Vienna… E crauti, danke!

Eccomi di nuovo qui a scrivere un’altra puntata su questo bel sito. Questa volta è il turno di Vienna. Tre giorni pieni a zonzo per le strade e per i posti classici di questa capitale austriaca così legata alla città in cui sono nato ed in cui vivo, cioè Trieste. A Vienna ed all’Austria mi hanno sempre legato, oltre la vicinanza...
vienna... e crauti, danke!
Partenza il: 27/02/2004
Ritorno il: 02/03/2004
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
Eccomi di nuovo qui a scrivere un’altra puntata su questo bel sito. Questa volta è il turno di Vienna.

Tre giorni pieni a zonzo per le strade e per i posti classici di questa capitale austriaca così legata alla città in cui sono nato ed in cui vivo, cioè Trieste.

A Vienna ed all’Austria mi hanno sempre legato, oltre la vicinanza geografica, gli echi di un passato lontano; da mia nonna materna che era nata sotto Francesco Giuseppe e che per questo fatto, affettuosamente, le si rinfacciava l’austerità, al classico detto degli anziani della mia città “ quando iera l’Austria se stava meio” (tradotto: “quando c’era l’Austria si stava meglio”), ad una appartenenza asburgica dell’architettura di Trieste , almeno per quel che riguarda i quartieri ed i palazzi del centro storico.

Comunque bando alle ciance e partiamo con una descrizione particolareggiata del mio soggiorno a Vienna.

Eravamo io e mia moglie ed il viaggio è durato da venerdì 27 febbraio a martedì 2 marzo, comprese le mezze giornate di viaggio.

Abbiamo approfittato di un’offerta ferroviaria (Railway special) con la quale abbiamo comperato due biglietti andata e ritorno Trieste – Vienna a 135 euro in tutto.

Per l’alloggio abbiamo prenotato, in maniera molto semplice e senza necessità di lasciare il numero della carta di credito, attraverso il sito http://info.Wien.At/, la Pension Columbia (Kochgasse 9, A-1080 Wien, Tel: +43-1-405 67 57-0, Fax: +43-1-405 67 57-47, info@columbia.At). La pensione a 3 stelle era molto accogliente, in una buona posizione ed in più abbastanza economica (27 euro a testa a notte senza colazione). Si è praticamente in centro ed in 5 minuti a piedi si arriva al municipio ed alla fermata del metro con il quale in 10 minuti si raggiungono tutte le località di interesse. A tal proposito va detto che i servizi pubblici di Vienna sono organizzati benissimo e con la Vienna Card, che noi abbiamo trovato in albergo, con soli 16.90 euro si può girare per 72 ore su metrò, tram ed autobus illimitatamente. In più la stessa card permette di avere dei buoni sconti sull’entrata di praticamente tutti i musei e palazzi che si vanno a visitare.

Sabato 28 febbraio Il primo giorno siamo andati siamo andati a piedi in centro perprendere contatto con la città e così abbiamo visto i bei palazzi del Municipio o Rathaus, del Parlamento, e della Hofburg, la residenza imperiale.

La prima visita ha interessato proprio quest’ultima. Stanze molto belle che ti fanno riflettere sulle possibilità materiali illimitate dei regnanti e ti fanno chiedere come mai il comunismo abbia impiegato tanti secoli a farsi sentire, vista la disparità che esisteva tra la gente di strada e la nobiltà. Oggi è quasi inimmaginabile. Abbiamo fatto il tour della residenza imperiale e poi siamo andati a vedere l’esposizione del tesoro: Bellissime corone e gioielli da favola. Ne valeva la pena. Da dire che gli austriaci furbacchioni si fanno pagare salato. Abbiamo speso circa 7 euro per le sale imperiali ed altrettanti per il tesoro. La visita successiva ha interessato la StephansDom, il duomo. La bella chiesa in stile gotico è situata nel cuore di Vienna, vicino al Graber, la piazza principale del centro con la colonna eretta in occasione della scomparsa della Peste in non mi ricordo che anno.

