Spirito australiano

E passato quasi un anno dal nostro viaggio in Australia, ho atteso così tanto a raccontarlo forse per nostalgia, forse per pigrizia, comunque a voi viaggiatori che ancora non l’ avete provata l’Australia è un continente fantastico; Noi l’abbiamo scoperto un po’ per caso: indecisi sulla destinazione del nostro viaggio di nozze e decisi di...
Scritto da: duckling
spirito australiano
Partenza il: 24/01/2006
Ritorno il: 12/02/2006
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 3500 €
E passato quasi un anno dal nostro viaggio in Australia, ho atteso così tanto a raccontarlo forse per nostalgia, forse per pigrizia, comunque a voi viaggiatori che ancora non l’ avete provata l’Australia è un continente fantastico; Noi l’abbiamo scoperto un po’ per caso: indecisi sulla destinazione del nostro viaggio di nozze e decisi di sfruttare al massimo le tre settimane a nostra disposizione ci siamo fatti trasportare dai racconti di amici che dicevano “se non la vedi non capisci” e così è.

Perciò non mi dilungherò in un minuzioso diario di viaggio ma bensì cercherò di darvi alcuni spunti in base alla mia esperienza: •Noi da sempre “turisti fai da te” abbiamo optato in questo caso ad un appoggio in agenzia per esigenze di coperture assicurative,e per delegare tutto il discorso incartamenti; non abbiamo optato per tour preconfezionati ma ci siamo costruiti da soli il viaggio, indicando noi direttamente all’agenzia cosa prenotare sulla base delle informazioni trovate.

•I preventivi dei vari tour operator sono solitamente molto alti, sostanzialmente perché ti portano in molti posti (quindi molti spostamenti aerei) in poco tempo(solitamente due settimane), noi abbiamo focalizzato le nostre tre settimane su tre città e zone limitrofe, differenti per clima e cultura e ci siamo costruiti il nostro itinerario •Il periodo da noi scelto è la fine di Gennaio primi Febbraio favorevole sia per clima nella costa Ovest sia per la coincidenza con una serie di festività .

•Come compagnia per i voli intercontinentali da Venezia per Sydney e ritorno da Melbourne abbiamo scelto l’Austrian, ottimo servizio la tratta è risultata la più breve e la più economica ma solitamente non è una compagnia abinata ai tour proposti nei cataloghi, ciò non toglie che al ritorno erano imbarcati con noi passeggeri di altre compagnie, con biglietti molto più costosi dei nostri (forse esigenze tecniche non so ma così è stato) Il biglietto è stato prenotato dall’ agenzia in quanto il prezzo via internet era lo stesso Attenzione ai pesi, nessun controllo particolare ne alla partenza ne nei voli intrni, al ritorno hanno pesato fino all’ultimo grammo prima al ceck-in per le valige poi all’interno per il bagaglio a mano, noi su esperienza di amici che ci hanno lasciato 300 euro di soprappeso ravamo partiti con 5kg di margine ma poi lì, li abbiamo riempiti tutti.

•Per i voli interni abbiamo eseguito una prenotazione on line sul sito della Qantas l’opzione red tiket ti permette di abbassare il costo del biglietto del 50%, i voli sono quelli di linea proposti dalle agenzie con le limitazioni classiche dei voli low cost la differenza è che viaggi con voli normali ed aeromobili molto comode, cosa da non sottovalutare per tratte di 5-6 ore. Avevamo valutato anche l’opzione Virgin compagnia low cost molto conosciuta e con buone tratte ma la differenza di prezzo era minima.

