Sulle tracce degli Asburgo

Un tour in auto nelle principali città dell'impero austro-ungarico
Scritto da: Attimofuggente
sulle tracce degli asburgo
Partenza il: 20/04/2013
Ritorno il: 28/04/2013
Viaggiatori: 4
Spesa: 1000 €
Quest’anno io, Patrizia, Fabio e Oriana, un gruppo di 4 amici, che insieme aveva fatto solo un week-end lungo, decidiamo di fare un viaggio di una settimana. Obiettivo è qualcosa di sfarzoso, sognante, etereo, a costo non troppo elevato.

Dopo averci pensato qualche settimana, optiamo per fare un viaggio che ricalchi, seppur parzialmente, il mondo degli Asburgo, e lo scintillio della sua corte, nei suoi molteplici aspetti.

Il viaggio è stato fatto tutto in auto, con una C4 diesel. Abbiamo prenotato tutti gli hotel tramite Internet, e mangiato seguendo i consigli delle guide e del nostro istinto.

Costo complessivo del viaggio (esclusi solo i souvenirs personali): Eur 750 circa a testa per 9 giorni.

1° giorno – Sabato 20 Aprile (km. 768)

Partenza da Ravenna intorno alle 5,00 con direzione BAD ISCHL, una cittadina di 14.000 abitanti circa, famosa per ospitare il Kaiservilla, la residenza estiva di Francesco Giuseppe e Sissi, regalato loro dalla madre Principessa Sofia (Ingresso con visita guidata ogni ora fino alle 15 – prezzo Eur 13).

Poco prima di Tarvisio ci fermiamo in un autogrill per acquistare la “vignette” per le autostrade austriache (valida 15 gg.). Possiamo acquistare già anche quella slovena, ma ricordiamoci che è valida solo 7 gg., e facciamo quindi punzonare la data esatta in cui pensiamo di entrare in Solvenia.

Proseguiamo oltre il confine, ma arriviamo un po’ lunghi per la visita delle 12, e così anticipiamo il pranzo, con la prima Wienerschnitzel della settimana.

Dopo la visita della Kaiservilla ripartiamo alla volta dell’Abbazia di ADMONT (km. 92i), abbazia benedettina in stile barocco, che per secoli fu il centro culturale e artistico della valle (apertura 10-17 – biglietto di ingresso Eur 9,50).

Ripartiamo verso le 17 con direzione GRAZ (110 km.), la seconda più importante città dell’Austria.

Andiamo in albergo: “Hotel Feichtinger Graz”, in Lendplatz, 1/A, e lasciamo l’auto nel parcheggio privato al prezzo di Eur 5 giornalieri.

Andiamo a visitare a piedi la Città vecchia, caratterizzata dalla presenza di case a timpano del XVII e XVIII secolo, con decorazioni in stucco. Punto principale è la Fontana dell’Arciduca Giovanni. La via principale della città vecchia, ricca di negozi è la Herrengasse, in cui tra i vari palazzi barocchi vediamo l’Herzoghof.

Per la cena arriviamo un po’ in ritardo (dobbiamo ancora abituarci a orari che non sono quelli romagnoli), per cui dobbiamo accontentarci di un bar che serve qualche piatto caldo.

2° giorno – Domenica 21 Aprile (km. 213)

Colazione in albergo (compresa nel prezzo) di buon mattino.

Proseguiamo la visita di GRAZ con lo Schlossberg con la famose torre dell’orologio (Lonely pag. 180), simbolo della città (ci si può arrivare con una funicolare a Eur 1,90 a testa o un ascensore a Eur 0,90 a testa).

Proseguiamo con la Landhaus, la Chiesa Francescana, la Domkirche e la Glockenspielplatz.

Andiamo poi in auto a vedere il CASTELLO DI EGGENBERG (Visite guidate alle 10-11-12-14-15 – biglietto di ingresso Eur 8 a testa), che si trova 1,5 km. a Ovest della Stazione, e a circa 5 km. dal nostro albergo (12 minuti di auto). Ha saloni di rappresentanza con magnifichi stucchi e soffitti dipinti. Vi sono anche musei della preistoria, dell’antichità e una collezione dedicata alla caccia e una raccolta di monete.

Interessante anche il parco con numerosi pavoni.

