ampia.

Corro a mangiare, sono le 5 di pomeriggio ed io ho tantissima fame! Il mercato della Boqueria è esattamente come lo ricordavo, la Rambla è stracolma di gente ed io posso smettere di sognare e vivere davvero questa realtà!

Essendoci già stata, mi concedo il lusso di assaporare nuovi percorsi e godermi ancora quelli già fatti. Non voglio annoiarvi raccontando per filo e per segno le giornate che ho trascorso. Voglio invece condividere i miei ricordi più belli di questi tre giorni nella mia città preferita.

Il Gracia: capita spesso a chi va a Barcellona per la prima volta, perdersi questo distretto molto particolare. A me è successo, ma questa volta non potevo lasciarmelo sfuggire. Il Gracia ricorda, a mio parere, il quartiere della Chueca di Madrid, perché particolare e un po’ fuori dagli schemi rispetto al resto della città.

Il Gracia è stata una cittadina indipendente fino alla fine del 1800 e questo si sente. Gli abitanti hanno un’identità propria e i turisti non sono molti. La caratteristica principale che si nota è il tipo di negozi che ci sono e le stradine così piccole ( in proporzione a quelle del centro) che ne fanno un piccolo borgo.

Un percorso possibile potrebbe essere quello che ha come partenza la fermata della metro Fontana, continuando su Carrer de Asturiès.

Io consiglio di andare ad “intuito” e perdersi tra i negozietti alternativi e le piazzette davvero caratteristiche. Un pomeriggio sarà più che sufficiente.

Un ristorante piuttosto noto che alberga il Gracia è il “Kibuka”. Ristorante giapponese in cui, si dice, facciano il sushi più buono della città. Io non ho avuto occasione di andarci, purtroppo, quindi non posso, ahimè, né smentire né confermare queste voci. Non si può prenotare.

Se andate a Barcellona, non potrete fare a meno di percorrere La Rambla. Bene, fatelo. Ma ricordatevi di andare fino in fondo, raggiungendo il mare. Perchè ad attraversarlo è un’altra Rambla, la c.d “Rambla del Mar”.

Questo è un percorso che può diventare romantico se fatto al tramonto e intelligente per chi ha voglia di rifocillarsi dopo una lunga camminata; in fondo alla Rambla, infatti, c’è il centro commerciale “Maremagnum” con i suoi negozi e caffè. Ed è affacciato sul mare a 360 gradi (o quasi).

Dal porto si può facilmente prendere la funivia che porta nel cuore del Montjuic.

Questo promontorio, affacciato sul mare, mi è rimasto proprio nel cuore.

La domenica mattina è perfetta per una passeggiata tra sue le stradine e giardini, insieme ai locali che si danno al jogging.

Il punto ideale da cui partire è Plaza di Espana (che non all’interno di Montjuic!) perchè si gode di un punto di vista magnifico: il Museu Nacional d’Art de Catalunya.

Una volta arrivati al museo, si può esplorare in lungo e in largo ciò che lo circonda ed è bellissimo perdervisi all’interno perchè ogni angolo è suggestivo.

All’interno, oltre che romantiche fontanelle ( merita l’importante “Font del Gat”), e splendidi mosaici, si trovano edifici di pregio quali ad esempio la “Fondazione Mirò”, il Museo militare e quello etnologico.

Si ha la sensazione di camminare dentro un immenso parco, e quasi disturba incrociare le strade e le macchine che vi passano all’interno.

Se vi sentite stanchi di camminare e volete assaporare totalmente la vista, all’interno del Montjuic potete prendere la funicolare ( andata 7 euro) che vi porta “sorvolando” la città fino ad arrivare al magnifico Castello. La vista è da mozzare il fiato, secondo me, merita davvero.

Si sente parlare spesso del Montjuic, specialmente per la sua “Fontana magica”. La sera, infatti, la collina si accende. Anzi, le fontane si accendono! La fontana principale, situata davanti al Museo Nazionale, gioca con gli spettatori con colori e musica ogni mezz’ora ( di inverno dalle 19,30 alle 21).

