Il Grande Nord: crociera in Alaska e parchi delle Montagne Rocciose in auto

Alla scoperta degli sconfinati spazi del territorio americano e canadese
Scritto da: antonella.p
il grande nord: crociera in alaska e parchi delle montagne rocciose in auto
Partenza il: 25/08/2016
Ritorno il: 11/09/2016
Viaggiatori: 4
Spesa: 4000 €
Abbiamo visitato tanti paesi nel Mondo ma gli sconfinati spazi del territorio Americano e Canadese sono sicuramente fra i nostri preferiti e così dopo 7 anni dal nostro primo viaggio nella parte Orientale del Canada http://turistipercaso.it/canada/22900/canada-est-4500-km-fra-citta-e-natura.html, decidiamo di tornarci per visitare la zona delle Montagne Rocciose e il Sud-Ovest dell’Alaska.

Cominciamo diversi mesi prima a documentarci per valutare quale possa essere la soluzione con il miglior rapporto qualità/prezzo, per noi abituati ai viaggi organizzati in autonomia, ma con qualche confort in più rispetto a quando eravamo ragazzi. Scopriamo così che nella zona che vogliamo visitare dell’Alaska non ci sono strade e che l’unico modo di muoversi sono i traghetti, però non sono affatto economici e comportano una gran perdita di tempo, dovendosi presentare ogni volta con alcune ore di anticipo…e in più significa ogni giorno imbarcare e sbarcare la valigia… Valutiamo così di comprare, sempre in autonomia, ovvero direttamente dall’Agenzia corrispondente della compagnia di navigazione una Crociera di una settimana che ha come partenza e arrivo la città di Vancouver e che attraverserà tutto l’Inside Passage, sia nella zona Canadese che in quella Americana. Nella seconda settimana invece prevediamo, rientrati su Vancouver, di noleggiare una macchina e di visitare i Parchi delle Montagne Rocciose.

La somma delle due settimane si rivelerà uno dei viaggi più belli che abbiamo fatto fino ad ora!

1° GIORNO: VOLO GENOVA-VANCOUVER con scalo a PARIGI/SEATTLE

Voliamo con una combinazione di voli con Delta tutto sommato conveniente che ci consente di partire comodamente da Genova, la nostra città. Facciamo due veloci scali e Parigi e a Seattle (tenete però conto che negli scali in America bisogna sempre sbarcare e rimbarcare i bagagli con qualche disagio in più).

Arriviamo a Vancouver dove pernotteremo per due giorni in un alberghetto abbastanza economico (rispetto agli standard che di economico in realtà non hanno molto…) vicino allo Stanley Park.

2° GIORNO: VANCOUVER

Visitiamo a piedi la bellissima Vancouver mentre nel pomeriggio con delle bici a noleggio facciamo il giro completo dello Stanley Park, il polmone verde della città per poi completare la piacevole giornata godendoci uno spettacolare tramonto sul mare in compagnia della tantissima gente che affolla le spiagge ai margini del Parco.

3° GIORNO: VANCOUVER e IMBARCO CROCIERA

Ci svegliamo di buon mattino approfittando della posizione adiacente allo Stanley Park per farci una bella corsetta (10km circa) seguendo il sentiero lungo l’Oceano… rilassati e soddisfatti rientriamo in albergo, ci ‘doniamo’ una ricca colazione e poi ci spostiamo verso il Porto dove ci attende già ormeggiata la nostra nave da Crociera.

