Itinerario alternativo in Austria: obiettivo panorami!

Un viaggio che vi lascerà negli occhi (e nella macchina fotografica) moltissime visioni
Ruggi, 02 Ago 2018
itinerario alternativo in austria: obiettivo panorami!
A cura di Ruggi, guida per caso dell’Austria

“Austria Felix” è soltanto una parte di una frase attribuita a Mattia Corvino, ma fu un indicatore dello status di questa nazione, la felice illusione di fine ‘800 di un impero multinazionale capace di assicurare la convivenza pacifica di popoli diversi, il benessere e la buona amministrazione. L’illusione cadde rapidamente con il ridimensionamento dello stato alla fine della I guerra mondiale, seguito dall’ “anschluss” germanico e dalla II guerra mondiale. Per non parlare del dopoguerra e dell’occupazione da parte degli eserciti alleanti, conclusasi appena nel 1955. Soltanto in quell’anno iniziò la rinascita e la ricostruzione, a prezzo di grandi sacrifici da parte della popolazione. Oggi, pur fra problemi interni (ma chi non li ha?), abbiamo dinanzi uno stato moderno, un’Austria che è tornata realmente “felix”, soprattutto dopo l’entrata nell’Unione Europea, nella moneta unica e nell’area Schengen .

PERCHÉ visitare l’austria?

È una nazione che ha puntato molto, sin dall’inizio della sua rinascita, nel settore del turismo, attrezzandosi non solo nelle strutture ricettive, ma anche in tutto il “contorno” che il turista richiede: attrazioni diversificate anche per età dell’utenza, ambiti di relax, sport di tutti i tipi sia in periodo estivo che invernale. Furono, inoltre, fra i primi ad avere in Europa un occhio di riguardo per i bambini (partendo dai neonati) e sono sempre molto attenti alle persone con mobilità ridotta.

Ed arriviamo alla proposta, un po’ originale rispetto ad altre ma, speriamo, apprezzata da molti. Per una volta nel tour che vi proponiamo, lasciamo da parte le città ed i musei e,cercando di rilassarci, dedichiamoci ai panorami austriaci. Se “ci state”, seguiteci!

Partiamo dal Vorarlberg, la regione più occidentale, e precisamente dal lago di Costanza: già questo è un panorama inusuale, un enorme lago diviso fra Svizzera, Germania e Austria e solcato da numerosi natanti. A pochi km dallo specchio d’acqua troviamo Feldkirch, bella cittadina medievale ben conservata, ma anche il Liechtenstein, il Granducato da… toccata e fuga (per i prezzi). Ma se volete una bella vista sul Reno il cantone di Appenzell potete salire da Vaduz verso il castello e Steg, la zona montuosa di questa piccola nazione.

Ora dirigiamoci verso il Tirolo ed invece di usare il traforo dell’Arlberg, portiamoci nel Montafon una zona montuosa molto diversa dalle altre. Qui si raggiunge il passo del Silvretta, punto panoramico sul lago artificiale e sul Piz Buin,veramente indimenticabili. E siamo già in Tirolo… Siete coraggiosi? Beh, allora godetevi una salita allo Zugspitze, la più alta montagna della Germania, divisa a metà con l’Austria. Salendo dalla parte austriaca, il percorso è tutto con la funivia ma, dalla parte tedesca, si può usare un trenino a cremagliera che vi porta al ghiacciaio e, di seguito, una funivia fino ai quasi 3000 metri, proprio sotto la vetta. Qui la vista spazia su centinaia di vette alpine e su 4 stati.

Meno coraggio e più romanticismo? Allora, un po’ dopo Innsbruck, ecco per voi un lago (anche questo raggiungibile con il trenino d’epoca a vapore ed a cremagliera ma anche con la vostra auto): si tratta dell’Achensee, definito “il fiordo” per l’aspetto simile a quelli scandinavi, il più esteso lago naturale del Tirolo. Camminate non mancano, ovviamente, oltre che visioni alpine stupende. E se volete ora rilassarvi, ricordate che, vicinissimo a questo sito, a Wattens c’è il quartier generale di Swarovski con i suoi “mondi di cristallo”… Un “quasi” museo interessante anche per i non- appassionati.

Raggiungiamo ora il salisburghese attraversando prima una valle poco conosciuta ma molto caratteristica in ogni suo aspetto, la Zillertal, con case tipicamente alpine ed un trenino che la percorre in tutta la sua lunghezza. Da qui arriveremo nel Pinzgau ed alle cascate di Krimml, un vero esempio della forza dell’acqua in tutta la sua potenza. Ma vogliamo portarvi in un altro punto altamente panoramico. I punti, a dire il vero, sono parecchi, ognuno con caratteristiche particolari. Si tratta della strada alpina del Grossglockner, aperta solo per un certo numero di mesi all’anno. Lungo il percorso troverete mostre, musei e punti panoramici (ben indicati) in gran quantità. Ma il punto più caratteristico è quello del piazzale con vista sul ghiacciaio del Pasterze. Se non avete mai visto un ghiacciaio (o almeno quel poco che oggi resta, purtroppo…), se non avete mai passeggiato su un ghiacciaio, questa è la volta buona per farlo.

