Albania, un viaggio emozionante

Un percorso nel Sud di una nazione nuova, povera e selvaggia
Scritto da: Il Buon Fabio
albania, un viaggio emozionante
Partenza il: 17/08/2015
Ritorno il: 28/08/2015
Viaggiatori: 2
Spesa: 1000 €
L’Albania è una nazione che è entrata nella democrazia al termine di un regime totalitario comunista durato quarant’anni all’interno dell’Europa. Questa imprescindibile constatazione è necessaria per comprendere quasi tutti gli aspetti singolari di questa nazione ed abbandonare quella visione provinciale che ci porta a considerare l’Albania come una territorio difficile pericoloso e disseminato di criminalità e droga.

Prima di iniziare una descrizione puntuale del viaggio vorrei dare delle indicazioni generali che potranno essere utili a tutti i viaggiatori a prescindere dall’itinerario che si deciderà di intraprendere.

Per la guida turistica ho fatto riferimento a “Tirana e Albania” Morellini editore (acquistata via internet a 10 euro) visto che altre dedicate all’Albania non ne ho trovate e che la Lonely dedica solo 40 pagine all’interno della Guida turistica sui Balcani.

Voglio affermare prima di tutto che in Albania conviene andarci in automobile in quanto non è vero che in Albania vi è una elevata possibilità di furto dell’autovettura. Sono poveri ma non ladri più che in Italia. In Albania ci sono miriadi di Mercedes in gran parte rubate nel resto dell’Europa ma tali furti avvenivano al termine del regime totalitario in cui, in un regime di guerra civile, il porto di Valona era centro nevralgico del contrabbando e del traffico di droga. Attualmente vi è un regime di polizia forte specialmente sulle strade (mi hanno fatto una multa di dieci euro perché guidavo senza cintura) che credo impedisca il furto di autovetture. Peraltro, quasi tutti gli alberghi offrono gratuitamente un parcheggio custodito senza considerare che ovunque i parcheggi custoditi costano 200 leke (un euro!). Sulla circolazione è necessario considerare che gli albanesi la macchina la portano male (specialmente a Tirana!) e che mettendo le quattro frecce si sentono autorizzati ad accostare, rallentare…fare inversione a U! E’ consigliabile circolare solo di giorno perché di notte non sarebbe facile evitare tutte le buche presenti nel manto stradale che – a fronte di strade asfaltate benissimo – può presentare strade stile “camel trophy”. Infatti, mentre a Tirana posso testimoniare l’esistenza di parecchi tombini senza coperchio in mezzo alla strada, a Himare di sera sono proprio finito con una ruota in un buco di 60 cm! (dal quale mi hanno aiutato a tirare fuori la macchina due gentilissimi albanesi di passaggio!). Le cartine stradali albanesi sono introvabili in Italia e – quindi – conviene comprarle sul posto. Il Tom Tom offre la cartina stradale dell’Albania nella mappa dell’Europa Orientale ma copre il 67% del percorso. In ogni caso, pur avendo una cartina stradale è meglio servirsi delle superstrade o dell’Autostrada per i grandi spostamenti (io ho – nel tragitto Berati – Tirana mi sono servito di una strada che, pur essendo indicata dalla guida come statale, in realtà ad un certo punto è diventata uno sterrato impercorribile per chi non avesse un fuoristrada!).

Portare la macchina è comunque importante per risparmiare sulle spese. Io sono arrivato con l’aereo (ho utilizzato la Bluexpress perché costa meno dell’alitalia e ti fa caricare gratuitamente anche i bagagli a mano come quasi sempre avviene) e ho preso un’auto in affitto utilizzando un server internazionale con il risultato di spendere circa 50 euro al giorno per girare su una Fiesta 1.3! Il noleggiatore locale si chiama Toprent (www.toprent.al) magari contattandolo direttamente può fare un prezzo inferiore.

Considerato che la macchina mi è costata al giorno più degli alloggi si può comprendere come personalmente ritenga opportuno arrivare con la propria auto in albania utilizzando i traghetti da Brindisi ed Ancona.

Per quanto riguarda il denaro conviene portare degli euro. Gli alberghi preferiscono il pagamento in euro e spesso i commercianti li accettano come mezzo di pagamento. Cercheranno di rifilarvi della moneta spiccia in quanto le monete da un euro o due euro non vengono cambiati dalle banche e gli exchange offrono poco. Io ho prelevato direttamente dalla banca. Molto diffuso il circuito VISA, meno quello Matercard e molto poco l’American Express. Il cambio migliore lo troverete a Tirana (anche direttamente nell’Aeroporto) mentre il peggiore me lo ha fatto la Raffaisen Bank (l’unica che supportasse mastercard).

