Amsterdam di low cost tra fiori, canali e biciclette

Soltanto tre giorni, viaggio compreso, per visitare una delle più interessanti città europee... con una piccola deviazione nelle campagne olandesi
Scritto da: Redeyes5
amsterdam di low cost tra fiori, canali e biciclette
Partenza il: 21/05/2016
Ritorno il: 23/05/2016
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
Come spesso succede, ci troviamo con molta voglia di partire, ma pochi giorni… e budget ridotto! Navigando su internet troviamo un volo interessante da Verona per Amsterdam Schipol con la compagnia Transavia, al costo totale di 172 € andata e ritorno per due persone con solo bagaglio a mano! L’occasione giusta per tornarci dopo circa 10 anni (per me) e farla vedere al mio compagno Alessio per la prima volta!

Dopo qualche settimana prenotiamo anche una camera doppia con bagno privato esterno, ma comunque molto comodo perché proprio di fronte alla porta della camera, al Teleport Hotel a circa 180 euro, solo pernottamento. La sistemazione si rivelerà una scelta ottimale perché si trova a 5 minuti a piedi dalla stazione Sloterdjik, che consente di arrivare ad Amsterdam Central con 5 minuti di treno; i treni che fanno questa tratta sono diversi e molto frequenti, perciò sia di giorno che di sera non si attendono mai più di 10 minuti.

Inoltre, volendo, la fermata Sloterdjik è direttamente collegata all’aeroporto Schipol (purtroppo ce ne siamo resi conto solo al ritorno!) ed è sulla tratta Amsterdam Central – Koog-Zaandijk, tramite la quale si può raggiungere il famoso paesino di Zaanse Schans!

Proprio a fianco della stazione dei treni Sloterdijk c’è un Despar molto fornito: entrambe le mattine della nostra permanenze olandese, con pochissimi euro abbiamo preso due brioches a testa appena sfornate (ce n’è per tutti i gusti) e spremuta d’arancia preparata da noi al momento con l’apposito macchinario da mettere in una bottiglietta di plastica take away! Ottima soluzione, perché la colazione all’estero, oltre a essere quasi sempre salata, è anche molto costosa!

Se avete poi la fortuna di beccare un po’ di sole, di fronte c’è un parchetto con delle panchine e tavolini… noi purtroppo abbiamo preso due brutte mattinate e l’abbiamo consumata nei tavolini dentro alla stazione.

SABATO 21/5/2016

Ma passiamo al viaggio vero e proprio: partiamo da Modena alle 6,00 del mattino per arrivare all’aeroporto Catullo di Verona in poco più di un’ora e un quarto; avevamo prenotato da casa un parcheggio low cost al prezzo di 6 euro per 3 giorni! Aeroporto fantastico perché c’è pochissima gente, quindi anche i controlli li superiamo senza fare file! Ci imbarchiamo alle 8.45 e arriviamo ad Amsterdam alle 10.45 in perfetto orario!

Schipol è enorme, tant’è che dobbiamo chiedere al banco informazioni come arrivare ai treni per il centro! Prima di prendere il treno (solitamente 3.60 a persona per 25 minuti di viaggio), acquistiamo con bancomat due Amsterdam Travel ticket (25 € a persona) che includono già un biglietto a/r da Schipol a Central e utilizzo illimitato per 3 gg di tutti i mezzi pubblici urbani (ma non Zaanse Schans!).

Purtroppo la camera non è pronta, come immaginavamo, pertanto lasciamo i bagagli alla luggage room e riprendiamo subito il treno per scendere alla stazione Central.

Già l’edificio della stazione è veramente meraviglioso, assomiglia un po’ alla facciata del RijksMuseum, avendo questi mattoni rossi e un impianto architettonico imponente e maestoso. Prima di uscire, acquistiamo due baguette farcite (l’acqua l’avevamo già comprata al despar) alla modica cifra di 6 euro totali!

Le mangiamo lì di fronte sul canale, ammirando le barche piene di turisti che fanno la spola da un canale all’altro… per fortuna per oggi il tempo regge, tra sole e nuvole!

