Tour dell’Andalusia

Un viaggio turistico-gastronomico tra Cordoba, Gibilterra, Jerez de la Frontera, Cadice, Granada e Siviglia
Scritto da: arubiro
tour dell'andalusia
Partenza il: 01/10/2012
Ritorno il: 11/10/2012
Viaggiatori: 6
Spesa: 1000 €

01/10/2012 – 1° GIORNO ITALIA/MALAGA – GRANADA

Eccoci, dopo tanta attesa e dopo aver preparato per settimane il viaggio finalmente si parte alla volta dell’Andalusia… appuntamento all’aeroporto di Fiumicino per il volo Alitalia AZ90 Roma – Malaga (costo del volo A/R € 96 a persona ma con il confort di Alitalia).

Giunti a Malaga ci rechiamo alla GoldCar a ritirare l’auto noleggiata con AutoEurope (raccomando AutoEurope per tariffe e trasparenza, un po’ meno GoldCar dove vi consiglio di farvi spiegare con assoluta chiarezza le assicurazioni integrative che vi proporranno); in ogni caso saliamo a bordo del nostro Galaxy 7 posti, soluzione ideale per 2 famiglie ognuna con un bimbo piccolo, carichiamo il bagaglio, predisponiamo il tom tom e si parte alla volta di Granada (l’itinerario di viaggio prevede Granada, Cordoba, Siviglia, Cadice, Gibilterra e Malaga ma sarà poi un po’ rivisto sulla base delle esperienze di viaggio raccolte).

Dopo un’ora e mezza arriviamo a Granada percorrendo un’autostrada senza pedaggio (le autostrade a pagamento sono veramente poche ma in compenso, nei pochi tratti con pedaggio, abbastanza care); il Tom Tom inizia a guidarci nel centro città e ben presto ci troviamo nelle zone a traffico limitato che avevamo letto negli altri racconti; sia a Granada che a Cordoba che a Siviglia infatti, per arrivare nelle zone centrali, si percorrono necessariamente zone a traffico limitato; per chi è diretto agli hotel il passaggio è consentito con la raccomandazione di indicare, una volta giunti in hotel, la targa dell’autovettura durante il check in (anche se gli albergatori ci hanno confidato che le videocamere per controllare gli accessi non sono realmente funzionanti). Per evitare di passare in zone vietate, che invece il Tom Tom ci suggeriva, ci siamo ritrovati, senza capire come, a dover scendere con l’auto da un marciapiede ma, da quel punto in poi, alla ricerca dell’albergo è andato tutto bene.

Con l’ausilio di Booking (immancabile supporto per ogni viaggio) abbiamo prenotato l’hotel Navas molto centrale (WiFi gratuito e pulito) e, una volta individuato, abbiamo lasciato l’auto presso un parcheggio convenzionato (€20 ogni 24 ore).

Posiamo i bagagli, un pranzo veloce da Burger King nelle vicinanze e ci dirigiamo alla scoperta della citta; 1° tappa andare a ritirare il bono turistico acquistato on-line con incluso il biglietto di ingresso dell’Alhambra e nello specifico i Palacios Nazaries (quelli per i quali è previsto preciso orario di accesso); a posteriori il Bono Turistico è stata una soluzione ottimale e anzi, per pochi euro di differenza, sarebbe valsa la pena acquistare quello con validità 5 giorni inclusivo anche del sightseeing tour ed altre agevolazioni.

Ritirato il Bono Turistico presso un “chiosco” del Turismo e studiata la cartina della citta, facciamo provviste di acqua minerale e un po’affamati decidiamo di andare a cenare; con nostro stupore alle 20 la luce del sole è ancora alta e calle Navas inizia ad animarsi con i numerosi ristoranti con tavolini all’aperto.

Per comodità rimaniamo vicini all’albergo e scegliamo il locale che maggiormente ci ispira “Chicota” ma alla fine senza esserne particolarmente soddisfatti.

02/10/2012 – 2° GIORNO GRANADA

In quasi nessuno degli hotel prenotati abbiamo la 1 colazione inclusa e così la 1° tappa della giornata è immancabilmente quella della colazione; individuiamo un locale carino “La Cueva” ed entriamo ma le ordinazioni, nelle intenzioni cappuccino e brioche, si trasformano presto in panini con jamon e spremute di arancia vedendo appesi sul soffitto un numero indefinito di appetitosi prosciutti.