La nave trasporta circa 2000 persone ma, fin dalla prima sera, scopriamo che le nostre preoccupazioni di trovare confusione e un eccesso di voglia di divertimento a tutti i costi (noi odiamo l’animazione e il rumore) sono prive di fondamento, almeno in questo tipo di viaggio. La nostra cabina, nonostante sia fra le più economiche, è molto confortevole e a bordo passeremo una settimana indimenticabile!!! Ma… proseguiamo…

4° GIORNO: SCENIC CRUISING THE INSIDE PASSAGE

Giorno di navigazione. Avremmo dovuto vedere il panorama delle coste puntellate di isolette e fiordi ma…piove e c’è nebbia e non riusciamo purtroppo a venere nulla. Ci rilassiamo in palestra e nella piscina della nave, giusto per compensare la disponibilità di cibo e bevande ad ogni ora del giorno…mannaggia quanto è dura resistere ! J

5° GIORNO: JUNEAU

Ci svegliamo presto, sapevamo dal programma di viaggio che prima di arrivare a Juneau avremmo attraversato una zona ricca di fauna marina e così è stato: numerose megattere sono a fianco alla nostra nave, non è la prima volta che le vediamo ma è sempre molto emozionante.

Arrivati a Juneau, capitale dell’Alaska, si può scegliere sostanzialmente fra due alternative di escursione (fai da te o tramite la nave da crociera il costo è praticamente identico): la navigazione per l’avvistamento dei cetacei o la visita al Ghiacciaio Mendelhall. Avendo già fatto la prima esperienza nel nostro primo viaggio in Canada e successivamente in Islanda, scegliamo di organizzarci fai da te per visitare il Ghiacciaio.

E’ necessario prendere un pulmino perché dista circa 15km dal centro di Juneau, lo shuttle, come del resto tutto in Alaska, è piuttosto costoso ma…siamo qui e… o così o non vedi nulla. L’autista del bus, che fa anche un po’ da guida turistica, sarà forse l’unica persona residente in Alaska che incontreremo in tutto il viaggio dato che tutti gli altri sono ragazzi che fanno la stagione – molto breve in queste latitudini – per poi tornare in altre zone dell’America sicuramente più popolose di queste lande praticamente disabitate.

Arrivati al ghiacciaio purtroppo ci accorgiamo di non avere molto tempo a disposizione e così abbandoniamo l’idea di uno dei trekking più lunghi (a dirla tutta siamo anche un po’ spaventati dall’eventualità di incontrare orsi) e ci dirigiamo direttamente verso i piedi del Ghiacciaio e delle Nugget Falls, delle cascate che si trovano sul fianco destro del Ghiacciaio. Il tutto è bello ma non all’altezza degli scenari che vedremo nei prossimi giorni.

Prima di riprendere l’autobus ci affacciamo in prossimità di un altro breve trekking – lo Steep Creek Trail – dove a volte pare sia possibile avvistare gli orsi che pescano i salmoni. Il sentiero è parzialmente chiuso, non abbiamo capito il perché, e i pochi salmoni che vediamo sono già morti (probabilmente hanno già deposto le uova e quindi terminato il loro ciclo di vita).

Torniamo a Juneau, e la visitiamo prima di tornare a bordo. Ci sono molte gioiellerie e diversi negozi di souvenir russi (??) molto molto cari e piuttosto bruttini.

6° GIORNO: SKAGWAY

La stagionalità in Alaska è molto breve, questo uno dei motivi per cui le escursioni, organizzate in autonomia, tramite agenzie o più semplicemente per il tramite della nave da crociera sono terribilmente costose… ma che fare… siamo qui e non possiamo certamente pensare di non vedere nulla…

Di prima mattina attracchiamo nella minuscola cittadina di Skagway, una delle tante destinazioni del Klondike diventata famosa durante la Corsa all’Oro. Con una piccola barca veloce attraversiamo il fiordo di Haines, approdiamo su una spiaggia dove facciamo un breve trekking nella foresta e infine attraversiamo con le canoe un lago ghiacciato, la nostra meta è il Ghiacciaio Davidson che si rivelerà mozza fiato! Il Ghiaccio è completamente blu/azzurro con grotte e ruscelli che scendono valle fino alimentando il lago ghiacciato… 6h30 di escursione in tutto, semplicemente meravigliosa e poi con la barca veloce si torna a Skagway che visitiamo in autonomia.

