A Vienna con mio figlio

Ciao! essendo amante dei viaggi e delle belle città d'arte, quest'anno ho deciso che avrei fatto un piccolo tour di Vienna, la città del mitico Rex cane poliziotto, con mio figlio Federico di 8 anni. Dopo un week-end di ricerca sui vari siti, riesco a trovare, a fine giugno, un'offerta su Expedia per A/R in aereo da Malpensa a 297 Euro in due:...
Scritto da: sabrifede
a vienna con mio figlio
Partenza il: 08/08/2007
Ritorno il: 11/08/2007
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
Ciao! essendo amante dei viaggi e delle belle città d’arte, quest’anno ho deciso che avrei fatto un piccolo tour di Vienna, la città del mitico Rex cane poliziotto, con mio figlio Federico di 8 anni.

Dopo un week-end di ricerca sui vari siti, riesco a trovare, a fine giugno, un’offerta su Expedia per A/R in aereo da Malpensa a 297 Euro in due: volo Austrian Aerlines, comodo, puntuale con l’unica pecca che le brave hostess non parlassero una parola d’italiano, ma questo handicap è stato brillantemente superato dal mio little english che è molto little ma sufficiente.

Per l’hotel mi sono affidata ai consigli degli utenti di booking.Com e, devo dirlo, come scelta è stata ottima: l’hotel Am Augarten si trova nella zona del Prater, a 50 mt dalla fermata del tram n.21, comodissimo, pulito, colazione abbondante e grande cortesia del personale. Per la prima volta ho utilizzato la carta Postepay e devo dire che funziona perfettamente e senza intoppi.

L’8 agosto siamo partiti alle 8.30 da Malpensa, con il solo bagaglio a mano (3 giorni del resto sono veramente pochi e ho portato il minimo indispensabile per la sopravvivenza) . L’aereo è atterrato puntuale alle 10 e per prima cosa ci siamo recati all’ufficio informazioni per la Vienna card che permette di viaggiare per 72 ore dall’obliterazione su tutti i mezzi pubblici, nonché di usufruire di sconti nei vari musei. Per raggiungere Vienna dall’aeroporto, abbiamo utilizzato il treno S7 che in poco più di mezz’ora porta nella zona di Praterstern-Wien Nord o di Wien-Mitte da dove si possono raggiungere comodamente tutte le zone della città: il costo è molto basso circa 3 Euro in due(i bambini fino ai 15 anni con la Vienna card viaggiano gratis!). Arrivati a Praterstern ci siamo diretti in hotel per il deposito bagagli (abbiamo utilizzato il tram 21 molto comodo) e poi al supermercato Billa che distava circa 200 mt dall’hotel. Qui abbiamo fatto i rifornimenti di cibarie e bevande e poi siamo andati subito al Prater. Questo parco non è un granché: ci sono molte attrazioni stile Luna-Park tra cui il trenino che fa il giro del parco e altre giostre ma più di tanto non merita, o meglio, a me non ha impressionato. Per accontentare Federico abbiamo fatto solo 3 attrazioni e poi con il tram 21 ci siamo diretti a SchwedenPlatz che è un po’ il cuore di Vienna.

Da qui prendiamo il metro e ci dirigiamo verso il Belvedere. La temperatura è asfissiante e la cappa di calore ci fa sciogliere. Percorriamo il parco del Belvedere Superiore fino a quello Inferiore, sostiamo un poco all’ombra degli sporadici alberi e ammiriamo il panorama che è mozzafiato. Dal Belvedere andiamo poi a piedi fino a Schwarzenbergplatz e ammiriamo la strana fontana che domina la piazza (di sera è assolutamente da vedere perché illuminata a giorno da migliaia di luci colorate!). La calura è sempre più pesante, pertanto decidiamo di visitare Karlskirche e l’omonima piazza di Karlsplatz prima di terminare l’interminabile giornata in hotel per frugale cena a base di panini, doccia e nanna.