Inizia la visita della città e ci dirigiamo verso l’Albaicin, dopo una lunga passeggiata tra stradine, qualche casa diroccata e gli striscioni appesi alle terrazze degli indignados che ci hanno fatto dubitare del fascino della zona, arriviamo nella parte più commerciale che assomiglia ad un autentico Bazar Orientale (superfluo ricordare come l’Andalusia abbia fortissima connotazione Orientale) con immancabile acquisto delle signore; subito dopo proseguiamo e visitiamo la Cattedrale, la Cappella Reale e ci ritroviamo poi passeggiando in una piazza ricca di ristoranti, turistica ma affascinante, Plaza Bib Rambla dove optiamo per un pranzo veloce per il tempo contato per l’ingresso al Palacios Nazaries previsto per le 15, ci sediamo al Khu Bar dove gustiamo un ottimo hamburger e scopriamo che le tapas con cui si accompagna la birra sono diverse dagli stuzzichini che ci aspettavamo.

Finito il pranzo prendiamo l’autobus per recarci all’Alhambra ed arriviamo con pochi minuti. Sarà la stagione ma le interminabili file di cui abbiamo letto non le troviamo, in ogni caso il Bono Turistico ci consente di accedere direttamente risparmiando almeno un 20ina di minuti.

L’Alhambra è bellissima e in linea con le aspettative; la visita dura circa 3 ore e ½ dopo le quali grandi e piccoli accusano la stanchezza e si torna in albergo dopo essersi fermati a Plaza del Carmen per Cerveza e Jamon (locale bello ma abbastanza caro) ; una veloce doccia e di nuovo a Plaza Bib Rambla e la vicina Pescaderia per la cena, ci fermiamo al Ristorante Centro de Granada dove rimaniamo abbastanza soddisfatti ma al ritorno, benché avessimo cenato, incuriositi dai giudizi letti su tripadvisor e dalla perenne fila fuori da un localino in cui la gente mangia prevalentemente in piedi, decidiamo di provare la frittura di calamari de Los Diamantos, e la scelta è assolutamente azzeccata, il miglior fritto di pesce mai mangiato ed ancora più buoni i gamberi fritti che assaggeremo il giorno seguente.

03/10/2012 – 3° GIORNO GRANADA – CORDOBA

Il 3° giorno optiamo per una colazione più Italiana in un bar pasticceria vicino all’albergo; obiettivo della giornata la visita del monastero di San Jeronimo (non ne siamo rimasti incantati e soprattutto mai chiedere se è possibile utilizzare il bagno, un inserviente ha cominciato a sbraitare per averglielo chiesto).

Di nuovo a pranzo in Plaza Bib Rambla e poi in albergo per prendere i bagagli (che gentilmente ci hanno tenuti in deposito), si carica la macchina e via direzione Cordoba ma con sosta al Parque de las Ciencias dove non troviamo la mostra temporanea sui dinosauri ma in compenso ci sono molte attrattive per i piccoli Damiano e Federico con i rapaci (incluso spettacolo che però non abbiamo fatto in tempo a vedere) le farfalle e i giochi di acqua.

Alla fine facciamo tardi e il viaggio per Cordoba è più lungo di quanto ricordassi (nessun problema, i compagni di viaggio sono stati comprensivi e non me lo hanno mai fatto pesare J) ed arriviamo a Cordoba, anche qui superiamo la zona a traffico limitato ed accediamo alla via dell’albergo Matia Alfaros con comodo parcheggio privato adiacente (€ 17,85 per notte); prendiamo possesso delle stanze (spaziose e pulite, anche qui WiFi gratuito) ed usciamo per la cena; facciamo un po’ di fatica ad orientarci ma alla fine andiamo verso la zona che alla reception dell’albergo ci hanno suggerito; non troviamo nulla che ci convinca completamente fino a quando arriviamo ad un locale completamente preso d’assalto “Cervezeria 100 Montaditos” che il mercoledì e la domenica offre ad 1 Euro tutti o quasi i prodotti ed essendo mercoledì la concorrenza per un tavolo è elevatissima.

Ci sediamo allora alla “Casa el Pisto” dove però siamo tutti concordi nell’affermare….. “non abbiamo mangiato bene”.

04/10/2012 – 4° GIORNO CORDOBA

La nuova giornata inizia alla ricerca di un posto dove fare colazione e decidiamo di avviarci verso la Mezquita e di fermarci al 1° posto che ci ispiri lungo la strada; siamo fortunati, scoviamo un locale all’aperto molto carino il “Fusion” lungo il Paseo Ribera che costeggia il Rio Guadalquivir dove la temperatura calda ci fa apprezzare un discreto cappuccino accompagnato da cornetti giganti e generose porzioni di spremute d’arancia e panini prosciutto e formaggio.

