Ancona, una città dove sentirsi in vacanza!

Chiara ha partecipato a una tappa del viaggio di Marche Express
ancona, una città dove sentirsi in vacanza!
Partenza il: 05/07/2017
Ritorno il: 07/07/2017
Spesa: 500 €
Dino Garrone scrisse: “Ad Ancona bisogna arrivarci alle tre del pomeriggio, e con il sole. La città sembra allora una zebra; strisce fonde e scure di vicoli si alternano con fasce abbaglianti e trasversali. Un paio di finestre dal riflesso stralucente fanno gli occhi. Poi se passa una nube, la zebra si muta in un cammello inginocchiato, e si aspetta di vederlo alzare da un momento all’altro, col baldacchino di San Ciriaco sulla gobba, il santo che si sporge vestito di rajah”.

Dino Garrone aveva ragione. Sono arrivata ad Ancona nel primo pomeriggio di un caldo giorno di luglio con un sole abbacinante che faceva brillare l’intera città, e sarà stata la luce, sarà stata la mia naturale simpatia per le città poco famose, ma l’ho trovata immediatamente bellissima, seppur non in senso classico. Sarà per questo che il capoluogo delle Marche viene spesso snobbato dai turisti che le danno un’occhiata frettolosa mentre si imbarcano per Grecia e Croazia? Può darsi. Ma quel che è certo è che varrebbe la pena di fermarsi a conoscerla perché una volta superata la prima impressione, quella di una città portuale un po’ anonima, si scopre che in realtà è un luogo favoloso ed interessante.

Costruita su un promontorio collinoso, Ancona ha una collocazione geografica piuttosto unica che permette a chi la visita di vedere sia l’alba che il tramonto senza spostarsi di molto: una vera chicca per fotografi e romantici di tutte le età. E se, come me, siete troppo pigri per alzarvi e andare vedere l’alba, vi suggerisco di scegliere il Seeport Hotel per la vostra permanenza in città: oltre ad essere un albergo splendido e moderno, potrete godervi l’alba direttamente dal letto – un lusso che vi farà cominciare la giornata con il sorriso.

Ma di motivi per sorridere, ad Ancona, ne troverete molti altri. Sorriderete ogni volta che troverete qualcosa di incredibile e unico – il che accadrà piuttosto spesso. Prendete, per cominciare, il Museo Tattile Statale Omero, un museo dove non solo toccare le opere d’arte non è vietato, ma anzi: è obbligatorio. Nato dall’idea che anche i non vedenti debbano poter godere dell’arte come gli altri, questo museo è davvero unico nel suo genere. Dopo una breve spiegazione la mia affidabilissima guida mi ha bendato e mi ha condotto a “vedere” la mia prima opera d’arte. Mi ha fatto toccare la statua, incoraggiandomi a usare il mio senso del tatto per capire chi o che cosa fosse rappresentato. Devo ammettere che quando mi ha chiesto se avessi idea di cosa stessi toccando sono stata molto fiera di dire che a mio parare era una copia del Discobolo. E avevo ragione. Una grande soddisfazione per qualcuno che di solito usa il senso del tatto solo per capire se la frutta è matura! L’esperienza, oltre che divertente, è anche molto stimolante e fa senza dubbio riflettere. Dopo aver passato una buona mezz’ora bendata sono stata felice di tornare a vedere, anche perché il museo è situato all’interno della Mole Vanvitelliana, un forte che vale assolutamente la pena vedere, soprattutto per la vista sul porto e sul mare che si gode dai camminamenti.

E questo è soltanto l’inizio. Ancona è anche una città molto interessante per quelli che amano la street art: l’intera area che circonda il porto è un museo all’aria aperta dove ammirare graffiti creati da artisti italiani e internazionali. Il capannone dei retai è particolarmente interessante: qui troverete vecchi pescatori alle prese con la riparazione delle reti circondati da murales di grande intensità – consigliato a tutti quelli che amano i contrasti e le opere di protesta sociale. Chi ama l’arte più tradizionale, invece, può dirigersi alla stupenda pinacoteca di Ancona, in pieno centro. Il palazzo, rimodernato da poco, è un connubio perfetto di antico e moderno e ospita delle opere che faranno felici gli appassionati d’arte. Se siete dei fan di Tiziano, fino a novembre potrete ammirare due dei sue grandi capolavori messi a confronto nella stessa stanza, una vera meraviglia anche per chi, come me, ama più l’arte contemporanea.