Le casette colorate, i saloon, gli ex bordelli, tutto ricorda la Corsa all’Oro. Forse un po’ finta, forse un po’ ‘Gardaland’ ma sicuramente molto caratteristica e piacevole.

Finita la visita torniamo a bordo per uno snack prima di cena, un tuffo in piscina e un po’ di relax.

7° GIORNO: GLACIER BAY

Non tutte le navi da crociera sono autorizzate alla navigazione in questa meravigliosa baia quindi fate molta attenzione nel momento in cui scegliete la nave e l’itinerario che questa meta sia compresa nel vostro itinerario perché, dopo aver tanto viaggiato nel Mondo, possiamo affermare che questo è uno dei posti più belli che abbiamo mai visto!

Fin dal mattino presto cominciamo vedere l’acqua del mare che comincia a cambiare colore assumendo un azzurro irreale dovuto all’alta concentrazione di minerali rilasciati dai numerosi ghiacciai che arrivano fino al mare. Cominciamo ad avvistare alcune balene, il cielo non ha una nuvola, sarà una giornata emozionante! A bordo salgono le guide turistiche locali che durante la navigazione daranno informazioni sui luoghi e sui ghiacciai anche se il silenzio spesso dirà molto più di tante parole. Non si può infatti descrivere la bellezza e la maestosità di questi luoghi, forse alcune foto possono rendere l’idea ma…

Il consiglio di scegliere una nave da crociera che segua questo itinerario è anche dettato dal fatto che il luogo è molto molto remoto, non arriva nessuna strada e visitarla in autonomia significa raggiungere la Baia in idrovolante, dormire nell’unico alberghetto che è un tutt’uno con l’ente del turismo locale e i costi sono realmente molto alti.

La giornata volge al termine ma la serata ci riserverà ancora una meravigliosa sorpresa: l’Aurora Boreale! Appena accennata, siamo a settembre e l’Aurora Boreale è tipicamente invernale, questa è una delle prime ma comunque molto emozionante anche se star fuori la sera a guardare il cielo non è propriamente confortevole a queste latitudini…brrrr che freddo!

8° GIORNO: KETCHIKAN

Da un paio di mesi avevamo prenotato l’escursione di oggi in idrovolante. Ci porteranno su un fiordo riccamente popolato da orsi bruni che in questo periodo dell’anno attendono lungo il fiume la risalita dei salmoni. La giornata è grigia ma fortunatamente non piove, Ketchikan infatti si vanta di essere una delle cittadine più piovose del mondo. L’idrovolante sorvola una zona meravigliosa piena di isolette e fiordi, nel mare sotto di noi riusciamo a vedere balene, beluga e foche. Atterriamo e incontriamo la nostra guida, armato di tutto punto: pistola e spray al peperoncino che ci racconta essere 40 volte più forte di quello per la difesa personale, ci racconta di averlo usato una volta e di aver passato 5 giorni ricoverato in ospedale per averne respirato una piccolissima parte.

Visiteremo due punti e in totale riusciamo ad avvistare 4 orsi di cui 3 impegnati a sbaffare salmoni, molto bello!

Torniamo a Ketchikan che visitiamo prima di tornare a bordo. Molto carina anche questa, casette di legno lungo il canale. Tanti ponticelli pedonali sul fiume e sotto centinaia di salmoni e alcune foche impegnate anche loro come gli orsi a pescare pesce fresco.

Ketchikan è famosa anche per i totem, alcuni sono in città, altri in un museo ad alcuni km dal centro, purtroppo troppo distante per il tempo che abbiamo a disposizione.

9° GIORNO: SCENIC CRUISING THE INSIDE PASSAGE

Giorno di navigazione lungo l’Inside Passage, nella prima parte siamo in Alaska e nella seconda in Canada. A differenza del giorno di navigazione dell’andata il tempo è bello e ci possiamo godere il panorama dal ponte esterno e dalla piscina. Non mancherà una puntata in palestra nel disperato tentativo di smaltire qualche caloria ingurgitata nel buffet dei dolci…beh si insomma, abbiamo fatto nostre le abitudini alimentari degli orsi impegnati nei mesi in cui non sono in letargo ad accumulare il maggior numero di calorie possibili!

