Amazing Australia

Un paese meraviglioso dove regna la pace e la tranquillità della natura incontaminata
Scritto da: Linda Bolioli
amazing australia
Partenza il: 05/08/2016
Ritorno il: 28/08/2016
Viaggiatori: 2
Spesa: 4000 €
Quello che mi appresto a raccontare è il viaggio di due giovani fidanzati alla scoperta di questo affascinante paese con la sua natura incontaminata e le sue modernissime città metropolitane. Un sogno nel cassetto che finalmente si realizza.

Per organizzare il viaggio ci siamo affidati a un’agenzia anche se l’itinerario è stato fatto interamente da noi grazie all’aiuto di vari diari di viaggio e alla Lonely planet, mia fedele compagna.

Consigli pratici

– Per spostarsi da un posto all’altro, vista la grandezza di questa regione, sono necessari molti voli interni, quindi mi sento di consigliarvi di prenotarli tutti, sia international che domestic, con la Qantas, che offre pacchetti in cui è possibile risparmiare un po’.

– Il clima in Australia varia tantissimo da una regione all’altra, quindi armatevi di piumino, sciarpa e cappello così come di bikini e pareo. Nel Sud, da Melbourne ad Adelaide e a Kangaroo’s Island fa molto freddo e soprattutto tira tantissimo vento; agosto è un mese in genere piovoso, ma noi siamo stati molto fortunati essendo stati colpiti solo da brevissimi temporali nel tardo pomeriggio/sera. A Sydney il clima è leggermente più mite ma è comunque necessaria una giacca a vento. Il Red Centre presenta un clima piacevole (T-shirt e Felpa) durante il giorno, freddo la notte con temperature intorno agli 8°C. Infine le regioni di Darwin e Cairns offrono un clima caldo e piuttosto umido (nonostante per noi fosse la stagione del Dry), con assenza totale di piogge.

– I prezzi in Australia sono molto alti, in genere spendevamo sui 10AUD per la colazione per due persone e circa 60-70AUD per due persone per la cena mangiando un’unica portata e bevendo acqua o birra. I prezzi delle escursioni sono in genere intorno ai 100-150AUD, la maggior parte di esse però valgono il prezzo pagato. Anche gli alloggi sono molto cari, noi abbiamo prenotato tutti hotel/motel 3* e la media dei prezzi era intorno ai 125AUD.

– Il cibo è molto vario, si ispira sia alle cucine orientali (in particolare cinese e thailandese) che alla cucina americana, quindi stile fast food. Nel complesso abbiamo sempre mangiato bene anche se sicuramente i cibi erano tutto fuorchè salutari.

Guidare in Australia è assolutamente tranquillo, la cosa importante è evitare di spostarsi dal tramonto all’alba perché è facile avere un faccia a faccia con un canguro. Le strade sono per la maggior parte asfaltate e soprattutto deserte.

5 agosto 2016

Partenza per Dubai alle 22 con volo Qantas ma operato da Emirates.

6 agosto 2016

Arrivo a Dubai e scalo di 6 ore, in cui purtroppo non riusciamo ad uscire dall’aeroporto a causa del commissariamento dell’aeroporto in seguito ad un incidente avvenuto qualche giorno prima. Partenza per Melbourne, ci aspettano 11 lunghissime ore, anche se data la stanchezza e la voglia di arrivare, passano direi piuttosto velocemente.

7 agosto 2016

Finalmente arriviamo a Melbourne alle 7am, i controlli alla dogana sono molto veloci ed efficienti, quindi prendiamo un taxi per il nostro hotel Travelodge Southbank, carino e vicinissimo al centro. Decidiamo di non farci travolgere dalla stanchezza e partiamo alla scoperta della città. Facciamo una sosta per la colazione e iniziamo a percorrere il lungofiume, raggiungiamo il parlamento e i suoi giardini, un altro parco con museo annesso che però non abbiamo visitato, Chinatown, la piazza principale della città dove stanno proiettando le Olimpiadi e infine la Torre panoramica con una vista magnifica sulla città. Nel complesso è una città carina e molto vivibile, con tram gratuiti nel centro e tanti posti in cui poter mangiare e rilassarsi. C’è però da dire che la sera la città si spegne subito dopo il tramonto e anche trovare un posto dove mangiare dopo le 20 diventa un’impresa ardua. Quindi ahimè vi consigliamo di andare a mangiare presto, intorno alle 19 se non si vuole rimanere a bocca asciutta.

