Australia on the road con i bimbi

In viaggio tra Victoria, Tasmania, Queensland e New South Wales in 21 giorni
Scritto da: Cesena
australia on the road con i bimbi
Partenza il: 08/01/2016
Ritorno il: 15/02/2016
Viaggiatori: 4
Spesa: 3000 €
Australia con i bimbi: Victoria, Tasmania, Queensland e New South Wales in 21 giorni

Viaggiatori 2 adulti e 2 bambini (14 mesi e 4 anni)

Compagnia aerea Emirates in co-sharing con Quantas.

Voli Bologna-Dubai/Dubai-Melbourne — Sydney-Dubai/Dubai-Bologna. Durata media: c.ca 25 ore.

Noleggio auto Europcar mediante il broker Auto Europe.

Auto noleggiate Mitsubishi Outlander e Toyota Rav4. Consigliamo caldamente la prima per le dimensioni del bagaglio ed i consumi o nostro avviso più contenuti, pur essendo noi proprietari di un Rav4 vecchio modello in Italia.

Km primo noleggio Melbourne – Melbourne: 1200

Secondo noleggio Hobart- Hobart: 1820 km

Terzo noleggio Bisbane – Sydney: 2478 km

Orario centri di informazione turistica ovunque: 9-9,30/17

Hotels, B&B, Caravan Parks

Melbourne

Rydges at Swanston. Hotel, comodo per visitare il centro città, piscina sul tetto. Camera ampia. Set per tè e caffè. 113 $ la doppia a notte – 701 Swanston St, Carlton VIC 3053 – Tel: +61 3 9347 7811 – E-mail: reservations_rydgesswanston@evt.com. Prezzo vantaggioso con prenotazione anticipata e fidelizzazione alla catena alberghiera.

Apollo Bay: Apollo Bay Eco YHA. Ostello, camere spartane. 5 Pascoe Street, Apollo Bay, VIC 3233 – Tel: 5237 7899 -E-mail: apollobay@yha.com.au. Camere spartane (tipiche da ostello). Molto caro per quanto offra.

Koroit: Carleton Inn, Killarney. Motel che in realtà è uno spazioso appartamento fornito di tutto. 80 € a notte. 1280 Princes Highway, Killarney, VIC 3283. Tel: 0355687290. E-mail: info@killarneymotel.com.au. Ampio, comodo, tutto il necessario per cucinare. Arredamento datato ma funzionale. Consigliato.

Dunkeld: The Southern Grampian Cottages. Cottages in un ampio giardino. 120$ a notte la doppia 31-39 Victoria Valley Road, PO Box 88. Dunkeld, Victoria 3294. Tel: +61355772457. E-mail: stay@grampianscottages.com.au. Ben curato con parco giochi per bambini. Pulitissimi i cottages e davvero forniti di tutto. Prezzo medio ed adeguato. Possibilità di usufruire della zona lavanderia centrale. Area barbecue. Possibilità di acquistare uova fresche dai gestori. L’unico piccolo supermercato di Dunkeld chiude prestissimo la sera. Consigliatissimo.

Hobart: Martin Cash Motel. Motel. 113$ a notte la doppia. 238 Main Road Glenorchy TAS 7010. Tel: (03) 6272 5044 | F: (03) 6273 0725. E-mail: stay@martincashmotel.com.au. Location adatta a chi viaggi in auto. Colazione da asporto completa. Prezzo medio- basso per gli standard locali, consigliato.

Swansea: Swansea Backpacker. Ostello, pulito. 90$ a notte la camera con letto matrimoniale e due letti a castello. 98 Tasman Highway Swansea. E-mail: info@swanseabackpackers.com.au. Sistemazione a basso costo per questo ostello gestito con ferree regole (bagni e docce inaccessibili per due ore per pulizie dalle 9.30 del mattino, gas della cucina a pagamento extra e temporizzato).

Launceston: Aberdeen Court Motel Apartments. Motel. 92$ a notte la camera doppia. Aberdeen Court Motel Apartments 35 Punchbowl Rd, Launceston. Tel: 1800 006 042 solo prenotazioni. E-mail: info@aberdeencourtmotel.com.au. Personale molto gentile. Ottimo rapporto qualità/prezzo ed economico per gli standard locali. Arredamento datato ma camera pulita e fornita di tutto, incluso l’angolo cottura. Consigliato.

Marrawah: Beach House. Appartamento completamente accessoriato. 165$ a notte. 19 Beach Road Marrawah. Tel: 03 64571285 or 0428571285. E-mail: marrawah@optusnet.com.au. www.marrawahbeachhouse.com.au. Si può scegliere tra due sistemazioni, una ha una camera matrimoniale ed una con due letti singoli, l’altra è un open space con letto matrimoniale. Non manca nulla. I proprietari, contattabili principalmente via cavo perchè la connessione internet non è delle migliori, vivono a poche centinaia di metri (basta percorrere oltre la stradina rurale che costeggia l’abitazione). Consigliatissima, nonostante il prezzo.

Brisbane: Miro apartments. Appartamenti arredati. 149$ a notte. 41 Robertson Street, Fortitude Valley QLD 4006. Tel: +61 7 3634 6900. E-mail: http://mailto:enquiries@themiro.com.au. Arredamento moderno, cucina fully equipped con lavatrice/asciugatrice e lavastoviglie. Entrata serale con codice alfanumerico. Un pò rumoroso.