Proseguiamo verso STÜBING (km. 21,2), nei cui pressi si trova il Museo austriaco all’aperto (Enzenbach, 32) (apertura dalle 9 alle 16 (ultimo ingresso) – biglietto di ingresso Eur 9 a testa) , che ricrea antiche case coloniche, granai, mulini, ecc. delle nove province della Stiria.

E’ veramente molto carino, e ci fermiamo a pranzare al centro del villaggio dove è stata ricreato un’agglomerato di edifici che ricorda un po’ la piazzetta di un paese di montagna

A conclusione di questa visita, ci dirigiamo verso VIENNA (km.187), dove arriviamo verso le 19 circa.

Albergo: Donauwalzer Hotel in Ottakringer Strasse 5, (2 doppie) parcheggio a Eur 12 al giorno di fronte all’albergo (chiedere in hotel il pass).

Per la cena proporrei questa sera rimaniamo in zona e andiamo al Ristorante “Hinterholz” in Hernalser Gurtel, 47, la strada che fa angolo con il nostro albergo, che fa tipica cucina austriaca sia di carne che di pesce e di verdure (aperto fino a mezzanotte). Nulla di irresistibile, ma noi italiani, in fatto di cucina siamo un po’ difficili.

3° giorno – Lunedì 22 Aprile

Colazione in albergo. Lasciamo l’albergo verso le 8,30.

Visita della città di VIENNA.

Cominciamo con l’acquistare la Wien Card in hotel (Eur 19,90), ma va benissimo anche un 72-hour ticket (costo Eur 14,50).

Prendiamo la linea della metro U6 e scendiamo a Volks-theater.

Siamo dietro al Naturhistorisches Museum, e ci portiamo quindi sul Burgring antistante questo museo e quello altrettanto famoso di Kunsthistorisches Museum. Sono entrambi interessanti, ma dato che restiamo a Vienna solo un paio di giorni li saltiamo.

Di fronte a noi prospetta Hofburg, il Palazzo Imperiale, incredibilmente sontuoso.

Ne guardiamo gli esterni, e poi andiamo a visitare: gli Appartamenti Imperiali, il Museo di Sisi e il Museo delle argenterie di corte con audioguida. Si consiglia di acquistare il Sisi ticket che al prezzo di Eur 23,50 consente di vedere anche il Museo del Mobile, ma soprattutto di fare il gran tour di Schonbrunn. Il biglietto dà diritto a un’audioguida.

Al termine della visita ci dirigiamo verso Ankeruhr, la torre dell’orologio, dove a mezzogiorno dovrebero sfilare le figure dell’orologio al suono di musica d’organo dell’epoca, ma quando siamo sul posto, ci dicono che in realtà il meccanismo non funziona già da tempo.

Andiamo quindi a visitare la Peterskirche (10-13/16-19, ingresso libero) una delle più belle chiese barocche della città. A questo punto, dato che ci troviamo nella zona pedonale di Vienna, il “Graben”, ne approfittiamo per dare un’occhiata a qualche negozio. A Vienna i negozi chiudono alle 18 e alle 17 il sabato.

E’ da un po’ che camminiamo, e quindi ci fermiamo a sedere in un locale tipico, di cui non ricordo il nome, all’aperto, per il pranzo, perché a dispetto del meteo previsto, in effetti c’è il sole e fa molto caldo.

Dopo aver mangiato andiamo a visitare il monumento più famoso di Vienna: il Stephansdom (ingresso libero 6-22). Merita una salita anche la torre campanaria, da cui si gode una splendida vista su Vienna.

Abbandoniamo quindi anche l’idea di sentire come hanno rovinato la nostra piadina.

Ci dirigiamo verso l’Albertina, ma prima di arrivare ci fermiamo al “Kaisergruft” (Chiesa dei Cappuccini; 10-18; € 4), nella cui cripta sono tumulati tutti gli Asburgo.

Proseguiamo a questo punto con l’Albertina, un tempo utilizzata come residenza per gli ospiti dell’imperatore e oggi museo che ospita la principale collezione grafica del mondo. C’è la mostra su Max Ernst e sul fotografo Lewis Baltz, oltre che la mostra permanente “da Monet a Picasso”. Vorremmo vederle, ma il tempo ci è nemico.