8 agosto 2016

Dopo una meritata notte di riposo ci dedichiamo a una passeggiata nella zona dell’Università in attesa della partenza per la nostra escursione, prenotata dall’Italia, a Phillip Island. E’ stata sicuramente una bellissima esperienza, abbiamo avuto il primo contatto con i tanti amati koala (che però non possono essere toccati nello stato del South Australia), abbiamo visto qualche canguro e poi i magnifici pinguini blu che con tutta la naturalezza di questo Mondo risalgono dal mare verso le proprie “case”. Assolutamente consigliata. Essendo tornati tardi dall’escursione (alle 21:30 circa), è stata durissima trovare un posto dove mangiare. Ci ha salvato un ristorante italiano, abbastanza buono, il Crinity.

9 agosto 2016

Velocissima colazione e via col taxi alla sede della Hertz per ritirare la nostra auto, anch’essa prenotata dall’Italia. Efficienti e veloci ci consegnano il nostro bolide e siamo pronti a partire per la Great Ocean Road. Usciti dalla città vediamo subito che le strade sono tranquille e sicure, ma soprattutto deserte! E’ un piacere guidare in questi posti. Facciamo una piccola sosta a Torquay con tanto di passeggiata in spiaggia e foto di rito e poi partiamo per affrontare la vera e propria Great Ocean road con il rispettivo passaggio sotto l’antico arco di legno che segna l’inizio di questa avventura. Le strade sono splendide, con panorami mozzafiato e una natura incontaminata che ti lascia a bocca aperta. Arriviamo a Apollo Bay, dove proviamo ad avvistare le balene ma senza avere fortuna purtroppo. Ceniamo e pernottiamo ad Apollo Bay.

10 agosto 2016

Ci svegliamo di buon’ora e partiamo per ammirare i protagonisti indiscussi di questi posti, ma prima, nell’attraversare il parco di Cape Otway, notiamo una strana bestiola camminare lungo il ciglio della strada: era un bellissimo koala! Decidiamo quindi di accostare e iniziamo a scovare tra gli alberi questi piccoli marsupiali a dir poco meravigliosi. Inutile dire che è stata un’emozione unica trovare questi koala liberi nel loro habitat naturale.

Continuiamo lungo la strada e ci fermiamo ai Gibson steps, dove scendiamo sulla spiaggia e abbiamo una prima vista sugli imponenti Dodici apostoli, poi proseguiamo e arriviamo all’osservatorio, dove percorrendo una piattaforma, abbiamo una visuale completa su questi magnifici capolavori della natura: un panorama da mozzare il fiato. Continuiamo con la visita al Loch Ard George e al London Bridge per poi proseguire verso Warrnambool. Breve pausa pranzo lungo una meravigliosa piattaforma costruita appositamente per avere una buona visuale sull’oceano e sperare di avvistare le balene: purtroppo neanche oggi sarà la nostra giornata fortunata ma non demordiamo. Cambiamo stato, passiamo nel South Australia, e raggiungiamo in serata Mt Gambier. Il paesino è abbastanza anonimo, ha però la particolarità di trovarsi nei pressi di un grande lago blu e di avere nel centro città una sorta di gola abbastanza profonda, detta Cave Garden. Ceniamo e ci dirigiamo in hotel, abbiamo percorso tantissimi km e la stanchezza inizia a farsi sentire.

11 agosto 2016

Prima di raggiungere Victor Harbour decidiamo di fare una deviazione per Naracoorte Caves National Park. È un parco non molto turistico con grotte sotterranee che meritano davvero una visita per la loro grandezza e bellezza. Nel parco inoltre si aggirano indisturbati tre piccoli canguri che attirano inevitabilmente l’obiettivo della nostra macchina fotografica. Mi sento di consigliare questo parco perché oltre ad essere molto bello e diverso dagli altri visti in Australia, permette di fare una sosta nel lungo viaggio da Mt Gambier a Victor Harbour. Arriviamo alla meta finale in serata, ci godiamo un meraviglioso tramonto e ceniamo in un ristorante sul mare che in origine fu una baleniera, consigliatissimo su Tripadvisor: a nostro parere molto carina la location ma il cibo niente di eccezionale. Facciamo una breve passeggiata sul lungomare e poi a nanna.

