Centro Europa… on the road

Quasi tremila chilometri in auto passando da Lubiana, Budapest, Vienna e Bratislava
Scritto da: Dave&Raffa
centro europa... on the road
Partenza il: 01/05/2011
Ritorno il: 09/05/2011
Viaggiatori: 8
Spesa: 1000 €
Per una insolita gita primaverile fuori porta, decidiamo di visitare quattro capitali dell’Europa Centrale: Lubiana, Budapest, Vienna e Bratislava, il tutto partendo in auto (8 persone, 2 auto) da Torino e percorrendo 2688 chilometri. Le sistemazioni sono state prenotate tutte anticipatamente da casa.

1/5/2011 Bled e Lubiana

Il nostro viaggio inizia verso le 7 del mattino, la prima destinazione è Lubiana. Poiché il giorno è lungo e il viaggio complessivo non porta via troppo tempo (7 ore circa), decidiamo di effettuare una sosta intermedia presso il suggestivo lago di Bled. Per raggiungerlo, deviamo verso Udine quindi passiamo dall’Austria, per poi scendere in Slovenia. Il posto è piacevolissimo, un lago di acqua blu cristallina, le cui sponde sono percorribili attraverso piacevoli passeggiate. Suggestiva anche l’isoletta situata nel mezzo del lago, così come il castello in cima alla collina. Dopo questa breve sosta, ci dirigiamo verso Lubiana, dove arriviamo in serata. La sistemazione è presso l’Alibi M14 Hostel, e dopo aver sistemato le cose effettuiamo un giro in serata della città. Passeggiando per le vie del centro possiamo ammirare l’imponenza del castello che sovrasta la città, e, dopo aver gustato una Ljubljanska, passeggiamo sul particolare Triplo Ponte e l’ancor più famoso ponte dei Draghi, uno dei simboli cittadini.

2/5: Lago Balaton e Budapest

Dopo un ultimo breve giro di Lubiana per fare colazione, il mattino ci mettiamo in viaggio verso Budapest, avendo già programmato di fare una tappa intermedia sul lago Balaton, il lago più grande dell’Europa Centrale. Le recensioni che avevamo visto prima di partire riguardo il Balaton erano discordanti, quindi decidiamo di fermarci in due punti per valutare personalmente. La prima tappa è a sud, nei pressi di Keszthely. In questo punto il Balaton è decisamente poco attraente, in quanto l’acqua è di un colore marroncino-verdastro che ispira decisamente poco anche ogni tipo di fotografia. Dopo aver pranzato, ci dirigiamo sulla parte nord, a Tihany. Questa piccola cittadina smentisce tutto quanto scritto in precedenza sul lago. Appena arrivati si nota un negozio di paprika, le cui pareti sono (internamente ed esternamente) ricoperte di paprika, donando all’edificio un colore (e un odore) caratteristici. Salendo una scalinata di fianco a questo negozio si può arrivare nella parte alta della città, dove troviamo l’abbazia e una splendida vista panoramica sul lago. Quindi ci rimettiamo in viaggio per giungere nella capitale ungherese, dove arriviamo per cena. Il tempo di sistemarci in ostello (BB Hostel) e gustare il primo di una serie di gulasch, la nostra giornata giunge al termine.

