Plenilunio a Vienna

PLENILUNIO A VIENNA - 23/28 AGOSTO 2007 23 AGOSTO - Partiamo una mattina decisamente poco agostana, come anche i giorni precedenti, con una temperatura di circa 17°, volo diretto Nizza-Vienna, due ore scarse di volo ma ricche di turbolenza…. Sorvolando a bassa quota la città di destinazione constatiamo già dall’alto l’ordine e...
Scritto da: caty
plenilunio a vienna
Partenza il: 23/08/2007
Ritorno il: 28/08/2007
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
PLENILUNIO A VIENNA – 23/28 AGOSTO 2007 23 AGOSTO – Partiamo una mattina decisamente poco agostana, come anche i giorni precedenti, con una temperatura di circa 17°, volo diretto Nizza-Vienna, due ore scarse di volo ma ricche di turbolenza…

Sorvolando a bassa quota la città di destinazione constatiamo già dall’alto l’ordine e l’armonia dei colori pastello che dipingono i suoi maestosi ed eleganti palazzi.

Dopo una sorprendente (data la proverbiale efficienza austriaca) e vana attesa del nostro bagaglio sul nastro di consegna ci rivolgiamo all’apposito ufficio che nell’arco di un quarto d’ora risolve la questione con il repentino recupero della valigia direttamente al terminal (ah! Ecco l’Austria!).

Nel frattempo Claudio provvede all’acquisto dei biglietti sia per il Cat (treno di collegamento fra aeroporto e centro città) che per la Vienna Card (17,00 euro circa a testa) valevole 72 ore e con riduzioni in musei e monumenti.

Vienna ci accoglie in un clima che direi tropicale, 30° e un alto tasso di umidità (che differenza da questa mattina) che ci accompagna per tutto il resto della giornata.

Dopo una breve sosta in albergo (Alpha Hotel, grazioso, pulito, comodissimo ma senza aria condizionata e quindi preferibile in altre stagioni) prendiamo contatto con questa città a cominciare dalla vista della vicina Rathaus (il Municipio) completamente decorata da balconi e cornicioni ricoperti da bordure di geranei rossi; sull’area pedonale antistante è stato allestito un megaschermo per le proiezioni di opere o concerti di musica classica che ogni sera allietano viennesi e turisti nell’ambito del Rathaus film festival in programma da giugno a settembre; a tal proposito l’area è attrezzata da una cornice di ristoranti mobili che sfornano piatti multietnici di ogni colore e profumo si desideri e naturalmente il nostro primo pranzo si è svolto qui.

Proseguiamo giungendo al complesso dell’Hofburg attraversando l’antistante parco nell’ammirazione delle aiuole allestite con molto gusto cromatico e perfettamente curate come del resto tutti gli spazi verdi della città; cominciamo la visita del palazzo imperiale dall’esposizione di ceramiche, porcellane cristalli e argenterie costituenti l’arredamento del o dei Palazzi reali (quale opulenza!), dopodiché passiamo alla visita degli appartamenti attraversando un’innumerevole quantità di sale e saloni riccamente decorati tipici di questi luoghi ove la figura di Sissi impera pressoché ovunque.

All’uscita da Michaelerplatz ci immergiamo nella folla che passeggia lungo le circostanti vie tutte molto eleganti e ci lasciamo trasportare dal flusso, sostando alla Peters-kirche, sul Graben per giungere quasi inaspettatamente dinanzi alla maestosità della Cattedrale gotica di Santo Stefano, emblema della città con il suo campanile dentellato alto 137 mt. Ed il suo tetto di tegole smaltate policrome.

Girovaghiamo per le vie circostanti curiosando fra eleganti vetrine ed altrettanto eleganti caffè finchè non giunge anche per noi l’ora di cena accentuata dalla voglia di una sosta dato anche il gran caldo e l’aria pesantemente umida; dopo aver assistito ad un tramonto infuocato dietro le guglie anch’esse gotiche della Votivkirche, troviamo un posto per mangiare giusto in tempo prima che si scateni l’inevitabile temporale che speriamo mitighi l’aria.

24 AGOSTO – Mattinata splendida, cielo azzurrissimo, sempre caldo ma ventilato; ci spingiamo verso la reggia estiva di Schonbrunn (solita infilata chilometrica di sale, salette, saloni, broccati, arazzi ecc.) e passeggiata nel parco con risalita verso il padiglione della Gloriette passando al fresco nel boschetto in compagnia di simpatici scoiattoli affatto intimoriti dalla presenza umana. Dalla sommità si gode un bel panorama di parte di Vienna e dell’infilata spettacolare dei giardini reali ovviamente curatissimi nei cromatismi delle aiuole, bello.

Ci riserviamo la visita dello zoo e della serra artistica Palmerhaus per una prossima volta. Dopo una rinfrescante sosta per pranzare ci allontaniamo dalla reggia passeggiando per un pezzo fino a giungere ad una fermata di un tram con il quale raggiungiamo il Prater. Possiamo mancare un giro panoramico sulla mitica ruota simbolo di Vienna? Ovviamente no (però, un po’ di vertigine l’ho provata…Nulla comunque in confronto a ciò che verrà). Il Prater è veramente vasto, ci vorrebbe un giorno intero penso per visitarlo tutto, ci limitiamo a salire su uno dei giochi del parco che consiste in una barchetta in un canale che dopo un paio di salite su rampe piuttosto ripide, giunta alla sommità delle stesse ci trascina in altrettante discese a tutta velocità alla fine delle quali sprofonda in mezzo a due muri di acqua sollevata dal suo stesso movimento provocando nei sottoscritti risate a più non posso oltre che un gradito refrigerio.