Brisbane: Break free Fortitude Valley. Appartamenti. 116$ per l’appartamento con un solo letto matrimoniale senza lavatrice, parcheggio sotterraneo incluso. 72-78 Brookes Street Bowen Hills. Tel: +61 7 5665 4450. Sito web: fortitudevalley.res@breakfree.com.au. Appartamento con cucina fully equipped. Piscina condominiale, pulito, arredamento moderno. Alcune stanze hanno lavatrice/asciugatrice.

1770 Town: Captain Cook Holyday Village. Caravan park, bungalow completamente attrezzati. 113$ il bungalow con bagno in comune. Tel: 0749749219. www.1770holidayvillage.com.au. Molto vicino (5minuti in macchina) al porto da cui partono le crociere per Lady Musgrave Island. Pulito, arredamento datato. Prezzo nella media.

Hervey bay: Emeraldene Inn & Eco lodge. Camera accessoriata con microonde e stoviglie. 63€ a notte la camera con 2 queen size beds (3 persone, il bimbo non paga). 166 Urraween Road, Hervey Bay. Tel: 07 4124 5500. E-mail: relax@emeraldene.com.au. Ampia camera, molto pulita, giardino molto curato, piscina ed area barbecue. Occorre essere automuniti. Prezzo adeguato. Consigliato.

Bargara: Absolute Ocean Front Tourist Park. Carvan park con boungalows attrezzati. 117$ a notte per il bungalow, biancheria inclusa. 117 Woongarra Scenic Drive, Bargara Queensland. Tel: (07) 4159 2436. E-mail: oceanfront-park@bigpond.com. Boungalow attrezzati con arredamento datato ma funzionale. Biancheria da pagarsi a parte.

Ballina: Ballina Coast Motel Inn. Motel con forno a microonde e qualche stoviglia per un frugale pasto. 95$ per la camera con the e biscottini per colazione. 311 River Street Ballina 2478. Tel: 0266863300. E-mail: info@coastinnmotel.com.au. Camera piccola ma pulitissima. Personale cordiale. Prezzo adeguato.

Woolgoolga: Sunset Park. Caravan park con boungalow attrezzati. 120$ per il boungalow. 64 Newman Street Woolgoolga NSW 2456. Tel: (02) 6654 1499. http://sunsetcaravanpark.com.au. Boungalow attrezzati con arredamento datato ma funzionale. Pulito. Personale cortese. Prezzo adeguato.

Karuah: Big 4 Karuah Jetty. Caravan park con boungalow attrezzati. 99$ per il boungalow di dimensioni intermedie. 88 Holdom Road, Karuah, NSW, 2324. Tel: (02) 4997 5520. Email: bookings@big4karuahjetty.com.au. Meritato vincitore di molti premi nella sua categoria. Pulito, moderno, arredamento funzionale. Prezzo medio ed adeguato. Consigliato.

Sydney: Oaks Hyde Park Plaza. Appartamento. 115$ a notte ma il prezzo è estremamente variabile. 38 College Street. Tel della reception: +61 2 9331 6933. Tel della sede centrale per prenotazione: 1300 668 831. E-mail: hydepark@theoaksgroup.com.au. Piscina sul tetto. Camere con arredamento datato se non si opta per quelle rinnovate. Centralissimo per downtown. Prezzo molto variabile a seconda della data (da adeguato a molto caro).

Manly (Sydney): Fairlight Gardens. B&B con uso cucina e lavatrice Front Entrance: 66 Lauderdale Av. Tel: +61 (02) 99483236. Mobile: 0434239969. E-mail: info@fairlightgardens.com.au. Pulito, vista splendida, ospitalità esemplare. Consigliatissimo, prezzo medio.

The Rocks (Sydney): The Mercantile Hotel. Colazione inclusa al pub al piano terra. 25 George Street, Sydney. Tel: (02) 9247 3570. E-mail: info@themercantilehotel.com.au. Rumoroso per via del pub al piano terra durante la settimana, location molto comoda per visitare Sydney downtown, bagni in comune. Prezzo medio.

Blue Mountains (Katoomba): Lurline house. B&B. Dimora storica. 122 Lurline St, Katoomba, New South Wales 2780. Tel:(02) 4782 4609 E-mail: enquiries@lurlinehouse.com.au. Quotato come eccellente su vari siti. Consigliatissimo, ottima colazione, prezzo medio. Prenotazione con largo anticipo.

Pasti

Viaggiando con due bimbi piccoli abbiamo evitato, quando possibile, di mangiare al ristorante. Abbiamo sempre trovato delle sistemazioni per la notte che come minimo mettessero a disposizione un forno a microonde (eccetto il Rydges at Swanstone Melbourne), ma il più delle volte con vero e proprio angolo cottura (piastre elettriche/gas e magari anche un forno tradizionale) riuscendo cosí ad evitare i vari fish and chips, anche perché c’è da aggiungere che i prezzi dei “veri” ristoranti in Australia non scherzano.

Partenza 8 gennaio ore 14.30. Arrivo a Melbourne il 9 gennaio alle 21.30 c.ca. Lunga attesa per il disbrigo delle formalità doganali: ci è stato detto sia la prassi. Ritiro dell’auto a noleggio. Hotel: Rydges at Swanston.

10/01

Il giorno successivo visitiamo:

Queen Victoria Market (bel mercato locale, ottima panetteria italiana con pane multicereali, macellerie con carni varie inclusi coccodrillo e canguro, zona bio all’esterno dell’area coperta, zona souvenir molto china-made ed un simpatico banco che vende marionette raffiguranti animali locali fatti a mano…a fine vacanza ci pentiremo di non averne acquistata una).