ITINERARIO DI VIAGGIO

Tirana – Dhermi

Abbiamo trascorso 4 giorni sulla costa di Drymades pernottando in una guesthouse a Dhermi. Tutte le spiagge sottostanti appartengono alla costa di Drymades e sono per tale motivo simili e belle. Il primo giorno siamo andati a Jal. Immondizia prima di arrivare alla spiaggia. Ci sono i primi stabilimenti stile rimini con pesce fresco a volontà. Visto che gli albanesi sono rimasti affascinati dalla cultura occidentale, qui è evidente quel loro tentativo di scimmiottare la cultura occidentale cui tendono ad uniformarsi in tutti i modi. Considerato che dopo la dittatura e la guerra civile alcuni albanesi sono riusciti ad arricchirsi a scapito degli altri, si trova qui un fulgido esempio di come un albanese ricco possa spendere in un giorno quello che altri guadagnano in un mese. Questo esempio è la discoteca Folie Marine che sovrasta la spiaggia di Jale (questa è la versione marittima dell’omonima discoteca con sede a Tirana). Qui potrete venire a ballare spendendo quanto si spende in una discoteca d’elite in Italia mentre facendo il bagno nel bellissimo mare di Jal potrete spendere meno di un Euro per un cestino di frutta venduto da uno degli albanesi che i soldi ahimè non li hanno. La spiaggia di Jal è bella ma piccola e piena di albanesi mentre più lunga è quella di Dhermi. La città di Dhermi è turistica e ci sono degli hotel in cui le macchine degli albanesi potenti (ferrari e aston martin) sono messe in esposizione all’ingresso. L’alloggio qui può arrivare anche a 300 euro a notte. I ristoranti sono cari e non ci sono andato. Conclusione, Dhermi val bene un bagno…e basta! Ho speso 500 leke per parcheggio, ombrellone e lettini. Altra spiaggia è Palasa che mi hanno detto essere bella ma non ho visitato. Ho visitato Porto Palermo. Spettacolare! Spiaggia piccola ed abbandonata su una baia protetta che diventa come una piscina. Non ci sono indicazioni ma ci si accorge della splendida baia percorrendo la litoranea in direzione Saranda. Basta arrivare e poggiarsi in una sdraio libera. Verranno loro a chiedere 300 leke (a me non hanno chiesto niente non essendo nemmeno passati!). SI può visitare il forte di Porto Palermo. Niente di particolare anche considerato il costo di 100 leke (sempre se ve li chiedono). Porto Palermo deve essere visitato. Infine la spiaggia di Borsh più a sud. Attenzione con la macchina che non si può parcheggiare da per tutto rischiando una multa – per inciso le multe si pagano in banca perché nelle poste è impossibile specie nei paesini piccoli – il mare anche qui è stupendo e…abbandonato…

La sera sono uscito a Himare. Ristorantini italiani e qualche locale dove fanno cocktail e si può vedere una partita. Dietro il lungomare mi sono fermato a mangiare in una piccola trattoria locale attratto dalla capra infilata nel girarrosto che, pur essendo buona, nulla aveva a che vedere con l’agnello alla brace che ha preso la mia compagna. Qui come in tutte le altre cene in due abbiamo speso in media circa 2000 leke (15 euro in due!).

BUTRINTO – KSAMIL

Abbiamo pernottato presso l’hotel Livia. Personale molto gentile e alloggio molto utile in quanto aderente al sito archeologico di Butrinto. Di fronte all’albergo si può anche assistere al medioevale passaggio di auto e persone da una parte all’altra della costa servendosi di una zattera di legno trainata da una corda metallica. Il parco di Butrinto è bello da vedere e l’albergo è pure carino ma, tolto questo, alloggiare qui si è rivelato un errore. Infatti, la cittadina di Ksamil è vicina 5 minuti di macchina ed è famosa per le tre isole vicino la costa. Tuttavia, anche considerato che il mare era mosso, qui il mare non mi è piaciuto. La sabbia presente sulle spiagge è infatti stata trasportata dai camion e, quindi, quando il mare è mosso si alza offuscando tutto con conseguente urto delle rocce che stavano sotto la sabbia di copertura. Tutti i lettini sono attaccati tra loro e intorno circolano in continuazione persone che vendono cose da mangiare. Il top del relax! Sconsigliato non ci tornerei. Tornerei invece nell’Occhio Blu che è una sorgente che si trova nella strada tra Ksamil e Girocastro dove è possibile tuffarsi e dove si può accedere pagando poche centinaia di leke per la macchina (nel mio caso il tipo si è pure sbagliato dandomi per resto 300 leke di più della somma che avevo dato io!). Oltre al tuffo e ad una buona birra sul fiume non vi è altro da fare e, per questo, tornando all’hotel ci siamo fermati a Saranda. Mare pulito ma sconsigliato perché gli albanesi hanno il vizio di buttare le cose di plastica in acqua e, considerato che la spiaggia è circondata da palazzi, si può facilmente immaginare il risultato! Saranda credo vada bene per dei ragazzi che vogliono divertirsi la sera e bere un poco. Punto.

