Quello che avrei voluto sapere

Amici viaggiatori, di seguito troverete risposta ad alcune delle domande che mi/ci eravamo posti prima di partire per l'Argentina per le quali nn ho trovato nulla su libri, riviste, opuscoli. Il ns gruppo era formato da sette persone , età media 52 anni ( questo grazie a Cristina). In Argentina abbiamo visitato: B.Aires, Penisola Valdes,Punta...
Scritto da: solimanosergio
quello che avrei voluto sapere
Partenza il: 14/11/2006
Ritorno il: 02/12/2006
Viaggiatori: in gruppo
Amici viaggiatori, di seguito troverete risposta ad alcune delle domande che mi/ci eravamo posti prima di partire per l’Argentina per le quali nn ho trovato nulla su libri, riviste, opuscoli.

Il ns gruppo era formato da sette persone , età media 52 anni ( questo grazie a Cristina). In Argentina abbiamo visitato: B.Aires, Penisola Valdes,Punta Tombo,Ushuaia,Parco nazionale della terra del fuoco,El Calafate, navigato sul canale di beagles e sul lago Argentino, effettuato il minitraking sul ghiacciaio perito moreno, soggiornato a B.Aires ed ammirate le cascate di Iguazù con il raffing in gommone alle stesse.

Del ns viaggio nn vi parlerò poichè nn è possibile trasmettervi le emozioni provate osservando il cielo stellato dal faro di punta Delgado, ammirando gli spazi sconfinati della Patagonia, seguendo i pinguini di magellano a punta tombo,vedendo il sole splendere sui ghiacciai Upsala, O’Neill, perito moreno,percorrendo in trenino il parco della terra del fuoco, osservando il condor o le aquile volteggiare solitarie e padrone dei cieli andini, le balene accudire ai propri piccoli nelle acque blu , guardando la linea dell’orizzonte che non appare come una linea retta intrappolata dal paesaggio ma una linea curva ben superiore ai 120°. E che dire del precipitare di milioni di litri d’acqua alle cascate di Iguazù, che per i nativi erano in penuria d’acqua per noi uno spettacolo da lasciare a bocca aperta.

Bene di tutto questo nn vi parlerò, basta leggere una guida, un libro , un opuscolo dell’ente del turismo per avere informazioni + precise delle mie, vi parlerò invece: TOUR OPERETOR: noi ci siamo avvalsi della professionalità di un operatore italiano con uffici in argentina. Abbiamo presentato il ns programma viaggio a lui e ad altri, comparato le offerte , i suggerimenti e scelto. Tutto è andato bene .

OGGETTI PERSONALI DA PORTARE: da nn dimenticare, crema abbronzante con fattore di protezione alto, spray antizanzare, Cappello ed occhiali da sole, cappello di lana e fasciacollo.

Un discorso a parte merita: -Minitrakking sul Perito Moreno: l’deale sono pantaloni antivento ed antipioggia leggeri e resistenti, due maglioni di lana uno leggero l’altro di media pesantezza, una giacca a vento, in modo da metterle o levarle a seconda delle necessità ( come dice sempre la ns amica Lalla “vestirsi a cipolla”)Noi abbiamo avuto una temperatura di circa 6°C, Con sole splendente e quasi totale assenza di vento, La sensazione di calore era, quindi, molto superiore. Le scarpe debbono essere comode, impermeabili,con sostegno della caviglia. L’ideale sono un paio da poter usare durante tutto il viaggio, in ogni condizione climatica questo per nn aggravare il peso della valigia.Indispensabili i guanti , poichè il ghiaccio è tagliente come il vetro ed all’inizio della camminata è facile cadere.

-Gita in gommone sotto le cascate: L’deale è mettersi in costume da bagno e lasciare vestiti e quant’altro portato in un armadietto chiuso a chiave affittato nel ristorante vicino all’imbarco (qualsiasi guida vi saprà consigliare).