Flagstaff garden

Federation square

Hosier lane

Block Arcade (in cui c’è una bellissima pasticceria, famosa per la torta Pavlova)

Mangiamo degli ottimi dumplings (ravioli cinesi al vapore). Cena: hamburger di pesce e patatine e ceniamo in albergo. Il fuso orario si fa sentire. Mattina successiva: partiamo presto (sveglia alle 5 con il fuso) per la Great Ocean Road.

11/01

Partiamo da Melbourne passando da Queensclift per costeggiare la costa fino a Torquai. Qui non può mancare il giro negli stores di Rip Curl e Quicksilver le cui sedi centrali sono proprio a Torquai. Ci viene detto però che, dai main stores, procedendo poche centinaia di metri in direzione ovest e voltando a destra avremmo trovato i relativi outlets. Facciamo qualche acquisto a prezzi vantaggiosi. Proseguiamo vedendo bellissimi panorami e raggiungiamo Apollo Bay. Notte al YHA Eco Lodge di Apollo Bay tanto decantato dalla Lonely Planet. Sicuramente carino e ben organizzato con due ampie cucine, ma le camere sono molto spartane…letto, comodino, mensola appoggia-abiti con appendini. Si aggiunga che non possa essere definito sicuramente economico.

12/01

La mattina dopo ci rimettiamo in cammino verso i Dodici Apostoli. Passiamo da Cape Otaway dove c’è il piú antico faro d’Australia. L’area si può visitare solo a pagamento. Lungo la strada per raggiungere la stazione del faro ci sono molti koala sugli alberi di eucalipto. Facciamo sosta al The Shoppe a Lavers Hill, consigliatoci dal gestore dell’ostello: il panino al barramundi fish è davvero buono ed il personale molto cortese. Tappa al Wildlife Park poco distante e di recente istituzione. Ci sono molti posti analoghi in Australia per poter ammirare da vicino ed anche nutrire gli animali autoctoni. Lo gestiscono dei ragazzi molto entusiasti del loro lavoro. Da evitare: visitarlo nelle prime ore del pomeriggio delle giornate estive perchè fa molto caldo. Ci sono canguri, due dingo, dei cerbiatti, un wombat, degli emu. Nostro figlio di 14 mesi ha dato da mangiare (granaglie direttamente con la manina) ad un canguro.

Tappa successiva: 12 Apostles. Poco prima di raggiungere il sito (il parcheggio in cui tutti i turisti lasciano l’auto) facciamo una sosta e scendiamo in spiaggia. Il panorama in questo tratto di costa è davvero stupendo. La sera raggiungiamo Koroit e pernottiamo al Carleton Inn di Killarney. Esternamente sembra un motel decadente. In realtà i titolari molto cortesi ci mettono a disposizione un vero e proprio appartamento molto pulito di almeno 70 mq, con 3 camere da letto, una zona tv, una cucina e chiaramente il bagno. 80€ a notte.

13/01

La mattina dopo torniamo indietro a Warrnambool, ridente cittadina sul mare. In mattinata, prima delle 9 si tiene la lezione di surf per i bimbi. Pare che sia una location perfetta per avvistare le balene nel periodo maggio-settembre. C’è la ricostruzione di un villaggio d’epoca (Flagstaff Hill Maritime Village) da poter visitare ma ci sembra molto turistico. Facciamo una passeggiata di circa 20 minuti fino a Shelly beach… una caletta dove al posto dei granelli sabbia ci sono frammenti di innumerevoli conchiglie. Riprendiamo verso ovest e visitiamo un cratere vulcanico localizzato esattamente tra Warrnambool e il nostro albergo di Killarney. Vediamo degli emu e dei koala. Proseguendo verso ovest attraversiamo Port Fairy e raggiungiamo la piccola foresta pietrificata a Cape Duquesne. Avremmo voluto anche vedere la colonia di otarie che però evidentemente non popola la zona a gennaio perchè non ve n’é traccia. Francamente per chi non sia diretto ad ovest raggiungere i 12 Apostles da Melbourne è più che sufficiente per vedere il meglio della Great Ocean Road. Alla luce dei fatti, le tappe successive, se escludiamo forse Warrnambool che non abbiamo visitato durante il periodo di avvistamento delle balene, non sono state nulla di particolare.

Raggiungiamo Dunkeld. L’ufficio informazioni chiaramente ha chiuso alle 17 (tutti gli uffici turistici chiudono a quest’ora in Australia) ma all’esterno sono disponibili brochures sulle possibili sistemazioni. Prenotiamo in modo del tutto casuale un cottage da “The Southern Grampians Cottages”. Un posto davvero bellissimo, pulito e molto organizzato, con tanto di area gioco per i bambini e barbecue. È un’area verde con tanti piccoli cottages al cui interno c’é tutto ciò che occorre, fatta eccezione della zona lavanderia che è comune ed ubicata vicino al cottage dei proprietari che mettono in vendita anche le uova delle loro galline oltre ad offrire in prestito tantissimi dvd. La sera ci siamo ritrovati un canguro in giardino. Tra l’altro il prezzo è davvero competitivo: 120 $ a notte. Consigliatissimo.

14/01

La mattina successiva ci dirigiamo verso Halls Gap e visitiamo due punti panoramici consigliatici al centro informazioni (fitta foresta vista dall’alto e cascata) che credo non abbiamo potuto apprezzar davvero a causa del meteo inclemente. Procediamo verso Melbourne passando attraversando Ballarat, ma non abbiamo il tempo materiale per poter visitare la ricostruzione della città mineraria, unica vera attrattiva di questa città, perchè abbiamo un aereo della Virgin Air per Hobart… che poi decollerà con un’ora di ritardo.