Deviamo subito a sinistra per raggiungere il NEMO, il Museo della Scienza, passiamo davanti alla famosa pagoda cinese adagiata sul canale (altro non è che un ristorante) e in 5 minuti arriviamo. Non visitiamo il museo, ma ammiriamo da fuori lo strano edificio di colore verde che sembra la prua di una nave e saliamo sulla terrazza panoramica (e gratuita) raggiungibile tramite una bellissima scalinata di legno.

Da qui si può ammirare il panorama, crogiolarsi al sole sui gradini, e “testare” qualche esperimento scientifico, un piccolo assaggio di ciò che può contenere il museo immagino…

Nella passeggiata di ritorno verso la stazione centrale, costeggiando il canale, ci fermiamo anche a visitare la Openbare Biblioteek; consiglio questo breve “fuori programma” perché la biblioteca è veramente stupenda! L’esterno, riflette, insieme al vicino Conservatorio, una gran varietà di colori sulle vetrate, dal blu al rosso! Gli interni sono ordinati, moderni, con lampadari sfavillanti, plastici ed esperimenti ottici (potete trovare qualche foto in merito nella sezione fotografie del mio profilo). Per non parlare della fantastica vista panoramica che si gode dal ristorante dell’ultimo piano, che non mi è sembrato nemmeno molto costoso… a saperlo prima!

Prendiamo la via Damrack, la via principale che dalla stazione porta a Piazza Dam, e possiamo già dare uno sguardo all’inconfondibile architettura di Amsterdam: case strette e alte, spesso storte e tutte inclinate in avanti, quasi tutte di mattoni scuri e con un grosso gancio metallico sulla sommità.

Facendo delle ricerche su internet avevo già scoperto il perché queste abitazioni furono così costruite: nel passato, si esigeva una tassa di occupazione del suolo pubblico, per questo gli abitanti costruirono case strette per pagare meno, ma, per esigenze di spazio, dovettero “allungarle” in altezza; i ganci servivano, quando c’erano solo canali al posto delle strade, per caricare e scaricare le merci tramite delle funi: per evitare che i carichi urtassero contro muri e finestre, vennero costruite tutte le abitazioni con una forte pendenza in avanti! E’ molto curioso vedere dal vivo queste strane case storte, che si specchiano sui canali, una della immagini più famose della città!

Piazza Dam si raggiunge in 10 minuti a piedi, è molto spaziosa e accoglie il bellissimo Palazzo Reale, che purtroppo non abbiamo visitato internamente, la bellissima Nieuwe Kerk di impianto gotico, che ospita mostre temporanee, il lussuoso grande magazzino De Bijenkorf, che francamente ci interessa molto poco, il Madame Tussauds e il bellissimo obelisco National Monument! Qui ci soffermiamo un attimo per leggerne il significato sulla guida e facciamo qualche foto, soprattutto alla bellissima Chiesa Nuova.

Prendiamo proprio la strada che rimane tra il palazzo reale e la chiesa, passiamo attraverso un portale decorato e sbuchiamo casualmente all’Amsterdam Museum e nel patio con tavolini che sembrano lontano anni luce dal trambusto che regna di sabato pomeriggio nelle vie dello shopping più famose della città! Uno scorcio da fotografare assolutamente!

Arriviamo al cortile delle Beghine, sicuramente un altro must della città; le Beghine, come potete leggere su qualsiasi guida, erano donne vedove o non maritate, che si ritiravano per una vita monacale, ma senza aver preso i voti. Si occupavano della preghiera, dei malati e delle opere caritatevoli e vivevano “rinchiuse” in questi piccoli cortili.

Ne esistono diversi ad Amsterdam, ma solo questo è segnalato e visitabile, tra l’altro in modo parziale perché tutt’oggi è abitato e perciò è vietato disturbare; all’interno di questo ampio spiazzo circondato da casine e giardinetti deliziosi, potrete vedere la più antica casa in legno della città (quella scura all’angolo) e la cappella dove le beghine si ritiravano in preghiera.