12 agosto 2016

Sveglia all’alba e partenza per Cape Jervis, dove partirà il traghetto per Kangaroo Island. La traversata non è stata delle migliori a causa dell’oceano burrascoso che mi ha costretto in bagno per tutto il viaggio. Appena toccata terra, abbiamo lasciato la macchina in hotel, proprio dietro il porto, e siamo partiti per la nostra escursione sull’isola, prenotata dall’Italia con “Hire the guide”, che mi sento assolutamente di consigliare per l’organizzazione generale della giornata e per il fatto che avere una guida in italiano per noi che non “mastichiamo” molto l’inglese ci ha permesso di conoscere cose che non avremmo mai scoperto da soli. Avremmo voluto tanto partecipare, sempre con loro, all’escursione notturna alla scoperta degli animali dell’isola, ma purtroppo non vi erano rimasti posti disponibili. Non vi faccio una descrizione dettagliata di ciò che abbiamo visto per non rovinarvi la sorpresa che vi si presenterà davanti agli occhi se mai la raggiungerete, vi dico solo che noi abbiamo lasciato là un pezzettino di cuore e ci siamo ripromessi di tornarci, magari con i figli.

13 agosto 2016

Oggi decidiamo di dedicarci in autonomia alla parte nord dell’isola. Ci dirigiamo prima di tutto in un centro di recupero per animali, dove potete coccolare e dare da mangiare a koala, canguri e tutte le più strane specie di animali che vi vengono in mente: un’esperienza assolutamente straordinaria, tant’è che non volevo più andarmene!

Poi abbiamo percorso tutta la strada che costeggia la costa settentrionale dell’isola e ci siamo goduti i panorami straordinari che questo angolo di paradiso ci ha offerto.

In serata abbiamo preso il traghetto, questa volta l’oceano mi ha regalato pace e tranquillità, e poi ci siamo diretti ad Adelaide. Purtroppo la strada da Cape Jervis ad Adelaide è piena di curve e il rischio di attraversamento canguri è alto, quindi nostro consiglio è di non percorrerla di notte, come abbiamo fatto noi. Arrivando in tarda serata non abbiamo visitato Adelaide, anche se ci è sembrata carina.

14 agosto 2016

Sveglia prestissimo e via in direzione aeroporto, Darwin ci aspetta. Ovviamente la prima cosa che si nota appena scesi dall’aereo è il cambio climatico, passare dal piumino al costume non è proprio il massimo, soprattutto per i più cagionevoli come me che non saranno risparmiati da un bel raffreddore!

Prendiamo la nostra macchina al noleggio Hertz e partiamo per il Kakadu National park. Il tragitto che ci porterà al nostro hotel, il Cooinda Lodge, è estremamente lungo, quindi consiglio vivamente di non fare il nostro errore e di procurarsi in aeroporto acqua e cibo in abbondanza, perché lungo la strada non troverete niente e quando dico niente intendo NIENTE! Facciamo tappa in un bellissimo sito di arte rupestre aborigena, Nourlangie, in cui si può fare una bella passeggiata in tutta sicurezza e godere della splendida natura che ci circonda. Arrivati al Cooinda ci rilassiamo un attimo ma soprattutto mangiamo e beviamo (!) e poi ceniamo all’interno dello stesso assaggiando vari tipi di carne locale (canguro, bisonte e coccodrillo), poi a nanna.

15 agosto 2016

Questa mattina abbiamo l’escursione prenotata dall’Italia alle Yellow Waters. Vedere l’alba e il risveglio della natura in questi posti è sicuramente affascinante, come lo è ammirare le numerose creature che si presentano davanti ai nostri occhi, primi fra tutti i coccodrilli. L’escursione ci ripaga sicuramente del terribile viaggio affrontato il giorno prima per raggiungere questi luoghi e la consigliamo vivamente. Dopo un’abbondante colazione partiamo per Katherine e ci dirigiamo direttamente al Nitmiluk National Park, dove facciamo l’escursione alle gole. Bella anche questa ma niente a che vedere con ciò che abbiamo visto la mattina. Cena e pernottamento in hotel.