Raggiungiamo Hobart che è ormai buio e ritiriamo il Rav 4 prenotato alla Europcar. Ci dirigiamo verso il Martin Cash Motel, prenotato con Expedia per 113$ a notte, colazione al sacco (succo, latte in tetrapak da 200 ml, minibox di cereali, barretta di cereali) inclusa nel prezzo. Il motel sicuramente non brilla per la modernità dei propri arredi, ma è comodo per muoversi ovunque (chiaramente conviene avere un’auto), è dotato di tostapane, bollitore, forno a microonde. La camera è abbastanza grande ed è possibile fare check-in a qualsiasi ora della notte grazie a un distributore automatico di chiavi. Consigliato.

15/01

Partiamo per Bruny Island. È venerdí, siamo nel periodo delle vacanze scolastiche, ma ci imbarchiamo sul traghetto sia all’andata che al ritorno senza nessuna difficoltà…che ne dica la Lonely Planet. All’arrivo, appena sbarcati sulla sinistra compriamo mezzo kg si succulente, gigantesche e molto popolari ciliegie di Tasmania. Bruny vale davvero la pena. La percorriamo in tutta la sua lunghezza, senza accedere alla zona a sud, zona protetta e parco nazionale a pagamento. Al confine con la zona protetta ci sono delle spiagge selvagge battute dal vento di una bellezza disarmante (bonewhale bay). Facciamo sosta ad ogni sin golo view point indicato sul percorso ed anche al “bottle neck” poco prima del tramonto. Pranziamo al Sucker Oyster, 12$ 6 ostriche, deliziose…prendetene una dozzina, vanno giù che è un piacere. Visitiamo anche la cheese factory pubblicizzata sulle guide poco lontano dalla oyster farm, ma i prezzi sono esorbitanti..formaggi buoni ma alcuni a 90$ al kg..e nulla da invidiare ai nostri o a quelli francesi. Ci imbarchiamo sul traghetto alle 19 e facciamo rientro ad Hobart. Cena in Motel

16/01

È sabato mattina, c’è il Salamanca Market a Hobart. Merita davvero. Tantissime belle bancarelle con prodotti alimentari e di artigianato locale anche particolari, non il classico mercatino di strada. Ci sono anche gli autori di libri per bambini che vendono le loro opere autografate. C’è un piccolo furgoncino che vanta premiazioni nazionali come miglior produttore di Pies. Assaggio la scallop pie ma la salsa al curry che condisce le cappesante non mi fa impazzire, mentre le cappesante di per sé sono ottime. Proseguiamo con un rapido tour del porto ed i vari pier al cui interno sono ospitati bar o piccoli negozi e poi partiamo per Swansea. Raggiungiamo lo Swansea Backpacker prenotato su Expedia per 90$ a notte.

La proprietaria, una sig.ra di una certa età ha un fare un pò rude. Le regole dell’ostello sono ferree…bagni inaccessibili dalle 9.30 alle 11.30 del mattino, uso delle piastre elettriche a pagamento (1$ ogni 15 min), doccia con contatempo a 5 minuti…

Partiamo per Swansea. Visto che sono le 17 ci dirigiamo verso la Frecynet peninsula e raggiungiamo il look out per la wineglass bay ..1 ora e 30 di cammino andata e ritorno. Vista l’ora e i bimbi affamati al seguito evitiamo di proseguire lungo il percorso che ci avrebbe portato direttamente in spiaggia. L’accesso al parco, non essendoci più il personale perchè il visitor centre è chiuso, si può pagare inserendo in delle apposite buste precompilate i dati della propria auto ed il relativo denaro, lasciando poi esposto il talloncino che si strappa dalla busta sul cruscotto. Ceniamo con frutta e sandwiches direttamente sulla spiaggia situata poco dopo il check-point all’ingresso del parco e rientriamo in ostello alle 19.30, con la paura di investire un animale selvatico. Avevo letto molti resoconti in cui si descriveva un’ecatombe di animali ai lati della strada. Qui in Tasmania, molto più che non sulla Great Ocean Road è proprio cosí, è una cosa impressionante, dai tanti canguri ai moltissimi roditori o marsupiali o esserini non meglio precisati.

17/01

Ci dirigiamo alla volta di Saint Helens dove pranziamo in una barca attraccata al mollo adibita a ristorante… una grigliata mista ed il classico fish and chips di cui non sono certo un’amante e sul quale non esprimerò mai un parere esaltante…ho evitato assolutamente di farlo consumare ai miei due bimbi durante tutta la vacanza. Mio marito se n’è invece gustati, nel vero senso del termine, parecchi.

Seconda tappa: Bay of Fires. Sabbia bianca, acqua celeste e rocce con sfumature sull’arancione a causa della presenza dei licheni. Siamo a gennaio, dovremmo essere nel pieno della stagione estiva, ma viste le temperature evitiamo di entrare in acqua. Visitiamo sulla strada la piantagione di lavanda più grande di tutto l’emisfero sud e mangiamo anche il gelato alla lavanda nel turisticissimo farm shop, che non è davvero male. Raggiungiamo Launcestone e pernottiamo all’Aberdeen Court Apartment Motel (92$ a notte per una camera doppia con angolo cottura, consigliato).