Usciamo dal corridoio a fianco della cappella e dalla pace assoluta piombiamo di nuovo nei tempi moderni e caotici di piazza Spui!

Attraversando il Singel, raggiungiamo uno dei luoghi più pittoreschi e famosi della città: de 9 Straatjes, le 9 strade, una serie di strade appunto che incrociano i tre canali più importanti, patrimonio Unesco: l’Herengracht, il Keizergracht e il Prisengracht! E’ questa l’Amsterdam delle cartoline e delle fotografie: fiori, canali e biciclette!

E infatti diamo sfogo alla nostra vena artistica con un sacco di scatti… ci perdiamo in questo bellissimo quartiere, da vivere camminando e scoprendo i piccoli negozi lontani dai grandi marchi, i formaggi locali, ammirando le barche nei canali e scoprendo la gastronomia locale: prendiamo una delle famose crepe olandesi, birra e patatine fritte… la merenda dei campioni!

Camminando camminando, arriviamo a Leidseplein, piena di localini e ristoranti, fulcro della vita serale; qui vicino, in una graziosa piazzetta chiusa, c’è l’hard rock cafè dove facciamo una breve incursione “clandestina” nel ristorante con vista sui canali per poi scappare subito (se volete mangiare è necessaria assolutamente la prenotazione) e sederci un attimo a riposare, osservando, insieme ad un altro gruppo di persone, due signori intenti a giocare una partita a scacchi…. Ma con una scacchiera gigante! Molto folkloristico, l’avevo già vista a Salisburgo, ma sembrava un po’ messa lì per bellezza, qui invece si sta svolgendo una partita vera e propria!! Scattiamo qualche foto.

Ci fermiamo per cena in zona Leidseplein, dove c’è un bel quartiere etnico con cucina da tutto il mondo a prezzi incredibilmente economici… e noi dove andiamo? In pizzeria! Passando da lì ci è venuta voglia di pizza, che dobbiamo fare?! Verso le 20.00, nell’attesa che scenda (mooolto lentamente) il sole, qui tramonta verso le 21.30 a maggio, proviamo a passare davanti alla casa di Anne Frank; inizialmente avevamo deciso di andarci l’indomani visto le previsioni metereologiche non proprio bellissime, però intanto ci sediamo per vedere quanto scorre velocemente la coda, non kilometrica come nell’orario pomeridiano, ma comunque lunga… A proposito di questa attrazione: dal primo maggio 2016, le entrate dalle 9 alle 15 sono obbligatoriamente su prenotazione; coloro che, come noi, non hanno prenotato possono mettersi in fila ed entrare dalle 15 alle 21.30, orario di chiusura le 22.

Incredibile, ma in circa 15 minuti la fila è quasi esaurita, allora decidiamo nonostante la stanchezza, di metterci in fila a nostra volta e alle 20.50 entriamo dopo 10 minuti soli di attesa!

Il biglietto costa 9 euro a testa (non è compreso nella IAMsterdam card, per chi intendesse acquistarla), un costo abbastanza irrisorio per quello che mi rigua rda, in confronto alla carica emozionale che può scatenare… è vero, all’interno tutti gli arredamenti e i loro beni furono trafugati dai nazisti nel momento in cui la famiglia Frank e gli altri coinquilini furono deportati… Ma varcare la soglia nascosta dietro la libreria, immaginare come possa essere vivere per anni con gli scuri sigillati, dormendo praticamente dove mangi, vedere la camera di Anne con ancora le figurine dei suoi idoli cinematografici attaccati alle pareti e poi poter vedere le pagine vere del famoso diario… beh è un’emozione che non si può spiegare a parole… e sarebbe bene visitare questo posto con il silenzio e il rispetto più totali, ma purtroppo qualche elemento disturbatore c’è sempre… peccato, perché soprattutto le nuove generazioni che non hanno più i nonni in vita, che possano raccontare loro della guerra, possiedono solo queste poche, crude testimonianze dell’orrore nazista (scusate la parentesi polemica).