Al momento dell’imbarco sul gommone potrete richiedere una sacca impermeabile in cui riporre quegli oggetti (fotocamera, cinepresa o altro) che avrete avuto la dabbenagine di portare con voi. Credetemi vi bagnerete anche le mutande e nn c’è nulla da fare, questo è il divertimento della gita che vi verrà riproposto almeno due volte se nn tre.

CAMBIO: Un euro è cambiato a 3,70-4,10 pesos. Il cambio + favorevole si ottiene quasi sempre nei negozi, ma danno il resto nella divisa in cui sono stati pagati. Nelle banche o nei punti di cambio esso è un po’ penalizzato, il miglior cambio l’ho ottenuto presso il “Banco Meridian S.A” di B.Aires ubicato in via Floridia lato opposto alla Galleria Pacifico. (1 euro=4pesos) ed all’ufficio cambi dell’aeroporto internazionale di B.A. (1euro=3,8pesos).Per cambiare occorre esibire il passaporto ed armarsi di pazienza perchè i tempi d’attesa possono essere relativamente lunghi.

TASSE AEROPOTUALI: Si pagano in quasi tutti gli aeroporti all’uscita, oscillano da pochi pesos a 12 euro a persona in partenza da B.A per l’Italia.Ricordatelo poichè abbiamo dovuto aiutare una coppia di ragazzi italiani che avevano speso tutto, dicendo che nn sapevano nulla della tassa.Anche se li abbiamo visti successiavmente consuamre pasti sia ai bar di B.Aires che a quelli di Roma.

ELETTRICITA’:Le prese elettriche sono adatte a ricevere spine a due lamelle inclinate. Gli adattatori si possono comprare in Italia o chiedere in prestito negli alberghi.Ho sperimentato che le spine dei carica batteria entrano direttamente nei fori, a meno che nn siano del tipo tedesco.

MEZZI DI TRASPORTO: Non abbiamo mai usato mezzi che nn fossero quelli messi a disposizione dall’agenzia o taxi, in quanto il prezzo della corsa è assolutamente risibile: per andare dalla stazione ferroviaria di Maipù al ns hotel posto di fronte l’obelisco, un percorso di circa 35 km, il tassista pur facendo un giro decisamente + lungo, ma + scorrevole degli altri , nn è riuscito a farci pagare + di 35 pesos, mancia compresa. I tassisti sono uguali in ogni parte del mondo, tendono a fregare il turista allungando i percorsi, nn facendo partire il tassametro, o mostrando di aver ricevuto in pagamento una banconota di taglio inferiore a quella data. A tutto questo si può ovviare con l’attenzione oricordiamoci che siamo in vacanza.

ALBERGHI: Sono stati tutti di 3/4 stelle secondo la classificazione italiana (per l’ente del turismo locale erano 4/5 stelle), tutti splendidi.

Quello a cui sono rimasto + legato è l’hotel Quijote di El Calafate. Un discorso a se meirta Hotel de Campo “Tierra de elefantes”del Faro di Punta Delgada:L’hotel è ubicato sulla costa sud della penisola valdes, di fronte l’oceano Atlantico.Costruito agli inizi del 20° secolo è formato da diversi corpi distribuiti in un parco attorno al faro.E’ gestitao da un gruppo di entusiasti ragazzi e ragazze che curano la sua vita ordinaria e le animazioni fra cui gita alla colonia di elefanti marini, cavalcate, passeggiate in fuori strada e la sera osservazione guidata delle stelle e delle costellazioni con spiegazioni didattiche a cura di personale competente e paziente, il tutto compreso nel prezzo.Occorre, tuttavia , essere prudenti , soprattutto se ci si allontana dai sentieri battuti in quanto sono presenti serpenti velenosi e no.IO mi sono accorto di un serpente che stava riposando quando ero a circa 2 mt da lui, i suoi colori si confondevano con quelli dell’arenile e siccome ho il terrore dei serpenti quest’incontro mi ha rovinato la passeggiata ma nn il soggiorno.