18/01

Passeggiata all’alba alla Gorge di Launcestone. Carina, ci sono diversi pavoni. Ci dirigiamo verso una meta sconsigliataci da tutti (gestori del motel in cui pernottiamo, personale del centro informazioni), Marrawah. Sconsigliataci adducendo la motivazione che non vi sia nulla di particolare da vedere e che sia molto lontana. Ma abbiamo letto grandi cose sulla lonely Planet e troviamo una sistemazione, Beach House davvero bella (165$ a notte, la più costosa della vacanza). Facciamo un breve passaggio sull’Arthur River che merita (nei dintorni ci sono tra l’altro diversi percorsi interessanti per gli amanti del fuoristrada) e poi raggiungiamo la casetta. L’abitazione dei proprietari si trova qualche centinaio di metri proseguendo sulla strada sterrata. Recuperiamo le chiavi. La sistemazione è deliziosa. Ampia vetrata con vista su tutta la baia. Tutto quello che ci occorre…cucina completa, lavatrice, asciugatrice. Molto ben arredata. La spiaggia antistante è molto bella nonchè famosa per il surf. Non possiamo però assistere allo spettacolo delle onde alte 3 m. Dopo cena ci siamo goduti una passeggiata sulla spiaggia dove abbiamo incontrato un gruppo di signori di mezza età che stava facendo una scampagnata (partiti da una cittadina che dista 200 km) con i loro trattori(!!) e che pernotterà lí con le tende.

19/01

Raggiungiamo il Craddle Mountain National Park. Paghiamo l’ingresso e con la navetta raggiungiamo il punto di partenza del percorso più distante dal centro informazioni segnalato sulla mappa. Paesaggio montano e diversi laghi. Riprendiamo la navetta e facciamo un altro percorso: camminando su una passerella in legno nella pianura alla base della montagna; vediamo anche un wombat. Ultimo percorso è l’enchanted walk che è circolare e si snoda attraverso il bosco. Molto grazioso. Il parco è una delle principali attrattive della Tasmania, ma facciamo davvero fatica a paragonarlo alle nostre Dolomiti. Il nostro tour della Tasmania volge al termine. È periodo di incendi e per centinaia di km viaggiamo in mezzo ad un gran fumo. Tentiamo di ri-pernottare all’Aberdeen Motel a Launceston ma è fully booked. La titolare gentilissima ci trova una camera con angolo cottura in un motel (dotato solo di forno a microonde) dall’altra parte della città a dove spenderemo 115$.

20/01

Nel centro di Launceston urtiamo accidentalmente un’altra auto causando danni al paraurti di quest’ultima e nulla alla nostra. Se vi dovesse accadere ricordate che per il rimborso della franchigia dell’assicurazione è fondamentale ottenere fisicamente il report di un agente di polizia. Questa omissione ci è costata ore di corrispondenze mail con la compagnia. Ci fermiamo al volo a Ross, passiamo nella strada principale ed acquistiamo il sauer bread appena sfornato ed un buon dolce alla vaniglia nella storica panetteria della via principale (Ross Village Bakery). Il nostro volo per Brisbane con la Virgin decolla alle 12:30.

Atterriamo a Brisbane e ritiriamo la Mitsubishi Outlander rossa prenotata con la Europcar. Ci dirigiamo (tragitto a pedaggio che viene caricato direttamente sul telepass dell’auto e che ci verrà addebitato successivamente sulla carta di credito) verso il Miro Apartments (149$ a notte) prenotato con Expedia. La sistemazione è molto bella, non manca nulla, cucina completa anche di lavastoviglie e di lavasciuga. Non ha un servizio di portierato notturno ma si entra con un codice alfanumerico dopo le 20. Ci viene consigliata una bellissima passeggiata serale sul ponte, poi traghetto gratis (linea rossa hop on-hop off) fino a south bank. A south bank oltre ai tanti hotel e locali, la riva del fiume è attrezzata con una spiaggia artificiale, una piscina, un grande parco giochi per bambini e spazi per il BBQ, tutto pubblico e molto suggestivo di sera. Ritorniamo in hotel sempre con la stessa modalità: traghetto gratis fino alla base del ponte e poi a piedi (il tutto richiede circa 40 min perchè siamo stati fortunati ad arrivare al pier in contemporanea con il traghetto che attracca solo ogni 30 min). Facciamo la spesa all’IGA poco distante dal nostro hotel e come al solito ceniamo in hotel.

21/01

Vistiamo la zona nei dintorni del nostro hotel. C’è un’area a circa 200 m (James Street) in cui vi sono molti bei negozi, locali alla moda ed un food court fornitissimo..panetteria, supermercato, macelleria, pescheria e sushi bar. Se l’avessimo scoperto prima nonostante i prezzi sicuramente elevati, avremmo fatto la spesa qui vista l’elevata qualità della merce proposta. Poi ci dirigiamo a Brisbane downtown. I prezzi dei parcheggi sotterranei sono davvero elevati ma riusciamo a trovare posto in strada. I parchimetri funzionano solo con carta di credito. Occorre inserire la targa dell’auto e non rilasciano ricevuta.

Al centro informazioni turistiche l’operatrice ci suggerisce di prenotare con anticipo la gita sulla barriera corallina (a 1770 Town) e quella per Fraser Island. Decidiamo fortunatamente di darle retta. La disponibilità per la gita da 1770 Town risulta esserci solo per il giorno dopo mentre i successivi tre sono al completo. Prenotiamo immediatamente pagando con carta di credito al centro di informazioni turistiche tanto non c’è sovrapprezzo essendo ufficiale governativo (190$ a testa). Prenotiamo via cavo anche il caravan park (Captain Cook Holyday Village) per 113$ a notte il bungalow con bagno in comune. Ripartiamo, ci attendono 6 ore di auto per raggiungere 1770 Town ma per fortuna i nostri figli sono bravissimi..dormono, mangiano e giocano. Cena in bungalow con la spesa fatta da Woolsworth.