16 agosto 2016

Partiamo per Batchelor e visitiamo il Litchfield National Park, a mio avviso più bello del Kakadu se non fosse per le Yellow Waters. Ci fermiamo a vedere gli imponenti termitai e poi proseguiamo per le cascate. Noi abbiamo deciso di lasciare la macchina nel primo parcheggio e di proseguire a piedi lungo i sentieri, ovviamente segnalati. Abbiamo così fatto una bellissima passeggiata nella natura fino a raggiungere le immense Wangi Falls. In tutte queste cascate è possibile farsi un bagno, tranne che nella stagione umida in cui c’è il pericolo coccodrilli.

Rientriamo a Batchelor e ceniamo in un pub (forse l’unico del paesino) veramente tipico e frequentato da gente del posto, primi fra tutti gli aborigeni che in queste zone sembrano abbastanza integrati, anche se poi scopriremo da guide nei giorni successivi che purtroppo non è così.

17 agosto 2016

Decidiamo di dedicare questa mattinata alla visita di Darwin prima di prendere l’aereo che ci porterà nel Red Centre. Darwin è una città moderna, con un bel lungomare e un simpatico giardino botanico. La zona pedonale è carina e piena di gallerie d’arte aborigena, dove non esitiamo a comprare qualche boomerang dipinto a mano.

Nel pomeriggio siamo a Alice Springs, dove ci sistemiamo in hotel e ci organizziamo con la reception per lasciare i bagagli, dato che i giorni successivi li trascorreremo in campeggio.

18 agosto 2016

All’alba ci raggiunge la nostra guida Skylar, giovanissima ragazza neozelandese che si rivelerà un incredibile capogruppo. Dopo aver caricato gli altri membri del tour (siamo circa 20 giovani ragazzi) partiamo per Uluru! La traversata è molto lunga, facciamo una sosta colazione e ci fermiamo per il pranzo e finalmente nel pomeriggio ci troviamo davanti al protagonista indiscusso di queste zone, sacro per gli aborigeni. Non è facile descrivere la bellezza di questo posto, ha un qualcosa di mistico, e ti fa capire benissimo quanto l’uomo sia piccolo dinanzi alla natura. Entriamo in un centro aborigeno, dove ci spiegano il perché della sacralità del luogo e poi facciamo una bellissima passeggiata intorno al monolite. Infine aspettiamo il tramonto che si rispecchia in tutti i suoi colori su Uluru: a dir poco strepitoso!

Raggiungiamo il nostro campeggio e dopo aver preparato una gustosa cena sul fuoco scopriamo che in realtà non dormiremo in tenda ma in sacchi a pelo intorno al fuoco sotto le stelle: inizialmente sono rimasta molto interdetta ma poi il tutto si è rivelato una delle esperienza più emozionanti della mia vita.

19 agosto 2016

Sveglia di nuovo all’alba per godere del sorgere del sole su Uluru, foto di rito e partenza per i Monti Olgas dove ci aspetterà una splendida passeggiata. Nel pomeriggio iniziamo una nuova traversata in direzione Kings Canyon, preparazione della cena e di nuovo pernottamento sotto le stelle.

20 agosto 2016

Decidiamo di affrontare la scalata del Canyon all’alba per godere del silenzio e della pace di questi luoghi e ammirare il risveglio della natura. Il tutto si rivelerà molto faticoso, anche perché fa davvero freddo nel deserto prima che sorga il sole, ma sarà un’esperienza unica che ripeterei altre 100 volte. Il posto è fantastico e consiglio a tutti coloro che si dirigeranno a Uluru di farci un salto. Partiamo per Alice Springs, prima però facciamo una pausa in una fattoria di cammelli, dove pranziamo. Arrivati in città, dopo una lunghissima doccia, raggiungiamo un pub in centro dove saluteremo i nostri nuovi amici.

21 agosto 2016

Decidiamo di riposarci un po’, il campeggio ci ha messo a dura prova. Prima però di andare in aeroporto ci dirigiamo in città per un po’ di shopping. Nel pomeriggio raggiungiamo l’aeroporto e partiamo per Cairns dove arriveremo in serata.

22 agosto 2016

Oggi abbiamo l’escursione prenotata dall’Italia per Daintree Forest e Cape Tribulation. Bei posti in cui faremo nuovamente una piccola crociera per l’avvistamento dei coccodrilli, cammineremo su una lunghissima lingua di sabbia sormontata da mangrovie e passeggeremo lungo sentieri in mezzo alla foresta. Ritorniamo in hotel e ci dirigiamo in città. Ceniamo in un carinissimo ristorante con una terrazza sul mare e poi passeggiamo per il lungomare, con tanto di shopping al mercato notturno gustando dei buonissimi churros.