•SYDNEY (www.Sydney.Com.Au) : Appariscente ma mai sfacciata di giorno sfavillante nelle sue mille luci riflesse la notte, la vedi e ti resta nel cuore, una passeggiata tra Harbour Bridge, Circular Quay, e l’Opera House ( www.Sydneyhoperahouse.Com) ripaga da sola le 30 ore di viaggio, ma Sydney non è solo i suoi monumenti cardine, che in ogni caso hanno accompagnato ogni giorno della nostra permanenza in questa città è che meritano di essere visitati e non solo visti esteriormente, ma è anche i Giardini ed il Domain con la passeggiata fino al sedile di Mrs Macquaires, bel punto panoramico, The Rocks la zona dei vecchi magazzini ora rivalutata con negozi d’arte e locali; per gl’appassionati d’opali segnalo il Flame opals per il cibo l’MCA caffè all’interno del Museum of contemporary art e la pizzeria che sta di fronte tappezzata dalle foto dei vari personaggi famosi che vi sono transitati, al tempo gestita da un simpatico signore turco che parla benissimo italiano; il City Centre con le gallerie in stile vittoriano, ora adibite a centri commerciali e la Sydney Tower alta 305 metri (www.Sydneyskytour.Com.Au) , che da un ampia panoramica della baia; ed in fine Darling Harbour baia con locali alla moda che ospita l’acquari di Sydney (www.Sydneyacquarium.Com.Au) dove potrete ammirare tra l’altro l’ornitorinco che vi stupirà per velocità dei movimenti difficili anche da fotografare, una chicca della zona portuale stà nel giardino cinese dell’ amicizia •ESCURSIONI : la bellezza di Sydney non stà solo nel corpo centrale cittadino ma bensì nel complesso d’insenature e coste frastagliate che formano la baia di Port Jackson fino alle cittadine del litorale oceanico, quindi indispensabile prendere uno dei tanti traghetti che portano a Manly graziosa cittadina balneare dove non è difficile trovare manifestazioni a carattere locale; Nel nostro caso un raduno di bagnini, con tanto di rievocazioni storiche e costumi d’inizio secolo, anche buona parte dei partecipanti risaliva a quel periodo deduco, ma il tutto è piacevole e allegro, sotto gl’alberi b.B.Q. (le nostre grigliate) ovunque, una tavolata alla quale ci siamo accostati per chiedere informazioni c’invita ad unirci a loro, accettiamo, come accettiamo il consiglio di proseguire per una spiaggetta più tranquilla che si raggiunge con una camminata di un km sulla destra del paese: c’è meno gente e l’acqua è spettacolare ( Ad un anno di distanza devo ancora riuscire ad affrontare l’Adriatico ) salendo sul promontorio si ha la vista sulla costiera che da una percezione più ampia dei colori dell’oceano e della posizione dove ci troviamo.

Una seconda spiaggia che merita una puntatine è Bondi beach oltre che per il valore storico (in questo luogo il primo bagno che infrange la legge che proibiva questa pratica) per la bellezza del mare, per i surfisti, gente pazza che si presenta munita di sola tavola con crema solare in viso rigorosamente non spalmata, qui il sole picchia, e ci mettiamo poco a capire perché le farmacie locali forniscono solo creme con protezione 50 od oltre. Proseguendo lungo la panoramica sulla costa sud s’incontra il Bondi Icebergs, locale che riserva oltre ad un ristoro, anche una vista incantevole sulla baia e sulla piscina di acqua salata sottostante, ma la vera meta di questa passeggiata si trova qualche centinaio di metri più avanti e corrisponde al nome di Tamarama piccola insenatura dove l’oceano da il meglio di sé con onde molto alte.

Il rientro da queste escursioni al calar del sole ci ha riservato una visione della città da cartolina.

Ma no di solo mare splende Sydney, le Blue Mountains ( www.Bluemts.Com.Au ) prendono il nome dalla caratteristica nebbiolina azzurra data dall’evaporazione dagl’oli d’eucalipto,e sono i monti più vicini alla città, raggiungibili con un oretta di treno con fermata Katomba e visitabili tramite il Blue Mountain Explorer bus che ad anello ferma nei punti caratteristici della zona, (www.Explorerbus.Com.Au) prima di salire in ogni caso consiglio una tappa al Cafe Zuppa situato alla prima fermata del bus, un po’ caratteristico sopratutto i servizi, ma la miglior pancetta di tutto il viaggio, anche il pane ed i panini erano ottimi mi viene ancora l’ acquolina in bocca. Il nostro itinerario ci ha portati alle Katoomba falls poi a piedi verso la Scenic World (www.Scenicworld.Com.Au) dove si può acquistare un pacchetto che comprende una serie di trenini (è un trenino di minatori dicono sia il più ripido del mondo e non stento a crederci) camminate e funivie, per apprezzare maggiormente il panorama le three ssisters vera attrazione della zona Proseguiamo a piedi verso il punto panoramico denominato Echo point dove si possono vedere le “tre sorelle” da altra prospettiva, onestamente per chi è abituato alle Dolomiti sono poca cosa, meritano invece tutto il panorama d’insieme e le varie passeggiate con torrenti e cascate più o meno grandi che sono disseminate lungo il percorso.

Per gl’amanti degl’animali non può mancare una vista al Tronga Zoo ( www.Zoo.Nsw.Gov.Au) dove si possono vedere in un colpo solo tutta la fauna locale dai canguri delle più svariate razze e taglie all’ekidna (una specie d’istrice) al wombata (un marsupiale simile ad un maialino) pregevole è lo scorcio della città che si può ammirare dal recinto delle giraffe.