22/01

L’Holyday Village dista 5 min in macchina dall’imbarcadero. Ritrovo ore 8.30. Alla reception della compagnia consegniamo il voucher rilasciatoci dall’ufficio informazioni e paghiamo i 10$ a testa di tassa “ecologica” categoricamente in contanti. I bimbi sotto i 4 anni non pagano. Ci vuole oltre un’ora di barca per raggiungere l’isola. A bordo oltre un centinaio di turisti e il mal di mare si fa sentire, soprattutto tra i bambini. A poppa la situazione è molto più tollerabile mentre sul ponte chiaramente si balla maggiormente. Raggiungiamo l’isola e ci vengono fornite istruzioni dettagliate sull’utilizzo dell’attrezzatura (a disposizione: pinne, maschere e boccagli, giubbotti salvagente crema protettiva solare in bottiglioni da 1 litro). Bisogna restare all’interno di un’area delimitata da boe ma soprattutto non si può nuotare sopra i coralli affioranti ma solo accanto. Vediamo una grande razza e due tartarughe marine. Sono previste due attività: snorkeling e giro dell’isola a piedi. I partecipanti vengono divisi in 4 gruppi e le attività si alternano (giro con la barca a fondo trasparente e passeggiata con guida sull’isola o nuotata tra i coralli). Ci viene offerto un pranzo a buffet con insalate miste, un dolce all’ananas e cocco e dei gamberoni. Non male ma sicuramente non eccelso. Il giro a piedi dell’isola accompagnati da una guida che ci spiega come funzioni l’ecosistema si rivela molto interessante. La spiaggia é formata unicamente da frammenti di conchiglie e coralli. Chiaramente non se ne possono prendere in modalità souvenir. A volte è possibile vedere le tartarughe deporre le uova ma non siamo stati così fortunati. Rientriamo sulla terraferma alle 17.30 e ci dirigiamo verso Bargara. Prenotiamo via cavo un boungalow all’Absolute Ocean Front Tourist Park. Purtroppo il tour serale per vedere le tartarughe che depongono le uova sulla spiaggia di Mon Repos, organizzato dal Tourist Information Center è fully booked per i 4 giorni che seguono. Avremmo dovuto prenotarlo con anticipo. Tentiamo comunque una passeggiata nella spiaggia vicino alla nostra sistemazione ma non avvistiamo nessuna tartaruga. La spiaggia di Moon Repos è invece ovviamente chiusa al pubblico nella fascia serale-notturna e quindi inaccessibile.

23/01

Partiamo per Harvey Bay fermandoci prima a visitare il centro per la riproduzione delle tartarughe di Moon Repos. Sulla strada per Harvey Bay facciamo una sosta presso la gelateria artigianale Mamino (vediamo l’insegna sulla strada) e mangiamo un ottimo gelato con Macadamia, la specialità della casa. In effetti ai lati della strada vediamo diverse piantagioni di Macadamia. Arrivati ad Harvey Bay ci fermiamo al Tourist information Centre e prenotiamo il tour di Fraser Island. Inizialmente la cortesissima operatrice ci consiglia quello con arrivo sull’isola in aereo privato e noleggio di una jeep 4×4 ad uso esclusivo (senza autista) Chiaramente ha un costo superiore, anche se non eccessivo rispetto a quello che sceglieremo alla fine che è il più “prenotato” in assoluto, cioè quello con arrivo sull’isola in traghetto e tour con bus 4×4 con guida ([http://]www.fraserexplorertours.com.au, 170$ a testa). Siamo davvero indecisi ma alla fine le previsioni meteo che danno possibile tempesta per il giorno successivo sono determinanti.

Prenotiamo poi con Expedia presso l’Emeraldine Eco Lodge per 63€ a notte. La stanza è molto carina ma la cucina si limita ad un forno a microonde, non ci sono le piastre elettriche. Il personale ci mette comunque a disposizione il barbecue elettrico. Ci sono inoltre un bel giardino sul quale le camere si affacciano ed una piccola piscina. Consigliato…anche se occorre avere l’auto per raggiungerlo. Ci dirigiamo verso il lungomare e portiamo i nostri figli al al Wet park, un parco pubblico con diversi giochi semi-acquatici gratuiti. Passeggiamo poi sul lunghissimo molo. Cena a base di un’ottima pizza e ci tengo davvero a sottolinearlo da Paolo’s…una vera pizza napoletana con ottime materie prime.

24/01

Raggiungiamo Fraser Island in traghetto. Ci trasferiscono su un autobus 4×4. L’autista che è anche la nostra guida parlerà ininterrottamente per tutta la giornata descrivendo l’area ed inserendo molti aneddoti relativi agli animali che la abitano, soprattutto i dingo a cui occorre prestare molta attenzione poiché pericolosi, soprattutto se con noi ci sono dei bambini. La descrizione, nonostante davvero “non-stop”, non sarà però affatto noiosa. In mattinata percorriamo la spiaggia: correre con il 4×4 sul lungomare è bellissimo…ovviamente lo sarebbe stato ancora di più potendo guidare autonomamente la macchina. Ci fermiamo prima ad un relitto di una barca sul bagnasciuga, poi alla foce del fiume che i bambini possono percorrere a ritroso con i gonfiabili (per chi li ha con sè). Incontriamo sul nostro percorso molti 4×4 guidati autonomamente da turisti. Ci viene però spiegato che tutti gli anni si verificano parecchi incidenti anche mortali per guida incauta sulla sabbia/mare. Già durante il viaggio in traghetto venivano trasmessi dei video con le cose da evitare quando ci si trovi alla guida di un mezzo sulla sabbia bagnata. Ci viene caldamente sconsigliato di fare il bagno per le forti correnti. Ad un certo punto della mattinata sale a bordo un pilota di piccoli aerei (gli stessi che organizzano il tour partendo dalla terraferma) proponendo un giro in aereo sull’isola di 15 minuti a pagamento. Pranziamo in un resort, a buffet (incluso nel pacchetto). Molto vario, non male.