Ci dirigiamo verso la Cattedrale che visitiamo in circa 1 ora e ½ incuriositi dall’alternanza di culture e religioni; finita la visita approfittiamo di un Burger King per un veloce pranzo e poi ancora alla volta di Cordoba con la Judeira, i vicoli e i suoi negozi, qualche portico sbirciato all’interno delle case (molto caratteristici i portici specie verso la zona di San Basilio) e poi verso l’Alcazar con i suoi giardini ed il Ponte Romano.

Abbastanza distrutti torniamo in albergo senza avere però energie sufficienti per un bagno in piscina, il tempo di rifocillarsi e siamo di nuovo in strada stavolta per andare a cena; nella strada dove abbiamo fatto colazione abbiamo visto molti locali e ci dirigiamo spediti…. Dopo averli vagliati tutti, ci lasciamo attrarre dal “Museo de la Tapa y el Vino” dove l’attesa è un po’ lunga ma la cena buona e dove scopriamo un piatto gustoso, il polpo alla gallega e beviamo la migliore Sangria di questo viaggio.

05/10/2012 – 5° GIORNO CORDOBA – SIVIGLIA

Decidiamo di tornare al Fusion per colazione, ma lo facciamo dopo aver caricato l’automobile e saldato l’albergo; il piano è fare colazione tutti insieme, poi i maschietti tornano in albergo a prendere il Galaxy e passano a prendere mogli e figli, ma purtroppo un imprevisto… Una manifestazione di fronte all’hotel ci costringe a deviare dall’unica strada che conosciamo costringendoci ad un giro forzato della città prima di ricongiungerci.

Ci avviamo verso Siviglia con tappa dichiarata dalle signore ad un outlet nei dintorni della stessa Siviglia per visita ed acquisti da Ralph Lauren.

In autostrada per evitare multe rispettiamo sempre i limiti e ci facciamo tenere compagnia da radio EuropaFM 89,200 di cui apprezziamo tutti la musica.

Ripresa la strada dopo luuunga sosta all’Outlet, siamo praticamente a pochi chilometri dall’albergo che riusciamo a trovare con difficoltà perché in una stradina pedonale. L’Hotel è il Sevilla in posizione centralissima dove ci hanno riservato 2 stanze non grandissime ma con terrazze enormi comprensive anche di doccia all’aperto (WiFi gatuito e parcheggio convenzionato vicino a € 17 al giorno).

Abbiamo fatto tardi per cui usciamo per cenare, ci dirigiamo verso il centro e, dopo aver superato la Cattedrale, ci fermiamo ad un locale che non ci ispira inizialmente “Morales” ma poi sbirciamo il retro e scopriamo un ristorante davvero caratteristico dove le bevande si servono solo al banco insieme alla raccolta delle ordinazioni, qui mangiamo polpo alle gallega, tortilla e fantastiche tapas sia al pesce che ai formaggi; prezzi onesti ma vi consigliamo di non arrivare troppo tardi infatti ben presto sarà talmente affollato quasi da non riuscire a passare.

In onestà prima di fermarci da Morales qualcuno di noi (non farò il nome) si era anche fermato l’appetito con un cartoccio di frittura di pesce davvero appetitoso.

06/10/2012 – 6° GIORNO SIVIGLIA

Inizia la visita della città dalla colazione presso il “Cafè de Indias”, un simil Starbucks ma più economico vicino alla Cattedrale; visitiamo la parte della Cattedrale non a pagamento, fotografiamo dall’esterno la torre Giralda e ci avviamo all’Alcazar che visitiamo per circa 3 ore; il giudizio è molto positivo ma forse non all’altezza dell’Alhambra.

Subito dopo pranziamo a un RistoBar Italiano molto carino “Gusto” alla piazza della Cattedrale (Alemanes 23) dove degustiamo Hamburger e Sandwich buoni ed abbondanti e decidiamo di bissare l’esperienza la mattina dopo per colazione (stavolta però con veri caffè, cappuccino e cornetto).

E’ la volta della visita a Piazza di Spagna, probabilmente la più attesa del viaggio e dopo un lunga passeggiata ci arriviamo, l’impatto è forte e la piazza bellissima, peccato al centro ci siano stand e TIR per un evento in allestimento che non ci permettono di fare tutte le foto che vorremmo. Nella piazza ci sono vari diversivi come la barchetta a remi nel piccolo canaletto che segue la piazza con forma semicircolare, le carrozzelle e i risciò ma sigh sono l’unico a volerci andare per cui rinunciamo lasciando un po’ di tempo ai bambini per divertirsi in un piccolo parco giochi lì vicino.