Possiamo scendere puntando verso la Carinzia e da qui dirigerci verso Salisburgo. Lasciamo da parte il capoluogo, la città di Mozart (che merita comunque una o più visite…) e dedichiamoci ai nostri panorami. In questo caso bisogna dirigersi verso il Salzkammergut, la regione dei laghi. Almeno 2 di questi sono imperdibili. Il primo è il Wolfgang see ed in un albergo che vi si affaccia venne ambientata l’operetta “Al cavallino bianco” . L’albergo è in attività ancor oggi. Ma non è qui che vogliamo mandarvi… poco oltre parte un trenino che vi porta sino alla vetta dello Schafberg. il monte da cui si possono vedere almeno 5 laghi di questa regione. Già il viaggio è un vero spettacolo (riprese sono presenti anche nel film “Tutti insieme appassionatamente” – “the sound of music”), ma sulla vetta si apre un panorama indimenticabile. Per i più arditi diciamo che la salita a piedi è piuttosto lunga ma veramente affascinante.

Il secondo lago da non perdere è quello di Hallstatt: quando sarete sul posto ed ammirerete la cittadina e lo specchio d’acqua antistante, direte certamente “Questo posto l’ho già visto…”. Nell’immaginario collettivo sono presenti le immagini di questa località che sicuramente avrete notato su qualche calendario con tema alpino, ma anche sui libri di scuola quando studiavate questa nazione o l’ambiente lacuale o montano in generale! Se poi volete qualche visione particolare potete salire alle miniere di sale, alla grotta di ghiaccio o sul massiccio del Dachstein, innevatissimo d’inverno ma che si presenta come un paesaggio lunare negli altri periodi.

Dirigiamoci ora verso Vienna passando per la valle che arriva al Semmerimg: ma vale la pena fare una piccola deviazione verso Puchberg am Schneeberg. Pochi conoscono questa zona della Bassa Austria, sopraffatta ovviamente dalle attrattive della capitale. Qui troverete un montagna sulla quale si arriva con la “Salamandra”, ‘una ferrovia a cremagliera che vi porta dai 600 ai 1800 metri dello Schneeberg. Certamente il panorama è sostanzialmente diverso da quelli precedenti, ma da qui la vista arriva quasi sino alla pianura pannonica. Siamo pronti per raggiungere Vienna… Panorami a Vienna? Certamente sì e due in particolare: uno è quello che si gode dalle terrazze e dal ristorante girevole della Donau Turm, appena oltrepassato il Danubio. Ma più amena è invece la vista da Kahlenberg, l’altura sopra la città, alle spalle di Grinzing. Da qui si riesce ad abbracciare la vista di tutta la capitale oltre alle zone limitrofe ed al grande lago di Neusiedl.

Siamo pronti per il ritorno: ci vuole anche qui prima di rientrare in Italia una “sosta con vista”. Raggiungiamo il lago di Woerth, vicino a Klagenfurt. Qui si trova la torre panoramica Pyramiden kogel dalla cui sommità (raggiungibile anche a piedi ma c’è un comodo ascensore) si apre un panorama a 360° su gran parte dei laghi carinziani, le Caravanche (verso la Slovenia), i Tauri, il capoluogo, oltre a numerose città e paesi nelle vicinanze. Insomma dopo questa visita potrete dire di aver avuto mezza regione ai vostri piedi… E non finisce qui perché per la discesa potrete anche usare le scale oppure un lunghissimo scivolo per ritornare alla base della torre! Dopo questa discesa, allora, buon ritorno a casa: con negli occhi (e nella macchina fotografica o telefonino) tante, tante visioni…

Qualche consiglio

  • Ovviamente l’Austria ha un’infinità di luoghi panoramici. Questi sono quelli personalmente “testati” dal sottoscritto o da amici. Se vi fidate…
  • Il giro proposto è piuttosto lungo. Si può sempre dividerlo in più stagioni o anni, cogliendo l’occasione per approfondire la vostra visita, toccando in tal modo qualche città o paese interessante nei dintorni. Personalmente ho fatto così…
  • Molte delle “attrazioni” sono in genere aperte da inizio maggio a fine ottobre. Nel periodo estivo le giornate di massimo afflusso sono quelle del weekend, quando si “muovono” verso queste mete gli stessi austriaci. Quindi cercate di evitare sabati e domeniche. Si potrebbe, in molti casi, per evitare file ed attese, fare delle prenotazioni…. ma…
  • Ma c’è il problema delle condizioni atmosferiche! Solitamente il tempo, come dappertutto in montagna, cambia velocemente. Sarebbe un peccato vedere rovinata la vostra gita da nubi basse o pioggia (che ad una certa altitudine, in agosto, può diventare anche neve!). Bisogna pertanto avere dei programmi “larghi” ed inserire la gita panoramica nei momenti giusti…

Buon viaggio!

Ruggi

guida per caso dell’Austria