•AUSTRALIAN DAY: Se avete la possibilità di essere a Sydney il 26 Gennaio avrete la fortuna di capire in sole 24 ore cos’è lo spirito australiano, per noi è stata un’ esperienza disorientante, vedere questa moltitudine di persone dai tratti somatici più disparati accomunati da questo spirito di nazione, vestiti con camice costumi e berrettini raffiguranti la loro bandiera, le manifestazioni in città si sprecano, ma è la gente la vera protagonista, quella gente che abbiamo scoperto essere il vero valore aggiunto di questa terra, la vera protagonista del nostro viaggio, gente disponibile e non perché gl’e lo chiedi perché è dentro la loro mentalità, gente che ti da informazioni quando non le chiedi e si sforza di farsi capire quando non capisci, che t’invita a pranzo quando è in festa, che ti mette in mano la loro bandiera e t’invita a far festa con loro, gente che si raduna nella baia a decine di migliaia non per lo spettacolo pirotecnico ma per cantare l’inno nazionale… spirito australiano.

•CAIRNS:Simpatica cittadina in stile country non offre molto a livello paesaggistico, la costa è paludosa, ma è un buon punto d’appoggio per escursioni, ed un ottimo ristoro per la sera, ciò nonostante vorrei segnalare il giardino pubblico con l’enorme piscina, il tutto è ben strutturato con b.B.Q. A disposizione di tutti, legna compresa, basta portarsi la carne e tenere pulito, la piscina con spiaggia annessa propone una volta immersi una prospettiva che esclude la palude sottostante dando la sensazione di stare in un tutt’ uno con l’oceano aperto; per il resto Hotel e ristoranti •DOVE\COSA MANGIARE:A differenza di Sydney, che come città è portata ad avere una cucina multietnica, e quindi nulla di tipico, qui a nord la cucina “regionale “ ha le sue specialità, tra le quali ho apprezzato il canguro ed il coccodrillo alla griglia, non in umido, ma è gusto personale, per gl’amanti del pesce è caratteristico il baramundi una specie del nostro luccio, sono pietanze che vengono proposte in molti locali noi ci siamo fatti consigliare in loco e ci siamo trovati negli stessi consigliati dalla lonely, e quindi eccovi tre situazioni differenti: il Beethoven caffè per colazioni e spuntini veloci si presenta come un panificio di borgata, non gli daresti una lira ma il cibo è ottimo, il Ratte ‘n’ Hum è la classica birreria con pizza, ma anche piatti di carne, il clima è molto informale, chiassoso, garantisce una serata allegra, anche perché il servizio fai da te è caratterizzato da un cercapersone che ti viene rilasciato al momento dell’ ordine e si mette a suonare all’impazzata quando le pietanze sono pronte; In fine per una serata più formale il Red Ochre Grill rappresenta uno dei locali più raffinati di Cairns ma attenzione, il conto va di seguito.

•ESCURSIONI:la nostra prima escursione, che mi sento di consigliare a tutti, ci ha portato con un pulmino 4×4 alla scoperta della foresta del Daintree, la più vecchia del mondo, proseguiamo costeggiando coltivazioni di canna, banane e cocco ,fino a giungere alle famose piantagioni di te del Daintree, la tappa su un bar caratteristico, e sono fin troppo gentile nella definizione, è d’obbligo, e nonostante la temperatura sfiorasse i 40 gradi ci viene servita una bella tazza di te fumante; si prosegue poi in barca (una lancia che viaggia con lo scafo a filo d’acqua) per Cape Tribulation, il tragitto è caratterizzato dalla presenza di coccodrilli e altre animali selvatici, che ci vengono fatti notare e tenuti a debita distanza dalla ragazza che porta la barca, sani e salvi dopo un oretta di navigazione veniamo recuperati dal nostro autista che scopriremo ben presto, non è solo un ottimo autista ma ha anche conoscenze di botanica e zoologia, è lui infatti a illustrarci caratteristiche e segreti della foresta di mangrovie prima e alle gole di Mossman poi, così vediamo l’insetto stecco dei piccoli di casuario e delle iguane ben mimetizzate, sulla strada del ritorno anche branchi di canguri. Noi per questa escursione ci siamo affidati alla Down Under ma altre compagnie eseguono questa ed altre escursioni tutte prenotabili a prezzi bassissimi dai vari hotel.

Una seconda escursione prenotata sempre in loco ci ha portato a visitare Green Island spacciata per isola corallina, così non è più, l’ammasso di turisti e il via vai di battelli hanno ucciso quel po’ di fauna marina che la popolava, il versante opposto agl’imbarchi è solitamente poco popolato quindi ottima occasione di relax, il mare è bello e non è difficile imbattersi in simpatiche tartarughe.