3-4/5: Budapest

Questi due giorni sono interamente dedicati alla visita di Budapest, cercando di vedere più cose possibili, aiutati (fortunatamente) da un nostro amico ungherese che ci ha raggiunti sul posto, che ci fa da “cicerone”. Il tour cittadino non può che iniziare dal centro di Pest, che raggiungiamo in tram dall’ostello. Qui, troviamo l’imponente Basilica di Santo Stefano. La Basilica è molto grossa, e con 400 fiorini si può salire al tamburo della cupola, da cui è possibile ammirare il panorama della città e la vista di Buda, dall’altra parte del Danubio. Terminata la visita alla Basilica, camminiamo per le vie di Pest, fino a raggiungere il Parlamento. Dopo aver visto una mostra fotografica all’aperto sul retro, passeggiamo lungo il Danubio e prendiamo un tram fino a raggiungere Piazza degli Eroi. A far da sfondo alla piazza c’è un gradevole parco, al cui interno è presente il castello di Vajdahunyad. Sempre all’interno del castello è presente anche una chiesetta, la chiesa di Ják. Il nostro tour di Pest giunge al termine con pranzo in un fast food, quindi con un tram (e una scarpinata) raggiungiamo il castello di Buda. Nel frattempo il tempo è cambiato e si è alzato un vento notevole, inoltre si è abbassata la temperatura. Ciò non impedisce di godere di una vista panoramica spettacolare sul Danubio e il famoso Ponte delle Catene. Non visitiamo la “parte alta” del castello, bensì decidiamo di perderci nel più suggestivo labirinto sotterraneo (a pagamento). Questi sotterranei sono suddivisi in diversi labirinti, passando dal labirinto preistorico a quello dell’amore e del coraggio; in uno è presente persino una fonte da cui esce vino! Terminata la visita, ci dirigiamo verso la chiesa di san Mattia, altra attrazione di Buda. Qui gustiamo un favoloso kürtőskalács (dolce ungherese tipico), ma non visitiamo la chiesa perché troppo tardi. Per cena ci attendono ovviamente gulasch ed altre specialità tipiche del luogo, quindi un riposo per permetterci di riprendere le forze. Il giorno seguente si incomincia con una (notevole) salita per raggiungere la statua della Libertà di Buda, che si trova in un complesso monumentale composto da altre due statue, immerso nel verde della collina. Da qui ci spostiamo verso la chiesa di san Mattia, al cui interno sono presenti le tombe di alcuni re che hanno fatto la storia dell’Ungheria. Poco lontano dalla chiesa visitiamo il Bastione dei Pescatori, da cui è possibile ammirare il panorama sul Danubio e Pest. Quindi decidiamo di visitare una delle isole che si trovano in mezzo al Danubio, più precisamente l’isola Margherita (Margit-Sziget). L’isola comprende un gigantesco parco, e decidiamo che il modo più rapido e divertente per visitarla interamente è noleggiando due macchinette elettriche (tipo quelle che si usano per il golf, per intenderci). Dopo esser passati su ponti pericolanti e piste ciclabili, abbandoniamo la guida spericolata e ci dirigiamo verso l’ultima attrazione della giornata: la tomba di Gül Baba, un filosofo turco del XVI secolo, considerato il “padre delle rose”, ovvero la prima persona ad aver introdotto i suddetti fiori in Ungheria. La strada per raggiungere la tomba è molto ripida e prevede una sfiancante scalinata; si consiglia però di visitare la tomba nel periodo di fioritura delle rose, in quanto immersa in un giardino costellato di tali fiori. La sera torniamo in ostello per un ultimo gulasch prima di partire alla volta di Vienna.

5/5: Vienna

Prima di pranzo arriviamo a Vienna, raggiungiamo l’ostello (Do Step Inn) e lasciamo i bagagli in custodia in quanto ancora troppo presto per fare il check-in. Dopo aver pranzato, ci dirigiamo verso uno dei simboli cittadini, il Castello di Schönbrunn. Residenza imperiale degli Asburgo per quasi 200 anni, il castello è immerso in un enorme parco pubblico; il costo è moderato (14.90 €), ma decidiamo comunque di visitare le stanze all’interno, dove è possibile ammirare le stanze imperiali arricchite di particolari. Dopo la visita al castello, ci godiamo un po’ di sano relax nel parco, passando attraverso un labirinto, per poi raggiungere la fontana di Nettuno e la Gloriette, da cui è possibile ammirare un panorama comprendente l’immensità del parco e gran parte di Vienna. Il parco è davvero enorme, e il sottoscritto lo ricorda bene, in quanto ha dovuto percorrerlo interamente di corsa per andare a recuperare lo zaino lasciato all’interno del guardaroba del palazzo. Quindi raggiungiamo l’ostello, ceniamo e dopo cena raggiungiamo il Prater, il più famoso parco pubblico di Vienna. Immancabile qui un giro sulla gigantesca ruota panoramica Riesenrad, che di sera è ancora più spettacolare in quanto illuminata da luci che cambiano colore.

6/5: Bratislava

Inizialmente il nostro piano di viaggio avrebbe previsto una sosta anche nella capitale slovacca, ma prima di partire abbiamo dovuto riadattare i piani per via dei Campionati Mondiali di hockey su ghiaccio che Bratislava avrebbe ospitato proprio nei giorni scelti da noi (= difficoltà nel trovare pernottamento). Dal momento che Bratislava e Vienna distano poco più di un’ora, la raggiungiamo tramite treno (ÖBB, biglietto a/r 14 euro). Forse per via dei campionati, la città è piena di gente, la maggior parte dei quali turisti stranieri. Bratislava non è grossa, ma molto carina. Per tutto il centro sono presenti diverse statue che fanno capolino nelle vie, tra queste il bell’Ignazio, il fotografo, il guardone…dopo un beve giro per le vie del centro, entriamo nella Cattedrale di san Martino (1 €), la chiesa più famosa della città. Imponente, presenta al suo interno la statua di san Martino a cavallo, uno scorcio da cui si può vedere un cimitero del XI secolo ed una tenebrosa cripta. Unica nota stonata il passaggio di una superstrada poco distante dal campanile, con la conseguente rovina del paesaggio. La nostra visita di Bratislava continua con la salita al Castello, altro simbolo cittadino. Da qui è possibile avere una suggestiva vista su Bratislava, sul Danubio e sul Nový Most, il caratteristico ponte che gli slovacchi hanno ribattezzato “UFO” per via della sua forma. Quindi decidiamo di dividerci: una parte del gruppo raggiunge tramite autobus le rovine del castello di Devín, posto al di sopra dell’affluenza dei fiumi Danubio e Morava; il resto del gruppo decide di rimanere a Bratislava, visitando la curiosa chiesa di santa Elisabetta, meglio conosciuta come chiesa Blu, per via del suo colore (anche all’interno, sembra un gigantesco confetto). La sera ceniamo in un pub, con sottofondo la partita di hockey Repubblica Ceca – Slovacchia, quindi prendiamo un bicchiere di assenzio (immancabile folletto verde), prima di tornare in treno a Vienna.