Ma non è tutto! Un’esperienza davvero unica è quella offerta da Ancona Sotterranea, in team di esperti che vi farà vedere come esplorare quello che c’è sotto una città possa essere davvero entusiasmante. Per prima cosa verrete trasformati in veri e propri esploratori, con tanto di elmetto da minatore e stivali di gomma, poi scenderete da un tombino, pronti a scoprire le cisterne presenti sotto le strade e piazze di Ancona. Una volta scesi nelle cisterne vi renderete conto di come sotto la città vera e propria ci sia tutto un altro mondo fatto di colonne e archi, di aria fresca e sorgenti. Una vera manna se volete fare una pausa dal caldo pomeridiano: le cisterne, infatti, rimangono sempre fresche, e camminare alla luce delle torce con l’acqua alle caviglie e gli stivaloni può essere un ottimo modo per rinfrescarsi.

Un viaggio ad Ancona, ovviamente, non sarebbe completo senza gustare dell’ottimo cibo locale – e preparatevi, perché in zona troverete dei veri e propri capolavori culinari. Come ci si può immaginare, qui il pesce la fa da padrone: in primis dovrete assaggiare i moscioli selvatici di Portonovo, che potranno sembrare delle comuni cozze, ma sono tutta un’altra cosa. Se all’inizio ero scettica, devo dire che una volta provato il mio primo mosciolo mi sono istantaneamente convertita: questi molluschi sanno di sale e mare pulito ed è difficile smettere di mangiarli quando si comincia. Li ho mangiati sulla spiaggia a Portonovo, al ristorante da Marcello, dove vengono preparati magistralmente in mille modi diversi: che siano al vapore, aperti in padella o con la pasta non importa, sono deliziosi in ogni salsa. Anche i paccasassi sono una specialità del luogo che mi ha entusiasmato: un’erba selvatica che cresce sul Conero, i paccasassi sono particolarmente buoni gustati nell’eccezionale panino che preparano da Anguì, preparato con stracchino e tonno affumicato. E per quelli che vogliono gustare un pasto davvero speciale c’è il Clandestino Susci Bar, una stupenda palafitta sul mare che offre l’opportunità di gustare le specialità dello chef Moreno Cedroni, patron di un altro ristorante nella zona con ben due stelle Michelin. Il Clandestino, seppur senza stelle, è un vero gioiello: qui si può fare colazione, pranzare e cenare, il tutto con una vista sul mare assolutamente invidiabile e, tutto intorno, solo il rumore delle onde e dei grilli. Anche il cibo, ovviamente, è incredibile: così incredibile che mi sono ritrovata a mangiare di gusto acciughe e sgombro, due pesci che di solito non amo. Ma questa è la magia di chef Cedroni!

Ripensando alla mia permanenza ad Ancona non posso che pensare a quanto mi piacerebbe tornarci perché, pur essendo una città, è una città che fa sentire in vacanza, una città che ti accoglie, che ti fa sentire a casa anche se sei appena arrivato. È una città da esplorare e da scoprire, perché è nei dettagli che si trova la sua incredibile bellezza.

Chiara Assi

#marcheexpress

Progetto/viaggio in collaborazione con regione marche e confcommercio marche centrali

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Un brindisi a marche express

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Clandestino susci bar, moreno cedroni

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Clandestino susci bar di moreno cedroni

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Chiara, ancona sotterranea

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Ancona

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Ancona, passetto

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Ancona, passetto, monumento ai caduti

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Ancona, passetto

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Ancona, arco di traiano e vista

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Ancona, passetto

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Ancona sotterranea

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Un campo di girasoli

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Clandestino susci bar, un piatto

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Street art al porto

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Street art al porto

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Pinacoteca

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Passetto (2)

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Panino con i paccasassi

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Museo tattile

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Moscioli selvatici al ristorante di marcello

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Moscioli selvatici al ristorante di marcello

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Mole vanvitelliana, tempietto

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La cattedrale di ancona



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