Albania: le aquile non volano a stormi

Viaggio on the road e low cost in Albania, un Paese incredibilmente sottovalutato, tra Saranda, Valona e Tirana
Scritto da: maretta*
albania: le aquile non volano a stormi
Partenza il: 17/08/2018
Ritorno il: 25/08/2018
Viaggiatori: 4
Spesa: 1000 €

Siamo giunti in questa terra via mare, dalla vicina Corfù, e l’impatto immediato non è stato a dire il vero troppo entusiasmante. Il paesaggio dinnanzi ai nostri occhi si è presentato brullo, desolato, arido. Ma poi abbiamo messo i piedi sulla terra ferma, a Saranda, e tutti i nostri timori sono svaniti in un attimo nel nulla.

Ci avevano descritto Saranda come caotica, turistica ed invasa da italiani ed è effettivamente cosi, ma non ci avevano raccontato che il mare di Saranda fosse tra i più belli di Europa, né ci avevano detto che Saranda sarebbe stato un ottimo punto di partenza per visitare meraviglie limitrofe… E poi un po’ di gente per strada e qualche negozietto di souvenir non ha mai ammazzato nessuno!

Saranda è il posto giusto sia per coppie che per famiglie che per giovani che vogliono divertirsi e riposarsi. Offre un’ampia scelta di ristoranti più o meno turistici e super economici ma anche discoteche , bar, negozi ed una bella promenade pedonale. Noi ci siamo innamorati soprattutto di Ksamil, un paese a 5 minuti di macchina da Saranda che offre delle spiagge ed un mare spettacolari! I lidi sono attrezzati, hanno quasi tutti parcheggi e ristoranti ed i prezzi veramente modici ( basti pensare che un ombrellone e due lettini ci veniva al massimo 7€!)

Noi abbiamo più volte fittato i pedalò (10€ per due ore) per girare gli isolotti che contornano le spiagge di Ksamil e consiglio di fare lo stesso! Resterete senza parole per il colore cristallino dell’acqua!

Sempre come base Saranda è possibile visitare la sorgente naturale di Occhio Blu (costo 2€ a persona per accedervi). La strada per arrivare è sterrata e gli ammortizzatori della vostra auto saranno messi a dura prova, ma ne sarà valsa la pena! La “Syri i kalter” è una sorgente immersa nella più selvaggia natura, deve il suo nome al fatto che la piscina naturale ha la forma di un occhio. Qui moltissimi turisti si tuffano nelle acque gelide della sorgente (compreso il mio ragazzo!) per cui munitevi di costume e asciugamano! La passeggiata ad occhio blu non vi leverà tanto tempo, vi consiglio di recarvi nel pomeriggio, quando il sole non è ancora completamente calato e di proseguire la passeggiata verso Gjirokaster, un paesino di montagna a un’oretta circa da Saranda. Ad attendervi ci sarà il primo autentico spaccato di Albania, quella selvatica, affascinante e incontaminata. Il paese si sviluppa in altezza, ci sono negozietti di artigianato, ristoranti, bar, c’è un castello ed una moschea da visitare.

Una visita merita (consiglio di dedicarci un pomeriggio, magari dopo una giornata di mare a Ksamil) il parco del Butrinto, che comprende sia un sito archeologico di epoca romana sia dei meravigliosi paesaggi naturalistici caratterizzati da un immenso lago salato. Il costo del biglietto di ingresso è di circa 6 euro a persona ed il parco chiude alle 20. Vi consiglio scarpe da ginnastica comode.

Ricordate che in Albania quasi nessuno accetta il pagamento con carta di credito ed a questo non fa eccezione neppure il Parco del Butrinto. Purtroppo non ho ristoranti da consigliare, qualcuno prima che partissimo ci ha detto che in Albania il pesce è buonissimo, economico e fresco. Magari è cosi, ma noi non abbiamo mai mangiato bene , pur confermando il fatto che una cena al ristorante sia davvero economica ( 10-15€ a coppia).

A Saranda ci restiamo 4 notti (l’appartamento in cui abbiamo alloggiato è Little garden heaven seaview, prenotato su booking, vista mare spettacolare, appartamento grande, pulito e proprietari fantastici!) e dopo un bel pieno di benzina ci siamo diretti a Valona che abbiamo raggiunto in 3 ore. Il percorso Saranda -Valona è stato duro perché non c’è traccia di autostrade e la strada è tutta piena di curve, specialmente l’ultimo tratto in piena montagna. Se odiate le curve come la sottoscritta, tenete duro perché Valona vi ripagherà ampiamente! Qui resteremo 2 notti (non sono sufficienti per visitare i dintorni, consiglio 4 notti). Abbiamo pernottato all’hotel All season, anche qui ci siamo garantiti una vista mare spettacolare a pochissimi euro. Il proprietario dell’hotel, Pertit, è una guida turistica fantastica, conosce perfettamente la nostra lingua e ancora di più la propria terra ma anche le nazioni limitrofe , se ne avete bisogno, questo è il suo contatto: 00355675127409.

Valona è una città in costruzione, nuova, modernissima, meno a misura di turista rispetto a Saranda. Rispetto a quest’ultima è “più città”, è pulsante, piena di bar alla moda, molti dei quali hanno insegne dal nome italiano. Ha un lungomare lunghissimo su cui è piacevole passeggiare dopo una cena, sempre economica naturalmente! Segnalo il ristorante “Belvedere”, in cui abbiamo mangiato abbastanza bene (ottime le cozze).

Anche a Valona il mare è caraibico ed anche qui parlano quasi tutti l’italiano (rispetto a Saranda ci sono un po meno italiani). Vi capiterà senz’altro di conoscere albanesi che vivono in italia e tornano a Valona per l’estate. Gli albanesi sono gentili, chiacchieroni e hanno un forte attaccamento alla loro terra, sono così patriottici che la nazione è stracolma di bandiere albanesi in ogni angolo.