GIROCASTRO

Città carina. Devo consigliare necessariamente l’Hotel Kalami 2 dove sono stato. È spettacolare e permette di soggiornare in un’antica dimora ottomana. Da vedere il castello (fanno rabbrividire le prigioni) e almeno una delle case ottomane. Potrete servirvi di una guida che per pochi euro vi può condurre in giro per le strade. Il ristorante carinissimo che consiglio qui si chiama Jujtimi. Ristorante a conduzione familiare che offre delle polpette di riso e menta eccezionali. Un giorno a Girocastro è più che sufficiente.

BERATI

Città molto bella e silenziosa. Anche qui il castello lo si gira con una guida che può trovarsi facendo riferimento all’Infopoint. La città delle mille finestre richiede un giorno per essere visitata a meno che non si sia interessati alle attività che fanno nei dintorni (qui da vedere c’è il castello-città museo, il museo di Onufri e la montagna con la scritta NEVER – nel 68 avevano scritto ENVER ma morto il dittatore hanno preferito anagrammare). Ho alloggiato nell’Hotel Mangalemi BELGRAD. Gentilissimi i proprietari che mi hanno trattato benissimo e mi hanno indirizzato verso la trattoria AJKA dove ho mangiato la autentica cucina albanese (consiglio un piatto che si chiama Viennese anche perché i piatti autentici erano pressoché composti di interiora…). Questa precisazione la faccio perché propongono tutti di andare all’hotel Mangalem e di mangiare sul suo splendido terrazzo. Beh. La mia impressione essendomici recato è che è moooolto turistico.

TIRANA

La città di Tirana può essere visitata con mezza giornata a meno che non si intenda spostarsi verso luoghi più in periferia. Bella la collezione della Galleria Nazionale d’Arte ed il museo storico di piazza Skanderbeg. Tolto questo non vi è molto altro da vedere se non una povertà imbarazzante ed un contrasto incredibile con un lusso sfrenato ostentato dagli albanesi che hanno fatto fortuna. Personalmente trovo inaccettabile vedere persone che di professione rovistano nei cassonetti trascinandosi il ricavato in giro per strada di fronte a vetrine in cui magliette vengono vendute a 300 euro! Molto carina è invece Kruja cui si deve arrivare con una strada statale. Cercatela perché io per prendere la superstrada ci ho messo quasi due ore (ma ero spaventato dalla precedente esperienza del tragitto da Berat…). Carino il castello, la piccola moschea ed il bazaar. Qui devo consigliare un ristorantino che si chiama Alba dove ho mangiato un ottimo agnello nello yogurt. Qui ho finalmente capito che nell’alimentazione albanese si inizia con un’insalata per poi prendere un piatto unico quale che sia.

In conclusione, quello che per me doveva essere una vacanza è diventato un viaggio. Un viaggio in una nazione molto povera caratterizzata da inaccettabili diseguaglianze sociali in cui è intervenuto un nuovo governo che sta usando il pugno duro contro la criminalità con conseguenti rischi – ad avviso dello scrivente – che si possa facilmente ritornare in un regime totalitario. Gli albanesi sono gente buona cui tuttavia bisogna stare sempre attenti perché a fronte dei passanti che ti tirano fuori la macchina da un tombino può trovare il benzinaio che giocando col cambio cerca di fregarti sul conto della benzina.

Concluderei ricordando quanto mi ha detto un ragazzo albanese: “Quando abbiamo visto la vostra televisione abbiamo voluto essere come voi. Il risultato è stato che mentre con Hoxha eravamo costretti ad aiutarci l’uno con l’altro per andare avanti ora siamo stati educati a guardarci i fatti nostri!”.

L’Albania sta nascendo di nuovo anche se influenzata televisivamente dalla nostra società e dai suoi mille errori. C’è una nazione povera e selvaggia che è giusta meta di chi intenda fare un viaggio e scoprire una natura incontaminata perdendosi tra le rovine di un passato triste che la gente vuole scrollarsi di dosso.



  • Antonio l''Albanese Antonio l''Albanese
    Abbastanza aderente alla realta' anche se, a mio modesto avviso, a Tirana ci sono piu' cose da vedere, e merita un soggiorno di 3 giorni"
  • Antonio l''Albanese Antonio l''Albanese
    Abbastanza aderente alla realta' anche se, a mio modesto avviso, a Tirana ci sono piu' cose da vedere, e merita un soggiorno di 3 giorni"
  • Antonio l''Albanese Antonio l''Albanese
    Abbastanza aderente alla realta' anche se, a mio modesto avviso, a Tirana ci sono piu' cose da vedere, e merita un soggiorno di 3 giorni"
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