A questo punto torniamo in albergo a prepararci per la sera, perché questa sera ci aspetta l’”Austria dinner show” al Wiener Rathauskeller in Rathausplatz, 1. Costo Eur 58 e comprende cena a menu fisso di 3 portate (escluso bevande) + musica tipica viennese suonata dal vivo con le più celebri operette e balletti.

4° giorno – Martedì 23 Aprile

Colazione in albergo, e proseguiamo la visita di Vienna, partendo dal castello di Schonbrunn. Facciamo il “Grand Tour” del Castello (Sisi ticket – ore 08,30-17,30), e poi in conclusione andiamo a visitare i Giardini. Al termine della visita ritorniamo verso il centro, e più precisamente verso Schottentor, non molto distante da Rathaus.

Da qui ci dirigiamo verso la casa di Beethoven, detta “Pasqualiti-Haus” (Molker bastei, 8; ore 10-13/14-18; € 2; Austria pag. 56; Vienna pag. 114). Qui ci fermiamo per il pranzo.

Ritorniamo per un po’ sui nostri passi, e prendiamo il tram linea D, e scendiamo a Rathausplatz, per vedere il Rathaus (Municipio) e il Parlamento (Vienna pag. 113; Austria pag. 57).

Nel dopo pranzo decidiamo di tagliare un po’ il programma, dato il grande caldo e puntiamo verso il Prater, dove si trova la ruota panoramica (€ 8,50), e dove vediamo anche il parco giochi.

Prendiamo ora il tram linea J (viola) o linea D (verde) per scendere alla fermata “Wien Oper (Karntner Ring), e proseguiamo a piedi lungo Karntner strasse per giungere al Palazzo della Secessione (10-18; € 8,50). Caratteristica di questo edificio è la gigantesca sfera dorata (definito il “cavolo d’oro” dai viennesi) collocato su una torretta del tetto. Non lo visitiamo dentro.

Prendiamo ora la linea U4 della metro (verde) e scendiamo alla fermata successiva (Stadtpark), per vedere la famosa statua dorata di Johann-Strauss, posta sotto un arco bianco, che è sicuramente uno degli angoli più fotografati di Vienna.

A questo punto ritorniamo in albergo per la doccia e poi usciamo per la cena.

5° giorno – Mercoledì 24 Aprile

Colazione in albergo.

Andiamo a prendere il treno per andare a BRATISLAVA, capitale della Slovacchia, e la raggiungiamo in un’ora o poco più.

Arrivati a Bratislava prendiamo un autobus per arrivare al centro, perché è distante almeno 2-3 chilometri. Chiediamo a un passante quale autobus prendere, e molto gentilmente quel signore ci spiega anche che venendo noi in treno da Vienna possiamo prendere l’autobus senza fare il biglietto. Non abbiamo avuto modo di verificare se era vero, ma così abbiamo fatto.

Giunti in centro andiamo subito al Palazzo Grassalkovich, splendido palazzo presidenziale in stile barocco (non visitabile). Dietro al palazzo vi è un parco pubblico (ore 10-20), meta preferita da molti cittadini di Bratislava. Torniamo sui nostri passi per addentrarci nelle vie del centro, in particolare prendiamo Suché myto, e arriviamo fino a Michalska, che è il corso principale del centro storico.

Dopo aver visto un pochino la zona del centro scendiamo fino ad arrivare alla Cattedrale di San Martino (apre alle 13 – biglietto € 2 con visita anche delle catacombe).

Risaliamo per la strada Panska e arriviamo fino alla Torre di San Michele, visitabile (10-17) e al suo interno vi si trova anche il museo civico. Di fronte vediamo anche il vicoletto di Bastova ulica (caratteristico con i suoi 3 ponticelli),

Poco oltre troviamo Hlavné Namestie, che è la piazza principale del centro di Bratislava.

Proseguiamo ancora fino a giungere al Palazzo Primaziale, il palazzo invernale dell’arcivescovo, attualmente utilizzato come sede per mostre.

Proseguiamo ancora verso E fino a giungere alla caratteristica “Chiesa blu” o chiesa di Sant’Elisabetta, bella chiesa in stile liberty colorata di azzurro, costruita agli inizi del 1900.

Ritorniamo sui nostri passi avvicinandoci un pochino al Danubio, fino a giungere al Teatro Nazionale, con la bella fontana di fronte, la Filarmonica. Concludiamo il nostro tour del centro con la Camera Reale Ungarica.

