San Galgano e l’eremo di Montesiepi: tra mito e realtà

Una bella e soleggiata domenica tra le verdi colline del senese alla scoperta di miti e leggende
Scritto da: Nene92
san galgano e l’eremo di montesiepi: tra mito e realtà
Partenza il: 19/02/2017
Ritorno il: 19/02/2017
Viaggiatori: 4
Spesa: 500 €

Le prime domeniche di sole ci portano alle prime gite fuori porta dell’anno. Quest’anno abbiamo iniziato alla grande passando una splendida domenica tra Chiusdino, l’abbazia di San Galgano e l’eremo di Montesiepi. Una domenica tra un’abbazia senza tetto e il luogo dove si trova la spada nella roccia.

Siamo nelle splendide terre senesi nel comune di Chiusdino dove i colori del cielo e della terra si mischiano in un’armonia unica tra le case in pietra del medioevo. Uno dei tanti borghi d’Italia dove il tempo sembra essersi fermato. E’ proprio da questo borgo che parte la nostra giornata con un bel pranzo presso il Ristorante dal “Minestraio”. A soli 9 km si trova l’Abbazia di San Galgano. Ci troviamo nella Val di Merse dove, tra le attrazioni principali, ci sono appunto l’abbazia e l’eremo di Monte Siepi. Uno vicino l’altro. Parcheggiata la macchina camminerete in un bel viale costeggiato dai cipressi che vi porterà dritto fino alla biglietteria. Quanto costa? Solo 3€ e potrete visitare anche il Museo Civico e Diocesano d’Arte Sacra di San Galgano che però si trova a Chiusdino. Una volta fatto il biglietto sarete catapultati nel medioevo. Fu costruita tra il 1220 e il 1280 dai monaci cistercensi ed è la prima chiesa gotica costruita in Toscana. Il luogo fu scelto per motivi logistici, infatti nelle vicinanze scorre il fiume Merse, ci sono boschi e pianure (oltre alle splendide colline!) ed è vicino alla Via Maremmana all’epoca grande via di comunicazione. Originariamente l’abbazia aveva anche un campanile che sembra sia stato colpito da un fulmine e crollò sul tetto. Altre leggende narrano che il tetto fosse di metallo prezioso e che fu venduto durante gli anni. La struttura è la classica croce latina con tre navate. La centrale più grande con il grande rosone e la piccola rosa sopra le due laterali simmetriche più piccole. Si respira aria misteriosa e magica in questo luogo unico nel suo genere che vive di migliaia di leggende.

Finita la visita all’abbazia un sentiero sterrato, ma con indicazioni, vi porterà su fino all’Eremo di Monte Siepi dove si trova la famigerata Spada nella Roccia. La spada nella roccia rimanda subito con la mente a Re Artù ma non ha niente a che fare con la leggenda bretone. O forse si? Una prima versione narra che la spada fu conficcata in una roccia dal cavaliere Galgano Guidotti come addio alle armi e primo passo di conversione alla pace e al vivere da eremita. L’altra invece ipotizza che la leggenda sia nata proprio in Toscana e solo in seguito esportata in Francia ed inclusa nel ciclo di Re Artù. Ma la verità è un mistero ed è bello che sia così. Dopo la morte di Galgano Guidotti fu costruita intorno alla spada la cappella a base circolare come se la spada fosse il centro dell’universo intorno alla quale tutto ruota. Più tardi fu costruita la “cappellina” rettangolare. Finita la visita all’Eremo potrete scendere attraverso lo stesso sentiero oppure prendere la strada asfaltata che vi ricondurrà al parcheggio.

Una bella idea per chi arriva dalla toscana per passare un pomeriggio o una visita da associare a una bella passeggiata per le vie di Siena.



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