Stanchissimi per la giornata e forse anche per i giorni precedenti, chiamiamo 2 taxi e rientriamo in albergo per rifocillarci e tornare da “Morales” a bissare l’esperienza della cena del giorno precedente.

Al ritorno però ci fermiamo in una fantastica piazza (se ricordo bene Plaza San Salvador) dove tantissime persone bevono una cana (birra piccola alla spina da appena € 1) e anche noi, nonostante la stanchezza decidiamo di fare 2 giri.

07/10/2012 – 7° GIORNO SIVIGLIA – CADICE

Dopo i primi 6 giorni molto stancanti inizia la parte della vacanza più rilassante e meno piena di cose da vedere.

Facciamo colazione da Gusto e assecondiamo le signore alla ricerca di un “El Corte Inglès” aperto ma è domenica e non troviamo nulla, così partiamo alla volta di Cadice anche se alloggiamo a El Puerto de Santa Maria a pochi minuti di distanza. Arriviamo al nostro albergo “La casa palacios de los leones” che è una sorpresa graditissima, abbiamo 2 appartamenti in un meraviglioso palazzo d’epoca ad un costo irrisorio di € 46 a notte ad appartamento.

Posiamo i bagagli e ci dirigiamo a Cadice per pranzare e dopo un giro di orientamento in automobile parcheggiamo nei pressi di una piazza piena di locali “Plaza Mentidero” e ci sediamo ai tavoli di Casa Tucho (senza infamia e senza lode); dopo pranzo facciamo il giro della città partendo dalla Cattedrale ma non ci impressiona particolarmente; la gente e la città sono in fermento per la processione del Santo Patrono.

Decidiamo di tornarcene in albergo, ma prima di farlo ci fermiamo davanti al castello di San Sebastian dove, sulla spiaggia, troviamo delle bellissime sculture di sabbia mai viste prima.

Tornati al Puerto de Santa Maria troviamo una cittadina trasformata con tantissimi locali illuminati ed odori molto invitanti e decidiamo di mangiare da Romerijo, un’istituzione da queste parti dove puoi sederti a tavola ed ordinare o prendere anche dei cartocci di fritti che vi posso garantire sono divini.

08/10/2012 – 8° GIORNO CADICE

Oggi giornata di relax, decidiamo di concederci almeno qualche ora di mare e di sole però prima di tutto andiamo a comprare il pesce per la sera, con la cucina in stanza abbiamo pensato di allietare la serata con uno spaghetto alle vongole fatto in casa. Al mercato sotto l’albergo i prezzi sono davvero competitivi e per 2kg di cozze, 2kg di vongole, 1 trancio di salmone e 5 tranci di tonno spediamo 14 Euro; posiamo il pesce, prepariamo dei panini per pranzo e dopo una buona colazione a El Bocoy sotto l’albergo ci avviamo a Cadice dove arriviamo dopo una veloce sosta per foto ai monumenti di Santa Maria: la Plaza de toros, la Cattedrale ed il castello (oltre alla ricostruzione della Nina di Cristoforo Colombo che incrociamo sempre in una rotatoria sulla strada).

La spiaggia a Cadice è di una sabbia bianchissima ed il mare freddo con forti correnti, è bello stare al mare ad ottobre inoltrato e di una giornata di riposo avevamo davvero bisogno.

Torniamo ai nostri appartamenti abbastanza tardi, le signore escono per un mini-shopping mentre Rodolfo è alle prese ai fornelli e alla fine ci facciamo tutti una gran mangiata di pesce oltre ad un paio di bottiglie di prosecco ed una di sangria.

Durante la cena pianifichiamo gli ultimi giorni della vacanza e decidiamo di sacrificare la visita di Malaga a favore di un giorno ad Jerez.

09/10/2012 9° GIORNO – CADICE – ALGECIRAS

Con un po’ di dispiacere lasciamo la Casa Palacio de los leones dove siamo stti davvero bene e ci dirigiamo verso Jerez dove è possibile visitare le Bodegas. L’idea di partenza è visitare gli stabilimenti di Tio Pepe che iniziano ogni ora, purtroppo per pochi minuti non riusciamo ad entrare al tour delle 12 e dobbiamo posticipare di un’ora ma abbiamo il tempo di mangiare i panini che ci eravamo preparati.