7/5: Vienna

Questa giornata viene dedicata interamente a Vienna, iniziando dal Belvedere. Non lo visitiamo internamente, ma ne ammiriamo la bellezza e l’immensità del parco che lo circonda. Non è paragonabile a Schönbrunn in quanto a bellezza, ma merita comunque di essere visitato. In seguito, ci dividiamo ancora: questa volta un gruppo gira per Vienna, un altro entra nel museo del Belvedere (qui è esposto il famoso bacio di Klimt), mentre l’ultimo gruppetto si reca alla Casa della Musica (9 € per gli studenti al di sotto di 27 anni, 11 intero). Quest’ultimo è un interessante museo riguardante i più grandi compositori austriaci (e non), con alcune parti interattive davvero interessanti, come ad esempio la stanza dove lanciando dei dadi si possono comporre delle melodie, o un’altra in cui ci si può cimentare nella direzione della celebre Orchestra Filarmonica di Vienna. Per pranzo ci riuniamo e visitiamo la chiesa di santo Stefano, in centro. Personalmente, mi sento di sconsigliare la visita alla torre campanaria: 3.50 € per 343 scalini per poi avere la vista “chiusa” da 4 finestre (e nemmeno completa a 360°) sono forse troppi. La nostra visita prosegue per le vie del centro, con una sosta nell’Università, quindi raggiungiamo la Hundertwasserhaus, un complesso di case popolari coloratissime. La storia (o leggenda?) dice che la motivazione della particolare colorazione dell’edificio risieda nel fatto che ogni inquilino fosse autorizzato a dipingere l’esterno della propria finestra fin dove arrivasse con il braccio. La sera ci rechiamo in ostello e dopo cena alcuni di noi si dirigono in alcuni locali del Donauinsel, una striscia di terra che letteralmente divide in due parti il Danubio.

8/5: Vienna e Salisburgo

L’ultima mattinata a Vienna prevede una passeggiata in centro per comprare dei souvenir e la visita all’Hofburg, anche se, complice un temporale e la facciata in ricostruzione, decidiamo di non soffermarci troppo in questo luogo. Dopo aver pranzato in centro ci spostiamo a Salisburgo, dove arriviamo per il tramonto. Avendo preso precedenti accordi con la nostra sistemazione (Haus Christine ad Hallwang, poco distante da Salisburgo, ma lo consigliamo davvero, la signora è gentilissima e il posto immerso nel verde) che saremmo arrivati dopo cena, possiamo fare un giro per il centro di questa incantevole e romantica città austriaca. Qui vi sono la casa natale di Mozart e diverse chiese, tra cui l’imponente cattedrale. Impossibile poi non salire fino all’Hohensalzburg, il castello simbolo della città. Ci sono due modi per salire: o a piedi o attraverso una funicolare. Il panorama che si può ammirare da sopra è qualcosa di unico, e i colori del tramonto rendono questa città ancora più affascinante. Quando scendiamo è ormai praticamente buio e non ci resta che cenare in un pub della città prima di raggiungere Haus Christine.

9/5: Verona

Al mattino, dopo una lauta colazione offerta dal bed and breakfast, è già ora di ripartire per tornare a casa. Durante il viaggio, decidiamo di effettuare una mini-tappa di qualche ora a Verona. Sarà per via del poco tempo a disposizione, ma abbiamo potuto giusto fare un giro in centro, passando per l’arena e il famoso balcone di Romeo e Giulietta, affollato di turisti. Dopodiché si riparte alla volta di Torino… pronti per nuove avventure!

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Negozio di paprika, Tihany, Ungheria

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Budapest, Ungheria

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Bled, Slovenia

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Il guardone, Bratislava, Slovacchia

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Salisburgo, Austria

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Vienna, Austria

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Bratislava, Slovacchia

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Salisburgo, Austria



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