10° GIORNO: VANCOUVER-KAMLOOPS

A Vancouver termina la prima settimana del nostro viaggio, sbarchiamo con un groppo alla gola e tanta nostalgia dalla nave da crociera e cominciamo la seconda parte del nostro viaggio: Montagne Rocciose arriviamo!

Ritirata l’auto a noleggio direttamente negli uffici National del porto usciamo da Vancouver e ci infiliamo in una superstrada che attraversa enormi campi coltivati e fattorie che ricordano tantissimo il gioco Farmville. Prevediamo di arrivare in serata a Kamloops, una tappa a metà strada fra Vancouver e lo Jasper National Park. Durante il viaggio facciamo alcune tappe lungo lo Fraser Canyon e l’Alexander Provincial Park e abbiamo anche la fortuna di imbatterci in un orso nero beatamente impegnato a mangiare delle bacche lungo la strada statale. Da liguri ci fermiamo a Savona… sì, Savona! un paesino lungo lago i cui i cartelli ovviamente si dimostrano per noi molto fotogenici.

Arrivati a Kamloops prendiamo possesso della confortevole camera prenotata presso il Thompson Hotel, facciamo un tuffo nella discreta piscina coperta dell’albergo e poi ci dirigiamo nel vicino pub per una cena a base di hamburger e patatine, un classico! Kamloops è una cittadina piuttosto anonima ma ben posizionata a metà del viaggio verso le Montagne Rocciose e poi, sappiate che da queste parti le alternative non sono tantissime, le cittadine sono sparse all’interno di un enorme territorio pressochè disabitato quindi se non avete un camper le soste sono pressochè obbligate.

11° GIORNO: KAMLOOPS/JASPER

Seguiamo il corso del fiume Thompson e rimaniamo affascinati dai lunghissimi treni merci che lentamente risalgono il suo corso, veramente caratteristici! Un po’ titubanti dopo aver letto anche alcune recensioni non entusiasmanti facciamo sosta al Blue River Safari. Qui, con delle piccole imbarcazioni, ti portano in un lago circondato da belle montagne, ghiacciai e cascate. Qui però l’attrazione principale non è il paesaggio ma gli orsi che lungo il lago sono assorti a mangiare bacche. Ne abbiamo visti 3, molto da vicino ed è stato veramente molto emozionante! Noi possiamo dire che, benchè conveniamo con alcune recensioni che definiscono il luogo poco selvaggio e una macchina per far soldi (90cad a testa l’escursione di un paio di ore), secondo noi è una sosta imperdibile e che consigliamo a tutti.

Arriviamo in serata nella bella cittadina di Jasper al centro dell’omonimo Parco Naturale. A Jasper fin da subito rimaniamo a bocca aperta per il numero di arcobaleni, anche doppi, che ad ogni ora del giorno tagliano il cielo… meraviglioso!

Avevamo prenotato un piccolo cottage presso il Patricia Lake a circa 6km da Jasper. Bungalow carino seppur minuscolo ma la cosa migliore e che la strada che lo collega a Jasper sarà quella che ci offrirà le migliori opportunità di avvistamento della fauna locale, renne e orsi infatti si incontrano facilmente ai bordi di questa strada, che soddisfazione!

12° GIORNO: JASPER NATIONAL PARK (EDITH CAVELL GLACIER)

Oggi ci dedichiamo al Trekking all’interno dello Jasper National Park. A circa 35km da Jasper si trova questa meraviglia naturale. Un primo sentiero accessibile a tutti consente di arrivare al lago formato dal Ghiacciaio, il panorama è veramente straordinario e già da solo ha ‘fatto giornata’. Decidiamo poi di proseguire in lungo un sentiero che sale in vetta, lo scenario è mozza fiato, partiamo con una leggera pioggia che mano a mano che saliamo si trasforma in una magica nevicata, bellissimo! L’intero sentiero è di circa 10km e ci terrà impegnati per alcune ore dopodichè scendiamo e facciamo una sosta al Vermillion Lake, l’idea è di fare una passeggiata anche qui ma siamo soli, abbiamo i panini nello zaino e i numerosi cartelli che mettono l’allerta sulla presenza di numerosi orsi grizzly ci scoraggiano..