Assolutamente da evitare hotel Colon di B.Aires. A me è stata assegnata una stanza del 12° piano, angusta, fatiscente , con un rumore assordante dovuto agli impianti di condizionamento del hotel Panamericano. Ho dovuto comprare i tappi delle orecchie per me e mia moglie per spostarci da una parte all’altra della stanza era + semplice passare sul letto matrimoniale. Altri componenti del gruppo si sono fatti cambiare le stanze , noi abbiamo evitato in quanto stavamo in albergo solo il tempo necessario per dormire e poi via in giro per B.A.

L’ubicazioe è comunque centralissima, in alternativa consiglio hotel Salles sull’altro lato della strada, anch’esso con stanze piccole ma nn rumorose.

RISTORANTI: Fermatevi a mangiare dove vi suggerisce l’olfato e l’acquolina, per quanto il locale sia pretenzioso nn riuscirete a spender + di 15/20 euro.Un pranzo tipico consiste in un antipasto, nel piatto forte e nel dessert. Ci sono degli ottimi vini di Mendoza a 50/70 pesos, altri hanno per tetto il cielo. La birra è per me migliore di quella italina. Un ristorante che raccomando di provare a Ushuaia è “Volver”, assolutamente da evitare è “Tia Elvira” , sempre a Ushuaia: Nel suo menù abbiamo trovato scritto “obbligatorio il servizio al 10%, chi nn accetta deve dirlo prima o andarsene. Noi siamo rimasti e la mia zuppa di mariscos era fatta con pesce congelato. Incredibile , ma per quanto ancora potrà vivere sugli allori; ho trovato analoghe lamentele navigando in internet da parte di altri bidonati. Lì il turista è visto come un bene usa e getta.

Da “Volver” tutto un altro stile sia come servizio (assolutamente gratuito) che come qualità del cibo. Abbiamo ordianto un’intera centolla ed altro ed allla fine ci hanno offerto una bottiglia di spumante, gesto che abbiamo molto apprezzato.

In generale nei ristoranti fate attenzione perchè le porzioni sono molto, ma molto generose.Dopo un piatto di pasta o una pizza è possibile solo mangiare un gelato, a stento un dolce.La parlla per due basta per tre persone di buon appetito o per quattro che giocano con il cibo. Il bife de choriso (costata) o il bife de lomo (filetto), sono alti da 7 a 10 cm, tenerissimi e succulenti. Vi verrà chiesto il grado di cottura , io li preferivo Medium ( un po al sangue) e non a Punto (ben cotti)poichè le carni diventano stoppose.

MANCE: Abbiamo sempre lasciato una mancia oscillante fra il 5 ed il 10%, è bene darla se il servizio è sato apprezzato. Sarete sempre ringraziati anche se la cifra è modesta.

SICUREZZA: La Patagonia è tranquilla , attenzione bisogna fare in certi quartieri di B.Aires per scippi o sottrazioni con destrezza. Non ostentate gioielli, soldi, HiFi appetibili.Le normali attenzioni che prestiamo in una città italiana sono sufficienti. Consiglio di lasciare il passaporto nella cassetta di sicurezza dell’albergo portando con se la fotocopia.

SHOPPING: E’ per me e mia moglie la parte + bella di ogni viaggio, perchè cosa c’è di + interessante dopo una giornata avventurosa che girare per le bancarelle, entrare nei negozi, nelle gallerie. Nn c’è città sia pur piccola che nn abbia qualcosa da proporci,ed a un certo punto dovremo farci violenza per nn acquistare + nulla per nn sbilanciare l’aereo. Da acquistare: borse , cinture , giacche, accessori in pelle. Non comprate in quei negozi che sembrano delle marocchinerie, scegliete il meglio o andate alla galleria Pacifico. Una cintura in vera pelle costa al max 80 pesos (20euro).

Altri manufatti sono in ceramica, in carta etc.