Ripartiamo per poi fermarci e visitare la foresta pluviale. Infine, ultima tappa il lago McKanzie. Il lago è bellissimo… il paesaggio è tropicale, spiaggia bianca, acqua dolce turchese…. Ci avevano spiegato che l’attrattiva principale dell’isola fossero proprio i laghi. Con una visita di due giorni saremmo potuti stare di più al lago Mackenzie e visitarne anche un altro. I resort dell’isola poi non sembrano affatto male. Il panorama supera le nostre aspettative e tornando indietro credo avremmo optato per un tour di due giorni. Riprendiamo poi il traghetto, raggiungiamo la terraferma e facciamo ritorno all’Emeraldine, previa spesa all’IGA, l’unico supermercato aperto la domenica fino a tardi a Harvey Bay.

25/01

Ripartiamo la mattina presto verso sud. Ci fermiamo in un posto molto turistico, l’Aussie World che è impossibile non notare a causa dell’imponente cartellonistica per acquistare due torte in un famosissimo e pluripremiato pie store (non ci si può sbagliare, è l’unico pie store del complesso commerciale). Le torte sono care ma buone.

Raggiungiamo l’Australia Zoo e decidiamo di visitarlo, pur non facendo parte del nostro programma iniziale e se non altro per far vedere più da vicino koala e coccodrilli ai bimbi. L’ingresso costa 59$ a testa, fortunatamente i bimbi non pagano. È una giornata speciale. È l’Australia Day e la moglie ed i figli di Steve Irwin, fondatore (con i genitori) dello zoo, sono ospiti. Steve Irwin è forse il più famoso “cacciatore” di coccodrilli al mondo, quel matto che da bambini vedevamo in Tv prender in mano ragni e serpenti velenosi, poi morto punto al cuore da una razza. Assistiamo allo spettacolo con due coccodrilli lunghi circa 2,5 metri ed i rapaci ammaestrati. Oltre all’area con i canguri che è possibile toccare e nutrire, c’è anche quella con i Koala (che ci lasciano accarezzare). Un’addetta al parco porta a spasso al guinzaglio un wombat che i bambini possono toccare. Ci sono anche i diavoletti di Tasmania oltre ad altri animali non propriamente australiani (ghepardo, tigre, dragone di Komodo). Il programma della giornata è davvero fitto di eventi, con spettacoli o semplicemente descrizioni particolareggiate di alcune specie animali. Raggiungiamo Brisbane verso l’ora di cena e pernottiamo al Break Free per 116$. Chiedo alla receptionist se ci sia una lavatrice a gettoni nell’edificio e lei è così gentile da accordarci l’upgrade ad una stanza con lavatrice vedendoci con due bambini piccoli. Nel complesso (residence dotato di tutto) c’è anche una piccola piscina e l’uso gratuito del parcheggio. Non è però comodissimo poichè abbastanza dislocato, per visitare Brisbane downtown, soprattutto se non automuniti.

26/01

Ci dirigiamo verso Mount Tamborine e l’area delle cascate che sembra essere davvero carina ma una pioggia torrenziale limita la nostra permanenza. Ci sono diverse wineries sulla strada, alcune molto commerciali (nello specifico quella che ha anche la grotta con i glow worms che evitiamo di visitare avendoli già visti in Nuova Zelanda e perchè ci sembra una roba acchiappa-turisti). Tutte le wineries propongono degli assaggi, ma attenzione agli alcool test della polizia!

La polizia australiana è molto presente sulle strade. I radar per i controlli della velocità sono molti ed essendo diversissimi dai nostri ed abbastanza ben camuffati, all’inizio abbiamo fatto fatica ad identificarli. Nelle grandi città in particolare i controlli sulle superstrade sono molteplici, quindi occorre rispettare accuratamente il limite dei 100 km orari. Nel pomeriggio raggiungiamo Surfer Paradise, paesaggio decisamente diverso rispetto a quanto visto fino ad ora..tanti grattacieli e lunghe spiagge. Pernottiamo a Ballina al Coast Inn Motel (95$), pulito, minimal, dotato di forno a microonde ma non stoviglie se non le tazze per la colazione

27/01

Facciamo una foto al gamberetto gigante, simbolo di Ballina e poi torniamo indietro a Byron Bay (pensavamo che fosse più vicino ma sono una trentina di km). Byron Bay ha un’atmosfera molto hippie, ma allo stesso tempo chic. Ci sono pseudo monaci buddhisti che si aggirano per le strade offrendo lezioni di yoga… vediamo il faro con un bel panorama dall’alto e poi in spiaggia per un bagno veloce. Ci sarebbe piaciuto fermarci di più. È facile da raggiungere, c’è un servizio di autobus direttamente dall’aeroporto di Surfer Paradise. Pernottiamo a Woolgoolga al Sunset Park (120$). Il bungalow è nella media, c’è tutto il necessario ed anche un parco divertimenti per i bambini. Si raggiunge abbastanza agevolmente la spiaggia ma non è nulla di che.

