Gli infiniti spazi australiani

Tappe del viaggio: costa occidentale in auto sia a nord (fino a Monkey Mia) che a sud di Perth (Freemantle, Margaret River e Walpole), volo interno per Ayers Rock, volo interno per Sydney, volo interno per Adelaide poi in auto a Kangaroo Island, Great Ocean Road, Melbourne e ritorno a casa. Pernottamento: abbiamo dormito quasi sempre nei motel...
Scritto da: Enrico Ceppari
gli infiniti spazi australiani
Partenza il: 12/03/2006
Ritorno il: 09/03/2006
Viaggiatori: in coppia
Tappe del viaggio: costa occidentale in auto sia a nord (fino a Monkey Mia) che a sud di Perth (Freemantle, Margaret River e Walpole), volo interno per Ayers Rock, volo interno per Sydney, volo interno per Adelaide poi in auto a Kangaroo Island, Great Ocean Road, Melbourne e ritorno a casa.

Pernottamento: abbiamo dormito quasi sempre nei motel della catena Golden Chain, richiedete la tessera al primo motel per avere uno sconto del 10% sulla tariffa. Se possibile è meglio prenotare un giorno per l’altro perchè alle 18/19 le reception sono già chiuse (soprattutto nelle strutture familiari). Negli alberghi questo problema non c’è ma i costi sono più alti.

Mangiare: tutti i motel e gli alberghi hanno il necessario per prepare il caffè e il thè, alcuni motel hanno anche la cucina. Per la cena stesso discorso del dormire (molti locali chiudono alle 21-22). Portatevi in auto sempre una scorta di acqua.

Abbigliamento: considerate che in quasi tutte le strutture ci sono lavatrici ed asciugatrici quindi portatevi pochi indumenti, eliminerete pesi inutili.

Sole: in Australia si usano solo le creme con protezione totale e si sta al sole al massimo un paio di ore al giorno a causa del buco dell’ozono. Noleggio auto: meglio se con cambio automatico comunque la guida a destra non è un problema, è più facile di quanto si pensi. La benzina costa circa € 0,6/0,7 al litro il diesel un po’ di più ed i prezzi variano molto a seconda della zona. Fate rifornimento appena vi capita perchè le distanze sono enormi si parla di centinaia di chilometri senza anima viva. Evitare di guidare verso il tramonto perchè i bordi della strada si popolano di canguri, wallabies, emu che attraversano le strade e molti vengono investiti.

Partiamo in una fredda domenica invernale da Roma e ci ritroviamo dopo 2 giorni nella calda estate di Perth in Australia. In effetti non siamo stati in volo tutte le 48 ore (il volo dura 11 ore + 8 ore) ma abbiamo trascorso 16 ore ad Hong-Kong, città caratteristica ma non così eccezionale come dicono, forse anche perchè eravamo un po’ stanchi dal viaggio. 14/2 – Perth è una graziosa città soprattutto nella zona centrale dove c’è una bella passeggiata con tanti negozi e diversi centri commerciali di dimensione “australiana”. 15/2 – Il giorno dopo siamo già in auto, presa a noleggio all’arrivo all’aeroporto di Perth, diretti a Monkey Mia (distante circa 1.200 km) per vedere i delfini e le spiaggie bianche della Shark Bay. 16/2 – Tappa a Kalbarri (a 700 km da Perth) per visitare l’omonimo parco nazionale. Ricordatevi di comprare il prima possibile una retina per coprirsi il viso dalle migliaia di mosche che si trovano in molte zone naturali dell’Austalia e che ti si posano su tutto il corpo. Il parco è interessante ma ancora più belle sono le scogliere affacciate sull’Oceano Indiano. Dormiamo nella città di Denham (la più vicina a Monkey Mia) ideale se vuoi risparmiare per dormire. 17/2 – La trascorriamo sulla spiaggia di Monkey Mia in compagnia dei delfini e dei pellicani.

18/2 – Dopo aver dormito a Geraldton visitiamo il Deserto dei Pinnacoli, uno tra i luoghi più belli che abbiamo visto: è veramente impressionante. Si tratta di una foresta pietrificata su un deserto di sabbia gialla. Proseguiamo a sud di Perth e ci fermiamo a Fremantle la cittadina dove si è svolta l’Americas Cup negli anni ’80 (quelle del Moro di Venezia). A Fremantle la sera è molto vivace e divertente. 19-20/2 – Il mattino seguente siamo diretti a Margaret River dove ci fermiamo due notti perchè le spiaggie, ideali per surfisti, sono bellissime e selvagge. Abbiamo visitato anche tre grotte sotterranee ma l’unica che merita è Lake Cave (comunque chi ha già visto quelle di Frasassi può evitarle). Tappa al faro di Cape Leeuwin dove si incontrano gli oceani Indiano e del Sud. E’ un posto che ci ha lasciato forti sensazioni grazie anche alla stupenda giornata di sole.

21/2 – Partiamo per Walpole, la località dove è possibile passeggiare sospesi a 40 metri da terra fra degli alberi enormi chiamati “I Giganti” alti oltre 60 metri. 22/2 – Ritorniamo a Perth, purtroppo con il rimpianto di non essere riusciti, per questioni di tempo, a vedere la Wave Rock. 23/2 – Prendiamo il volo Qantas diretto nel centro dell’Australia. Atterriamo ad Ayers Rock anzichè ad Alice Springs, come fanno molti, evitando circa km 400 di viaggio. Ritiriamo l’auto 4×4 noleggiata dall’Italia e, dopo esserci sistemati nell’Outback Pioneer Lodge, andiamo a vedere il tramonto a Uluru. E’ uno spettacolo unico nella sua bellezza. Per entrare nel parco nazionale si paga un ticket valido per tre giorni e ricordate di portarvi sempre con voi la retina “salva viso”. Volendo si potrebbe noleggiare una normalissima auto perchè le strade sono tutte asfaltate. Cena all’aperto cuocendo la carne nel barbecue del resort con musica dal vivo. Atmosfera molto giovane ed allegra.