Basta, siamo stravolti, mentre torniamo a piedi verso la stazione Central, scattiamo finalmente qualche foto in notturna! I ponti illuminati e le luci che si specchiano nel canale sono molto romantiche!

DOMENICA 22/5

Ci svegliamo con una giornata un po’ “muffa”, cielo bianco/grigio (chi ha letto i miei precedenti diari sa che è il mio incubo fotografico), pioggerellina stile londra… uffa! Ma solo ieri c’era il sole, ok non sole pieno, ma ieri sera il cielo era sereno! Amsterdam è così, cambia il tempo tre volte al giorno… peccato che per noi è cambiato solo in peggio! Ci rechiamo con il tram al mercato galleggiante dei fiori. Consiglio di andarci presto perché dopo si riempie letteralmente di turisti!

Diciamo che, dopo la terza bancarella, probabilmente vi sarete già rotti le scatole perché più o meno vendono tutti le stesse cose… però i prezzi variano, quindi se intendete portarvi a casa tulipani & co. giratelo tutto, tanto, come spesso ad Amsterdam, non è poi così grande!

Gironzolando, anche un po’ senza meta, attraversiamo Rembrandtsplein, con il gruppo scultoreo in bronzo al centro e un mercatino di artisti e pittori, e arriviamo al bellissimo Magere Brug, che in realtà sono due, uno più grande dell’altro, affacciati sull’Amstel.

Questo ponte mi piace moltissimo, è molto particolare, lo attraversiamo e passiamo davanti al Teatro Nazionale dell’Opera, elegantissimo!

E’ circa metà mattina, smette di piovere, anche se il cielo rimane molto coperto, decidiamo di tornare ad Amsterdam Central per passare la giornata restante a Zaanse Shans! Questo piccolo paesino è una fedele (e graziosissima) ricostruzione di un tipico villaggio olandese, perciò: campagna, mulini a vento a non finire, animali da cortile, ponticelli!

Per raggiungerlo occorre prendere il treno per Uitgeest e scendere alla 4° fermata, Koog-Zaandijk (Segnalo che alla terza fermata, credo, poco prima di arrivare al binario, si passa davanti a una particolarissima costruzione verde, che sembra come se una decina di case fossero costruita l’una sull’altra! è molto curiosa!).

Usciti dalla stazione potete seguire le indicazioni per circa 15 minuti a piedi e, dopo aver superato il ponte panoramico sarete arrivati a Zaanse! Nel mentre, potrete godere di un fantastico odore di cioccolato da far venire veramente la bava alla bocca, perché qui si concentrano una gran varietà di industrie che lavorano proprio il cioccolato!

Siamo affamati, e dopo aver risparmiato per i pasti ieri, decidiamo di concederci un pranzo meraviglioso in un ristorante elegante con vista sui canali (anche perché sinceramente non è che il villaggio di Zaanse offra molta varietà di ristoranti!)… purtroppo non ricordo il nome, ma entrando nel villaggio, a sinistra c’è un bar e poi questo ristorante, difficile sbagliare perché dopo non ci sono più locali per mangiare!

Io prendo una zuppa di pesce e una selezione di formaggi e marmellate squisite, Alessio prende un antipasto e un filetto di carne locale con verdure in padella, spendiamo 50 € in due! Un prezzo davvero onesto per la qualità dei prodotti e le porzioni.

Finalmente, a pancia piena ci dedichiamo alla visita di questo gioiellino… attraversiamo i ponticelli, curiosiamo nei cortili, giochiamo con una pecora che si fa accarezzare, visitiamo la fabbrica degli zoccoli, vediamo una ventina di mulini a vento e scattiamo una marea di foto!

Arrivati alla fine della strada, invece di tornare indietro per lo stesso percorso dell’andata, decidiamo di attraversare il fiume con una barchetta gestita da due signori (1 € a testa) e passeggiare sull’altra sponda fino alla stazione dei treni.

Durante l’attraversata, che dura 1 minuto a dire molto, ci viene gratuitamente consegnato un foglio dove vengono indicate le cose da vedere dall’altra parte del fiume: decidiamo di seguire questo itinerario!