28/01

Raggiungiamo Coffs Harbour, visitiamo sia la zona delle scogliere che il centro, ma semplicemente perchè c’è un mercato con prodotti locali. Tappa successiva Bellingen, davvero poco da vedere..sosta alla turisticissima butter factory, vecchia fabbrica per il burro che ora ospita negozietti acchiappa-turisti (la deviazione non merita). Ripartiamo per Port Mcquaire di cui visitiamo le scogliere. Tiratona in macchina fino a Karuah e pernottiamo al BIG4 Karuah jetty (99$). Questo park è stato vincitore di molti premi nel settore e li merita davvero. Ordinato, pulito, arredamento moderno con tutto il necessario. È possibile raggiungere il porticciolo a piedi.

29/01

Partiamo per Sydney con rapida tappa a Newcastle, ridente cittadina di mare. Purtroppo piove ma visitiamo ugualmente le spiagge del nord: Avalon e Bilgola. Poi ci dirigiamo alla Mahon Pool a nord di Maroubra Beach, davvero molto suggestiva. Restituiamo infine in centro, proprio difronte ad Hyde Park, la nostra auto a noleggio e pernottiamo all’Oaks Hyde park Apartments (piccola ma bella la piscina con vista mozzafiato dal tetto). Facciamo un giro downtown…molti bellissimi negozi, centri commerciali e tanti locali e ristoranti. Ritorniamo per cena, dopo aver fatto la spesa da Woolsworths nel nostro albergo al XIII piano con vista su Hyde Park.

30/01

Andiamo al punto di ritrovo per la partenza del free tour in Hyde Park. I free tour sono organizzati da guide che alla fine del giro percepiscono dai turisti un’offerta libera. Ce ne sono di due tipi, uno a piedi ed uno in autobus per cui chiaramente bisogna aggiungere all’offerta libera una quota fissa a testa per il noleggio del mezzo, credo sui 10$. Coi bimbi optiamo per quello a piedi che si rivela molto interessante. Passiamo davanti a diversi musei, facciamo un giro al parco dei Botanic Garden per raggiungere poi la Circular Quai cioè una stazione da cui partono i traghetti, le metro oltre ad essere il capolinea di diversi autobus. La guida ci descrive quest’area “The Rocks” che alle origini era molto malfamata, ora pullula invece di locali alla moda e di negozi per turisti.

1/1

Girovaghiamo per le strade del centro e poi accompagniamo papà e bimbo in aeroporto con la metro. Si utilizza la tessera Opal ricaricabile sia con contante che con carta di credito (minimo 10$) presso le fermate della metro ed in varie edicole e si aggiunge semplicemente una extra fee per l’accesso all’aeroporto (13.40$). Girare con la Opal è comodissimo. In una settimana basta raggiungere il weekly travel reward, cioè 8 tratte pagate indipendentemente dall’importo (attenzione che ci deve essere un lasso di tempo ben preciso tra un viaggio ed il successivo ed il cambio con un altro mezzo di trasporto non consente di sommare 2 tratte) per far si che tutti i restanti viaggi nell’arco della settimana (da lunedí a domenica) costino metà prezzo. C’è poi un daily travel cap, cioè raggiunti i 15$ in un giorno non si pagano eventuali tratte aggiuntive. La domenica il cap è 2,5$, vale a dire che per soli 2,5$ si può viaggiare ovunque nell’area metropolitana di Sydney e con qualunque mezzo, quindi tutti i traghetti ed i treni, anche per le Blue Mountains oppure Newcastle. Nei cap non è incluso l’accesso in aeroporto che si paga sempre extra. L’unica pecca della Opal è che bisogna ricordarsi di passarla in entrata (tap on) ed in uscita (tap off) su ogni mezzo, esclusi alcuni traghetti in cui non occorre fare il tap off. Dimenticarsi di fare questo comporta l’addebito di una cifra forfettaria (default fee) che può poi essere rimborsata e che non concorre al raggiungimento di un eventuale cap.

01/02-15/02

Io e la bimba ci trasferiamo a Manly, nel B&B Fairlight Gardens. Bob il proprietario è stato per noi un padrone di casa esemplare. Abbiamo soggiornato da lui una settimana nella camera matrimoniale con vista sulla baia. Ci ha permesso di usare liberamente la sua nuovissima cucina con fuochi ad induzione per prepararci cena e la sua lavatrice. Io e mia figlia ci siamo trovate come a casa. Manly è un posto splendido dove riposarsi qualche giorno, tranquillo, con una bella spiaggia (secondo me alla pari di Bondi) e con dei panorami mozzafiato dalle scogliere. Sydney downtown si può raggiungere sia via mare con mezz’ora di traghetto che via terra con gli autobus. Decidiamo di visitare per due giorni le Blue Mountains che raggiungiamo in treno, soggiornando alla Luriline House a Katoomba, un confortevolissimo B&B con proprietari molto cortesi ed una super-colazione preparata sul momento. È incluso il pick-up da e per la stazione ferroviaria di Katoomba. Scendiamo a Leura e visitiamo la zona delle cascate con un percorso di trekking non molto impegnativo, poi raggiungiamo Katoomba. C’è la possibilità di utilizzare il servizio hop-on hop-off .

Lasciamo l’Australia davvero a malincuore, è un paese stupendo.



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