Sulla via per Cameron Corner
Prendere e partire con un piccolo furgoncino e inoltrarsi nel deserto, è sicuramente un po' da incoscenti... Ma è un'esperienza inimmaginabile... Io e il mio ragazzo siamo partiti dalla costa est dell'Australia, esattamente da una famosa cittadina per i surfisti, Yamba, nel New South Wales. Attraversiamo la foresta tropicale, per sbucare in una...
Ascolta i podcast
Prendere e partire con un piccolo furgoncino e inoltrarsi nel deserto, è sicuramente un po’ da incoscenti… Ma è un’esperienza inimmaginabile… Io e il mio ragazzo siamo partiti dalla costa est dell’Australia, esattamente da una famosa cittadina per i surfisti, Yamba, nel New South Wales. Attraversiamo la foresta tropicale, per sbucare in una paesino di campagna chiamato Moree, conosciuto per le piscine termali. Ma il nostro viaggio non si ferma li e cominciamo ad entrare nel vero Outback. A Bourke non possiamo evitare di fare stop al Pub dove un signore aborigeno e gente locale ci consigliano di cambiare rotta. Kilometri e kilometri di strade sterrate allagate da forti temporali erano state chiuse per ogni tipo di mezzo. Il giro si allunga un po’… Ma ogni strada nuova porta sempre a fare incontri nuovi. Salendo per il Queensland sembra che i nuvoloni grigi ci seguino… In certi tratti la strada sembrava un torrente in piena… Ovvio che dobbiamo proseguire… Il nostro furgoncino non perde nemmeno un colpo… O quasi!!! Guidiamo, scattiamo mille foto… Che paesaggio così diverso dalla costa. Sembra quasi ci sia il sole a Thargomindah… Piccolo paesino dove conosciamo il preside della scuola… Ci ospita per la notte, ci fa parcheggiare il nostro furgone/letto e in cambio?? Una lezione d’italiano ai 23 alunni. Ma si procede sperando che dopo il temporale non venga un caldo pazzesco, ovviamente non abbiamo l’aria condizionata. Guidiamo in terra aborigena per ore, tutto il giorno, su strada dissestata e sterrata. Mangiamo polvere, l’unica cosa che si può trovare in quel tratto di Australia. Tutto inizia a diradare: acqua, alberi, animali. Ci siamo solo noi. Ma sfiniti dal viaggio, arriviamo a Innaminka. Un paese con 4 residenti e un pub. Pensate, ci sono pure le docce pubbliche. Che dormita quella notte, la brezza del deserto ci cullava. Ovvio che dormiamo in furgone. Siamo atrezzati di tutto. Letto, taniche d’acqua, scorte di viveri e benzina e tre ruote di scorta. Ma si riparte, con la speranza che la strada migliori… Iniziano dune rosse, poi dune bianche, poi incontriamo qualche grosso camion che trasporta risorse minerarie. Laggiù il paesaggio sempra lunare… Il sole brucia… Sembra non esserci vita… Mi sembrava quasi di partecipare ad un rally!! Che magia il rosso della terra che brilla… E quando diventa bianca sembra panna. Non prerdo di certo l’occasione di pestarla con i miei piedi nudi. Ma il viaggio verso Cameron Corner procede… Il nostro navigatore satellitare ci indica la strada. Guardando all’orizonte vedo quasi la curva del nostro pianeta. C’è un vecchio autobus giallo di due piani abbandonato lungo la strada, prima della nostra destinazione, ottimo scenario per le miei foto. Gli unici animali che si posso incontrare sono mucche al pascolo, senza un filo d’erba!!! Non ho idea come possano sopravvivere… Ma eccoci qua… Dopo ore di guida arrivati al nostro obiettivo… Cameron Coner… Un pub! Li s’incrociano i confini del Queensland, New South, Wales e South Australia, delimitati dalla “DOG Fance” una recinzione lunga circa 5000 km la quale fa si che i Dingo non attraversino da un territorio all’altro. Si può pure giocare a golf, facendo passare la pallina in tre stati diversi. Mamma mia che caldo laggiù… Meglio proseguire… Alla scoperta della Tasmania…