Il 9 agosto la sveglia suona prestissimo complice la serata precedente terminata molto presto causa stanchezza. Dopo l’abbondante colazione alle 8.00 siamo già sul metro direzione Hutteldorf. La nostra meta odierna è Schonbrunn. Consiglio spassionato: cercate di andarci presto, appena apre! Verso metà mattina le code per l’ ingresso sono già kilometriche, mentre di prima mattina potete godervi il parco e le stanze imperiali in tutta tranquillità! Noi optiamo per il Pass classic Light (sconto con Vienna card) che comprende l’ingresso alle stanze, al labirinto, alla Gloriette e al Giardino del principe ereditario. Forse non ne valeva la pena, ma alla fine si è a Vienna per cercare di vedere tutto! Giriamo in lungo e in largo il parco e troviamo anche dei graziosi scoiattoli che passeggiano alla ricerca di cibo. Meravigliosi! Verso le 14 lasciamo Schonbrunn e torniamo in centro per una prima visita allo Stephansdom. La cattedrale è immensa e imponente anche se le facciate erano un poco sporchine. Ci incantano le carrozze tirate dai cavalli, i mimi che sembrano statue. Federico è entusiasta di questa città e mi fa stare più di mezz’ora in contemplazione dei cavalli. Proseguiamo poi la nostra visita: passeggiamo nel Graben, sulla Am Hof, ci soffermiamo davanti all’Anker Ruhr, l’orologio che tutti i giorni a mezzogiorno fa sfilare i più grandi personaggi che hanno reso grande Vienna. Sfiniti e accaldati decidiamo poi di farci un giretto sul tram n.1 che percorre il Ring la strada sulla quale si affacciano i grandi edifici della capitale. Questo giretto lo consigliamo: non solo perché permette di riposare ma perché mostra una Vienna fuori dal comune e in modo insolito. Scendiamo alla fermata del Rathaus e visitiamo i giardini del municipio e la zona circostante: se avete bambini con voi, fateli scorazzare nel giardinetto con scivoli, altalene e sabbia. Loro si divertiranno e voi vi godrete un po’ di riposo e frescura tra gli alberi. Dopo questa tregua, riprendiamo il tram e torniamo nella zona di Schwedenplatz dove mangiamo al McDonald e poi ci godiamo un po’ la città in notturno ma, ahimè, un violento acquazzone ci fa tornare di corsa in hotel.

Venerdì 10 agosto inizia molto presto. Oggi fa freddo e tira vento: l’ideale è visitare il Museo di Storia Naturale e la zona della Hofburg. Ci incamminiamo verso il solito tram 21 e poi con il tram n.1 raggiungiamo la Hofburg dalla parte del Ring. Percorriamo a piedi il Burggarten entriamo nei cortili del palazzo imperiale e ci dirigiamo verso la Casa delle Farfalle all’interno del complesso. Optiamo per questa visita poiché le stanze della Hofburg, alla fin della fiera, sono molto simili a quelle di Schonbrunn (o così avevo letto su molti vostri resoconti) pertanto visitiamo questo sito. A dire il vero non è un granché, ci sono farfalle ovunque, un gran caldo e piccoli passerotti che svolazzano qua e là. A Federico piace molto e si diverte a fotografare le farfalle e ad ammirarle mentre mangiano.

Usciti dalla Casa delle Farfalle proseguiamo la visita esterna della Hofburg e poi ci infiliamo al Museo di Storia Naturale dove ci perdiamo tra pietre, animali imbalsamati, pesci tropicali e gadgets. Molto istruttivo anche perché in alcune sale si potevano utilizzare microscopi e altri computer (peccato quasi tutti in tedesco!) scoprendo le varie fasi della luna, della terra e della vita.

Dopo la cultura eccoci alla fase mangereccia dove ci gustiamo una Sachertorte seduti ai tavolini del Bar Aida in Stephansdom e passeggiamo nelle viuzze intorno cercando angoli di Vienna inesplorati. Ma oramai la sera sta calando, fa freddo e non vediamo l’ora di tornare al calduccio in hotel. Ci concediamo l’ennesimo giro in tram e alla fine torniamo verso l’albergo.

Il mattino del sabato è l’ultimo giorno di permanenza a Vienna: decidiamo di sfruttarlo per raggiungere la Hunterwasserhaus (casa pazza dell’architetto Hunterwasser) , il relativo museo, la Kapuzinergruft (un po’ macabra ma molto affascinante) dove si trovano le tombe degli imperatori asburgici e i grandi magazzini del centro alla ricerca di caldo (fuori piove e tira vento!) e di sedie (le panchine sono tutte bagnate e le gambe oramai sono a pezzi). Verso le 2 del pomeriggio prendiamo il metro e poi il treno S7 che ci riporta verso l’aeroporto: alle 19.40 abbiamo l’aereo di ritorno! L’aereo è in perfetto orario e atterriamo a Malpensa con un quarto d’ora di anticipo. Beh non resta che raggiungere il marito e papà e tornare a casa dal cane Tobias in attesa che un’altra vacanza bussi alla nostra porta! Alla prossima!



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