A questo punto ci avviciniamo al punto di partenza dell’aliscafo per il viaggio di ritorno

In questa stagione l’unica compagnia che effettua il viaggio è la “Twincityliner”La durata del viaggio è di 1 ore e un quarto circa. Il costo del biglietto è di Eur 30, o 40 sul ponte superiore. Vi consigliamo di acquistare i biglietti in anticipo.

Ci si imbarca alle ore 18,00, per partire alle ore 18,30 dal Porto Passeggeri in Fajnorovo nàbriezie, 2 e si arriva alle ore 20 a Vienna presso Schwedenplatz.

Per la cena forse decidiamo di non passare prima dall’albergo, ma di andarci direttamente, e questa sera scegliamo uno dei locali storici della capitale: il “Griechenbeisl”. E’ una delle più antiche guesthouse di Vienna, aperta fino alle 24.

6° giorno – Giovedì 25 Aprile (km. 324)

Colazione in albergo, e partenza per BUDAPEST. Entrando in Ungheria ci ricordiamo di cambiare un po’ di Euro in fiorini ungheresi. Noi li cambiamo subito alla frontiera, ma il cambio è leggermente sfavorevole rispetto alla capitale. Ancora più importante è ricordarsi di acquistare la “vignette” per poter viaggiare in autostrada.

La prima tappa è la cittadina di SOPRON, pochi chilometri dopo il confine. Mai attaccata da turchi e mongoli possiede un centro storico perfettamente conservato, ricco di edifici gotici e barocchi. Nell’elegante Fo ter (la piazza principale) si trova la Torre civica. Tutto il centro merita di essere percorso, e in particolare la Uj utca e la Szent Gyorgy utca, strade fiancheggiate da begli edifici medievali e barocchi.

Riprendiamo il cammino e arriviamo dopo 27 km. e mezz’ora a FERTOD, dove si trova l’antica e austera residenza degli Szechenyi, il Palazzo Eszterhazy (10-18 – visite guidate HUF 2.500), definita la Versailles d’Ungheria.

La visita di Palazzo Eszterhazy, ma soprattutto il tempo perso a Sopron al mattino, ci costringono a cancellare dal programma la prevista tappa all’ Abbazia di Pannonalma, una abbazia benedettina del X secolo, patrimonio dell’Unesco. Il taglio è a favore di Tata, cittadina famosa in particolar modo per i mulini. Con il senno di poi rinunceremmo alla visita di questa cittadina, che no dice molto, a favore dell’abbazia. Ripartiamo comunque alla volta di BUDAPEST, che raggiungiamo dopo 72 km. circa e un’oretta di viaggio.

Budapest ha la peculiarità di avere delle famose sorgenti termali, per cui in città si trovano numerosi centri termali, tra cui il più famoso è quello di Gellert.

Per ottimizzare andiamo direttamente alle terme senza passare dall’albergo.

L’orario di chiusura è alle 19. Il biglietto di ingresso costa 4.900 fiorini per la giornata intera, che equivale a circa 16 Euro. Si possono fare anche massaggi aromatici da 30 minuti al prezzo di HFL 4.400 (17 Euro), oppure vi sono anche altre soluzioni. Il parcheggio è a pagamento, e all’interno delle terme si dimostrano poco cordiali nel rifiutare di cambiarci le banconote con le monete per il parcheggio. Quando finalmente riesciuamo ad avere un po’ di monetine usciamo, appena in tempo per bloccare l’agente che già ci stava facendo la multa. Entrando alle terme si possono scegliere le cabine o gli armadietti, ma anche questi vanne benissimo. La giornata è calda, per cui si riesce a stare anche nelle piscine esterne. Restiamo circa tre ore.

Usciti dalle terme andiamo alla ricerca del nostro hotel: Medosz Hotel (Jokai tér, 9, Budapest).

7° giorno – Venerdì 26 Aprile

Colazione in albergo, verso le 8,30 partenza per il giro di Budapest.

Andiamo a prendere la metro. Quando siamo alla stazione ci facciamo fare un biglietto di gruppo valido 24 ore. Si chiama Budapest 24-hour group travelcard (Budapest csoportos 24 oras jegy) e costa complessivamente 3.300 HUF (11 Euro circa). Si può utilizzare fino a 5 persone che devono viaggiare insieme.