24/2 – Sveglia alle 4 di mattina per ammirare Uluru all’alba. Nel tragitto abbiamo incontrato i dingo e i dromedari. Breve escursione a Kata Tjuta, conformazioni rocciose tongeggianti veramente uniche e poi via verso il Kings Canyon dove dormiamo nel resort. 25/2 – Di buon mattino facciamo l’escursione sul Canyon; è stata impegnativa ma ne è valsa la pena, l’importante è iniziare presto le escursioni perchè le temperature sono molto alte (36°/38°). Nel pomeriggio ritorno all’Outback Pioneer Lodge ad Ayers Rock dove ci rilassiamo con un bagno in piscina.

26/2 – Nel mattino nuova escursione sulle Kata Tjuta e poi nel pomeriggio volo interno della Qantas diretto a Sydeny. I tre giorni trascorsi nel centro dell’Australia saranno tra i più belli di tutta la vacanza! 27-2/3 – Dormiamo in un motel della catena Accor (economico e ben posizionato). Passeggiamo per i quartieri più caratteristici (The Rocks, Circular Quay, City Centre, Darling Harbour e Kings Cross). Mozzafiato la vista dell’Opera House e dell’Harbour Bridge soprattutto dalla baia. Spiaggie piene di surfisti a Manly Beach (molto bella) e Bondi Beach (la più famosa). Giardini e parchi a perdita d’occhio. Il giro della baia è imperdibile, noi lo abbiamo fatto con pochi dollari utilizzando il ferry del servizio pubblico che ci ha portato al Tangaroo Zoo dove sono presenti tantissime specie di animali non solo australiane ma anche asiatiche ed africane. E’ proprio vero, 4 giorni sono pochi per assaporare l’atmosfera che offre questa cosmopolita città.

2/3 – Atterriamo ad Adelaide e, ritirata l’auto, ci dirigiamo verso Kangaroo Island con tappa a Victor Harbor, cittadina affacciata sul mare. 3/3 – Ci imbarchiamo sul traghetto, per fortuna già prenotato dall’Italia, diretto a Kangaroo Island visitandola in lungo e in largo. In questa isola riusciamo a vedere gli animali nel loro ambiente naturale: canguri selvatici che si lasciano accarezzare, wallabies che ti circondano giocosi, koala assonnati sui tanti alberi di eucalipto, opossum. E’ un’esperienza unica. Ci concediamo il lusso di dormire nell’Eco Lodge Wilderness Retreat, una struttura molto carina e confortevole e soprattutto situata in una posizione strategica dell’isola (si trova nel Flinders Chase National Park) 4/3 – Visita alle Remarkable Rocks e all’Admirals Arch due monumenti della natura, peccato solo che il tempo non fosse bello (sembrava una triste giornata autunnale con nebbia e vento). Nel pomeriggio ci siamo riposati su alcune spiaggie dell’isola dove il clima era invece estivo. Ci imbarchiamo per il ritorno sul continente e raggiungiamo nuovamente Victor Harbor per il pernottamento.

5/3 – Ci dirigiamo verso la Great Ocean Road e attraversiamo numerose cittadine tra le quali merita una nota Mount Gambier dove c’è un lago di origine vulcanica che per sei mesi all’anno (nel periodo primavera-estate) è di un blu elettrico fuori dal comune.

6/3 – Finalmente iniziamo la Great Ocean Road con tutti i suoi spettacolari “look out”. Emozionante la vista dei Dodici Apostoli. Consiglio: è preferibile iniziare la G.O.R. Da Melbourne e non da Adelaide per due motivi 1° la corsia di marcia è sul lato del mare e quindi più agevole per le soste nei look out 2° la distanza tra Adelaide e la GOR è tanta (oltre 500 km) e non compensata dal paesaggio un po’ monotono.

7/3 – Arriviamo a Melbourne, città con molto traffico. E’ meglio consegnare l’auto il prima possibile perchè l’attraversamento delle strade in corrispondenza dei tram è particolare (il meccanismo ancora oggi non ci è chiaro). Visitiamo la città anche con i City Circle Tram, sono gratuiti e circolano tutto intorno al centro della città. Dormiamo all’Ibis Hotel situato in ottima posizione ed a costi contenuti.

8/3 – Visitiamo gli enormi centri commerciali Myer e David Jones e affittiamo le biciclette per un giro della città e dei parchi. E’ strano pedalare sul circuito cittadino di Formula 1 che si snoda all’interno dell’Albert Park. Durante la nostra visita, Melbourne si stava preparando ad ospitare i Commonwealth Games con particolare frenesia e dinamismo, peccato che i campi dove si svolgono gli Open di tennis d’Australia fossero occupati dalle strutture per i giochi.

9/3 – Partenza per l’Italia con tappa di sole due ore ad Hong Kong ed arrivo a casa il 10/3. Per fortuna che ci siamo tenuti due giorni di riposo prima di tornare al lavoro indispensabili per recuperare lo sfasamento da fuso orario. Siamo partiti con la consapevolezza che sarebbe stato un bel viaggio ma solo ora che siamo tornati ci rendiamo conto di aver visitato un posto unico con paesaggi e persone che ci hanno trasmesso sensazioni indimenticabili.



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