La Patagonia NON può attendere

La PATAGONIA era il luogo dell'AVVENTURA, dei SOGNI, dei MONDI LONTANI e della CONQUISTA. Il solo fatto di riuscire a percorrere tutti i 13000 km circa che mi separavano da lì una vittoria sul tempo, sulla quotidianità. Ora che ci sono andata e sono anche tornata posso dire che la PATAGONIA PER ME NON HA CAMBIATO SAPORE. Anzi, si è aggiunta...
Scritto da: raffa18
la patagonia non può attendere
Partenza il: 26/12/2006
Ritorno il: 13/01/2007
Viaggiatori: in coppia
La PATAGONIA era il luogo dell’AVVENTURA, dei SOGNI, dei MONDI LONTANI e della CONQUISTA. Il solo fatto di riuscire a percorrere tutti i 13000 km circa che mi separavano da lì una vittoria sul tempo, sulla quotidianità.

Ora che ci sono andata e sono anche tornata posso dire che la PATAGONIA PER ME NON HA CAMBIATO SAPORE. Anzi, si è aggiunta forte la NOSTALGIA , col sottofondo di un tango, che ti avvolge con la sua calda tristezza.

Chi abbia il desiderio di provare quegli spazi immensi, dove tanti esploratori hanno misurato le proprie forze contro mari, venti, ghiacci perenni e steppa disabitata, lasci ogni minimo timore e parta senz’altro! L’ideale sarebbe non avere un piano ben definito. Se avete un po’ di tempo a disposizione, appuntatevi solo le tappe principali, prendete il biglietto aereo e le prime notti a Buenos Aires. E poi libertà totale: una volta sul posto, in base ai vostri gusti potrete decidere quanto fermarvi in ogni luogo o se cambiare itinerario, perchè ci sono veramente mille cose da vedere. Le strutture per i turisti non mancano, sia gli argentini che i cileni sono ospitali e potrete trovare brave guide sul posto. Avevo letto dai diari di altri viaggiatori che BUENOS AIRES si può ridurre al massimo come tappa o saltare. Io non sono daccordo: E’ UNA CITTA’ MOLTO AFFASCINANTE, caotica, piena di smog e traffico, ma con quartieri come l’elegante LA RECOLETA; la trendy PALERMO SOHO, dove potete trovare tutte le ultime tendenze in fatto di moda ed arte, CAMINITO e LA BOCA (pericoloso andate con taxi o tour guidato qui); lo scintillante PUERTO MADERO, dove consiglio di andare la sera, per rinfrescarvi un po’ dall’afa del giorno, perchè pieno di ristorantini e locali carini e di fronte il quartire più moderno, con grattacieli in costruzione firmati da architetti internazionali; SAN TELMO con i suoi locali dove si suona il tango fino a tardi; il MICROCENTRO, affollatissimo, con i suoi negozi, centri commerciali e bar, dove se volete potete fare shopping a prezzi davvero vantaggiosi.