Primo obiettivo della giornata è raggiungere la collina di Buda che è la parte vecchia della città.

Andiamo alla fermata Oktogon della metro (a poca distanza dall’albergo), e qui acquistiamo la card per viaggiare per 24 ore sui mezzi pubblici.

La nostra prima tappa è la Chiesa di Mattia Corvino (9-17 – 700 HUF + audioguida 400). E’ la più importante chiesa della parte vecchia di Buda, risalente al XV secolo, e tuttora oggetto di un imponente restauro. A pochi passi a Est della chiesa si trova il Bastione dei Pescatori (9-23 – 400 HUF). E’ un’altra costruzione tipicamente neogotica, ma che risale invece all’inizio del ‘900. a qui si ammira forse il più bel panorama di Budapest. Di fronte al bastione si erge il monumento equestre a Santo Stefano.

Facciamo ora un tratto di 550 m. a piedi, proseguendo ancora oltre nella collina-fortezza di Buda, per arrivare al limitare Nord della colina dove si trova la Porta di Vienna (Becsi Kapu), da cui si gode un altro interessante panorama della città. Nella piazza di fronte si erge il maestoso edificio dell’Archivio di Stato, mentre nella vicina Kapisztran ter sorge la Torre di Maddalena, in stile gotico, appartenente all’adiacente Chiesa di Maria Maddalena.

A questo punto prendiamo nuovamente il bus 16 in direzione opposta e arriviamo alla fermata di Clark Adam ter, esattamente prima del Ponte delle Catene Széchenyi (Ungheria pag. 101), il più antico ponte di Budapest. Attraversiamo il ponte (largo circa 350 metri) e procediamo a piedi fino alla Basilica di Santo Stefano (7-19). Il percorso, dalla fermata dell’autobus alla cattedrale, è complessivamente di 1300 metri. Portata a termine poco più di 100 anni fa è di forme neoclassiche. Se interessati, alle spalle dell’altare maggiore si trova la Cappella della Santa Destra (9-16,30), dove c’è la reliquia della mano destra del Santo, particolare oggetto di devozione degli ungheresi.

Nei pressi vediamo anche un chiosco di piadine romagnole, ma di romagnolo ha ben poco, e i prezzi sono a dir poco allucinanti

Facciamo ora un giro per la principale strada del passeggio del centro di Pest: Vari utca.

A metà circa della strada, quando si incrocia Szabad sajto ut, facciamo una breve deviazione verso il Danubio per vedere il Ponte di Elisabetta, detto anche Ponte Sospeso Bianco, dove si trova tra l’altro anche la statua della regina Elisabetta “Sissi”. Da questo ponte si può ammirare anche il monumento di San Gellert che rimane sulla omonima colina.

Ritorniamo su Vaci utca e proseguiamo fino al termine, dove troviamo davanti a noi il Ponte della libertà o della liberazione: Szabadsag hid.

Nel pomeriggio riprendiamo il nostro cammino puntando verso la Sinagoga Grande, (Ungheria pag. 110), in ungherese Nagy Zsinagoga, che è la seconda sinagoga più grande del mondo, dopo quella di New York, in grando di ospitale fino a 3.000 persone. E’ venerdì pomeriggio, e arriviamo appena in tempo per poterla vedere prima che venga chiuso per le celebrazioni religiose.

Usciti dalla Sinagoga ci fermiamo in un barettino a riposare un po’, e soprattutto a rinfrescarci, perché la temperatura è arrivata fino a 29°.

Proseguiamo poi andando fino a Hosok tere, la “Piazza degli Eroi”, una delle più importanti piazze di Budapest, ricca di elementi politici e storici. Si trova tra de importanti edifici: il Museo di Belle Arti e la Galleria d’arte Mucsarnok. L’area centrale della piazza ospita il Millennium Memorial, con le statue dei capi delle sette tribù che hanno fondato l’Ungheria.

Sulla via del ritorno cerchiamo di andare a vedere il Parlamento che si trova sulla riva del Danubio, ma vi sono lavori di ristrutturazione, e non riusciamo quindi nemmeno ad avvicinarci.

Siamo arrivati alla fine della nostra giornata di visita di Budapest.

Per la cena andiamo al “Muzeum” situato in Muzeum korut, 12.

Vi ricordo che a Budapest si possono tranquillamente usare i taxi perché i costi sono davvero irrisori.