E così scopriamo, che anche l’altra sponda è altrettanto pittoresca e interessante e forse, anche un po’ meno finta! Per carità Zaanse è davvero deliziosa, però invasa dai turisti, di qua invece non c’è anima viva!

La prima tappa, che è la più interessante è un quartiere ristrutturato ma abbastanza fedele all’originale, tutt’oggi abitato, con casette di legno verdi, piccolissimi canali, giardinetti curatissimi, ponticelli: abbiamo fatto più foto qui che a Zaanse! Facciamo anche la conoscenza di un bel gattone nero e di diverse galline, quelle pelose (non so come si chiamino)!

Fantastichiamo sulla possibilità eventuale di una vita qui e, a parte il tempo atmosferico, veramente un po’ triste, sarebbe davvero tutto un altro vivere!

Seguiamo ancora l’itinerario che pone attenzione sulle principali abitazioni del passato e del presente, passiamo davanti a una curiosissima bacheca a forma di (nemmeno a dirlo) casa di legno verde che custodisce… libri! Gratuiti! Si possono prendere e lasciare… una bellissima idea!

Di nuovo profumo irresistibile di cioccolato, treno e stavolta ci fermiamo alla terza stazione: Sloterdijk, perché siamo cotti e ci andiamo a riposare in hotel!

Sono circa le 18 e ci rechiamo in uno dei famosi caffè bruni! Questi pub/birrerie sono così chiamati perché nel passato in cui si poteva fumare dentro ai locali, i muri erano diventati marroni a causa della nicotina! Ce ne sono moltissimi ad Amsterdam, purtroppo quasi tutti sono stati ripitturati, ma è stato mantenuto più o meno lo stesso tono “marrone” per non perdere l’atmosfera! Noi scegliamo il Bar Hoppe, uno dei più famosi e infatti è stra pieno! Ci accontentiamo di sorseggiare una birra al bancone e dare uno sguardo (e fare un paio di foto) al locale!

Nonostante a me non abbia colpito né la prima volta 10 anni fa, né tanto meno questa volta, non si può venire ad Amsterdam senza visitare il celeberrimo quartiere a luci rosse!

Prima però, nell’attesa che cali la sera, decidiamo dove cenare: vorremmo andare al BurgerFabriek, ma c’è coda… proviamo a girare lì intorno ma non ci ispira niente, perciò decidiamo di aspettare al bancone del Fabriek che si liberi un posticino per noi… alla fine 10 minuti scarsi di attesa!

L’ambiente è davvero molto alla moda, una specie di spazio industriale costruito con legno e acciaio… gli hamburger una favola, sia quello di carne ma anche quello vegetariano! Birra superlativa, ovviamente! Per una spesa di circa 10 euro a testa, perfetto!

Sceso il buio, il quartiere a luci rosse dà il meglio (o il peggio) di sé! Costruito intorno alla Oude Kerk, la chiesa vecchia, si sviluppa sostanzialmente sulle due sponde del canale.

Le luci rosse che si specchiano sull’acqua sono un’altra delle immagini più famose della città e non manchiamo anche noi di fare alcune fotografie al gioco di riflessi che si crea… ma attenzione, è proibito fotografare le donne in vetrina, potreste anche essere arrestati!

Dopo aver camminato su e giù per il quartiere, ne abbiamo già abbastanza di donnine nude, sexy shop e teatri porno live… per cui decidiamo di raggiungere nuovamente il Magere Brug che di sera è illuminato in modo spettacolare!

Non c’è quasi nessuno, peccato, perché questo è uno dei ponti più belli della città… però meglio per noi, facciamo bellissime foto in notturna! Sulla via di casa, inizia a piovere e praticamente fino alla nostra partenza non smetterà più!