IL NOSTRO ITINERARIO E’ STATO: Buenos Aires (2 gg) – in aereo fino ad El Calafate 4 gg (ghiacciaio Perito Moreno, ghiacciai Upssala, Spegazzini e Onelli,estancia El Galpon) – in auto fino a Puerto Natales passando il confine con il Cile a Rio Turbio – Puerto Natales 2 gg (Parco Torres del Paine e Cueva del Milodon) – Punta Arenas 2 gg (Stretto di Magellano, Isla Magdalena, Fuerte Bulnes, Museo dei Salesiani, Museo Braun)- arrivo in Terra del Fuoco percorrendo la Ruta 3 con stop a Rio Grande (1 g) e tappa finale Ushuaia 5 gg (Navigazione Beagle Channel con visita a isola dei pinguini, dei leoni marini ed all’estancia Harberton, Parco Nazionale Terra del Fuoco con treno della Fin del mundo, escursione al Glaciar Martial con la seggiovia, sorvolo del canale di Beagle con aereo da turismo presso Aeroclub di Ushuaia, Museo Marittimo e del Presidio, la vecchia colonia penale) – in aereo fino a Buenos Aires (2 gg) AVREI AGGIUNTO VOLENTIERI: EL CALAFATE: escursione guidata con i ramponi sul ghiacciaio; El CHALTEN (Argentina): per ammirare il monte Fitz Roy; Puerto Natales (Cile): soggiorno di qualche giorno dentro al PARCO TORRES DEL PAINE, che dista 60 km di sterrato da P.To Natales, ci sono diverse strutture e molti itinerari da percorrere, è un vero EDEN; CROCIERA PUNTA ARENAS- USHUAIA di 5 giorni, passando per lo Stretto di Magellano, la provincia Antartica cilena e capo Horn. Mi hanno detto che è bellissima, si fanno diverse escursioni sulle isole, purtroppo va prenotata con 5/6 mesi di anticipo per trovare posto; escursione a PUERTO WILLIAMS, di fronte ad Ushuaia sull’Isla Navarino, in Cile.

AVREI TOLTO: nulla! Solo un consiglio, se volete vedere i pinguini a Punta Arenas, non andate in barca sullo stretto di Magellano se non vi possono garantire l’attracco, preferite piuttosto il seno Otway. A noi è successo di essere in balia del mare grosso per 6 ore, stando malissimo e potendo a mala pena distinguere i pinguini da un centinaio di metri (operatori seri sono Comapa o SoloExpediciones).

Ora, qualche INDICAZIONE PRATICA per la Patagonia: VOLI: preferite un volo diretto dall’Italia ma, soprattutto, con una compagnia affidabile. Noi avevamo scelto una compagnia low cost che ha cessato la sua attività una settimana prima della nostra partenza, così abbiamo dovuto prendere 2 nuovi biglietti con Aerolineas Argentinas, ad un prezzo non proprio stracciato.

PREZZI: in genere si mangia con 5/10 US dollar a testa. Per dormire si trovano anche sistemazioni a 30/40 US dollar a stanza a notte, se volete un tre stelle qualcosa in più. Ci sono anche sistemazioni di lusso, per chi lo desidera. Il Cile è più caro dell’Argentina.

INTERNET: dovunque troverete postazioni internet (in albergo sono free, spesso anche il WiFi) oppure nei cosiddetti ‘locutori’ dove potrete anche telefonare in Italia a prezzi molto più vantaggiosi che col cellulare e fare il donwload delle vostre foto digitali su CD, perchè lì vi assicuro di foto se ne fanno veramente tante.

STRADE: ci sono ancora molti tratti non asfaltati. Meglio noleggiare una 4×4 se volete avere meno problemi. Noi avevamo un’utilitaria ed è andato tutto bene, ma dopo 100 km di sterrato la schiena era veramente a pezzi! Le strade non sono ben segnalate, perciò è altamente sconsigliabile viaggiare di notte o in condizioni di scarsa visibilità, anche perchè sullo sterrato si alza molta polvere.

COMUNICAZIONE: vi è copertura per i cellulari solo nelle città. Lungo la strada in caso di problemi dovete fermare un auto di passaggio e comunque se vedete un auto ferma è buona norma verificare che non abbiano bisogno di aiuto.

ABBIGLIAMENTO: se andate nell’estate australe, portate almeno un paio di pantaloni antivento, scarpe da trekking, due pile pesanti, uno leggero, un giaccone in goretex che tenga pioggia e vento, qualcosa che protegga l’obiettivo della macchina fotografica dall’acqua, cappello, sciarpa in pile e guanti. Il tempo cambia molto velocemente, perciò anche se uscite col sole potrebbe nevicare dopo 10 minuti (a noi è successo!).

Grazie a tutti i turisti per caso che mi hanno dato consigli utilissimi.

Buon viaggio e non esitate a chiedermi maggiori dettagli!



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