Torniamo in città per un giretto nei numerosi negozietti di souvenir per poi concludere degnamente la giornata presso il locale pub per una birra locale buonissima e un altrettanto gustoso hamburger.

13° GIORNO: JASPER NATIONAL PARK (MALIGNE LAKE/MALIGNE CANYON)

Inizia una nuova giornata da trascorrere all’interno dello Jasper National Park, la scelta di quest’anno è stata infatti quella di rinunciare a qualche tappa per poter visitare meglio alcune zone anziché visitare più posti con una toccata e fuga e lunghe ore di viaggio in automobile. Percorriamo la Hwy 16 e facciamo una prima sosta al Madicine Lake, l’orario mattutino è perfetto, le montagne si specchiano nel lago e i colori sono già leggermente autunnali… magnifico! Proseguiamo in direzione Maligne Lake ma ci accorgiamo immediatamente che il luogo, seppur bellissimo, è troppo affollato di turisti che vengono scaricati dagli autobus per fare il giro del lago o a piedi attraverso un semplice sentiero o con un traghetto..urge trovare una soluzione per fuggire e così imbocchiamo un fangoso sentiero che ci porta in circa 1h30 di cammino verso alcuni laghetti un po’ fuori dai più comuni tracciati… meglio, molto meglio.

Torniamo al Maligne Lake all’ora di pranzo e scopriamo che le flotte di turisti sono rintanate nel ristorante che si affaccia sul lago a ridosso del parcheggio e così, approfittiamo della quiete per fare il Mary Shaffer Loop che costeggia il lago.

Nel pomeriggio ritornando in direzione Jasper ci fermiamo al Maligne Canyon per percorrere il Maligne Canyon Trial che attraversa il Canyon per 6 volte, siamo un po’ stanchi e così scegliamo di percorrere solo il percorso intermedio e non quello più lungo.

Si torna al Patricia Lake Bungalow dove una birra e la hot tube ci aspettano per completare la ns serata.

14° GIORNO: JASPER/GOLDEN LUNGO LA ICEFIELDS PARKWAY

Un po’ a malincuore ci mettiamo in viaggio, lasciamo la zona di Jasper per dirigerci verso Banff (dove però abbiamo deciso di non soggiornare, sia per i prezzi astronomici sia per il sovraffollamento di turisti previsto anche se non siamo più in altissima stagione).

Oggi percorriamo la Icefields Parkway da Jasper a Lake Luoise, questa strada è definita come una delle strade più panoramiche del mondo contornata da cime innevate, ghiacciai e cascate. Abbiamo sottomano la cartina con l’itinerario dettagliato fornito dall’ente del turismo canadese che elenca tutte le soste da fare lungo il viaggio, il percorso di dimostrerà molto bello salvo la delusione di non incontrare nessuno degli animali ‘promessi’ dai vari depliant..eccetto gli orsi neri e le renne avvistate ancora in zona Jasper, nulla di quanto sperato… nessuna alce, nessuna capra di montagna, nessun bighorn… peccato.

Un breve cenno delle tappe principali (i dettagli li potete trovare su qualunque sito dedicato a questa strada panoramica): Athabasca Falls, Sunwapta Falls, Icefield Centre e Athabasca Glacier, Peyto Lake; tutti raggingibili con brevi/brevissimi sentieri dai comodi parcheggi lungo la strada.