8° giorno – Sabato 27 Aprile (km. 404)

Colazione in albergo e partenza verso le ore 7,30 circa.

Iniziamo il viaggio di ritorno, costeggiando il LAGO BALATON, per arrivare fino a ZAGABRIA, capitale della Croazia con un interessante centro storico.

Prima tappa lungo il percorso, dopo 190 km, e due ore, e dopo aver costeggiato dal lato Sud il Lago Balaton, è KESZETHELY, dove andiamo a vedere, in Kasteli utca, il Palazzo Festetiks (10-17 – 800 HUF + 1650 HUF) e il Museo delle carrozze.

Proseguiamo per altri 7 km. circa fino a giungere a HEVIZ. Questa località è famosa per il suo lago termale all’aperto, ricoperto di fiori di loto, che si trova in Gyogy-to. Qui passiamo un po’ di tempo a mollo. Prezzi di ingresso: per 3 ore HUF 1.900 + 500 HUF per ciambella di salvataggio + 1.200 per noleggio cabina. Volendo si possono fare diversi trattamenti a prezzi abbastanza interessanti. Vedere il sito: http://spaheviz.hu/en/landing/wellness-prices-en.

Mangiamo qualcosa dentro le terme, ma nulla di particolarmente esaltante.

Nel pomeriggio ripartiamo e attraversiamo il confine con la Croazia.

Cambiamo un po’ di Euro con le Kune, ma non è un grosso problema in Croazia pagare, quasi ovunque, con gli Euro.

Proseguiamo poi per fermarci a VARAZDIN (122 km – 1 ora e mezza), l’antica capitale croata. La città è ricca di monumenti e palazzi barocchi, tanto da essere definita “la Praga in miniatura”.

Nel tardo pomeriggio ripartiamo alla volta di ZAGABRIA. Raggiungiamo l’appartamento che abbiamo prenotato: Zig Zag apartaments in Petrinjska, 11.

L’appartamento è enorme, ci vuole quasi la piantina per non perdersi.

Dopo una bella doccia usciamo per la cena. Riusciamo a trovare un ristorante nei pressi del Duomo e a mangiarci una grigliata di carne a un costo molto contenuto.

8° giorno – Domenica 28 Aprile (km. 509)

Essendo in appartamento non è prevista la colazione. Andiamo quindi a fare colazione in un bar della piazza princiaple.

Iniziamo la visita della città vecchia di origine medievale, in particolare cominceremo con il quartiere di Dolac, dove viene allestito il pittoresco mercato ortofrutticolo.

Proseguiamo con trg Bana Josip Jelacica, cuore spirituale, se non proprio geografico della città.

Risaliamo un po’ fino ad arrivare a Katedrala Marijina uznesenja (7-19,30), le cui guglie gemelle svettano sopra i tetti della città. E’ domenica e c’è la messa di continuo, Riusciamo però, comunque, con discrezione, a visitarla e a fotografarla.

Ripercorriamo un pezzo a ritroso e risaliamo poi fino a giungere alla Porta di pietra, l’antica porta orientale che dava accesso alla città medievale di Gradec e che oggi ospita un santuario.

Scendiamo fino alla Torre Lotrscak (11-20 – 10 kune), dalla cui cima si gode un bellissimo panorama a 360° su tutta Zagabria. A questo punto è quasi mezzogiorno, per cui andiamo verso Sabor per vedere il cambio della guardia (a mezzogiorno in punto). Ne vale veramente la pena, perché è uno dei cambi della guardia più spettacolari che abbia mai visto, con costumi molto suggestivi.

Lì accanto troviamo anche il Banski dvori, oggi sede del Palazzo Presidenziale. Nella stessa piazza troviamo anche la Chiesa di San Marco (11-16), uno dei più singolari edifici di Zagabria, caratterizzato dal tetto rivestito da mattonelle rosse, e che raffigurano gli stemmi medievali della Croazia, dalla Dalmazia alla Slavonia.

Lasciamo Zagabria e andiamo fino a SAMOBOR, grazioso villaggio, un vero paradiso degli abitanti della cattedrale, dove si trovano diversi ristoranti e chiese suggestive.

Da Samobor ripartiamo poi alla volta di Ravenna, e qui finisce il nostro meraviglioso viaggio sulle tracce degli Asburgo.

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