23 agosto 2016

Oggi ci aspetta una bellissima giornata in barca a vela per scoprire da vicino la barriera corallina. Lo spettacolo che ci si presenta davanti agli occhi è qualcosa di sensazionale anche per me che sono nata e cresciuta sul mare. Decidiamo subito di indossare le bombole e ammirare al meglio questo spettacolo della natura, sembra davvero di essere immersi in un acquario con pesci di mille colori e tartarughe che passano a pochi cm di distanza: a dir poco meraviglioso! Andiamo poi a rilassarci sulla spiaggia di Green Island, dove passeggiamo nella foresta e ci facciamo un bel bagno nell’acqua cristallina. Torniamo poi alla barca e facciamo snorkeling in mezzo a piccoli squaletti, avvicinati con il cibo dalle nostre guide. Era andato tutto secondo i piani, la giornata era stata splendida ma, rullo di tamburi, nel ritorno a riva, per coronare questa giornata da sogno avvistiamo una balena con il suo cucciolo: finalmente il momento che aspettavamo da tutta la vacanza è arrivato! Ma non solo, vediamo anche uno dei più velenosi serpenti di mare sguazzare liberamente intorno alla nostra barca, che paura!

Torniamo a Cairns e prenotiamo un’escursione per il giorno dopo. Dopodiché andiamo a cena in un pub con dei ragazzi italiani conosciuti in barca, passeggiatina sul lungomare e poi a letto.

24 agosto 2016

Partiamo all’insegna del paese hippy, raggiungibile con un treno panoramico in mezzo alla foresta, mentre il ritorno sarà effettuato con la cabinovia. Molto carino ma non troppo tradizionale, ne vale comunque la pena solo per il treno panoramico.

Torniamo in hotel, dove pranziamo velocemente, recuperiamo i nostri bagagli e andiamo in aeroporto, dove ci attende il volo per Sydney, ultima tappa del nostro viaggio.

La città ci accoglie con un cielo grigio e tanta pioggia, così non appena raggiungiamo l’hotel ci dirigiamo a cena e poi dritti a letto.

25 agosto 2016

Iniziamo con la visita dell’Opera House, grande progetto architettonico ma che, vi dirò, immaginavo mi affascinasse di più. Proseguiamo con una bella passeggiata in un parco e poi decidiamo di prendere un autobus in direzione Bondi Beach. La spiaggia è gremita di surfisti che si dilettano in acrobazie a cavallo delle onde. Molto bello è il sentiero percorribile lungo le rocce a picco sul mare. Facciamo tappa in una zona piena di negozi, dove ci abbandoniamo allo shopping in un centro commerciale prima di tornare in città. Decidiamo di cenare in un pub con terrazza panoramica vista Harbour Bridge e Opera House, dove, nonostante il freddo, ci scaldiamo con ottimo cibo e ottima birra.

26 agosto 2016

Decidiamo di prima mattina di raggiungere le Blue Mountains con il treno. Da lì prendiamo un biglietto per un bus stile “hop on hop off” e raggiungiamo il primo punto panoramico. Da lì pensiamo bene di continuare la nostra visita a piedi lungo questi fantastici sentieri immersi nel verde. I panorami visibili sono mozzafiato e l’aura blu emanata dagli eucalipti della zona è davvero visibile e percepibile. Raggiungiamo anche altre cascate lungo il tragitto per poi far ritorno nella zona stazione dove ci rilassiamo in un bar molto tipico prima di far ritorno a Sydney.

27 agosto 2016

Purtroppo per noi queste tre settimane sono volate, quindi ci resta un’ultima mattinata prima di far ritorno in Italia. Facciamo una breve crociera nella baia dove si trovano Harbour Bridge e Opera House, pranziamo in uno dei ristoranti sulla baia e poi corriamo in hotel per riprendere i nostri bagagli e salutare a malincuore questo paese che ci ha dato tanto.

E’ stato sicuramente il viaggio più bello della mia vita, l’Australia è un paese che ti resta nel cuore per tutto ciò che ha da offrirti, dalla natura che sa sorprenderti ogni giorno, alle persone sempre pronte ad aiutarti, alla qualità di vita che ti offre. Inutile dirvi che abbiamo già messo in conto di tornarci, e perché no magari raggiungere L’ovest, che per motivi di tempo non abbiamo potuto raggiungere.



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