Alle 13 entriamo ed anche le signore decidono di aggregarsi al tour, per i bambini è gratuito mentre gli adulti pagano € 12,50 con degustazione vini senza Tapas o € 16,50 con degustazione vini con Tapas (consigliamo la soluzione da € 12,50); la visita è carina, c’è anche un breve tour con il trenino molto apprezzato dai bambini e alla fine c’è uno shop dove ho acquistato un ottimo cherry, il Croft (se avete pazienza al Duty free dell’aeroporto lo acquistate a meno).

Usciti ci dirigiamo verso Gibilterra o meglio verso Algeciras dove abbiamo prenotato un albergo della catena Holiday-Inn Express (hotel carino ma molto decentrato, per chi lo volesse prenotare ricordarsi di uscire dall’autostrada E15 A7 all’uscita 113B); vicino all’albergo c’è un outlet che le signore vogliono visitare ma la maggior parte dei negozi sono chiusi per cui la visita è breve e all’uscita decidiamo di fermarci a mangiare da Wok.

10/10/2012 10° GIORNO – ALGECIRAS (GIBILTERRA)

La giornata si presenta lunga, oggi visitiamo Gibilterra e da molte parti leggiamo come l’ingresso sia lungo e complesso per il passaggio alla dogana, così decidiamo di uscire presto ed in pochi minuti ci siamo, seguiamo le indicazioni per Gibilterra e un percorso guidato con una fila di circa 20 ci conduce alla dogana dove una policewoman, in maniera abbastanza sgarbata, ci chiede di mostrare i documenti; passata la burocrazia ci avviamo ad attraversare la cosa forde più caratteristica di Gibilterra, la pista di decollo/atterragio degli aerei che i attraversa con l’automobile e che è regolata con dei passaggi a livello.

Arrivati parcheggiamo l’automobile al parcheggio gratuito sotto la funivia (che sarà chiusa per manutenzione straordinaria almeno fino alle 15) e ci dirigiamo verso Main street per poi arrivare, dopo varie soste per shopping, alla “Piazza” dove mangiamo in 2 locali differenti (io ne approfitto per un fish and chips onestamente non all’altezza della tradizione Inglese) e poi torniamo alla funivia dove, dopo un lunghissimo consulto, decidiamo di farci scarrozzare da un taxi e alla fine la scelta si rivela assolutamente azzeccata considerando le distanze e le salite impegnative; con il txi visitiamo le colonne d’Ercole, The Great Siege Tunnels, St’s Michael Cave e Upper Rock/Apes dove un macaco, nel tentativo di rubarci la macchinetta fotografica si è arrampicata su di me fino alla testa per poi lanciarsi verso Gemma che, non senza spavento, è riuscita però a difendere la mia Nikon.

Ripresa la macchina ci siamo diretti verso il faro e poi verso l’albergo; il grosso interrogativo è, dove ceniamo? L’esperienza Wok della sera prima non ci aveva soddisfatti e, dopo esserci ritrovati in una zona simile al Bronx, soprattutto per le insistenze di Barbara non abbiamo desistito trovando una piazza con diversi locali e tra questi il famoso Montaditos dove non eravamo riusciti a mangiare a Cordoba (incredibile oggi è mercoledì ed è tutto scontato) e puntiamo il primo tavolo libero le ordinazioni sono particolari, al tavolo hai un menù, un blocchetto con fogli prestampati con i codici ed una matita; predisponiamo il nostro ordine con cerveza, coca, sangria, patatine in vari modi e montaditos (mini panini ai gusti più disparati) e andiamo a fare l’ordine, incredibile ce la caviamo con solo € 33 più altri 12 per un secondo ordine.

E’ l’ultima cena della vacanza e ci dirigiamo in albergo per l’ultima notte Andalusa di questa vacanza.

11/10/2012 11° GIORNO ALGECIRAS – ITALIA

E’ tempo di tornare, la mattina sveglia abbastanza resto, colazione alle 8,30 e partenza alle 9 (orario quasi rispettato); il volo da Malaga delle 13,50 ci aspettando. Carichiamo sul Galaxy per l’ennesima volta i bagagli (che nel frattempo sono lievitati per via dello shopping) e ci dirigiamo verso Malaga intravedendo dall’autostrada località molto carine come Marbella e San Pedro de Alcantara; in quest’ultimo tratto l’autostrada è a pagamento e in pochi chilometri incontriamo 3 caselli; ormai siamo vicini all’aeroporto (fortunatamente aggiungo perché la nostra autonomia di gasolio è di soli pochi chiometri).

Restituita l’automobile siamo finalmente in aeroporto dove il nostro volo AZ ci riporta a Roma.

Roberto



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