Un discorso a se meritano le pietre dure. La pietra simbolo dell’Argentina è la Rodocrosite, un carbonato di manganese , con un grado di durezza 3,5 di colore bianco rosa. Maggiore è la quantità di bianco presente minore è il suo valore, + il colore si avvicina a quello del ns corallo + vale.La qualità + pregiata è quella chiamata “Ortis” ( cristallo di rodocrosite)che vale da sola da 600 a 1000 pesos per una pietra del diametro di 1,5 cm.

Se interessa consiglio di comprarla in negozi che garentiscano serietà e qualità. Ci sono diverse catene una di queste è Art Petrus. Fate l’acquisto solo dopo aver guardato in + posti, affinate l’occhio ed il gusto.

Consiglio di nn perdere la fiera al quartiere Recoleta, di fronte la chiesa del Pilar che si tiene il sabato e la domenica, mentre suggerisco di andare alla fiera dell’antiquariato di S.Elmo solo a chi ha interessi specifici, attenzione agli scippi ed ai furti con destrezza.

TAXI FREE: Se pagate con carte di credito è conveniente , io preferivo pagare in euro ottenendo uno sconto del 10%. Il recupero dellle somme pagate si fa all’aeroporto internazionale in uscita dal paese, è un po laborioso, viste le distanze fra i vari sportelli e se nn c’è tempo sufficiente vi può capitare di spendere i pesos nel primo duty free disponibile.

CURIOSITA’ : -riempite il lavandino con acqua , osservate il gorgo che si forma ha un senso di rotazione a quello che ha nel ns emisfero -il sole nel suo sorgere e tramontare ha un andamento diverso, come le fasi lunari, è vero che se da noi è luna piena o luna nuova lo stesso è in argenita ma le fasi lunari sono opposte.

-l’orizzonte nn appare come una linea retta , ma come una grande linea curva -i musei di B. Aires da me visitai erano gratuiti, ma fate attenzione perchè ufficilamente esistono due livelli di tariffazione per argentini e per stranieri.

La loro diversi’tà è evidente nei trasporti urbani, extraurbani, aerei, navali, treni etc. Un argentino paga circa un terzo di quanto viene chiesto ad uno straniero. In argentina le distanze sono immense e si dice che quando un locale si pone in macchina per una passeggaita fino a 300 km non si pone la domanda dove sto andando , in quanto è solo una gita fuori porta.

-PUNTA TOMBO: Consiglio di nn approfondire l’argomento pinguini per nn perdere la sorpresa che proverà chi con sguardo ignaro osserva per la prima volta questo luogo di riproduzione. Questo è il mio suggerimento condiviso dagli altri componeti del gruppo “Frasca 7”, da me rinominato “Fracchia per sempre” Amici viaggiatori vi ho dato queste informazioni per il paicere di farlo e di condividerle con Voi, ma dopo tanto parlare , mi è venuta voglia di ritornare in argentina , ma per il 2007 mi aspetta la CINA.

Ciao a tutti e chi volesse approfondimenti mi contatti.

Aggiunto: Quello che dirò completa quanto già pubblicato 8-12-2006.

TELEFONIA: lasciate i Vs cellulari in quanto per funzionare debbono essere trial band, nn sempre è possibile collegarsi con l’operatore locale e comunque il costo è di 2 euro al minuto + scatto allla risposta.

In qualsiasi LOCUTORI, che trovate ad ogni angolo di strada in qualsiasi paesino vi troviate nn spenderete + di 0,87 pesos al minuto.

Se proprio volete potete comprare una carta internazionale tipo Columbus e chiamare dal telefono di camnera dell’albergo. Attenzione nn tutti lo permettono ed a volte chi lo permette può addebitarvi una piccola spesa per l’uso del telefono.

VIDEOCAMERA: se siete video dipendenti, nn perdetevi le riprese dall’aereo che potrete fare , se avete il posto lato finestrino, all’atterraggio ed al decollo ad Ushuaia ed El Calafate. Se siete proprio dei videodipendenti nn perdetevi B.Aires dall’alto.



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