Andare dritti al cuore di Barcellona significa andare nel Barrio Gotico e nel Born.

Il mio percorso di un’intera giornata inizia da Plaza Catalunya, scendendo in via Laietana e facendo subito una piccola deviazione per ammirare il “Palau de la Musica Catalana” (l’interno del palazzo è magico!).

Tornando in via Laietana si può fare del sano shopping nelle catene low cost ( e non) che la circondano. Ma l’obiettivo vero e proprio è immergersi nella parte antica della città, ed infatti, lasciando per un po’ da parte lo shopping, svoltiamo a destra (con alle spalle Plz Catalunya, per intenderci) e incontriamo il magnifico Barrio Gotico, tra la Rambla da una parte e il Born dall’altra.

Con la sua famosa cattedrale, Placa Reial, Placa del Rei, le vie diventano sempre più strette, sempre più buie, Barcellona si rimpicciolisce ed è bellissimo perdersi in questo labirinto di odori e persone. È la Barcellona più caratteristica, più autentica.

Il quartiere però che più preferisco è quello del Born. Lo stile è simile a quello del Barrio Gotico, ma a mio parere è meno “tenebroso”; le vie si aprono e lasciano entrare la luce e la musica dei musicisti di strada che animano il quartiere.

Tutto sembra vivo, in questo quartiere così antico. Tutto è colori, musica, vita. I negozi sono molteplici e diversi l’uno dall’altro, così come gli abitanti di questo quartiere.

Mi piace perdermi in questo luogo. I turisti invadono le strade, ma la poesia del posto, a mio avviso, è sempre nell’aria.

Vi capiterà di incrociare il Museo di Picasso, con la sua grande fila e ristoranti caratteristici (ed altri molto turistici!).

La catena di ristoranti-tapas che preferisco è “Orio”. È più cara delle altre che si possono trovare (una tapas costa 1,95 euro) ma la cura e i dettagli (per non parlare del gusto!) sono invincibili.

Un negozietto molto carino ed economico è “Natura”. Ho scoperto, una volta a casa, che si tratta di una vera e propria catena (disponibile lo shopping online). Vende abbigliamento, oggetti per la casa, calzature. Sono oggetti molto carini, e curati. Tutto sembra avere un posto ben preciso ed è un piacere entrarci. Per non parlare dei prezzi, molto accessibili.

Dopo lo shopping, dopo il pranzo, dopo la lunga camminata mattutina non rimane che un po’ di dolce riposo in uno dei parchi più grandi di Barcellona.

A due passi dal Born, si trova il parco della Ciutadella. è piacevolissimo trascorrerci un po’ di tempo.

Gli abitanti sembrano apprezzarlo, ed è bello percepire come uno spazio così verde venga utilizzato così diffusamente.

Dopo la siesta, per continuare la giornata non rimane che affacciarsi sul mare. Camminando un pochino, infatti, si raggiunge la spiaggia della Barceloneta, ed andando ancora oltre il Porto Olimpico, dove è possibile fare uno spuntino. La mia giornata si conclude con una lunga passeggiata lungo la costa, così lunga da tornare sulla Rambla del Mar.

Se, invece, siete stanchi, la Barceloneta offre una serie di fermate di autobus che tranquillamente riportano in centro, al punto di partenza.

Sono tanti gli scorci, i luoghi e i momenti che mi sono rimasti nel cuore. Forse, quelli che vi ho raccontato, sono troppo conosciuti ai più, ma a me non stancano mai ed è bello osservare come cambino nel tempo, anche solo in piccoli dettagli.

Barcellona, non vedo l’ora di ritrovarti.

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Vista mozzafiato dal Parco Guell, Barcelona.

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Museu Nacional d'Art de Catalunya, Barcelona.

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Oh Barcellona!

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Vista spettacolare da Montjiuc, Barcelona.

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Ramba del Mar, Barcelona.

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Parco Ciutadella, Barcelona.

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Tapas a go- go !

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Montjiuc, Barcelona.



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