La vera barriera corallina l’abbiamo vista con l’escursione organizzata dalla Quick Silver (www.Quicksilver-cruises.Com)e prenotata dall’Italia visto il numero chiuso richiesto per il ritorno in elicottero; la partenza di mattina presto con un autobus che ci ha portato un centinaio di km a nord di Cairns e poi fuori in catamarano un’altra trentina di km per raggiungere il bordo più esterno del reef, li la giornata è passata tra immersioni, buffet giri in barca con fondali in vetro, ma il pezzo forte stava nel ritorno in elicottero, per noi era la prima volta, un sorvolo di una cinquantina di minuti che ci ha fatto apprezzare maggiormente quello che è l’essere vivente più grande al mondo con i suoi colori luccichii le profondità e le sue onde…Entusiasmante…Caro…Ma soldi ben spesi.

Una altra escursione classica della zona ci porta a Kuranda (www.Kuranda.Au.Com), un paesino sulle montagne raggiungibile con un treno panoramico che snoda il suo percorso tra cascate strettoie sulla roccia e foreste, il biglietto è prenotabile direttamente alla stazione ferroviaria, attenzione agli orari. Kuranda è un centro dedito al commercio con negozi di artigianato aborigeno più o meno originale e poco più, c’è pure un centro di danze aborigene che abbiamo evitato, sembrava la classica scimmiottatura per turisti.(www.Skyrail.Com.Au) •MELBOURNE: Le temperature torride del nord lasciano spazio alla variabilità della costa sud dell’Australia, dove sbalzi anche di dieci gradi si alternano nell’arco di poche ore.

Ad una prima impressione Melbourne sembra una brutta copia di quello che può offrire Sydney , ma girandola e scoprendola pian piano ci si rende conto che la natura di base è differente, più sfacciata in apparenza con Federation Square che ostenta una modernità esasperata quasi a voler sottolineare una dinamicità che la porta ad organizzare eventi sportivi culturali e sociali tutto l’anno; per gl’appassionati di sport il Melbourne Cricket Ground è lo stadio più grande dell’emisfero sud, adiacente il Melbourne Park sede degl’Open d’Australia. Lo Yarra Rive fa da cornice alla vivace zona dei divertimenti e dei locali, per tutte le tasche e per tutti i gusti, il Blue train caffè ne è un esempio, vi consiglio di lasciare spazio per un dolce, sono ottimi anche i primi .Altra zona d’interesse sono i giardini definiti i più belli d’Australi, mentre la spiaggia di St. Kilda non aggiunge nulla al nostro viaggio. Il centro città è il paradiso dei centri commerciali che si estendono per quartieri interi alternati da caffè alla moda e gallerie d’arte.

Il tram è un istituzione, Melbourne rientra entro le prime cinque città dove i servizi pubblici funzionano meglio… anche se noi siamo rimasti in panne con un filobus…

•ESCURSIONI:Melbourne, tramite il locale APT fornisce direttamente escursioni che partono dal centro città alle più note attrattive del Victoria (www.Visitvictoria.Com) Nel nostro caso abbiamo optato per una visita al triangolo dell’oro soffermandoci a Ballarat ed Eureka famosa per la rivolta dei minatori, e a Sovering Hill, che è un vero e proprio museo vivente delle miniere d’oro con palazzi ricostruiti e cittadini con i costumi del tempo che ripropongono i vecchi mestieri.

Una seconda escursione ci porta in una delle più belle strade panoramiche del mondo: la Great Ocean Road (www.Gratoceanrd.Org.Au), che non è costituita solo dai Dodici Apostoli come si è portati a pensare, tutto il tragitto è panoramico, con costiere caratterizzate da rupi altissime e faraglioni in arenile, ma anche da cittadine costiere caratteristiche come Apollo Bay, Lorne, il faro di Aireys Inlet, la spiaggia di Bells Beach, il parco Nazionale di Otway con eucalipti alti più di 100m.

•ACQUISTI: Il nostro viaggio è stato caratterizzato anche da una buona dose di shopping, abbigliamento da spiaggia principalmente, molto fantasiosi quelli di Rip Curl, Quick Silver e Billabong marchi che si stanno diffondendo anche da noi a prezzi folli e con poco estro, opali, per assurdo le gallerie più belle le abbiamo trovate a Sydney, arte aborigena, è da svenamento ovunque, noi abbiamo lasciato qualche soldino al Abirigenal Gallery of Dreamings, poi fate voi.

Concludendo per noi l’Australia è stata un’esperienza fantastica con l’unico rimpianto di non aver avuto altro tempo per fare la zona di Broken Hill e del Red Centre ma un’esperienza sicuramente da provare, provare per capire …Lo spirito australiano… perché fin che non lo vivi non lo capisci … e quando lo capisci non lo spieghi…



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