Decidiamo di raggiungere un quartiere moderno adocchiato dalla sommità della ruota a margine del Danubio, ma giunti a destinazione, colpa anche del gran caldo e della poca attrattiva della zona piuttosto deserta, ritorniamo in centro girovagando nel bello ed accogliente dedalo di viuzze e cortili nascosti e ricchi di sorprese architettoniche del centro storico. Terminiamo il nostro secondo giorno con una appagante sosta per la cena. 25 AGOSTO – Oggi iniziamo con la visita del complesso del Belvedere che altro non era che la residenza estiva del principe Eugenio di Savoia, articolato in Belvedere Superiore e Belvedere Inferiore, ognuno dei quali oggi è un museo, circondati ovviamente da splendidi giardini.

Iniziamo con la visita del Belvedere Superiore che custodisce la maggior parte delle opere di Klimt, nonché numerose tele di Van Gogh, e di molti altri pittori impressionisti. E’ possibile comperare un biglietto cumulativo per i due musei (Superiore ed Inferiore) e così abbiamo fatto…Peccato che nessuno ci abbia avvertito che il Belvedere Inferiore è attualmente chiuso per restauri (l’efficienza austriaca?). Pazienza, nei dintorni giungiamo a Karlsplatz, al cospetto della bella chiesa barocca di San Carlo (Karlskirche). Per la visita occorre pagare l’entrata (strano, neanche a Santo Stefano!) e perdipiù l’interno è occupato da una imponente impalcatura che impedisce gran parte della vista generale della cupola affrescata; credevamo…È invece possibile usufruire dell’ascensore installato per il restauro e giungere all’altezza (!!) degli affreschi della cupola sostando sull’impalcatura medesima (!!!) e oltre, con una scala ulteriore, nel mezzo della “lanterna” alla sommità di tutto. Un’esperienza veramente emozionante e dal momento che nessuno di noi è un restauratore, sicuramente unica nel suo genere, che ha messo a dura prova le mie vertigini ma che valeva senz’altro la pena vivere. Mi sono sempre chiesta come abbiano fatto questi artisti del passato a dipingere in quelle condizioni e a quelle altezze con i mezzi che avevano a quei tempi; straordinario! All’uscita, con le ginocchia ancora tremanti, dopo una sosta rigenerante, ci inoltriamo lungo un quartiere interessante per la presenza di edifici decorati in stile “Secession” che noi conosciamo meglio come liberty o art decò, attraversando un variopinto mercato (Naschmarkt) ricco di profumi e vegetali di ogni tipo.

Per concludere il nostro pomeriggio all’insegna dei colori, andiamo a visitare un quartiere altrettanto straordinario, Undertwasserhaus, dal nome dell’architetto che ha creato, come uscito da un sogno, questo complesso abitativo privo di angoli retti e ricco di forme e colori in cui abitare immersi nel verde di giardini sospesi, come in una fiaba.

26 AGOSTO – E’ domenica, in città tutto è chiuso, il caldo è come al solito notevole, dopo una sosta alla Votivkirche (e messa in tedesco) è la giornata ideale per la visita ai musei. Iniziamo con il Kunsthistorisches Museum che ci assorbe diverse ore immersi in un percorso artistico che và dall’antico Egitto alle antichità greco-romane per completarsi con una pinacoteca che annovera ricchissime collezioni di artisti del calibro di Bruegel, Caravaggio, Mantegna…Un’overdose di arte racchiusa in un pregevole edificio riccamente ornato, gemello del Museo adiacente di Storia Naturale, che merita una accurata visita per l’interessante contenuto ma che noi percorriamo in modo meno capillare data la stanchezza. Ci rilassiamo sgambettando attraverso parchi riccamente fioriti alla scoperta di quartieri pieni di angoli segreti e imponenti facciate di palazzi che ricordano ovunque il passato imperiale di questa città, richiamato dal passaggio continuo di eleganti carrozze trainate da cavalli che oggi trasportano i moderni turisti in vena di romanticismo.

27 AGOSTO – Prendiamo il tram n. 38 per Grinzing, un villaggio un tempo fuori città, circondato da vigneti, famoso per le sue cantine che soprattutto la sera si animano per gli avventori amanti del buon vino. E’ un villaggio molto antico e grazioso, ma forse un po’ anonimo durante il giorno. Non possiamo nascondere la nostra lieve delusione rispetto a come lo immaginavamo. Al rientro in centro decidiamo di visitare la zona dei vecchi gasometri, magistralmente recuperati diventando all’interno centri commerciali e unità abitative, circondati da edifici di moderna concezione frutto della fantasia degli architetti.

La giornata prosegue fra lunghe passeggiate per vie già conosciute o ancora ignote, intervallate da soste al fresco dei giardini piuttosto che da un po’ di shopping e così fino a sera. Vienna è certamente una grande città ma si percorre facilmente e piacevolmente in lungo e in largo, utilizzando ora un tram (ad esempio i numeri 1 o 2 che fanno il giro del Ring) o l’efficientissima metropolitana le cui stazioni sono contrassegnate dalla lettera U (U-Bahn), piuttosto che una romantica carrozza, piuttosto che le proprie gambe (cosa che abbiamo fatto in gran parte noi accumulando in quattro giorni e mezzo quasi sessanta km a piedi!).

Riusciamo finalmente a mangiare di nuovo qualche cosa nella affollata zona del Rathaus film festival accompagnati dalle note di un’opera lirica che si propagano nell’aria di questa città impregnata di musica. Le stesse note ci avvolgono durante l’ultima passeggiata serale al cospetto di questi maestosi palazzi imperiali ricchi di storia, illuminati dal magnifico plenilunio di agosto che completa degnamente il commiato da questa breve ma piacevolissima vacanza. Domani si torna a casa, a presto Vienna. Caterina e Claudio



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