LUNEDì 23/05

Cosa si fa in una città quando piove? Ovvio, si va al museo! Amsterdam ha un’ottima offerta, io decido di visitare per la 2° volta il Van Gogh Museum! Arriviamo verso le 9.30 alla biglietteria (17 €), per fortuna ci sono pochissime persone in coda… non c’era nessuno davanti alla famosa scritta I amsterdam, posta davanti al RijksMuseum… stupidi noi a non fare subito le foto… quando siamo usciti abbiamo dovuto aspettare 20 minuti e fare tipo 50 foto per averne una senza troppe persone…

Il museo l’ho molto rivalutato, le opere non sono proprio tra le più famose, però c’è una copia dei Girasoli, una della famosa Camera, Iris e innumerevoli autoritratti.

Il percorso segue la cronologia della vita del pittore che, nel caso di Van Gogh, si interseca moltissimo tra vita privata e vita artistica, soprattutto per quanto riguarda la sua malattia mentale.

Affronta anche il tema della famiglia e degli amici, scoprendo lati della sfera privata che non vengono spesso trattati in altri musei.

Decido di regalarmi anche la calamita più costosa del mondo (€ 7.50) e uscendo, ringraziamo il cielo di essere arrivati subito, perché adesso la file è improponibile!

Ripassiamo di fronte alla scritta Iamsterdam con il Rijksmuseum dietro, che guardiamo solo esternamente, e, nonostante la pioggia, facciamo una passeggiata al vicino Vondelpark… be se non altro siamo quasi soli!

Il parco è molto carino, anche se non può competere con quelli parigini o londinesi, ha il suo bel laghetto e qualche aiuola ben tenuta!

Per pranzo ci spostiamo al quartiere De Pjiip con il Cuypmarkt.

De Pjiip, sembra essere il nuovo quartiere emergente, ed è composto dal Oude Pjiip e Neuwe Pjiip: la parte vecchia è molto residenziale, sinceramente è ben tenuta ma non ci ha detto un granchè… la parte nuova invece ci è piaciuta molto, piena zeppa di localini e molto curata!

Ci fermiamo qui per pranzo al De Wasserett; prendiamo due zuppe perché la giornata è umida e un po’ ventosa e una specie di crostino gigante con tomino, funghi e uovo… tutto ottimo! Prezzi onestissimi!

L’Albert Cuypmarkt, decantato dalla guida come il mercato rionale tipico degli abitanti di Amsterdam, per me è stato una delusione totale… mi sembrava esattamente uguale, forse peggio, a quello di Modena, e sinceramente non sono arrivata fino qui solo per questo… perciò dopo una breve passeggiata, cerchiamo altre cose da vedere per le ultime ore pomeridiane che rimangono prima del ritorno!

Perché non andare all’Amsterdam Arena? Lo stadio dell’Ajax ha proprio una fermata della metro molto comoda! Non facciamo il tour guidato perché più o meno si assomigliano tutti… e ne abbiamo già visti tanti in giro per l’Europa! Ci dedichiamo all’esterno, devo ammettere molto bello, e allo store… che però delude Alessio perché la divisa ufficiale è terminata!

Il quartiere intorno è bellissimo, molto moderno, con un sacco di negozi dove curiosiamo un po’…

Il tempo a nostra disposizione è terminato, non rimane che una mezz’oretta per riprendere i bagagli e raggiungere nuovamente Schipol per il volo delle 19.35, e poi da Verona tornare a Modena…

Considerazioni finali

Non è del tutto vero che Amsterdam sia cara! Certo non è a buon mercato ma c’è ampio margine di risparmio adattandosi solo un pochino!

Si mangia molto bene, al contrario di ciò che ricordavo, e l’offerta culturale è al pari delle altre capitali europee, considerando che poi noi non abbiamo visitato né il Rijks, né il Nemo e nemmeno il museo Heineken…

Soprattutto i dintorni ci hanno affascinato moltissimo e meritano sicuramente una visita più approfondita, per cui sicuramente torneremo per goderci anche i paesini al di là della capitale!

Arrivederci Olanda, alla prossima!

P.S. Al ritorno, in aeroporto, verrete perquisiti OVUNQUE… quindi direi di evitare assolutamente l’importazione in Italia di certe sostanze legali in Olanda…

Buon viaggio!

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Fiori, canali e biciclette!



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