Al pomeriggio dopo una breve sosta in un Nordsee, una catena stile McDonalds’s ma con pietanze a base di pesce, siamo andati a vedere il Belvedere, in cui abbiamo ammirato i quadri originali di Gustav Klimt, con il suo famoso “Bacio” e le opere di Schiele e Kokoschka. Il Belvedere è un bellissimo palazzo (in realtà sono due l’inferiore ed il superiore) con un giardino spettacolare, che nel nostro caso era però ricoperto completamente dalla neve.

Per la cena siamo rimasti vicini all’albergo. Abbiamo scovato un locale (Restaurant Piaristenkeller nella via omonima) molto caratteristico in stile austriaco con tanto di musicista che con una sorta di cetra allietava la serata. Peccato che il locale era molto caro e le pietanze non all’altezza del prezzo anche se non proprio malaccio. Comunque l’ambiente era molto carino.

Domenica 29 febbraio Nevicava alla grande. Ad ogni modo, armati di cappucci ed ombrello, ci siamo diretti al famoso castello di Schönbrunn in metropolitana. Era la residenza estiva degli Asburgo. E’ stato un tuffo in uno sfarzo incredibile. Soprattutto la galleria. Con l’audioguida gratuita (si fa per dire visto il costo del biglietto di circa 9 euro) abbiamo ripercorso la storia di Franz Joseph e Sissi e ci siamo accorti che benchè circondati da potere e ricchezza questi nobili dei secoli scorsi non erano felici, costretti a sposarsi per ragioni di stato e subordinati a stretti cerimoniali di corte. Anche se dicono che sia meglio piangere in una Mercedes che in una Cinquecento…

Il pomeriggio siamo stati a Grinzing con il tram numero 38. E’ un paese nella periferia di Vienna famoso per gli Heurigen, osterie locali dove si beve vino in compagnia di accompagnamenti musicali locali. Noi in realà, vista la neve che imperterrita continuava a cadere, ci siamo rifugiati in una konditorei per ristorarci con krapfen, torta Sacher e cioccolata calda.

La sera siamo andati da Figlmuller ), un locale dietro la StephansDom, famoso per le Wiener shnitzel. Le fanno giganti e costa poco. Purtroppo hanno l’abitudine, se non c’e’ posto, di sistemarti in tavoli con altra gente. A noi è comunque andata bene perché siamo finiti in tavola con due americani molto simpatici con cui abbiamo avuto modo di scambiare quattro chiacchiere piacevoli.

Lunedì 1 marzo Ultimo giorno a nostra disposizione; l’indomani, alle 9 di mattina, avevamo il treno che ci riportava a casa. Lo abbiamo passiato tra un giro alla famosa ruota panoramica del Prater dove una ragazza è stata tutto il tempo a rompere le scatole terrorizzata dall’altitudine, un giro sulle sponde del Danubio ed a fare una camminata nel Domau Park. C’è anche la torre del Danubio da vedere, ma noi ci siamo fermati in basso, nel parco, senza salirla, perché è vicino alla ruota panoramica del Prater ed abbiamo pensato che il panorama era più o meno lo stesso. Il pomeriggio abbiamo fatto un po’ di shopping in centro, al centro commerciale Steffl. Per finire, la sera siamo stati in un locale che si chiama “Salm Brau” e sta proprio vicino all’entrata del Belvedere inferiore. L’avevo scovato in un resoconto di viaggio di “Turisti per caso” e confermo che è un bel posto, dove si mangia tipicamente austriaco e si spende molto poco. Per una zuppa, due secondi di carne molto abbondanti con relativi contorni di insalata di patate e crauti, due birre grandi ed una grappa abbiamo speso solo 27 euro. Insomma Vienna è una bella città, molto tranquilla, abbastanza silenziosa, le persone sono cordiali e c’è tanto da vedere. Rispetto ad altre capitali, come Londra, Madrid o Roma, dal mio punto di vista almeno, forse perde in vitalità, ma comunque è da visitare. Andare per credere.

Buon viaggio a tutti.

Cristiano



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