Da Valona abbiamo raggiunto in giornata Dhermi e Drymades (1ora e 30 circa di auto), due località vicinissime tra loro, in cui è piacevole trascorrere una giornata al mare. Qui l’acqua è se è possibile anche più bella di Ksamil! La strada per raggiungere queste due località è ancora una volta molto tortuosa ma allo stesso tempo affascinante: vi capiterà di incrociare bancarelle che vendono miele e relativi signori che praticano l’ apicoltura, e caprette o pecore che pascolano indisturbate. Se avessimo avuto più tempo avremmo visitato anche Porto Palermo (altra località di mare nei dintorni) e Himare, ma purtroppo abbiamo dovuto fare delle scelte dato il tempo limitato.

Dopo i due giorni a Valona, sempre più sorpresi positivamente da questa terra, ci dirigiamo verso Tirana (non temete, qui percorreremo autostrade e super strade senza curve!) in cui trascorreremo due notti presso il Palmanova resort. Abbiamo scelto un hotel leggermente fuori la città perché aveva la piscina e potevamo dedicare metà giornata al relax, date le temperature elevate. Avevamo in programma di visitare Scutari e la valle del Theth, un’escursione in montagna dove sarebbe stato possibile avvistare aquile, nonché di dedicare una giornata al lago Koman e i suoi meravigliosi fiordi. Ma anche stavolta il tempo a nostra disposizione era limitato e le distanze troppo lunghe (per la valle del theth 2 ore e 30 da Tirana e per il lago Koman più di 3 ore) per cui abbiamo a malincuore desistito, con la promessa che presto ci ritorneremo.

La verità è che eravamo impauriti dall’idea di annoiarci, dal timore che i paesaggi albanesi sarebbero stati monotoni, che i luoghi visitati sarebbero stati invasi dallo squallido turismo di massa, che saremmo stati costretti ad una vacanza di solo mare, senza la possibilità di visitare e di conoscere nel vivo la cultura di questa magnifica gente. La Grecia, la Croazia, il Montenegro sono terre che noi italiani abbiamo esplorato tantissimi anni fa, esplorato e poi colonizzato. Chi non è mai stato in Grecia? Chi non ha visitato o sentito almeno parlare della Croazia? L’ Albania no, nessuno la conosce. È poco sponsorizzata, poco contaminata dai nostri ristoranti, dalle nostre usanze. Ed è incredibilmente affascinante. Il mare, soprattutto, potrebbe fare invidia a quello di Formentera! Ma chissà perché pochissime persone ne sono a conoscenza. Ad ogni modo, Tirana ci sorprende come tutto il resto, non troviamo una città che porta con se lo spettro della guerra di qualche anno fa, non vediamo mendicanti sul ciglio della strada o facce tristi, non incontriamo luoghi desolati ma anche qui dobbiamo fare i conti con una città moderna, all’avanguardia, ricca di musei, caratterizzata da una piazza maestosa e destinata a non essere scordata. Il centro della città è pieno negozi, bar, ristoranti (segnalo “Artigiano”, un ristorante italiano in centro in cui abbiamo cenato benissimo a prezzi modici) e un centro commerciale multipiano “Toptani”. Tirana è una città giovane, universitaria, che non dorme mai. Il centro è piccolo, facile da girare a piedi ed in ogni caso gli albanesi sono sempre pronti a fornire indicazioni per raggiungere una destinazione. Parlano quasi tutti l’inglese e molti, come ho già detto, anche l’italiano per cui non avrete nessuna difficoltà a comunicare.

Da Tirana, ci siamo spostati a Durazzo dove abbiamo preso la nave per Bari. Durazzo è una città portuale, bruttina, noi ci siamo passati solo per raggiungere il porto. Ricordo di munirsi di tom tom prima della partenza perché usare i cellulari ed eventualmente google maps comporta costi poichè l’Albania non rientra nella C.E. Quasi tutti locali hanno il WiFi e moltissimi accettano anche gli euro. Noi comunque avevamo dei contanti che abbiamo cambiato in lek ad uno dei tantissimi negozietti di cambio che troverete.

Non consiglio di prelevare dagli ATM poiché la commissione potrebbe costarvi anche 7€ su un prelievo. Altra nota importante: controllate se la vostra polizza assicurativa dell’auto è attiva anche per l’Albania, noi abbiamo la Quixa e abbiamo dovuto fare una estensione della assicurazione che per 15 giorni, che è il minimo, ci è costata 50€. Potete rivolgervi a delle agenzie che si occupano di organizzare tour, loro sapranno indicarvi. Se la macchina non è intestata al guidatore, fatevi rilasciare dal proprietario una delega autenticata o munitevi di un comodato d’uso perché potreste avere problemi.

Pietanze da assaggiare: Burek (pasta sfoglia con formaggio), Lat (yogurt bianco che gli albanesi bevono come fosse acqua), raki (alcolico tipo grappa che gli albergatori tenderanno ad offrirvi per accogliervi). Segnalo che la pizza in Albania è molto buona! Invece per la colazione non vi aspettate di trovare nemmeno nei luoghi più turistici i nostri classici cornetti, perché gli albanesi al mattino fanno colazione con il burek.

Gli albanesi sono davvero spericolati alla guida per cui fate molta attenzione! Per strada invece non abbiate paura che l’Albania è molto presidiata dalle forze dell’ordine.

In conclusione, l’estate prossima, se volete fare una vacanza low cost, senza allontanarvi troppo dall’Italia, se volete godere di un mare strepitoso e pulito, se volete scattare foto a paesaggi mozzafiato, l’Albania è il posto giusto!



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