Concludiamo la nostra lunga giornata raggiungendo una casetta prenotata tramite Airbnb in mezzo ai boschi di Golden nei pressi dell’ Yoho National Park… beh, la prima impressione per noi ‘animali da città’ non è molto rassicurante… molto isolata, piena di avvisi che allertano sulla presenza di orsi anche in giardino (e chi trova il coraggio di immergersi nella hot tube privata ?!)…insomma, ricorda tantissime case viste nei film horror americato, completa di scala interna che porta ad una taverna degli atrezzi che pare fatta apposta per tenere imprigionato qualcuno…beh, passate le prime ore di sconcerto questa casa sarà ‘nostra’ e ci sentieremo perfettamente a nostro agio, godremmo di tutti i confort compreso il bagnetto nella vasca riscaldata… alla fine senza Yoghi e Bubu come ospiti purtroppo.

15° GIORNO: YOHO NATIONAL PARK

Mantenendo come base la nostra casetta a Golden visitiamo un parco più piccolo e meno blasonato: lo Yoho National Park.

Purtroppo la giornata è decisamente uggiosa e non ci consentirà pic-nic nella natura e grandi passeggiate ma, anche qui i panorami ci delizieranno e rilasseranno. Come prima tappa visitiamo le Takakkaw Falls: alte, maestose ma non indimenticabili dopodichè ci dirigiamo verso l’Emerald Lake…mamma mia…meraviglioso! Facciamo a piedi l’intero periplo, in un percorso tanto fangoso quanto scenografico. La pioggia si alterna al sole e il cielo nuvolo si alterna con incredibili arcobaleni, doppi/tripli… pazzesco!

Prima di far ritorno a Golden ovvero prima di immergerci nella nostra hot pool privata in giardino ci godiamo un pranzetto in un localino molto grazioso nella vicina cittadina di Fields.

16° GIORNO: GOLDEN-BANFF NATIONAL PARK-CALGARY

Ultimo giorno di viaggio, sale la malinconia… Partiamo da Golden di buon mattino e attraversiamo il Banff National Park, facciamo una prima tappa al Lake Louise e al Moraine Lake ma scappiamo immediatamente a gambe levate! Bellissimo, indiscutibilmente ma pare di essere in centro a Milano. Folle di giapponesi si accalcano in ogni dove, parcheggio impossibile a distanze improponibili, persone in ogni luogo in posa per selfie in posizioni impensabili… no, decisamente non è il posto per noi…

Ci spostiamo verso il Johnston Canyon dove, con il poco tempo disponibile, percorriamo a tempo di record i 12km di trekking fino alle Ink Pots. L’intinerario viene descritto come pianeggiante, in realtà è così solo nella prima parte, quella dove ci sono le cascate, comodamente raggiungibili per tutti, poi si comincia a salire; non è un percorso difficile ma sicuramente la definizione pianeggiante non è calzante.

Stanchi e soddisfatti ci godiamo lungo il viaggio gli ultimi di panorami di queste straordinarie montagne rocciose che speriamo di portare per tanto tempo nel cuore. Arriviamo nella pianura di Calgary, regno dei cowboys e nostra ultima tappa in attesa del volo di rientro.

Comodamente sistemati nello Fairfield Inn in centro a Calgary, ci godiamo la bella serata a spasso nelle vie principali della ricca cittadina e completiamo la giornata con una cena in un pub

17° GIORNO: CALGARY-AMSTERDAM-GENOVA

Siamo arrivati al termine di questa avventura, facciamo ancora una passeggiata in centro accorgendoci che Calgary non offre molto altro rispetto a quello che abbiamo visto ieri sera, anzi le luci del giorno la rendono decisamente poco affascinante.

Riconsegniamo la nostra auto a noleggio e poi via…il volo tutto sommato è comodo e veloce via Amsterdam con la KLM e poi direttamente verso Genova.

Consigliamo questo viaggio a tutti, famiglie con bambini e persone non più giovanissime! Se vi occorrono ulteriori informazioni contattatemi su antonella.piccin1@virgilio.it

Alla prossima avventura!

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Canada Vancouver Island

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Ghiacciaio Davidson Alaska

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Glacier Bay Alaska



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