Aruba: impressioni & consigli

L'arrivo ad Aruba è stato travolgente sia per il caldo che per la vista spettacolare all'arrivo...
Scritto da: Giuliano Quattrina
aruba: impressioni & consigli
Siamo partiti da Venezia per lo scalo ad Amsterdam e poi volo diretto per Aruba, Antille Olandesi.

Intanto bisogna dire che l’aeroporto di Amsterdam è bellissimo e molto attrezzato. Il volo per Aruba è durato 9 ore e 40 e dobbiamo dire che gli olandesi che erano a bordo si sono distinti per educazione e tranquillità. E’ un piacere viaggiare con loro. L’arrivo ad Aruba è stato travolgente sia per il caldo che per la vista spettacolare all’arrivo.

Aruba è l’unica isola dei Caraibi che non è mai stata interessata dagli uragani (così ci hanno detto) e pertanto gode di un ottimo tempo tutto l’anno. E’ molto ventosa (per fortuna, visto le temperature). Eravamo ospiti al Divi Village Golf Resort (abbiamo comprato un pacchetto tramite un tour operator Tour 2000 molto efficiente che ci ha solo prenotato il volo e l’hotel) e la camera era molto spaziosa fornita anche di cucina. Poi per il resto ci siamo arrangiati noi, facendoci a volte da mangiare da soli (supermercati fornitissimi ad Aruba!!) a volte mangiando fuori nei vari ristoranti (i prezzi sono un po’ altini, ma basta scegliere bene). Abbiamo noleggiato un piccolo fuoristrada per il periodo della vacanza, indispensabile per chi vuole girare.

Praticamente non siamo mai stati fermi in spiaggia, ma abbiamo girato tutta l’isola. Vale la pena di visitare il California Lighthouse a nord-ovest dell’isola, e poi giù per le piste desertiche del nord (a nord infatti l’isola è desertica piena di cactus e scogliere con mare super agitato ma bellissimo), poi a sud-est le cittadine di Savaneta e San Nicolaas, Seroe Colorado con le bellissime spiaggie di Rodger Beach (purtroppo vicino alla raffineria di petrolio dell’isola che stona un po’ con il paesaggio paradisiaco [ma dobbiamo dire che non abbiamo trovato traccia di inquinamento]) e la bellissima Baby Beach una piccola laguna con mare stile maldive (qui siamo tornati più volte). Poi abbiamo visiato il Natural Bridge, un ponte naturale sulla scogliera a nord bellissimo. Naturalmente girando l’isola in macchina si ha la possibilità di scoprire spiagge, scorci e luoghi bellissimi dove potersi fermare a riposare ed ammirare la natura. Consiglio a tutti quelli che desiderano andare di noleggiare comunque una macchina. Aruba è un’isola sicura dal punto di vista dell’ordine pubblico, pulizia, strade ecc. Naturalmente chi desidera trovare dei monumenti veri e propri, Aruba non è fatta per loro. Lì si ammira la natura ed i meravigliosi panorami, le persone allegre e sorridenti e la voglia di libertà che tale isola ti imprime nell’anima. Dettaglio tecnico: si paga in dollari o in fiorini di aruba e le carte di credito sono bene accette dovunque. Ci sono vari centri commerciali con negozi duty free dove trovare ogni ben di dio (commercialmente parlando). Altro dettaglio: ogni martedì sera al Fort Zouman c’è il Bon Bini Festival (Bon Boni vuol dire benvenuti in arubiano): un mini- festival per conoscere le loro tradizioni, costumi e musica. Tutto naturalmente in piccolo. Aruba, infatti, è larga solamente 10 km e lunga 30 km. E pertanto tutto è fatto nelle loro piccole misure.

La capitale è Oranjestadt raggiungibile facilmente ed in 5/10 minuti di macchina dalla zona degli hotel.

Per i veniali riferiamo anche la presenza massiccia di casinò (ma sinceramente noi non li abbiamo visitati). La maggior parte dei turisti presenti sono americani, olandesi, venezuelani e colombiani (con qualche sparuta presenza di italiani). Ah dimenticavo,abbiamo visitato anche una piccola fattoria di farfalle, vale la pena di vederla. Che dire ancora, la sensazione al rientro è stata brutale non solo per il tempo perturbato, ma anche per i ritmi che oramai avevamo preso là ad Aruba. La vita infatti trascorre tranquilla e tutti sono molto gentili ed attenti agli altri. Chi avrà la possibilità, consigliamo di fare un viaggio ad Aruba. Non aspettatevi “fuochi di artificio”, ma “piccoli fuochi” caldi caldi e romantici. Ora siamo ritornati al lavoro, sperando in un prossimo viaggio di poter tornare a fare il viaggio che avevamo provato a fare l’anno scorso a Puerto Rico, ma che, purtroppo, è stato rovinato del tutto dall’uragano Jeanne che ci ha colto in pieno e non ci ha dato la possibilità di vedere alcunchè dell’isola. Adesso vi saluto perchè sono stata lunghissima. Vi abbraccio forte forte e … Alla prossima avventura.

Sara e Giuliano



    Commenti

    Lascia un commento

    Leggi anche